Archivi del mese: aprile 2015

Il silenzio del ghiaccio


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Un convegno di medici nello Wyoming, nevicate in abbondanza, la nostra patologa Maura reduce da un altro dissenso con Daniel (padre Daniel) trova una compagnia di cui fa parte un vecchio amico di scuola e si lascia convincere ad unirsi per un’escursione fino ad un lodge per sciatori.
Inizia così quello che ritengo uno dei migliori romanzi della Gerritsen; fiato sospeso dalla prima all’ultima riga. La scoperta di quanto la neve ed ghiaccio possano nascondere, le persone plagiate da una setta religiosa che possono e sanno nascondere. Storia nella storia le avventure del gruppo che si perderà sotto un’eccezionale nevicata fino ad arrivare al punto di non ritorno…..
Qui le vicende si intrecciano.
E il freddo vi artiglierà non solo le membra ma anche il cuore.

Giudizio di Ezechielelupo2: gufo libro45

Titolo: Il silenzio del ghiaccio
Titolo originale: Ice cold/The killing place
Autore: Tess  Gerritsen
Traduttore: Tissoni A.
Editore: Longanesi
Collana: La Gaja scienza
Data di pubblicazione:
2010 (prima edizione); Maggio 2011 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio) 
Prezzo: 18,60 €
Pagine: 344
Codice ISBN: 9788830430914

Categorie: Gerritsen Tess, Jane Rizzoli, Letteratura americana, Thriller | Tag: , , , , , , | Lascia un commento

La svastica sul sole


la svastica sul soleIn uno dei sofferti mondi di Dick troviamo questo corso della storia alternativo – forse uno dei primi scrittori in assoluto ad ipotizzare un ucronico futuro – dove si ipotizza che i padroni dell’universo sono i nazisti tedeschi ed i Giap (evidente l’etnia) – idea ripresa in un altro famoso (ma successivo) romanzo di Dan Simmons.
Il periodo è successivo al reale dopoguerra, i personaggi nazisti sono quelli che conosciamo (Hitler è morto) ma hanno vinto la guerra contro gli alleati, così come han fatto giapponesi contro gli americani.
I pianeti più vicini sono stati conquistati (dai tedeschi), che mirano a ben altro.
Buono l’approfondimento sulla filosofia di vita della società giapponese, con l’oracolo I Ching, un concentrato della saggezza orientale che rimarrà l’ultimo ed unico baluardo da contrapporre alle nefandezze naziste.
Il romanzo ruota attorno ad un libro che circola clandestinamente: “La cavalletta non si alzerà più”. Viene narrata la storia come se i nazisti ed i giapponesi NON avessero vinto la guerra. Ma qual’è la realtà ?
A me alla fine un dubbio è venuto.
Giudizio di Ezechielelupo2: gufolibro4_tras

Titolo: La svastica sul sole
Titolo originale: The Man in the High Castle
Autore: Philip K.Dick
Traduttore: Nati M.
Editore: Fanucci
Collana: Tif extra
Data di pubblicazione: 1962 (prima edizione); 28 Luglio 2011 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio)
Prezzo: 13,60 €
Pagine: 302
Codice ISBN: 9788834717981

 

 

book-to-filmA più di cinquant’anni dopo l’uscita del libro, La svastica sul sole è stato adattato per la televisione da Amazon, in una serie omonima: The Man in the High Castle. Alla regia c’è David Semel (Dawson’s Creek, Dr. House e Buffy) mentre Ridley Scott ne è il produttore esecutivo. La prima puntata della serie è stata resa disponibile gratuitamente a partire dal 15 gennaio 2015 su Amazon, ma solo per gli iscritti al programma Amazon Prime. Come per tutte le serie televisive prodotte da Amazon, ora la parola passa agli utenti: se The Man in the High Castle piacerà, ne verranno prodotte altre puntate, altrimenti il progetto verrà accantonato come già successo a molte serie prima di questa.

