Fantastico

Artigli e fusa: 18 racconti magici sui gatti


Artigli e Fusa

Amo i gatti: queste creature divine, dagli albori del tempo legate all’insondabile, al mistero e alla magia, in qualsiasi modo vogliate interpretarne le diverse realtà.
Amo i gatti per quello che sono dentro e fuori: morbide espressioni di eleganza, teneri ed impenitenti conquistatori, insigniti naturalmente ad honorem del gene sano della curiosità, dolcissimi demiurghi di astuzia…gatti!
Amo i gatti e la loro indipendenza – non solitaria sociopatia -, la loro accurata selettività di affetti, la loro assoluta fedeltà incompresa.
Amo i gatti in modo incondizionato.
Amo i gatti e non gli resisto.
Amo i gatti…e amo la fantascienza.

Sono stata educata alla fantascienza: a tutti i suoi sottogeneri e al fantasy.
Sono diventata curiosa attraverso la fantascienza e ho imparato ad amarla, con assoluta fedeltà, in modo indipendente e selettivo, con famelica curiosità e  – spero – intelligenza, con istinto e trascinata dal suo insondabile ed elevato mistero: ne sono stata attratta fin dagli albori del mio tempo.

Ecco, questa antologia la voglio riassumere cosi, perchè magari alcune delle firme presenti riassumono da sole mondi interi, ma l’ho “scoperta” io stavolta e ho “scoperto” che riassume il mio mondo, almeno qualche sua terra emersa e sommersa…con accuratezza, selettività, intelligenza, eleganza e tenerezza…come un gatto, come la magia, come l’insondabile mistero di diverse realtà.

Giudizio di Weareborg7of9: gufolibro4_tras

Titolo: Artigli e fusa: 18 racconti magici sui gatti
Titolo originale: Magicats!
Autore: A.v.A.v. (a cura di Jack Dann e Gardner Dozois)
Traduttore: Draghi Bernardo
Editore: Salani
Collana: Salani narrativa
Data di pubblicazione: 
1984 (prima edizione); 1993 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio, seppur di difficile reperibilità) 
Prezzo: 14,46 €
Pagine: 352
Codice ISBN: 9788877822727

 

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La Torre Nera – I lupi del Calla vol.5


I lupi del Calla

Chi sono i lupi che ad ogni generazione rapiscono alcuni bambini e li rendono dementi? Gli abitanti chiederanno aiuto al pistolero ed ai suoi amici/compagni di avventura? Che ruolo ha la “rosa” situata dietro uno steccato di una N.Y. in un altro tempo e dimensione? (riappaiono le famigerate PORTE).
Ma la grande incognita è Susannah: sarà una conseguenza dell’incontro col demone nel cerchio di Pietra?
Aye, dico grazie-sai
Tutto ciò accade nel Calla, un luogo sulla strada che alla fine condurrà (forse) alla Torre Nera, lungo il sentiero del Vettore.
P.S.: Le notti di Salem ricorrono spesso.

Giudizio di Ezechielelupo2: gufolibro4_tras

Titolo: I lupi del Calla
Titolo originale: The Dark Tower V: Wolves of the Calla
Autore: Stephen King
Traduttore: Dobner Tullio
Editore: Sperling & Kupfer
Collana: Pickwick
Data di pubblicazione: 
2003 (prima edizione); 18 Luglip 2013 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio) 
Prezzo: 14,50 €
Pagine: 864
Codice ISBN: 9788868360979

 

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Il Popolo del Tappeto


IlPopolo del Tappeto

Del resto anche Cappuccetto Rosso è considerata una fiaba per bambini, ma poi si cresce e si capisce che il messaggio neanche troppo celato dietro alla bimba ingenua, al lupo occhialuto e al cacciator-tempista, è qualcosa di più serio e profondo, un insegnamento per i ragazzini di tutto il mondo sì, ma soprattutto per i loro genitori che devono ben avvedersi dai pericoli di quella terra…oltre il “Tappeto“…che minacciano ogni giorno gli innocenti.
C’è chi descrive la prima fatica di Pratchett anche come un romanzo politico e forse non ci si allontana troppo dal vero se si pensa alla Fattoria degli animali di Orwell: entrambi utilizzano personaggi “infantili” per raccontare di una realtà quotidiana vissuta (e recitata) dagli adulti: non è solo questione di guerra e pace, governi, lotte e potere, ma fondamentalmente è la Vita, il semplice scorrere dei di ore e giorni che la rabbia, la cupidigia e l’ignoranza ormai rendono complessa e quasi alienabile dalla sua essenza.
Gli uomini diventano macchine incontrollabili ed ingestibili e come ogni motore guastato si aggiusta o si butta…pum, uno sparo, un colpo e via…tutto finito…quando poi i pum si moltiplicano ecco il caos, il circolo vizioso della violenza, la Vita perde il senso primario e il viaggio per il Tappeto diventa solo lo specchio della costante e “normale” battaglia  per la sopravvivenza dei “grandi” uomini (o dei “grandi” e basta?!).
Con questo concludo la lezione di dietrologia socio-antropologico-politica che non fa proprio parte del mio solito sguardo disincantato alla letteratura.

