Archivi del mese: giugno 2016

Il cacciatore di draghi


Il cacciatore di draghi tolkien

Dicono che il cane sia il più fedele amico dell’uomo, ma forse nessuno aveva mai considerato i draghi!
Infatti…
C’era una volta un contadino, ma anche un cane, un gigante, un re, una spada magica e…un drago cattivo! Ma sì, un vecchio serpente avido e sputafuoco! Uno di quelli leggendari, con ali, squame e tutto il resto!
Certo è,però, che non vi sareste mai immaginati un sempliciotto riuscire nell’impresa di addomesticarlo e di farselo anche amico…per la pelle!
I classici ingredienti delle storie di “spada e magia” sono concentrati in questo racconto firmato J.R.R. Tolkien.
L’autore del Signore degli Anelli, incontrastato genio del Fantastico, questa volta strizza l’occhio ai ragazzi e, giocando con i miti e le leggende nordico-anglosassoni, confeziona un simpatico e valido piccolo capolavoro del genere. Gli stilemi vengono infatti proposti in vesti nuove e più accattivanti, adatti a far presa anche sui giovani moderni, non sempre avvezzi alle manfrine cavalleresche tipicamente medievali; il brio, l’ironia e l’umorismo sono del resto dei valori aggiunti di un testo comunque già di per sé meritevole di attenzione.

Dagli 0 ai 99+ anni.
Consigliatissimo.

Giudizio di Weareborg7of9: gufolibro4_tras

Titolo: Il cacciatore di draghi
Titolo originale: Farmer Giles of Ham
Autore: John Ronald Reuel Tolkien
Traduttore: Murro I.
Editore: Bompiani
Collana: I libri di Tolkien
Data di pubblicazione: 1949 (prima edizione); 1° Gennaio 2007 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio)
Prezzo: 12,50 €
Pagine: 160
Codice ISBN: 9788845259906

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Il simbolo perduto


Il simbolo perduto

Una Washington sconosciuta, molti luoghi incredibili che se vogliamo controllare esistono veramente, tutta la simbologia che solo il massone Langdon può “vedere”.

La lentezza di alcune parti viene compensata da pagine che letteralmente si divorano, uno dei classici libri di Dan Brown in cui l’azione la fa da padrone. Qui cercherà di convincere il lettore sulle ancora sconosciute potenzialità delle menti, capaci di veri miracoli se unite in gruppi.

Sicuramente non il suo migliore libro.

Giudizio di Ezechielelupo2: gufo libro35

Titolo: Il simbolo perduto
Titolo originale: The Lost Symbol
Autore: Dan Brown
Traduttore: Biavasco A., Lamberti N., Raffo A., Scarabelli R.
Editore: Mondadori
Collana: Oscar Bestsellers
Data di pubblicazione: 15 Settembre 2009 (prima edizione); 20 Maggio 2016 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio)
Prezzo: 13,50 €
Pagine: 616
Codice ISBN: 9788804667254

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Middlemarch


Middlemarch

L’epopea di un paese che non c’è, ma che in realtà esiste nello sguardo di ognuno di noi.

Pochi libri come questi mi si sono rivelati come circonferenze perfettamente tonde e unite: cerchi. Sfere. Forme perfette, volumi pieni e morbidi, ricchi di tutto nella loro essenziale realtà.
Cresciuta sotto le ali di zia Jane (Austen), reverente lettrice della sua più moderna seguace, Virginia Woolf e adesso affascinata e grata lettrice di Mary Ann Evans, in arte George Eliot.
Virgina sosteneva che questa Storia di una vita provinciale è “uno dei pochi romanzi inglesi veramente per adulti” e non si può che darle ragione.
Un manuale dagli infiniti tagli di un diamante: prezioso, assoluto, serioso e dotato del naturale pregio di illuminare senza fronzoli ulteriori chi lo rende proprio.
Meraviglia e riflessione: troppo grande, troppo perfetto.
Lo sono i suoi protagonisti: ma non troppo. La (loro) perfezione sta nel cedere di fronte alla stessa, nel vestirsi di realismo, scrollandosi i panni delle leggende, nello strisciare al suolo come gli ultimi dei pezzenti per dimostrare l’insegnamento insito nel quotidiano vivere. Per mostrare la vittoria di una fede.
Basta gettare lo sguardo oltre…

Quando un capolavoro è tale non ha bisogno di altra luce per essere riconosciuto.
Mi fermo qui.

