Zola Émile

Al paradiso delle signore


al paradiso delle signore

 

Che meraviglia le luci che splendono dalle vetrine di quel grande magazzino che si affaccia in rue de la Michodière proprio di fronte al Vecchio Elbeuf, il piccolo negozio dello zio Baudu; la giovane Denise, appena arrivata a Parigi ne resta affascinata e quasi timorosa, come impressionati lo sono anche i suoi due fratelli minori.

I tre giovinetti, da poco rimasti orfani di entrambi i genitori, hanno lasciato la provincia, e sono giunti nella grande città in cerca di una vita più dignitosa.

Il resto della loro storia è tutto da leggere ed è veramente facile lasciarsi trascinare dalle parole di Emile Zola, attraverso una lente di ingrandimento sull’animo femminile, sui vizi delle donne e le loro debolezze, le diverse reazioni e comportamenti davanti alle tentazioni che il centro commerciale con le sue merci e prezzi convenienti offre ad ogni donna che è la protagonista del libro, la vera regina in un regno di trine, merletti, veli e velluti.

Sovrana in un castello che cambia look ad ogni stagione la donna si muove in un giardino fiorito di organze colorate dalle mille sfumature, oppure nel magico candore di un paesaggio innevato dove il bianco abbacinante che riempie ogni reparto, con le luci che si accendono al crepuscolo, si trasforma in una sinfonia di riflessi dorati.

Ma è anche il racconto della lotta delle piccole imprese commerciali contro il colosso che, come una bestia feroce, pian piano li divora, lasciando sempre più gente sul lastrico.

Pubblicato nel 1883, è l’undicesimo romanzo dello scrittore francese appartenente al ciclo dei Rougon-Macquart, storia di una famiglia.

Giudizio di 2mog2: gufolibro5_tras

60x60_07_cuffie Ascolta un brano del libro: Al Paradiso delle Signore

Titolo: Al Paradiso delle signore
Titolo originale: Au Bonheur des Dames
Autore: Émile Zola
Traduttore: Martini Ferdinando
Editore: Newton Compton
Collana: Grandi tascabili economici
Data di pubblicazione: 1883 (prima edizione); 27 maggio 2010 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio)
Pagine: 288
Prezzo: 6 €
Codice ISBN: 9788850231430

 Baguette

Ancora un a volta è il pane il protagonista su ogni tavola. Per Deloche era spesso l’unico cibo alla mensa del grande magazzino, dove cercava di tagliarsi fette sempre più grosse, per Geneviève e Colomban, nella casa di zio Baudu, ne spiluccavano le briciole, per altri ancora solo un accompagnamento per vivande più ricche.

Quindi che c’è di meglio della baguette, pane tipico francese fragrante e gustosissimo.

IMG_4906 Ingredienti per 3 baguette:

Per la biga:

  • 125 g di farina;
  • Circa la metà di una bustina di lievito madre essiccato di 35 g;
  • 125 g di acqua calda;

Altri ingredienti:

  • 300 g farina bianca;
  • 1 cucchiaino di sale;
  • 140 g acqua calda;
  • L’altra metà della bustina di lievito.

Procedimento:

Preparate la biga, sciogliendo in una ciotola grande la mezza bustina di lievito con i 125 g di acqua calda e mescolate bene; aggiungete i 125 g di farina fino ad ottenere un impasto liscio.
Coprite la ciotola e lasciate riposare a temperatura ambiente per una notte.
Il giorno dopo, in una ciotola più piccola, mescolate i 300 g di farina setacciandola con il sale.
In un’altra ciotola, mescolate il resto del lievito con i 140 g di acqua calda, mescolando fino a quando il lievito è ben sciolto, aggiungete questo impasto alla biga, poi unite anche la farina con il sale.
Amalgamate tutto bene bene, impastando con le mani l’impasto, sempre nella ciotola grande.
Coprite la ciotola e fate risposare per 10 minuti
Trascorso questo tempo tirate un lato dell’impasto, rigirandolo al centro. Girate la ciotola e tirate un’altra parte dell’impasto, ripiegandola al centro, continuate così rigirando la ciotola per lavorare tutta la pasta.
Coprite nuovamente e fate riposare per altri 10 minuti.
Ripetete questi ultimi passaggi per altre due volte.
Coprite e fate lievitare per circa 1 ora.
Spolverate di farina un ripiano di lavoro pulito; sgonfiate l’impasto con il pugno e trasferitelo sul piano infarinato dove lo dividerete in tre parti di peso uguale.
Appiattite una per volta le porzioni di impasto, formando un ovale, tirate verso l’esterno le due estremità e ripiegatele al centro; così fate anche con gli altri due lati superiore ed inferiore.
Girate il panetto ottenuto verso il basso, coprite e lasciate riposare per altri 15 minuti.
Trascorso questo tempo, rigirate il panetto e ripetete l’operazione precedente, ripiegando al centro i vari lati.
Adagiate le baguette ottenute su un canovaccio infarinato, con l’apertura verso l’alto.
Tenete le forme di pane separate le une dalle altre tirando il canovaccio su cui le avete appoggiate, copritele e lasciate riposare per un’altra ora.Al termine di quest’ultima ora di lievitazione, trasferite il pane sulla teglia foderata di carta forno, infarinata, spolveratelo di farina e con una lama affilata praticate dei tagli obliqui sulla parte alta del pane.
Scaldate il forno a 240°C, posizionando sul fondo dello stesso una teglia con dell’acqua, affinchè mantenga la giusta umidità.
In forno già caldo, cuocete per circa 15 minuti, o comunque fino a quando la superficie sarà colorata.

Un po’ di sale in zucca: … “La science a-t-elle promis le bonheur? Je ne le crois pas. Elle a promis la vérité, et la question est de savoir si l’on fera jamais du bonheur avec de la vérité.” (“La scienza ha promesso la felicità? Non credo. Ha promesso la verità, e la questione è sapere se con la verità si farà mai la felicità.”)
(Émile Zola)

 

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