Visto che in casa mia ormai sono banditi da anni tutti i film di Indiana Jones – per l’esasperazione di che, abitando con me, ha dovuto sopportare innumerevoli repliche -, ho deciso di riprendere tra le mani l’autore i cui personaggi ricordano il mio idolo più da vicino.
La torre della solitudine è uno dei romanzi di Manfredi che più ti riporta a vivere certe avventure al limite dell’inverosimile; anche il tempo della narrazione coincide abbastanza con l’epoca dell’archeologia pionieristica e romantica (e forse anche più proficua).
Vite presenti e passati oscuri si intrecciano quasi asfissiandosi tra le sabbie del deserto; antichi manoscritti e messaggi volti da un cielo futuro intrigano e fanno vacillare le menti di chi dovrebbe condurre un’esistenza votata al timore reverenziale; il limite, quello della conoscenza, tenta più dell’acqua di un’oasi, e le sfide personali esondano in mari ben più vasti e pericolosi. La ricerca all’Uomo delle Sette Tombe sarà il fil-rouge che lega i destini di uomini che vivono a migliaia di Km di distanza, ma che il mito, la leggenda…la storia ha deciso di far incontrare, per uno scopo, per la salvezza di molti.
Valerio Massimo Manfredi è un altro di quelle persone con cui avrei davvero piacere di fare quattro chiacchiere, che ascolterei rapita, piena di ammirazione, perchè se sono diventata archeologa – e Spielberg non non me ne voglia! – è anche merito suo.
Ascolta un brano del libro: La Torre della Solitudine
Titolo: La torre della solitudine
Titolo originale: La torre della solitudine
Autore: Valerio Massimo Manfredi
Traduttore: –
Editore: Mondadori
Collana: Oscar bestsellers
Data di pubblicazione: 1996 (prima edizione); 1° Gennaio 1997 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio)
Prezzo: 9,50 €
Pagine: 306
Codice ISBN: 9788804427810