Ironia fanciullesca, dinamiche mentali che solo i bambini partoriscono e capiscono, ma presenti, palesi e naturali…come solo per i bambini possono essere.
Scritto nel 1971 (e riedito una 20ina di anni dopo e perciò rivisto con gli occhi “cresciuti”),  agli albori del Fantasy, quando il genere era solo robetta per ragazzini (ancora…), ma già embrionale bozzolo di un futuro luminoso grazie alla sua penna valente e lungimirante.
Un mondo a testa in giù…o da guardare dal giù in su? Il Tappeto e i suoi abitanti: Morrunghi, Dumii, Moffosi, Tizi…strambi e bellicosi tanto quanto quei pericolosi giganti oltre il confine; ma il confine, il limite è anche qui, nel piccolo “ampio” spazio tra i crini, di tradizioni, usi e costumi diversi, perciò pericolosi, perchè il confronto è una sfida troppo grande per i “grandi”, figuriamoci per quelle piccole e brulicanti creature fiere e goffe.
Un sarcasmo neanche troppo camuffato rivolto allo sguardo di chi ogni giorno non gioca alla guerra, ma tiene nelle mani il destino di qualcosa di ben più delicato di un Tappeto…che poi forse parte tutto da lì: dalla base, da dove si mettono i piedi, da dove questi dovrebbero muoversi danzando tra le sfumature del mondo e non calpestarne la sua identità, sia che abbia il verde dei prati, il blu dell’oceano, la sofficità del cielo…o la mandorla dei sorrisi dell’Est, o la morbidezza delle labbra del Sud, sia che parli con tante vocali o che si inebri di spezie e infusi caldi.
La ricchezza della realtà trasformata nella bellezza di ciò che ancora rimane: la Fantasia.

Un demiurgo del fantastico, con le sue (di lui eh!) proprie regole e i suoi dettami, con la sua onomastica e la sua logica, un inventore dal cuore scevro di ogni maliziosa scoria tipica dell’adulto medio, questo è stato Terry Pratchett per la letteratura tutta, un Peter Pan, acuto osservatore e intrepido esploratore dell’invisibile.

Giudizio di Weareborg7of9: gufolibro3_tras

Titolo: Il Popolo del Tappeto
Titolo originale: The Carpet People
Autore: Terry Pratchett
Traduttore: Ragusa Angela
Editore: Mondadori
Collana: Super Junior
Data di pubblicazione:
1971 e 1992 (prima edizione); 5 Febbraio 1999 (si segnala l’ ultima edizione italiana in commercio) 
Prezzo: – € (attualmente di difficile reperibilità)
Pagine: 144
Codice ISBN: 9788804396277

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Storie fantastiche di spada e magia I-II


StorieFantasticheSpadaeMagiaIeII

Quello che mi piace delle antologie curate dalla Bradley è la sua precisa presentazione di ogni singolo racconto proposto e del suo autore, in cui vengono spiegati anche la genesi e il contesto nel quale si è sviluppato e consolidato il connubio con l’inarrivabile editor; è una prefazione per niente accessoria ma complementare per l’apprezzamento del testo, per meglio seguire i sentieri di fantasia e scelte stilistiche e quindi capire e godere appieno i piccoli assaggi di un genere – e delle sue ramificazioni – non così scontato come a volte si potrebbe pensare.
Scrivere di maghe, guerriere, pulzelle più o meno indifese, draghi, mostri e omaccioni, infatti, potrebbe scadere in cliché da due soldi e portare poi alla noia e all’allontanamento da quei mondi che invece vengono creati proprio come realtà “altre” per evadere da una realtà “presente” e concreta spesso insoddisfacente, povera di stimoli e frizzante incanto.
Magia, incanto, non giochi di prestigio o fenomeni da baraccone, ma elegante, utile, salvifica (a tratti (a)moraleggiante) arte, conquista di un cammino periglioso, di un percorso iniziatico arduo e di sacrificio – di amore, vita, semplice quotidianità – che solo eroi ed eroine possono affrontare.
A colpi di arma bianca o di formule arcane, le donne, le protagoniste coscientemente scelte di queste raccolte, dimostrano di essere figure emancipate in uno scenario troppo di frequente comodamente maschile, bensì, si badi bene, nessuno vuole – anzi, lo si nega proprio! – fare del femminismo e parlare di maschilismo: questa è la grandezza del patronage artistico della più grande artista fantasy di tutti i tempi, questo il suo talento immortale, questo il mio umile ringraziamento.

