Denuncia

I fiori di sabbia


 

I Fiori di Sabbia

L’Africa è un “giardino di sabbia rovente”.

Sicuramente l’Africa arde di passioni, pulsa di vita e brucia di realtà non facili da accettare, soprattutto per il nostro più comune sentire e percepire il gusto di ciò che accade e di ciò che ci esiste attorno.
L’Africa è una sorta di lussureggiante deserto dove i paradossi sono la sostanza che pervade l’aria, le strade, che ostacola i passi di una società che potrebbe compiere balzi da gazzella, ma che a volte preferisce borbottare  – finta placida – come un ippopotamo prima della caccia, con tutto il suo peso, con tutto il suo ingombrante retaggio culturale e politico.
L’Africa è lo splendore delle Cascate Vittoria, dei colori sgargianti, degli occhi delle donne, dell’ebano degli uomini.

L’Africa raccontata da Corban Addison è una poesia realistica, vergata con un inchiostro duro, ma melodioso canto di sfumature abbaglianti; è il continente che nel suo profondo cuore vede la ribellione un po’ stereotipata contro il potere incanutito ed immobile, ma che come arido cemento, non vuole volgere lo sguardo sui drammi quotidiani che probabilmente qualche carezza e lo sforzo di una volontà condivisa, lenirebbero e pian piano, diventerebbero solo memoria.
Kuyeya: “memoria”. Una bambina speciale che la sua mamma non ha voluto dimenticare, ma che anzi ha voluto donare alla sua Africa che le ha dato tutto e le ha tolto tutto. La tragica catena che una piaga come l’AIDS forgia nelle vite (e anche nelle morti) di persone sfortunate che arrivano a combattere anche a scapito della propria dignità, per l’Amore, quello vero.  La dura lotta contro la violenza e l’ingiustizia e la corruzione: la violenza più squallida, la sabbia che si vorrebbe soffocasse i fiori più profumati, quelli speciali…come una bambina speciale.
La politica dei potenti che se maneggiata senza cinismo potrebbe essere un’arma importantissima per cambiare il corso della Storia e in primis, delle storie delle migliaia di Kuyeya che esistono al mondo.

Lo Zambia come luogo di amore e di sofferenza anche per Zoe Fleming, la muzungu caparbia e coraggiosa che non lesinerà unghie e denti per difendere i diritti del suo cuore: nero come l’Africa, logorante come il deserto, ma prezioso come i suoi fiori.

Un romanzo di denuncia  vestito da sera e accompagnato dalla brezza vivificatrice delle emozioni più pure, reso vero dalla trama troppo comune e offerto al mondo come un dono: la scoperta che solo aprendo gli occhi farà aprire il cuore.

Giudizio di Weareborg7of9: gufolibro4_tras

Titolo: I fiori di sabbia
Titolo originale: The Garden of Burning Sand
Autore: Corban Addison
Traduttore: Brovelli C.
Editore: Sperling & Kupfer
Collana: Pandora
Data di pubblicazione: Novembre 2011 (prima edizione); 17 Giugno 2013 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio)
Prezzo: 17,90 €
Pagine: 404
Codice ISBN: 9788820054519

 

Categorie: Addison Corban, Denuncia, Donne, Drammatico, Narrativa | Tag: , , , , , , , , , , , , , , , | Lascia un commento

Contagio


Contagio

Romanzo denuncia alla Cook. Ci racconta di casi di ebola propagati volontariamente per svantaggiare alcune cliniche private, ma pur sapendo che non è successo veramente, si comprende cosa potrebbe e come potrebbe capitare.
Lontanamente simile al capolavoro “Coma” ma con meno spessore, si legge tutto d’un fiato, con il mondo della medicina ancora una volta sotto la lente inquisitrice da parte di un addetto ai lavori.

