Collins Wilkie

Senza nome


Se iniziassi queste righe scrivendo che questa è la storia di due sorelle, di un incallito truffatore, di governanti e avvocati, di un avido personaggio e di una eredità contesa, potrebbe sembrare la sintesi del precedente romanzo di Wilkie Collins, La Donna in bianco, (https://ilessi.wordpress.com/2013/07/21/la-donna-in-bianco/), se aggiungessi anche che tra queste pagine non ci sono segreti da svelare e misteri da risolvere, non sarebbe certo un invito alla lettura.

Ma allora che cosa ha portato questo libro ad ottenere di grande successo che ebbe e che continua ad avere dal 1862, quando uscì a puntate nella rivista di Charles Dickens All the Year Round?

Sicuramente la contesa e lo scontro fra le menti geniali di tre dei  protagonisti, intriganti personalità ognuna in lotta con gli altri per il proprio scopo, che fanno sembrare quasi miserevoli i deboli caratteri degli altri personaggi.

Magdalen è una ragazza risoluta, che vuole in tutti i modi riscattare l’appartenenza alla sua famiglia e riavere per lei e la più docile sorella Norah, il nome di suo padre, a suo parere, ingiustamente toltole dalla legge vittoriana che le negava ogni diritto di legittimità; per questo suo obiettivo è disposta ad abbassarsi a deprecabili inganni.

Il capitano Wragge è il professionista della truffa, ama definirsi un “agricoltore morale, un uomo che coltiva il campo delle simpatia umana“.

E poi c’è Mrs Lecount, l’influente e inflessibile, astuta governante svizzera di Mr. Noel Vanstone, che vuole a tutti i costi smascherare l’imbroglio di Magdalen.

Questi sono i principali protagonisti di rocambolesche, improbabili, ma non impossibili vicende che si succedono senza tregua.

Collins amava dire: “Fateli piangere, fateli ridere, ma soprattutto teneteli sulla corda” e proprio in questa frase è racchiuso il succo del racconto. Un grande e commovente romanzo, allo stesso tempo un’opera divertente, dove le simpatie del lettore si spostano di continuo da un personaggio all’altro e dove l’attenzione e la tensione non vengono mai distolte dalla storia.

Un invito quindi a continuare la conoscenza di questo grande scrittore.

Giudizio di 2Mog2: gufolibro5_tras

60x60_07_cuffie Ascolta un brano del libro: Senza Nome

Titolo: Senza nome
Titolo originale: No name
Autore: Wilkie Collins
Traduttore: Scarlini Luca
Editore: Fazi
Collana:
Tascabili
Data di pubblicazione:
1862 (prima edizione come feuilleton a puntate sulla rivista settimanale All the year round edita da Charles Dickens); Ottobre 2010 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio) 
Prezzo: 12,66 €
Pagine: 733
Codice ISBN: 97888864110479

Omelette con le erbe

Attraverso questo branco del libro, proviamo adesso a cucinare l’ardua colazione che la povera e confusa Mrs. Wragge deve preparare per il “capitano”.

IMG_1289 Ingredienti (per 1 omelette):

  • 2 uova;
  • 1/2 bicchiere di latte;
  • Sale q.b.;
  • Pepe q.b.;
  • Erba cipollina q.b.;
  • Prezzemolo q.b.;

Procedimento:

(Riportiamo esattamente il testo di Collins!)

…”Sbattere due uova con un po’ d’acqua o latte, sale, pepe, erba cipollina e prezzemolo.
Tritare fino. Eccoci! Tritare fino! Come faccio a tritare fino quando tutto è già mischiato e liquido?
Mettere un pezzo di burro grande quanto il vostro pollice nella padella. Guardi il suo pollice e guardi il mio! A quale quantità allude?
Farla cuocere, ma non farla diventare scura. Se non deve essere scura, di che colore deve essere? Non me lo dirà mai, si aspetta che lo sappia, ma io non lo so.
Versare l’omelette. Va bene, questo lo so fare.
Lasciare che si spanda, rialzarla al margine; quando è pronta, rovesciarla per ripetere l’operazione dall’altra parte. Oh, quante volte l’ho girata e fatta cuocere nella mia testa, prima che lei arrivasse stasera!
Non farla indurire, mettere il piatto sopra la padella e rovesciarne il contenuto. Cosa devo rovesciare, per pietà, mi metta di nuovo l’asciugamano freddo e mi dica cosa: il piatto o la padella?.
Mettere il piatto sulla padella», disse Magdalen, e poi girarci sopra la padella. Questo è ciò che significa, penso.
Grazie di cuore, disse Mr Wragge. Me lo voglio fissare bene in testa: per favore lo dica di nuovo.
Magdalen lo disse di nuovo.
E poi girare sopra la padella, ripeté Mrs Wragge, con un’improvvisa esplosione di energia. Ho capito, ora! Oh, quante omelette ho cucinato nella mia mente e tutte sbagliate! Le sono molto obbligata, certamente. Mi ha rimesso a posto. Sono solo un po’ stanca di parlare. E poi girare la padella, e poi girare la padella e poi girare la padella. Sembra una poesia, non è vero?.
La sua voce mancò, e chiuse sonnolenta gli occhi. Nello stesso momento la porta della stanza al piano di sotto si aprì e la bassa voce sonora salì per le scale, carica del consueto stimolo per le facoltà di sua moglie.”…

