Fo Dario

C’è un re pazzo in Danimarca


c è un re pazzo in danimarca

Con la leggerezza di una fiaba e la serietà della storia, Dario Fo si avvicina alle vicende della Danimarca della seconda metà del 1700, quando sul trono di Copenaghen sedeva Cristiano VII, il “re pazzo”

Con il suo stile che cattura ogni nuovo lettore e rafforza ogni legame con chi già lo conosce, ci trasporta in un luogo e in tempo quasi sconosciuto per chi della storia della Danimarca non sa molto.

Non è un romanzo politico, ma la biografia di un uomo, un grande re con una precaria salute mentale, si pensa infatti fosse schizofrenico.

Diari personali dei protagonisti, documenti inediti, fonti dell’epoca, sono state le fonti e il risultato di una ricerca svolta a far luce  su un periodo che sembra volutamente nascosto.

Ne viene fuori un elogio ad un sovrano, pazzo sì, ma che nei suoi momenti di lucidità ha contribuito molto ad importanti riforme che hanno portato la democrazia nel suo Paese.

Giudizio di 2Mog2: gufolibro5_tras

60x60_07_cuffie Ascolta un brano del libro: C’e un Re Pazzo in Danimarca

Titolo: C’è un re pazzo in Danimarca
Titolo originale: C’è un re pazzo in Danimarca
Autore: Dario Fo
Traduttore:
Editore: Chiarelettere
Collana: Narrazioni
Data di pubblicazione:
29 Gennaio 2015 (prima edizione)
Prezzo: 13,90 €
Pagine: 160
Codice ISBN: 9788861906549

book-to-film A Royal Affair è arrivato nelle sale il 29 agosto 2013. Premio per la miglior sceneggiatura al Festival di Berlino 2012, del regista danese Nikolaj Arcel. A Royal Affair_Movie
La Danimarca del 1770 viene proposta in uno scenario inquieto, ma realistico. Al centro c’è la la passione segreta che la regina Caroline Mathilda (Alicia Vikander) nutre per il medico del re, l’influente Struensee (Mads Mikkelsen), destinata a cambiare il destino dell’intera nazione. Il film è stato girato in Repubblica Ceca: “In Danimarca, i castelli sono stati rinnovati e hanno oggi un aspetto quasi moderno. A Praga e dintorni, abbiamo trovato le ambientazioni ideali: strade, castelli e case che rappresentavano perfettamente la Copenaghen del Settecento”, dicono dal set. Sul fronte attoriale, Arcel ha subito avuto le idee nitide: “Ho pensato a Mads (Mikkelsen) per la parte di Johann Struensee. Era perfetto. È intelligente, misterioso e seducente. Credibile nella parte dell’amante della giovane regina. Ho avuto la fortuna di scoprire Alicia (Vikander) che incarnava la mia visione della regina Caroline Mathilda. A proposito della parte di Christian VII, ho provinato vari attori. Cercavo un volto non comune per interpretarlo. La direttrice di casting mi ha suggerito una registrazione con Mikkel Følsgaard. L’ho trovato incredibilmente misurato. Potevamo, finalmente, cominciare le riprese”.

…”Books and movies are like apples and oranges. They both are fruit, but taste completely different”…
(Stephen King)

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La figlia del Papa


Chissà perchè i pettegolezzi viaggiano nello spazio e nel tempo e dai cantastorie del passato sono arrivati fino al nostro tempo, travisando spesso o esagerando i difetti degli interessati?

Una vittima di questi pregiudizi è stata sicuramente Lucrezia, la figlia del Papa Borgia, che le dicerie popolari hanno tramandato con un’ammaliante femme fatale, con il vizietto del veleno.

Persino il grande Dumas, nella sua opera I Borgia, cronaca sul Rinascimento italiano, la illustra come membro fondamentale della “trinità  diabolica” della famiglia, insieme al padre e al fratello.

Fortunatamente ci sono la storia e le ricerche di chi ha scritto di lei ridandole il giusto credito, come Maria Bellonci che con l’eleganza delle sue parole, ne ha scritto una meticolosa ed incantevole biografia.

Poi c’è Dario Fo, moderno menestrello che con serietà e al tempo stesso, leggerezza  ci presenta La figlia del Papa, come la meravigliosa creatura che veramente era. Bellissima,  dal fascino irresistibile, di grande intelligenza ed istruzione. Grande diplomatica, amava il popolo che si è trovata a governare. Era incantata dell’arte e dalla bellezza delle parole di poeti e filosofi di quel Rinascimento italiano degli artisti più famosi e delle menti più geniali, che spesso frequentavano il suo salotto. Purtroppo però si è ritrovata a volte a pensare : “Amare la bellezza è una sofferenza , se chi sta accanto a noi si rifiuta di farci caso“.

La sua pecca più grande…? Essere una Borgia, figlia di un Papa arrivista e dissoluto: Alessandro VI, al secolo Rodrigo, e sorella del crudele e famigerato Cesare, il Valentino. Circondata di intrighi e raggiri, che le hanno forzatamente condizionato la vita, ha dovuto lottare che conquistare l’onore e scrollarsi dalle spalle almeno un po’ quel peso che era il suo casato.

Dopo avere letto queste pagine, è impossibile non esclamare insieme al Premio Nobel Dario Fo: “Nessuno al mondo può sfuggire ad una simile bellezza“.

Giudizio di 2mog2: gufolibro5_tras

Titolo: La figlia del Papa
Titolo originale: La figlia del Papa
Autore: Dario Fo
Traduttore:
Editore: Chiarelettere
Collana: Narrazioni
Data di pubblicazione:
17 Aprile 2014 (prima edizione)
Prezzo: 13.90 €
Pagine: 208
Codice ISBN: 9788861905719

 

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