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“Per quello che mi riguarda, se un libro è ben scritto, lo trovo sempre troppo corto.”, Jane Austen.

Non è una formula magica, ma semplicemente la grande e semplice verità che una saggia donna di due secoli fa ha appuntato tra le righe di uno dei suoi tanti quaderni di pensieri. Quando si sarà arrivati ad esclamare con lo stesso entusiasmo e con il giusto pizzico di rammarico che un libro ci manca, si avrà imparato ad amare la lettura. O meglio, si sarà fatto un passo sulla retta via che conduce al meraviglioso mondo della letteratura. Nessuna pretesa di inculcare dogmi e mantra di alcun genere; leggere è una libera scelta e come tale va vissuta, altrimenti non sarà mai accettata e amata come si dovrebbe. I libri possono diventare i nostri migliori amici, i nostri porti franchi, le terre inesplorate e abitate da personaggi che le penne di artisti hanno tracciato su fogli bianchi e che la creatività di ognuno poi sarà in grado di colorare e far respirare come meglio crede. Aprire un libro e odorarne l’inchiostro (materico o virtuale che sia, considerando l’era tecnologica in corso) e assaporare il gusto di una storia ancora prima di afferrarla e farla propria offre sensazioni inebrianti. Nessuno obbligherà anche mai nessuno a condividere queste esperienze, ma forse un buon consiglio non guasterà i neofiti che si affacciano alla finestra della biblioteca e della libreria del proprio piccolo pezzo di mondo: sdoganiamo l’idea che risme di carta riempite fitte-fitte siano un macigno invalicabile, portatore di sudate ore scolastiche trascorse con l’ansia dell’interrogazione del giorno dopo. Compiamo un atto di “coraggio” e osiamo l’immane fatica di aprire la prima pagina di un romanzo, di scorgere le prime lettere, di inoltrarsi nella storia che scivola sotto i nostri occhi. Lasciamoci rapire senza pregiudizi da un avventuriero di lande remote, da un’eroina di epoche passate, da un alieno gentile e da maghi, fate e fattucchiere dai modi enigmatici. Noi siamo stati catturati e godiamo di questa condizione! Se con queste brevi note riusciremo a far cadere nella nostra rete qualche altro nuovo pesce e quindi a farlo bollire… o meglio, “lessare” in ottimo brodo (si colga la lieve sfumatura ambigua del nome del nostro blog… saper leggere significa essere anche un po’autoironici), avremo raggiunto il nostro scopo. Con l’augurio che anche voi possiate presto esclamare con lieve dispiacere che un buon libro è sempre troppo corto.

Lo staff

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