Giudizio di Ezechielelupo2: gufo libro35

Titolo: Contagio
Titolo originale: Outbreak
Autore: Robin Cook
Traduttore: Castino Marisa
Editore: Sperling Paperback
Collana: Romanzi superbestseller
Data di pubblicazione: 1987 (prima edizione); 9 aprile 1992 (attualmente non più in commercio)
Prezzo: – €
Pagine: 320
Codice ISBN: 9788878242173

 

Categorie: Cook Robin, Denuncia, Letteratura americana, Serie Marissa Blumenthal, Thriller-medico | Tag: , , , , , , | Lascia un commento

Sotto controllo


sotto controllo

La maggior parte delle opere di Cook sono volte ad una denuncia (in questo romanzo esasperata all’inverosimile) nel campo della medicina; questo è un libro del 1985 e probabilmente il contenuto potrà far sorridere per certe situazioni ai limiti della verosimiglianza, ma a quei tempi, e negli USA, si trattava di un problema serio di cui tener conto.
Molto simile al suo precedente Coma anche non raggiungendone il livello, la lettura scorre veloce, ma non manca mai il senso del “già letto”.

Giudizio di Ezechielelupo2: gufolibro3_tras

Titolo: Sotto controllo
Titolo originale: Mindbend
Autore: Robin Cook
Traduttore: Castino M.
Editore: Sperling & Kupfer
Collana: Romanzi superbestseller
Data di pubblicazione: 1985 (prima edizione); 22 Gennaio 1991 (attualmente non più in commercio)
Prezzo: –
Pagine: 330
Codice ISBN:9788878241206

Categorie: Cook Robin, Denuncia, Letteratura americana, Thriller-medico | Tag: , , , , , , , , | Lascia un commento

Febbre


Crudo, agghiacciante, inesorabile.
Già le prime pagine preludono alla peggiore trama immaginabile; si continua la lettura con la speranza che l’ineluttabile possa incontrare il miracolo, ma se iniziate non smetterete fino alla fine.
Romanzo anche di azione, denuncia (e siamo negli USA) le lotte senza esclusioni di colpe fra le industrie farmaceutiche e la necessità di sperimentare farmaci pur conoscendo la loro inefficacia.
La seconda parte è tutto un concatenarsi di eventi che solo verso la fine lasciano forse intuire qualcosa….o è forse la speranza del lettore che un qualcosa accada veramente?

Giudizio di Ezechielelupo2: gufolibro4_tras

60x60_07_cuffie Ascolta un brano del libro: Febbre

Titolo: Febbre
Titolo originale: Fever
Autore: Robin Cook
Traduttore: Castino Marisa
Editore: Sperling Paperback
Collana: Super Best Seller
Data di pubblicazione: 1982 (prima edizione); 18 Aprile 2008 (si segnala una delle più recenti edizioni italiane ancora reperibili)
Prezzo: (Attualmente di difficile reperibilità)
Pagine: 379
Codice ISBN: 97888782436137

Categorie: Autore, Cook Robin, Denuncia, Thriller-medico | Tag: , , | Lascia un commento

L’amore e gli stracci del tempo


A…come Albania. …ma anche come Serbia, Kosovo, Svizzera, Italia…
Come quella patria a cui appartieni per tradizione, per burocrazia, ma che non fa parte di te, perchè la tua storia ha conosciuto tante cartine geografiche stracciate poi dalla guerra, spietata e bastarda, confusa e cieca: violenza e sangue che scaraventano e dividono famiglie, genitori e figli, cuori innamorati, agli estremi confini di un mondo tanto “piccolo” ed immensamente estraneo, ma che nella sua sconfinatezza mantiene viva la speranza e la promessa di due metà della stessa anima. Ma la storia scorre come un fiume in piena, come queste parole ti scroscia adesso senza troppa delicatezza; per quello c’è la poesia.
La paradossale eleganza poetica dei “versi” carichi del realistico dolore di un amore, nato, vissuto e lacerato nei Balcani, tradito dal destino e ricomposto, ricucito e rappezzato non dai soavi suoni delle antiche ballate, ma dalle allegre voci di bambini ignari delle loro radici stracciate dal tempo; una prosa poetica, dicevo, quella della Ibrahimi, poetessa d’estrazione, giornalista e romanziera per talento, una scrittura senza fronzoli (disarmante, ingenuo, quasi infantile – nel senso positivo del termine – l’uso martellante del tempo presente soprattutto nelle prime pagine) con la quale compone una ballata moderna, dalla doppia identità, ma altrettanto straziante, come il racconto popolare della ragazza-sposa che non coronerà mai il suo tenero sogno, perchè vinta dalla malattia.
La guerra non ha solo bombardato le vite di Zlatan e Ajkuna, ma ne ha infettato l’essenza, ha corroso quella profondissima parte di sé, diffondendo inesorabili metastasi che silenziosamente emergono in superficie; un lento, logorante scoppio interno che cambia la storia, la loro storia, la stravolge, la scaglia lontano, la riporta in quel luogo di non-patria, di origine, la pacifica e le impone un nuovo inizio.
Perchè i fiori più tenaci sbocciano anche in mezzo alle macerie.
Come gerbere bianche.