N.b.: Per chi non lo sapesse, il tanto acclamato (e a ragione!) “zio” G.R.R.Martin, ha tributato in più occasioni doverosi onori e attestati di stima nei confronti della Bradley, sottolineando soprattutto come l’autrice di Albany abbia non solo ispirato altre SF Fictions, ma abbia attivamente incoraggiato lo sviluppo del genere.

Giudizio di Weareborg7of9: gufolibro4_tras

60x60_07_cuffie Ascolta un brano del libro: Storie Fantastiche di Spada e Magia I_II

Titolo: Storie fantastiche di spade e magia I-II
Titolo originale: Sword & Sorceress I-II
Autore: Marion Zimmer Bradley
Traduttore: Nunzi Marina e Perri Maria Cristina
Editore: Editrice Nord
Collana: Grandi Opere Nord
Data di pubblicazione: 1984 (prima edizione); Novembre 1988 (si segnala l’edizione più recente messa in commercio)
Prezzo: (Attualmente non più in commercio)
Pagine: 533
Codice ISBN: 

 

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Il trono di spade III: Tempesta di spade


GoT3

Quando la guerra infuria su tutti i regni, già un’altra si sta apprestando, ancora silente, ancora cieca: la decisiva.
Morto un re, uccisi i legittimi eredi, recisa la vita agli usurpatori annegati ormai da tempo nel veleno del potere e del ribollente furore, nulla più risuona nell’aria, se non il greve vuoto dello sterminio: sangue – che scorre impetuoso con maggior vigore del solito forse -, inganni e tradimenti.
Le famiglie lacerate di Westeros non sembrano mai sazie del sapore acre e rugginoso di quel liquido rosso che insudicia la neve dell’inverno, di Grande Inverno e di tutte le fortezze vicine.
Winter is coming…
Winter is back: now
.

G.R.R.Martin e la sua sadica propensione all’ecatombe delle sue creature sono ormai celeberrimi, ma il “buon” vecchio George ci stupisce sempre con qualche colpo ad effetto e nei finali pare pure cambiare quasi rotta con delle imprevedibili e veramente improbabili “resurrezioni”; detto questo, la sua capacità narrativa ha ben pochi rivali e il terzo (o 5-6-7, a seconda dell’edizione scelta) capitolo della saga “del trono” ne è un’ulteriore conferma.
Se il primo libro era la “novità”, la sorpresa di uno stile, di una penna, di un mondo particolari e vincenti, questo è il vertice di un solido impianto, di qualità e di quantità, che mai stanca e sempre lega, che non cede neanche una riga alla noia e che non perde mai di vista la sua identità.
I personaggi crescono sotto i nostri occhi e i loro gesti e pensieri ci risultano famigliari ad un semplice accenno, come se fossimo anche noi parte schierata in mezzo alla battaglia. Mutano i loro pensieri, combattono con la loro coscienza, agiscono e ragionano: il profitto e la gloria o la pace e la lungimiranza?

E intanto i draghi sorvolano le regioni lontane dove la pretendente al trono di spade, nata dalla tempesta, prepara l’attacco a chi le ha fatto terra bruciata attorno, perchè casa Targaryen è pronta, perchè la Signora dei Sette Regni è una regina pronta a danzare il suo destino tra ghiaccio e fuoco.

La Barriera è il confine, ma non sarà invalicabile…

L’Estate tornerà…ma…

Winter is coming…
Winter is back: now.

Giudizio di Weareborg7of9: gufolibro5_tras

Titolo: Il trono di spade 3: Tempesta di spade (Tempesta di spade, I fiumi della guerra, Il portale delle tenebre)
Titolo originale: A Storm of Swords
Autore: George R.R. Martin
Traduttore: Altieri S.
Editore: Mondadori
Collana: Oscar
Data di pubblicazione: 8 Agosto 2000 (prima edizione); 29 Ottobre 2013 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio)
Prezzo: 22 €
Pagine: 1213
Codice ISBN: 9788804633303

 