Sorrido immaginando le mie tre eroine, ormai amiche a ciarlare con elegante entusiasmo, tra osservazioni frizzanti, ironia e una tazza di the; loro che hanno cambiato il mondo e hanno donato ad esso generazioni di donne migliori.

Giudizio di Weareborg7of9: gufolibro5_tras

Titolo: Middlemarch
Titolo originale: Middlemarch: A Study of Provincial Life
Autore: George Eliot
Traduttore: Manzari M.
Editore: BUR
Collana: I grandi romanzi
Data di pubblicazione:
1874 (prima edizione); 18 Marzo 2008 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio) 
Prezzo: 12 
Pagine: 829
Codice ISBN: 9788817020770

 

book-to-filmNel 1994 la BBC produce una miniserie in 7 episodi fedele al romanzo della Eliot.
La qualità delle pellicole britanniche è sempre di alto livello, tant’è che anch’essa riceverà 3 ambiti BAFTA, tra cui si segnala quello per Juliet Aubrey come migliore attrice (nei panni di Dorothea Brooke)

…”Books and movies are like apples and oranges. They both are fruit, but taste completely different”…
(Stephen King)

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Moby Dick


Moby Dick

Le “balene” erano il nemico da abbattere, da vincere, da sottomettere, pena la fame, la miseria ed il ritorno in patria dopo svariati anni tra il disprezzo dei più e la delusione dei familiari che per molto tempo avevano sperato una vita migliore. Ma non per tutti è così.

Per il capitano Achab invece era molto di più, era una personale vendetta per quel “pesce” che l’aveva menomato e reso invalido, privandolo di una gamba.

Partiremo assieme all’equipaggio, che impareremo a conoscere pagina dopo pagina, scopriremo le varie operazioni da compiere, dalla ricerca all’avvistamento, a quella parte più brutale (per favore, cerchiamo di di non vedere con gli occhi di oggi, siamo a metà Ottocento, quando la caccia a questi cetacei non era per l’ingordigia di pochi ma per il sostentamento di molti) che finisce con la suddivisione del corpo…..

La vita (e la morte) in mare, nel mare di allora, senza altre comunicazioni se non quelle tramite casuali incontri con altre navi cariche di ritorno in patria, assomiglia molto ai quei corsi di sopravvivenza che vanno di moda adesso e che durano pochi giorni, non per anni com’era allora. Solo la meraviglia ci permette di continuare una lettura che altrimenti sarebbe poco credibile per l’uomo di oggi.

Leggere per credere.

Giudizio di Ezechielelupo2:gufo libro45

Titolo: Moby Dick
Titolo originale: Moby-Dick or The Whale
Autore: Herman Melville
Traduttore: Ceni Alessandro
Editore: Giulio Einaudi
Collana: Supercoralli
Data di pubblicazione:
18 ottobre 1851 (prima edizione); 20 Marzo 2012 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio) 
Prezzo: 11,50 
Pagine: 784
Codice ISBN: 9788804617198

 

book-to-filmLa Balena Bianca ha sicuramente ispirato molti artisti dell’epoca moderna: altri scrittori, fumettisti, registi e musicisti.
Si dovrebbe quasi dedicare un articolo a parte per le innumerevoli citazioni a capolavoro di Melville, ma ci limiteremo a un paio di spunti significativi.
Non tanto al libro, ma quanto alla sua genesi si rifà l’ultima produzione cinematografica firmata Ron Howard (2015): Heart of the Sea racconta la storia della baleniera Essex, evento che a sua volta a incentivato L’autore di Moby Dick a scrivere il suo romanzo.
Chris Hemsworth è un ottimo Owen Chase, tanto da venire candidato al titolo di migliore attore di film di azione/avventura.

…Mondo di uomini, fatto di uomini
che hanno la luce già spenta.
Partono deboli, tornano uomini;
erano mille e son trenta.
Mondo di uomini, fatto di uomini soli.
Dimmi la bianca balena stasera dov’è;
nella tempesta infinita non c’è.
Mondo di uomini, fatto di uomini soli…
(Enrico Ruggeri, 1993)

…”Books and movies are like apples and oranges. They both are fruit, but taste completely different”…
     (Stephen King)

 

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