…”Books and movies are like apples and oranges. They both are fruit, but taste completely different”…
(Stephen King)

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La crociera


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Il biasimo che incontrano le persone di indole malinconica e di formazione triste, spesso rivela ingiuste considerazioni e un cieco sentire nei confronti di sensibilità eccezionalmente elevate ed affinate.
Questo, mi pare opportuno dire, è il caso di Virginia Woolf: animo inquieto e fragile, spirito solido e lieve nello stesso tempo, di una tempra così tradizionalmente britannica e per questo tanto intriso di ironia e tendente ad una naturale rincorsa all’avanguardia.
La letteratura con la Woolf guadagna un nuovo genere e un nuovo modo di scrivere la novellistica, quella che scardina il romanzo tradizionalmente inteso, spogliandolo del suo realismo e soprattutto della sua trama – una “volgarità da giornalisti” -, per lasciare che parole e pagine si autoalimentino formando a loro volta dei flussi di coscienza (il canonico stream of consciousness).

Prima opera, La crociera – The Voyage Out, sarà per l’autrice un vero e proprio travaglio nervoso nei sette anni della sua stesura e successiva pubblicazione; il timore di non riuscire a far breccia nel pubblico, di non comunicare quel personale ed intimo espressionismo che, a suo sentire, solo un’eccellenza nel mondo delle arti poteva ottenere, hanno minato seriamente la salute mentale di Virginia che, da sempre vittima di una vita in parte avara e crudele con i suoi affetti, patirà già da questi primi affacci sulla piazza della pubblica lettura, l’ansia disorientante e logorante che le fu sempre propria.
Virginia come Rachel, Vanessa (nb. l’amata sorella) come Helen: persone fisiche e monologhi interiori, donne consapevoli e oltre della loro presenza in ambienti reali e in più metafisici approdi, mete di viaggi per mare (nb. The Voyage Out), sul mare, attraverso lo scorrere dell’inafferrabile acqua del tempo e dello spazio; crociere al largo di considerazioni condivise da una società esposta spesso ad un acutissimo e a tratti impercettibile sarcasmo: bersagli irrisi, ma blanditi gli uomini, uomini compagni di giorni, ma antagonisti di idee, di pensieri, bracci destri e…sinistri individui al centro dell’amore.
Non c’è psicanalisi – aborrita quasi quanto la “volgare trama” -, nè femminismo. Non secondo l’ostentazione odierna: se la storia ha avuto una femminista vera è forse proprio la Woolf; lo è stata nel suo discernere, accettare e comprendere le differenze, che tali probabilmente non sono, poichè “maschio” e “femmina” sono parti compenetranti di un essere “completo”, perchè ogni donna ha i suoi atomi androgeni (di “atomi umani” e del loro scrosciare sul continuum vitae, ne scriverà in abbondanza nei suoi lavori maturi) ed è giusto che sia così, perchè combattere la natura non ha senso, perchè per i diritti si lotta con la razionalità, la passione dimostrando onorevoli raziocinio e sentimento.

Viaggi, percorsi, formazione e cambiamento di uomini, donne, personaggi, di artisti…intorno a sè…di se stessa.

Di lei che tanto desiderata dal mondo, da questo rifuggì impaurita, nel silente flusso di acqua che la vide nascere, vivere e ancor prima sentire, di lei che grandiosa eroina a posteriori di generazioni di ammirati e riverenti occhi, menti e cuori, mai riuscì a scaldarsi in un abbraccio materno, di lei che fu precoce orfana e che mai gioì per un figlio, ma che fu,e che è tuttora, “madre spirituale” per le odierne donne colte – e non solo – mai spazio e tempo dimenticheranno il nome, per quel riconoscimento che sarà imperituro e mai sbiadirà.