Giudizio di Weareborg7of9: gufolibro4_tras

60x60_07_cuffie Ascolta un brano del libro: L’Amore e gli Stracci del Tempo

Titolo: L’amore e gli stracci del tempo
Titolo originale: L’amore e gli stracci del tempo
Autore: Anilda Ibrahimi
Traduttore: –
Editore: Einaudi
Collana: Einaudi tascabili
Data di pubblicazione: 
2009 (prima edizione); 25 Aprile 2011 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio)  Prezzo: 11 €
Pagine: 267
Codice ISBN: 9788806207168

La conserva di Slavica e Donika

Secondo voi, i semi dei peperoni devono essere mantenuti o è meglio toglierli per una salsa perfetta?…Quante schermaglie e sorrisi, quanta caparbietà nel difendere le proprie convinzioni culinarie, le tradizioni identitarie di due popoli così simili e così lontani. Il perfetto connubio agrodolce, riflesso di condivisione e fratture, retaggio di secoli di amore&odio, ma che non potrà non mettere d’accordo tutti sul sorprendente risultato di questo ideale accompagnamento di carni e formaggi.

IMG_3053Ingredienti (per le dosi fate valere la regola di “un paio di bicchieri/cucchiai può andar bene” – con le spezie state più attenti!):

  • Peperoni verdi;
  • Pepe nero in grani;
  • Peperoncino fresco;
  • Acqua bollente;
  • Olio EVO;
  • Aceto balsamico;
  • Zucchero di canna;

Procedimento:

Per prima cosa, lavate i peperoni, tagliateli a metà e privateli dell’anima e dei semi (noi preferiamo seguire questa corrente di pensiero…).
A questo punto, tagliate i peperoni a strisce grandi, versateli in una pentola con pepe nero in grani, peperoncino fresco sminuzzato, un paio di bicchieri di aceto balsamico, zucchero di canna e copriteli con acqua bollente.
Lasciate riposare per 30 minuti quindi cuocete il tutto almeno per 1 ora a fiamma media e con la cura di mescolare spesso.
Trascorsa mezzoretta, prendete parte del composto e frullatela in modo che i peperoni, già abbastanza sminuzzati, diventino cremosi quindi aggiungete la crema così ottenuta al resto dei peperoni, mescolate ancora e versate in barattoli sterilizzati.
Sistemate ogni barattolo, chiuso, all’interno di una pentola con acqua fredda e portate a bollore, quindi lasciate in ammollo per altri 20 minuti dall’inizio del bollore, lasciate raffreddare ed infine riponete in luogo asciutto.

Un po’ di sale in zucca: …”Dora me baltë buka me mjaltë.”
(Traduzione: “La mano con il fango, il pane con il miele”).
(Proverbio albanese-kosovaro)

Categorie: Biografia, Denuncia, Drammatico, Ibrahimi Anilda, Salse & C. | Tag: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , | Lascia un commento

Il giardino delle bestie. Berlino 1934


Leggere questo libro è vivere la nascita del nazismo proprio nella sua culla a Berlino, con Hitler ancora pieno di dubbi sul come attuare i suoi disegni di nascosto al mondo intero, o meglio di nascosto a quanti si rifiutarono di credere che potesse accadere veramente.
Si narra dell’epoca trascorsa dal nuovo ambasciatore degli Stati Uniti a Berlino; la città, che ha trascorso – almeno per i primi anni – una vita del tutto normale e poi con la consapevolezza di ciò che accadeva e che in fondo approvava (almeno la maggioranza silenziosa). Nessuno resti scandalizzato, è la storia.
Attraversiamo così per prima la “notte dei lunghi coltelli “ e poi la notte dei cristalli”: notti infinite, fino all’epilogo della guerra.
Questo “romanzo” è composto da personaggi veri – tutti – da accadimenti veri – tutti, e tutti documentati: in fondo al libro, lo scrittore cita una serie infinita di fonti, consultabili da chi lo desideri.
La lettura scorre, dapprima lentamente, come un’imbarcazione sopra un fiume lento e poi sempre più veloce fino al punto di non ritorno, fino all’abisso.