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La Torre Nera – La sfera del buio vol.4


lasferadelbuio

Quarto episodio de La torre nera, forse il migliore fra quelli letti.
Inizio “super” con duello a colpi di indovinelli fra il gruppo di Roland e Blaine, il supersonico treno monorotaia; la posta è la vita stessa.
Incontriamo per la prima volta anche un altro aspetto di questo mondo che è andato avanti: la sottilità (un portale? e per dove?); poi si aprirà una lunga parentesi sul passato del pistolero, la sua gioventù ma specialmente Susan, la ragazza che segnerà per sempre la vita del pistolero.
Impariamo anche qualcosa di più di questo mondo in cui è rimasto qualcosa che già conosciamo, ma qui non voglio anticipare nulla. Tutto il romanzo è come una serie di tessere di un puzzle che pian piano andranno a costruire un mosaico ma alla fine….scopriremo essere ancora incompleto.
E finalmente sapremo di più sulla Torre Nera.

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60x60_07_cuffie Ascolta un brano del libro: La Sfera nel Buio

Titolo: La sfera del buio
Titolo originale: The Dark Tower IV: Wizard and Glass
Autore: Stephen King
Traduttore: Dobner Tullio
Editore: Sperling & Kupfer
Collana: Paperback
Data di pubblicazione: 
1997 (prima edizione); Ottobre 2003 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio) 
Prezzo: 14.5 €
Pagine: 658
Codice ISBN: 9788882745912

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Il castello delle rane


il castello delle rane

E’ notte, Kristoffer Hanser, o meglio, Kristoffer Poffer esce con il suo pigiamino e si avventura nel bosco, lasciando le impronte dei suoi piedini scalzi sul sentiero innevato rischiarato dalla luna e all’improvviso si trova a vivere una strana avventura fatta di incontri fantastici, pericolosi animali e commoventi ricordi.

Il bambino è piccolo, non sa leggere, ma la sua fantasia è grande ma deve stare attento, perchè, come è scritto in un libro molto antico, è pericoloso perdere la chiave di casa e traslocare nel castello dei sogni.

Ma tutto questo è una storia vera, un sogno o la carezza di un nonno che vuol far capire “al principe dei boschi” che anche se non fisicamente sarà sempre con lui.

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60x60_07_cuffie Ascolta un brano del libro: Operazione Vulcano

Titolo: Il castello delle rane
Titolo originale: Froskeslottet
Autore: Jostein Gaarder
Curatore: Tonzig Alice
Editore: Salani
Collana: Gl’istrici
Data di pubblicazione: 
1988 (prima edizione); 10 Settembre 2009 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio) 
Prezzo: 8 €
Pagine: 121
Codice ISBN: 9788862561174

Pannekaken  con la marmellata di fragole (Pancakes norvegesi)

Ai principi dei boschi piacciono tantissimo le crêpe con la marmellata di fragole, (o meglio, come il testo norvegese riporta i  Pannekaken), e dopo averle assaggiate, devo ammettere che sono gustosissime anche per i nostri palati.

PannekakenIngredienti: (4 persone)

  • 3 uova;
  • 100 g di farina;
  • 350 ml di latte;
  • un pizzico di sale.

Preparazione:

Unite gli ingredienti, sbattendoli fino ad ottenere una pastella fine.
Versate delle cucchiaiate di pastella in una padella leggermente imburrata su un fuoco medio ed usate il cucchiaio per spalmare la pastella fino a formare un cerchio sottile.
Cuocete i pancakes finché diventano leggermente dorati su entrambi i lati. Si cuociono velocemente perciò bisogna tenerli d’occhio.
Serviteli con condimenti a scelta, inclusi zucchero a velo, sciroppo, frutti di bosco e marmellata, naturalmente di fragole.

Un po’ di sale in zucca: … ”Jeg har nemlig lest i en gammel bok at prinser av det slaget liker pannekaker med jordbærsyltetøy svært godt”…
(…”Ho letto in un vecchio libro che ai principi di questo tipo piacciono enormemente le crêpe con la marmellata di fragole.”…)
(Jostein Gaarder, Il castello delle rane)

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L’ultimo Natale di guerra


l ultimo natale di guerra

L’ultimo Natale di guerra è il racconto che da il titolo a questa raccolta di 26 piccole storie, scritte dall’autore nell’ultimo decennio della sua vita e pubblicate postume nel 2000.

Sono racconti di fantascienza, storie fantastiche, ricordi di infanzia, interviste impossibili, ironia ed umorismo alternati alla cruda, reale e triste esperienza nel lager di Auschwitz.

