Tuena Filippo

Ultimo parallelo


Ultimo-parallelo

Erano partiti convinti di compiere un’impresa storica, avevano la bandiera inglese consegnata dalla regina, salutate le famiglie, consapevoli di non vederle per un lungo tempo ma sempre vicine con il pensiero.
Quando la Terra Nova salpò da Londra, l’Antartide era dall’altra parte del mondo. All’inizio i canti, le letture e lo spirito d’avventura, poi i primi contrattempi e i cani da slitta e i pony inadatti per le distese ghiacciate. E le bufere, le tormente di neve e il freddo e le prime amare decisioni.
Le fotografie scattate ci lasciano delle istantanee impersonali, i volti quasi irriconoscibili dagli strati indossati e comunque inadeguati, sempre umidi, bagnati. I primi congelamenti, la meta sempre più inarrivabile, le montagne di ghiaccio da attraversare ed il ricordo sempre più struggente dell’amata Inghilterra. I sogni si mischiano alla realtà finchè, dopo innumerevoli traversie, l’agognato traguardo.
Quasi increduli, si illudono di vedere in lontananza, un’ultima formazione ghiacciata, a pochi passi dal Polo mentre è solo l’ennesima cocente disillusione.
Il tentativo di ritorno al campo base dei superstiti, fra perdita di sensibilità degli arti, acute oftalmie che impediscono per il dolore di riposare anche per pochi istanti, si conclude nel peggiore dei modi.
La fine della spedizione verrà narrata più tardi da chi ritroverà i diari semisepolti dalla neve.
E’ la storia di Scott e dei componenti della sfortunata spedizione dei primi anni del ‘900.

Giudizio di Ezechielelupo2: gufolibro4_tras

60x60_07_cuffie Ascolta un brano del libro: Ultimo Parallelo

Titolo: Ultimo parallelo
Titolo originale: Ultimo parallelo
Autore: Filippo Tuena
Traduttore: 
Editore: Il Saggiatore
Collana:
Data di pubblicazione: 2007 (prima edizione); 1° febbraio 2013 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio)
Prezzo: 15 €
Pagine: 296
Codice ISBN: 9788842818403

Biscotti alle mandorle e semi di anice

Proponiamo la ricetta tratta dal libro The Antartic Book of Cooking and Cleaning. A Polar Journey, a cura di Wendy Trusler e Carol Devine (http://www.theantarcticbookofcookingandcleaning.com/). La pubblicazione è il racconto di un viaggio di una squadra di pulizia russo-canadese finalizzato al recupero di 120 isolette della penisola antartica; ma vuole essere anche il resoconto della sfida quotidiana del cucinare in una cucina improvvisata.

Processed with Moldiv

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Ingredienti:

  • 1/2 tazza di mandorle tritate grossolanamente;
  • 1/2 cucchiaino di semi di anice;
  • 2/3 di una tazza di zucchero;
  • 1/3 di tazza di burro a temperatura ambiente;
  • 2 cucchiai di olio vegetale;
  • 2 uova;
  • 1/3 di cucchiaino di vaniglia;
  • 1 e 1/2 cucchiaino di estratto di vaniglia + 1/2 cucchiaino di estratto di mandorle;
  • 1/2 cucchiaino di sale;
  • 2 tazze di farina 00;
  • 2 cucchiaini di lievito in polvere;

Preparazione:

Nel forno caldo a ca. 180°, abbrustolite le mandorle una 10ina di minuti finchè non odorerete il loro aroma.
Nel frattempo pestate con un mortaio i semi di anice o spezzettateli grossolanamente con un coltello.
Togliete le mandorle dal forno e lasciatele raffreddare, dopo di che mettetele da parte con i semi.
In una ciotola di medie dimensione, amalgamate insieme il burro, lo zucchero e l’olio, fino a formare una crema chiara e spumosa. In seguito sbattetevi dentro anche un uovo alla volta, aggiungete quindi il sale, la vaniglia e gli estratti. In un’altra ciotola mischiate farina e lievito e successivamente incorporateli al composto cremoso, per creare un impasto soffice e mediamente compatto.
Scaldate di nuovo il forno a 160° ca. The AntarticCookingBook_
Disponete l’impasto su una superficie leggermente spolverata di farina. Infarinate anche le mani e così incorporate i semi di anice e alle mandorle alla pasta, cercando di distribuirvi i pezzi in modo equo. Poi ricavate 4 pezzi uguali di impasto e rullateli sul piano di lavoro per formare dei cilindri lunghi più o meno 30cm e larghi 7,5cm e posizionateli su una teglia già preparata con steso un foglio di carta forno; appiattiteli con delicatezza e arrotondate le estremità, lasciando comunque morbidi i bordi e più piatta la parte centrale di ogni rotolino.
A questo punto, infornate il tutto finchè i panetti non diventano leggermente dorati o fin quando non risultano duri al tatto (20-25 min ca.); una volta cotti, rimuovete la teglia dal forno e lasciate raffreddare solo sul foglio di carta forno per 3 min, prima di tentare di spostarli. Utilizzate una spatola abbastanza larga per trasferire i rotolini su di una base apposita dove li taglierete diagonalmente (nb. come se steste preparando i classici cantucci toscani): mi raccomando, servitevi di un coltello ben affilato e praticate incisioni rapide e decise. Con attenzione riportate i biscotti così ricavati sulla teglia – sempre ricoperta di carta forno – ben distanziati l’uno dall’altro. Infornate di nuovo per altri 15-20 min, attendendo sempre una corretta doratura.

Un po’ di sale in zucca: ...”Shackleton privately forced upon me his one breakfast biscuit, and would have given me another tonight had I allowed him. I do not suppose that anyone else in the world can thoroughly realize how much generosity and sympathy was shown by this…Thousands of pounds would not have bought that biscuit”…
(Frank Wild,
The Antartic Book of Cookind and Cleaning. A polar Journey, p. 429)

Categorie: Dolci, Letteratura italiana, Pane e prodotti da forno, Storico-biografico, Tuena Filippo | Tag: , , , , , , , , , , , , , , | Lascia un commento

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