Giudizio di Ezechielelupo2: gufolibro4_tras

60x60_07_cuffie Ascolta un brano del libro: Il Giardino delle Bestie

Titolo: Il giardino delle bestie. Berlino 1934
Titolo originale: In The Garden of Beasts: Love, Terror, and An American Family in Hitler’s Berlin
Autore: Erik Larson
Traduttore: Vitangeli R.
Editore: Neri Pozza
Collana: Bloom
Data di pubblicazione: 2011 (prima edizione); 15 Febbraio 2012 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio)
Prezzo: 18 €
Pagine: 559
Codice ISBN: 9788854505742

Pollo alla Kiev

Il pranzo delle spie…

PolloKiev Ingredienti per 4 persone:

  • 2 petti di pollo interi, senza pelle e disossati;
  • 1 cucchiaino di sale;
  • 10 gr di burro;
  • 1 cucchiaio di prezzemolo sminuzzato;
  • 1 cucchiaino di succo di limone;
  • 1 spicchio d’aglio tritato;
  • 30 gr di farina;
  • 30 gr di pangrattato;
  • 2 uova leggermente sbattute;
  • Olio per frittura q.b.;

Procedimento:

Tagliate i petti di pollo a metà e cospargeteli di sale.
Lavorate il burro a crema unendo il prezzemolo, il succo di limone e l’aglio.
Spalmate due cucchiaini di burro aromatizzato al centro di ciascuna metà di petto di pollo, quindi chiudete i petti e fissateli con dello spago o degli stuzzicadenti.
Mettete la farina ed il pangrattato in due diversi piatti piani e sbattete le uova in un piatto fondo.
Riprendete i petti di pollo e passateli nella farina, poi nell’uovo ed infine nel pangrattato.
Adagiate i petti di pollo panati su di un piatto con la giuntura rivolta verso il basso e riponete in frigorifero per almeno 2 ore.
Scaldate l’olio per fritture e friggetevi i petti di pollo ripieni fino a doratura.
A cottura ultimata, rimuovete i petti di pollo dall’olio con l’aiuto di un cucchiaio forato e fateli asciugare su alcuni fogli di carta assorbente.
Servite con riso integrale o con il contorno che preferite.

Un po’ di sale in zucca: “There began to appear before my romantic eyes…a vast and complicated network of espionage, terror, sadism and hate, from which no one, official or private, could escape.”
(
In The Garden of Beasts: Love, Terror, and An American Family in Hitler’s Berlin, Erik Larson)

 

Categorie: Carne, Denuncia, Larson Erik, Storico | Tag: , , , , , , , , , , , | Lascia un commento

La capanna dello zio Tom


la capanna dello zio Tom

La capanna dello zio Tom, romanzo di Harriet Beecher-Stowe, fu pubblicato per la prima volta nel 1851, periodo in cui l’America era divisa tra gli stati industrializzati e ricchi del Nord e il Sud dell’aristocrazia e delle grandi piantagioni, divisa tra gli schiavisti meridionali che compravano e sfruttavano fino alla morte i poveri uomini che non avevano sangue americano al cento per cento e gli Americani abolizionisti degli Stati liberi settentrionali che restavano però in molti casi indifferenti alla tratta delle anime dell’altra America e spesso con loro concludevano affari.

I personaggi del libro sono inventati, ma l’autrice nella sua nota conclusiva, spiega che ha voluto raggruppare in questo volume, tante vicende, tutte reali e le effettive condizioni sociali del suo tempo, di uomini reali, di tanti schiavi che venivano maltrattati, di padroni sfruttatori che usavano facilmente la frusta, ma fortunatamente, anche di proprietari di anime che facevano il possibile per rendere dignitosa la vita di quegli Africani deportati e dei loro discendenti.