Un po’ di sale in zucca:…”Only dull people are brilliant at breakfast”…
(Oscar Wilde)

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La donna in bianco


la-donna-in-bianco

Era il 1859 quando Charles Dickens pubblicò nella sua rivista settimanale All the Year Round la prima puntata del romanzo dell’amico Wilkie Collins, La signora in bianco.

Il successo fu immediato, l’opera divenne ben presto argomento di conversazione in ogni salotto e ad ogni uscita della rivista si formavano code per per leggere al più presto la nuova puntata.

La fama e la critica favorevole furono senza dubbio meritate allora ed anche al giorno d’oggi, come è successo a me, è difficile sospendere la lettura per altre attività.

Wilkie Collins è considerato il padre del moderno romanzo poliziesco, vorrei anche aggiungere che potrebbe essere definito un eccellente ritrattista, la sua penna dipinge personalità e caratteri che, attraverso le parole, diventano sempre più definiti e reali, rendendoli vulverabili a simpatie, antipatie e giudizi sicuramente diversi e contrastanti da un lettore all’altro.

Misteri, apparizioni, delitti, segreti dal passato, raggiri e interessi finanziari, conditi con una violenza palpabile ma mai mostrata, sullo sfondo la società vittoriana: tutto questo è La Signora in bianco.

Non voglio svelarne la trama, nè tanto meno delinearne gli interpreti, ci teng0 però a sottolineare la forza della personalità di quella che è diventata la mia eroina, Marian. una giovane donna coraggiosa, intelligente e generosa, che mette sempre in primo piano i suoi affetti più cari e per quelli arriva a sfidare la rigida mentalità maschilista del suo tempo. Avrei tanto voluto sapere di più a proposito dei suoi sogni.

La lettura è stata una piacevole sorpresa, che mi invita a conoscere meglio l’autore attraverso gli altri suoi lavori. Un libro che consiglio a chi ama i classici, i romanzi polizieschi e la vita nel XIX secolo inglese.

Giudizio di 2Mog2: gufolibro5_tras

 

60x60_07_cuffie Ascolta un brano del libro: La Donna in Bianco

Titolo: La donna in bianco
Titolo originale: The Woman in White
Autore: Wilkie Collins
Traduttore: Giartosio T. e Tummolini S.
Editore: Fazi
Collana:
Tascabili
Data di pubblicazione:
1859-1860 (prima edizione come feuilleton a puntate sulla rivista settimanale All the year round edita da Charles Dickens); 11 Febbraio 2009 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio) 
Prezzo: 14,90 €
Pagine: 688
Codice ISBN: 9788881129911

Punch inglese

Durante le lunghe e fredde sere invernali, qualche sorso di punch bollente avrà certamente scaldato le ossa e gli spiriti dei nostri protagonisti. Vi proponiamo qui la ricetta tratta dal blog http://justafiveoclocktea.com/2011/01/02/punch-tradizionale-inglese/  della nostra collaboratrice Carlotta che ringraziamo pubblicamente!

punch Ingredienti:

  • 2 cucchiaini di tè Assam (o Ceylon);
  • 10 cucchiani di zucchero;
  • 1 arancia;
  • 1 limone;
  • 1 bottiglia di vino rosso;
  • 400 ml di curaçao;

Procedimento:

Preparate il te nero lasciando in infusione le foglie per circa 5 minuti.
Grattugiate la buccia dell’arancia e del limone emettete la scorza in un pentolino dove aggiungerete lo zucchero.
Fate sciogliere  il tutto, aggiungete di volta in volta un bicchiere di vino per evitare che lo zucchero si attacchi.
Aggiungete e il tè e fate bollire qualche minuto.
Ora correggete con un goccio di cucaçao e cin cin!

Un po’ di sale in zucca: …”Drinking is a way of ending the day.”
(Ernst Hemingway)

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