Giudizio di Weareborg7of9: gufolibro4_tras

Titolo: La crociera
Titolo originale: The Voyage Out
Autore: Virginia Woolf
Traduttore: Bianciardi L.
Editore: Newton Compton
Collana: Grandi tascabili economici
Data di pubblicazione: 1915 (prima edizione); 10 Gennaio 2012 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio)
Prezzo: 4,90 €
Pagine: 306
Codice ISBN: 9788854134904

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Giuramento di fedeltà


Giuramento di fedeltà

1984: il libro di Orwell è la prima cosa che viene in mente dopo le prime pagine ma ogni somiglianza sparisce subito, dopo poche altre.
Ci troviamo in un futuro imprecisato all’interno di un’enorme struttura abitativa alla periferia di Los Angeles, dove tutto è controllato, tutto è protetto, la privacy non esiste ma la gente è felice di viverci.
I problemi sono altri, il motto che giustifica ogni cosa è: consideratela un’evoluzione nel corso di un’azione. Sofisticati impianti nei cervelli di chi è al potere amplificano le possibilità umane (anche se alcune limitazioni tipo le brevi distanze alle quali arrivano i segnali indicano come il romanzo sia superato sotto molti aspetti tecnici: non avevano previsto l’avvento dei cellulari).
Non sempre scorrevole, ho avuto l’impressione che a volte gli autori non sapessero come proseguire senza contraddirsi.

Giudizio di Ezechielelupo2: gufolibro3_tras

Titolo: Giuramento di fedeltà
Titolo originale: Oath of Fealty
Autore:  Larry Niven, Jerry Pournelle
Curatore: Marenco Maria Teresa
Editore: Mondadori
Collana: Urania – n°1231
Data di pubblicazione: 
1981 (prima edizione); 15 Maggio 1994 (Attualmente non più in commercio)
Prezzo: 

Pagine: 
224

Categorie: Fantascienza, Letteratura americana, Niven Larry - Pournelle Jerry | Tag: , , , , , , , , , , | Lascia un commento

L’estate del cane bambino


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A buon libro poche parole, per iniziarlo a leggere da subito. Inizio degli anni 60, Brondolo, paesino veneto sospeso tra terra e acqua poco distante da Chioggia:  un gruppo di ragazzi quattordicenni (e non solo) trascorre l’estate tra le luci della loro giovane amicizia e le ombre del vicino mondo adolescenziale (già visto come adulto e preoccupante). Questo mondo viene coinvolto e travolto dalla scomparsa di un bambino, fratello minore di un membro della compagnia, durante un momento di gioco, seguita dall’apparizione di un cane nero dai comportamenti troppo umani… La paura deflagra serpeggiando nell’ambiente chiuso e tradizionalista degli adulti, che si rivelano impotenti ed increduli nei confronti di una realtà terribile, cruda ed estranea. Cinquant’anni dopo questo traumatico evento la riscoperta di pochi brandelli di verità impegnerà alcuni protagonisti a riprendere il loro viaggio giovanile tragicamente interrotto. Scorrevole, schietto e solido questo libro stuzzica, accontenta e soddisfa moltissimi palati. La semplicità vigorosa, l’immediatezza comunicativa, i personaggi finemente cesellati (tra i quali emerge l’arzillo e dolcissimo Nonno Cestilio), le ambientazioni scenografiche e coinvolgenti, la scorrevole narrazione dai ritmi alternati , la commistione armonica dei generi letterari, il sostrato di episodi e figure a metà tra realtà e leggenda,  gli spunti di riflessione estremamente attuali, l’ironia e le pregevoli espressioni sono tutti elementi che caratterizzano quest’opera solida ed avvincente. Non può quindi stupire la notizia della candidatura al premio Strega di questo eccellente prodotto letterario sincero e di grande spessore che si esprime con una naturalezza vicina alla comune quotidianità condivisa.