Quindi queste sono le storie di uomini “non liberi“, che hanno sopportato e sono morti schiavi, di quelli che hanno tentato, e alcuni trovato, quella agognata libertà, chi fuggendo negli Stati del Nord o addirttura in Canada, chi facendo di tutto per potersi riscattare ed ottenere quel bene più prezioso di ogni ricchezza.

Ma chi era lo Zio Tom? Ai nostri giorni, leggendo queste pagine potrebbe addirittura sembrare raffigurato come un santo, ma se ci lasciamo guidare dalle parole della Beecher-Stowe, scopriamo che Tom era un uomo che, come tanti altri schiavi, per essere libero, volle usare, solo ed esclusivamente la strada della Bibbia, degli insegnamenti di quel Libro, unico suo bene prezioso, che lo hanno sostenuto nei tanti, troppi momenti di grande sconforto. Questa figura, allo stesso tempo, potrebbe non piacere nemmeno ai tanti Americani di colore, che vedevano un Tom troppo rassegnato e sottomesso e non riuscivano a scorgere la serenità che gli veniva dalla libertà della sua anima.

Il successo editoriale della prima edizione fu straordinario, scosse molte coscienze che incominciarono a vedere questi schiavi, prima di tutto come persone al pari dei bianchi, non esclusivamente come merce di scambio ed instillò nel cuore degli schiavi stessi la scintilla di una possibile ribellione, la speranza di un riscatto, e una nuova voglia di libertà; venne anche considerato uno dei tanti motivi che portarono allo scoppio della Guerra di Secessione.

Un aneddoto racconta che Abraham Lincoln, incontrando la scrittrice verso la fine del conflitto, avrebbe pronunciato le parole: “Questa è la piccola donna che ha scatenato questa grande guerra”.

Giudizio di 2Mog2: gufo libro45

60x60_07_cuffie Ascolta un brano del libro: La Capanna dello Zio Tom

Titolo: La capanna dello zio Tom
Titolo originale: Uncle’s Tom Cabin, o Negro Life in the Slave States of America
Autore: Harriet Beecher-Stowe
Traduttore:Boffito B.
Editore: Bur Biblioteca Universale Rizzoli
Collana: Ragazzi
Data di pubblicazione: 1851 (prima edizione), 9 gennaio 2009  (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio)
Prezzo: 9,90 €
Pagine: 545
Codice ISBN:9788817029544

Il burro fatto in casa

In ogni cucina dell’America del 1800, sia che fosse nella dignitosa capanna di zia Cloe, che nell’accogliente casa della generosa famiglia di Rachele Halliday, o ancora tra le mura della ricca dimora del tiranno Legrée o del buono Saint-Clare,  il burro, importante alimento, veniva fatto in casa quasi quotidianamente.
Immaginiamo mani grandi, rugose nere o appena colorate che agitavano energicamente in un contenitore ben chiuso, la panna di latte appena munto, fino ad ottenerne un morbido panetto che filtravano con una candida garza di cotone.
Perchè non provare a prepararlo anche in una cucina del XXI secolo?

Burro Ingredienti (per 100 g di burro):

  • 200 g di panna fresca da montare;

Procedimento:

Montate con le fruste di un frullatore elettrico la panna e continuate fino a quando la parte grassa si separerà dal latticello. Sciacquate sotto l’acqua fresca, strizzate bene il burro ottenuto e dategli la forma desiderata.
Potrete conservare il burro in frigorifero per qualche giorno.

Un po’ di sale in zucca: “Ah, come sono vere le grandi, le eterne parole: “Non potrà conservarsi libera nessuna nazione in cui la libertà è un privilegio e non un principio”!
(Dalla prefazione dell’autrice alla prima edizione europea, Andover, 21 Settembre 1852)

Categorie: Beecher-Stowe Harriett, Classico, Denuncia, Letteratura americana, Ragazzi, Salse & C. | Tag: , , , , , , , , | Lascia un commento

La voce degli uomini freddi


E’ quasi un’elegia, un inno continuo alla neve, alle montagne, al freddo; mai visti con negatività ma come dono di Dio.
Romanzo ostico da recensire e da leggere con attenzione: una poesia continua.
Trecce d’acqua cadono dai monti, uno sciame di farfalle che scendono sulla terra sotto forma di neve, gli alberi cantano, le api sono bianche come il paesaggio circostante, solo le formiche restano nere, ma quando fanno i nidi a punta significa che nevicherà molto.
E poi ci sono le valanghe, di neve, di acqua, di vento.
Entriamo di soppiatto nelle case, nella vita, nei pensieri di questi uomini freddi, ma tali solo per l’ambiente che li circonda ma quando capiterà di agire per la sopravvivenza scopriremo (solo alla fine) chi sono veramente.
Non voglio privare altri del gusto della scoperta.
L’intero libro è una scoperta.

