Castelli Giulio

476 A.D. – L’ultimo imperatore


476Il potere centrale è corrotto, bande di barbari imperversano nella penisola sapendo di rimanere impuniti, per trovare un briciolo di tranquillità bisogna allontanarsi sempre più da Roma dove omicidi e vendette sono all’ordine del giorno.
Le vicende ci portano oltre la data fatidica storicamente accettata del 476 ma il disfacimento è palese da tempo: le strade, un tempo vanto di Roma, non sono più sicure e non lo sono più neppure le città dove ogni sopruso resta impunito da parte di chi dovrebbe guidare l’impero. L’obiettivo dei potenti è solo l’arricchimento personale.
Siamo a pochi anni dalla data che sancirà la fine di fatto dell’impero romano d’occidente, e tramite il senatore Ascanio, già al seguito di Maggioriano (probabilmente l’ultimo vero imperatore con a cuore le sorti di Roma), assisteremo al trapasso di uno dei più grandi imperi del mondo antico.
Solo in questo terzo libro sapremo se la vendetta personale del senatore che ci ha accompagnato in questo lungo viaggio avrà esito positivo; alla fine abbandoneremo con un certo dispiacere gli amici ed i nemici.
Giudizio di Ezechielelupo2: gufolibro4_tras

Titolo: 476 a. D. L’ultimo imperatore
Titolo originale: 476 a. D. L’ultimo imperatore
Autore: Giulio Castelli
Traduttore:
Editore: Newton Compton
Collana: Grandi tascabili Contemporanei
Data di pubblicazione: 2010 (prima edizione); 22 marzo 2012 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio)
Prezzo: 6,90 €
Pagine: 509
Codice ISBN: 9788854136472

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Gli ultimi fuochi dell’Impero Romano


Gli ultimi fuochi dell'impero romano

Maggioriano: nome di un imperatore romano sconosciuto ai più. La sua grande debolezza fu di sottovalutare i nemici potenti – praticamente tutti quelli che contavano – a favore del bene comune e delle rivoluzionarie riforme, alcune delle quali a favore dei meno abbienti, contro i soprusi dei funzionari corrotti e della burocrazia (stiamo parlando di 1500 anni fa).
Amante della lettura, benvoluto da una stretta cerchia di amici, avversato dai nobili che non potevano accettare ciò che risulta difficile anche ai giorni nostri.
Questa la prima parte del romanzo, che è il seguito del primo (Imperator).
La narrazione continua (sempre dal racconto di un giovane nobile, Ascanio) in una Roma in rovina dopo il saccheggio avvenuto ben tredici anni addietro ad opera dei barbari, che sempre più prendono possesso del territorio e delle cariche che contano; Maggioriano non è più ,il latino diventa la lingua dei colti, mentre (oltre al greco parlato a corte), quella dei Visigoti, Unni ecc. è la più comune fra il popolo.
Le statue vengono saccheggiate per utilizzarne il marmo, il degrado si nota ovunque, dalla spazzatura che si accumula nelle strade alle bande che spadroneggiano sia nella città sia fuori, agli orinatoi a cielo aperto, alle zuffe fra bande rivali mentre la legge viene tranquillamente aggirata (ogni tanto mi sembra opportuno ricordare che stiamo descrivendo la penisola italiana del quinto secolo!); giustificata la nostalgia per il passato di cui è intriso il racconto,
Pochi anni dopo questi accadimenti, il mondo di Roma così come era conosciuto cessò definitivamente di esistere.
Giudizio di Ezechielelupo2: gufolibro4_tras

60x60_07_cuffie Ascolta un brano del libro: Gli Ultimi Fuochi dell’Impero Romano

Titolo: Gli ultimi fuochi dell’Impero romano
Titolo originale: Gli ultimi fuochi dell’Impero romano
Autore: Giulio Castelli
Traduttore:
Editore: Newton Compton
Collana: Grandi tascabili Contemporanei
Data di pubblicazione: 2009 (prima edizione); 12 Maggio 2011 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio)
Prezzo: 6,90 €
Pagine: 511
Codice ISBN: 9788854115613

 

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