Giudizio de “IlBarista”:gufo libro45

Titolo: L’estate del Cane Bambino
Titolo originale: L’estate del Cane Bambino
Autori: Mario Pistacchio e Laura Toffanello
Traduttore: –
Editore: 66th and 2nd
Collana: B-Polar
Data di pubblicazione: Ottobre 2014 (prima edizione)
Prezzo: 16 €
Pagine: 218
Codice ISBN: 9788898970056

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Il Flagello di Roma


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La leggendaria calata dei Celti su Roma del 390 a.C. raccontata in una scialba salsa new-age e con punte di pruriginosa tendenziosità. Un libro dove gli unici elementi di valore sono i fatti storici attestati dalle fonti antiche, ai quali è raggrumato un penoso contorno romanzesco debole, scontato, lamentoso e mal congegnato. Superiamo una composizione grafica che non ha bisogno di commenti essendo stata creata per abbindolare un pubblico ignorante, consumista, caratterizzato da pretesi interessi storici superficiali e da sindrome da mattone-sotto-l’ombrellone-che-fa-cultura. Dopo alcune iniziali atmosfere, che è possibile definire evocative e tutto sommato non disprezzabili, inizia un autentico disastro. Non è possibile definire altrimenti il claustrofobico susseguirsi di autocompiacimento celtico all’interno del quale spicca Brenno (che continua a farsi chiamare così, come se Cesare in un romanzo si presentasse in questo modo: “Ave, sono Console, condottiero dell’esercito romano”, ha qualche tipo di senso?) in quanto unica figura che sembra avere un sia pur minimo barlume di senno che comunque si sconfessa nel finale, un autentico suicidio programmato. Il resto dei personaggi è ridotto al rango di comparsa-clichè senza alcuna inventiva o possibilità di approfondimento psicologico, dei cartonati ante-litteram malamente rimpiegati dagli scarti di serie-tv contemporanee di successo. Un contenuto insipido e scontato che si sviluppa malamente infarcito di consueti momenti scabrosi che non possono non mancare (e che riescono a disturbare ulteriormente la lettura tanto da far invocare la presenza di un provvidenziale mal di testa), di personaggi femminili che uccidono senza pietà alcuna il concetto di “Donna” in quanto solo desiderosi di farsi possedere vigorosamente dal dominatore di turno (che sia romano o gallo non importa, chi c’è prende) o di piagnucolare sulle incomprensioni che la guerra comporta e capaci solo di svegliarsi verso la fine degli eventi con slanci irrazionali e fuori luogo per poi sparire nel nulla (per fortuna), di atti di eroismo (solo per la lista “Brenno&compagnucci”, ovviamente), di interventi soprannaturali (inizialmente possono sembrare ben tratteggiati ma poi sconfinano nel ridicolo più completo), di rivali acerrimi che comunque non possono arrivare al livello di Brenno e vengono quindi falsamente elevati per poi farli sprofondare in caratterizzazioni mediocri, di ambientazioni irreali e cosparse di abusivismo immaginoso bipolare (con una Roma che viene descritta come Metropoli tentacolare nella quale si combatte una volgare rissa truccata tra marionette che poi si muovono liberamente, senza alcun ostacolo, come se fossero nel deserto del Sahara) e direi che l’elenco sia quasi completo. Aggiungo solo che la chiusa del romanzo è il pessimo sigillo di vagheggiamenti consumisticamente irrazionali sorretti un’idealizzazione cercata e perseguita dalla prima riga della narrazione, una struttura che rende il tutto nient’altro che aria viziata. L’intera opera è quindi qualcosa di borioso e indegnamente irreale che sfrutta il favolismo moderno e prova ad abbindolare smaccatamente i pochi lettori che hanno avuto il coraggio e lo stomaco di concluderne la lettura.  Consigliato come acquisto agli storici esperti da usare come arma contro chi si atteggia ad esperto e interessato all’ambito culturale, efficacissimo. L’unica cosa che accomuna l’evento storico a questo romanzo è l’aggettivo che viene spesso invocato per il primo: Traumatico.