Giudizio di Ezechielelupo2: gufolibro4_tras

60x60_07_cuffie Ascolta un brano del libro: La Voce degli Uomini Freddi

Titolo: La voce degli uomini freddi
Titolo originale: La voce degli uomini freddi
Autore: Mauro Corona
Traduttore: –
Editore: Mondadori
Collana: 
Scrittori italiani e stranieri
Data di pubblicazione:
 2013 (prima edizione); 3 Dicembre 2013 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio)
Prezzo: 18 €
Pagine: 235
Codice ISBN:9788804633778

Categorie: Corona Mauro, Denuncia, Drammatico | Tag: , , , , , , , | Lascia un commento

Il messaggio segreto delle farfalle


Kuwait, anni 2000 del mondo occidentale.
Una donna e l’amore.
L’amore sviscerato nelle sue molteplici forme.

Le prime 40 pagine sono la denuncia della violenza criminale ed incivile del “non-amore”, quello che  si inebria solamente dell’odore dei soldi e del desiderio, quello di un assurdo matrimonio combinato. Crudeltà ed umiliazione non possono coincidere con l’amore.
L’amore è libertà che si respira a grandi sorsi, è il sentirsi vivi, ancor di più dopo aver avuto il coraggio di agire e fuggire da un destino che sembrava aver tarpato le ali di Nadia per sempre.
Nadia ha vinto la sua rivoluzione però, riuscendo anche, pian piano, ad eliminare i fantasmi che all’improvviso apparivano ed ostacolavano il suo volo di farfalla; ha vinto soprattutto abbandonandosi tra le braccia di sua madre, lasciandosi avvolgere dall’amore più puro, incondizionato, che solo la propria famiglia può donare.
La farfalla esce dal suo baco e rinasce, finalmente libera di vivere, di scegliere ed agire, di innamorarsi, di capire che non sempre l’amore è l’Amore, che ciò che si seduce con blandizie e tentazioni non è sempre sincero.
Nadia impara a gridare, dopo anni di silenzio imposto dal mostro, dopo che anche il fato sembrava volerla legare ad una vita di silenzio, impara ad urlare forte la sua passione, il suo affetto per l'”uomo dei suoi sogni”: il suo primo incubo trasformato nel più devoto degli amanti. Ma…

Questo libro- premiato di recente tra i romanzi della letteratura araba – è una confessione impetuosa di una donna nata in un mondo ancora troppo piccolo per permettere a tutte le farfalle di volare.
Una lettura piacevole, intensa, forse riversata troppo velocemente e per questo lacunosa dei tempi necessari per assorbirla nel giusto modo, per dare al messaggio la dovuta importanza. La storia di Nadia meritava di maggiore calma e pazienza, e ne avrebbe beneficiato anche nell’ordine.

Per tutti coloro che vogliono credere che la forza di volontà permette grandi battaglie anche tra le trincee più impervie e che nonostante le sofferenze che tutte le guerre – anche queste – portano, l’Amore, alla fine, può uscirne vincitore.

Giudizio di Weareborg7of9: gufolibro3_tras

 

60x60_07_cuffie Ascolta un brano del libro: Il Messaggio Segreto delle Farfalle

Titolo: Il messaggio segreto delle farfalle
Titolo originale: صمت الفراشات

Autore: Laila Al-Uthman
Traduttore: Colombo V.
Editore: Newton Compton
Collana: Gli insuperabili
Data di pubblicazione: 2011 (prima edizione); 22 Agosto 2012 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio)
Prezzo: 5,90 €
Pagine: 253
Codice ISBN: 9788854141674

Categorie: Al-Uthman Laila, Biografia, Denuncia, Donne, Letteratura araba | Tag: , , , , , , , , | Lascia un commento

Crea un sito o un blog gratuito su WordPress.com.