Eliot George

Middlemarch


Middlemarch

L’epopea di un paese che non c’è, ma che in realtà esiste nello sguardo di ognuno di noi.

Pochi libri come questi mi si sono rivelati come circonferenze perfettamente tonde e unite: cerchi. Sfere. Forme perfette, volumi pieni e morbidi, ricchi di tutto nella loro essenziale realtà.
Cresciuta sotto le ali di zia Jane (Austen), reverente lettrice della sua più moderna seguace, Virginia Woolf e adesso affascinata e grata lettrice di Mary Ann Evans, in arte George Eliot.
Virgina sosteneva che questa Storia di una vita provinciale è “uno dei pochi romanzi inglesi veramente per adulti” e non si può che darle ragione.
Un manuale dagli infiniti tagli di un diamante: prezioso, assoluto, serioso e dotato del naturale pregio di illuminare senza fronzoli ulteriori chi lo rende proprio.
Meraviglia e riflessione: troppo grande, troppo perfetto.
Lo sono i suoi protagonisti: ma non troppo. La (loro) perfezione sta nel cedere di fronte alla stessa, nel vestirsi di realismo, scrollandosi i panni delle leggende, nello strisciare al suolo come gli ultimi dei pezzenti per dimostrare l’insegnamento insito nel quotidiano vivere. Per mostrare la vittoria di una fede.
Basta gettare lo sguardo oltre…

Quando un capolavoro è tale non ha bisogno di altra luce per essere riconosciuto.
Mi fermo qui.

Sorrido immaginando le mie tre eroine, ormai amiche a ciarlare con elegante entusiasmo, tra osservazioni frizzanti, ironia e una tazza di the; loro che hanno cambiato il mondo e hanno donato ad esso generazioni di donne migliori.

Giudizio di Weareborg7of9: gufolibro5_tras

Titolo: Middlemarch
Titolo originale: Middlemarch: A Study of Provincial Life
Autore: George Eliot
Traduttore: Manzari M.
Editore: BUR
Collana: I grandi romanzi
Data di pubblicazione:
1874 (prima edizione); 18 Marzo 2008 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio) 
Prezzo: 12 
Pagine: 829
Codice ISBN: 9788817020770

 

book-to-filmNel 1994 la BBC produce una miniserie in 7 episodi fedele al romanzo della Eliot.
La qualità delle pellicole britanniche è sempre di alto livello, tant’è che anch’essa riceverà 3 ambiti BAFTA, tra cui si segnala quello per Juliet Aubrey come migliore attrice (nei panni di Dorothea Brooke)

…”Books and movies are like apples and oranges. They both are fruit, but taste completely different”…
(Stephen King)

Categorie: Classico, Donne, Eliot George, Letteratura inglese | Tag: , , , , , , , , , , , , , , , , , , | Lascia un commento

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