Giudizio de “IlBarista”:gufo libro05

Titolo: Il flagello di Roma
Titolo originale: il flagello di Roma
Autore: Michele Gazo
Traduttore: –
Editore:Rizzoli
Collana: Rizzoli Max
Data di pubblicazione: 01 marzo 2013 (prima edizione);
Prezzo:  9,90 €
Pagine: 469
Codice ISBN: 9788817064453

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Sotto controllo


sotto controllo

La maggior parte delle opere di Cook sono volte ad una denuncia (in questo romanzo esasperata all’inverosimile) nel campo della medicina; questo è un libro del 1985 e probabilmente il contenuto potrà far sorridere per certe situazioni ai limiti della verosimiglianza, ma a quei tempi, e negli USA, si trattava di un problema serio di cui tener conto.
Molto simile al suo precedente Coma anche non raggiungendone il livello, la lettura scorre veloce, ma non manca mai il senso del “già letto”.

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Titolo: Sotto controllo
Titolo originale: Mindbend
Autore: Robin Cook
Traduttore: Castino M.
Editore: Sperling & Kupfer
Collana: Romanzi superbestseller
Data di pubblicazione: 1985 (prima edizione); 22 Gennaio 1991 (attualmente non più in commercio)
Prezzo: –
Pagine: 330
Codice ISBN:9788878241206

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Il trono di spade III: Tempesta di spade


GoT3

Quando la guerra infuria su tutti i regni, già un’altra si sta apprestando, ancora silente, ancora cieca: la decisiva.
Morto un re, uccisi i legittimi eredi, recisa la vita agli usurpatori annegati ormai da tempo nel veleno del potere e del ribollente furore, nulla più risuona nell’aria, se non il greve vuoto dello sterminio: sangue – che scorre impetuoso con maggior vigore del solito forse -, inganni e tradimenti.
Le famiglie lacerate di Westeros non sembrano mai sazie del sapore acre e rugginoso di quel liquido rosso che insudicia la neve dell’inverno, di Grande Inverno e di tutte le fortezze vicine.
Winter is coming…
Winter is back: now
.

G.R.R.Martin e la sua sadica propensione all’ecatombe delle sue creature sono ormai celeberrimi, ma il “buon” vecchio George ci stupisce sempre con qualche colpo ad effetto e nei finali pare pure cambiare quasi rotta con delle imprevedibili e veramente improbabili “resurrezioni”; detto questo, la sua capacità narrativa ha ben pochi rivali e il terzo (o 5-6-7, a seconda dell’edizione scelta) capitolo della saga “del trono” ne è un’ulteriore conferma.
Se il primo libro era la “novità”, la sorpresa di uno stile, di una penna, di un mondo particolari e vincenti, questo è il vertice di un solido impianto, di qualità e di quantità, che mai stanca e sempre lega, che non cede neanche una riga alla noia e che non perde mai di vista la sua identità.
I personaggi crescono sotto i nostri occhi e i loro gesti e pensieri ci risultano famigliari ad un semplice accenno, come se fossimo anche noi parte schierata in mezzo alla battaglia. Mutano i loro pensieri, combattono con la loro coscienza, agiscono e ragionano: il profitto e la gloria o la pace e la lungimiranza?

E intanto i draghi sorvolano le regioni lontane dove la pretendente al trono di spade, nata dalla tempesta, prepara l’attacco a chi le ha fatto terra bruciata attorno, perchè casa Targaryen è pronta, perchè la Signora dei Sette Regni è una regina pronta a danzare il suo destino tra ghiaccio e fuoco.

La Barriera è il confine, ma non sarà invalicabile…

L’Estate tornerà…ma…

Winter is coming…
Winter is back: now.

Giudizio di Weareborg7of9: gufolibro5_tras

Titolo: Il trono di spade 3: Tempesta di spade (Tempesta di spade, I fiumi della guerra, Il portale delle tenebre)
Titolo originale: A Storm of Swords
Autore: George R.R. Martin
Traduttore: Altieri S.
Editore: Mondadori
Collana: Oscar
Data di pubblicazione: 8 Agosto 2000 (prima edizione); 29 Ottobre 2013 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio)
Prezzo: 22 €
Pagine: 1213
Codice ISBN: 9788804633303

 

Categorie: Cronache del ghiaccio e del fuoco, Fantastico, Fantasy, Martin George R. R. | Tag: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , | Lascia un commento

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