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Titolo: L’ultimo Natale di guerra
Titolo originale: L’ultimo Natale di guerra
Autore: Primo Levi
Traduttore:
Editore: Einaudi
Collana: Einaudi Tascabili
Data di pubblicazione: 2000 (prima edizione); 19 novembre 2002 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio )
Pagine: 145
Prezzo: 8,20 €
Codice ISBN: 9788806160425

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Terre desolate – La torre nera vol. 3


terre desolate

Jack era morto nella vita prima che il mondo andasse avanti ed è morto nel mondo di Roland.
Mentre in uno dei due sentieri Jack è morto, nell’altro è vivo. Bisogna riunire il fato, e questo sarà compito del pistolero (Roland) con Eddie e Susannah.
Altro compagno di viaggio: Oy, il bimbolo.
Obbiettivo ultimo è sempre la Torre Nera.
Attraverso incontri più o meno piacevoli si arriverà alla città di Lud, ultimo avamposto prima di trovarsi nelle vere Terre Desolate, sempre che il treno monorotaia acconsenta.
Ma dobbiamo fare un passo indietro, quando inizia il vero incubo, nei cunicoli sotterranei.

Giudizio di Ezechielelupo2: gufolibro4_tras

60x60_07_cuffie Ascolta un brano del libro: Terre Desolate

Titolo: Terre desolate
Titolo originale: The Dark Tower III: The Waste Lands
Autore: Stephen King
Traduttore: Dobner Tullio
Editore: Sperling & Kupfer
Collana: Super bestseller
Data di pubblicazione: 
1991 (prima edizione); 25 Ottobre 2012 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio) 
Prezzo: 13 €
Pagine: 468
Codice ISBN: 9788860618467

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Il trono di spade II: Lo scontro dei re


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Concludendo la recensione sul primo capitolo delle “Cronache” (https://ilessi.wordpress.com/2014/07/16/il-trono-di-spade-1-il-gioco-del-trono/), avevo promesso che la successiva sproloquiata sulla saga che sta facendo impazzire il mondo -soprattutto quello orbitante intorno alla sottoscritta -, sarebbe stata più professionale e critica. Lo spergiuro era relativo all’impegno, non al risultato, ma darò prova di essere degna dei Targaryen.

Ehm…dicevo…

Chiudiamo gli occhi ed eccoci di nuovo tra le terre di Ghiaccio di Westeros e l’arido Fuoco di Essos (la “mia” Dany Fly Zone per intenderci…i draghetti sono cresciuti e svolazzano pasciuti e felici sopra le teste intrecciate del mio khalasar), dove ormai si respira aria di guerra. Il Trono di Spade è ufficialmente occupato dall’irritante e poco regale Joffrey Lannister (ops…un lapsus!), ma gli zii del biondo e ricciolo figliolo di mamma Cersei, non sembrano lieti di vedere il nipotino armeggiare a sproposito picche e spade con una corona in testa e partono dalle loro tranquille dimore agli estremi confini del prossimo venturo Inverno per imporre i loro validi argomenti in merito.
Sangue chiama sangue e in questo scarso migliaio di pagine, zio George ha dato veramente sfogo a tutta la sua sete di truculenza (non occorre essere dei veri nerd per cogliere l’ironia del web a tal proposito), coinvolgendo tutti i Sette Regni in questa infinita lotta dai tratti apocalittici.
Nessuno verrà risparmiato.
…Tranne forse la solita qui presente nuova Khalesi dei Dotraki che ha problemi di altra natura, incaponita su altre ambizioni e che…attenti tutti voi che appena trovo una nave che mi si confà, scateno i cuccioli, i barbari dalle lunghe trecce e campanelli, imbarco (metaforicamente) ser Jorah e…qui è meglio che mi fermi! (n.b. le congetture sul destino di Daenerys, il trono, il parentame, le abitudini matrimoniali di famiglia, Jon, etc…sono piovute come tempesta in una sera di fine agosto attorno ad un tavolo e qualche birra e, in una sorta di brain storming senza soluzione di continuità, si insinuano come le canoniche pulci negli orecchi di tutti coloro che…hanno ancora qualche puntata da recuperare!).
Nel frattempo il povero Edd si rivolterebbe nella cripta di Grande Inverno – se solo potesse arrivarci – in quanto moglie e prole sono sparsi e spersi qua e là e l’inespugnabile fortezza del Nord viene messa a ferro e fuoco dall’ingrato spaccone Theon Greyjoy (del resto, anche del Titanic avevano detto fosse inaffondabile…le celebri ultime parole…)…ma…!
Non posso andare oltre…ho già rivelato più del lecito e non vorrei subire hackerate gratuite (eh no basta!…).

Lo so, probabilmente la promessa iniziale non può essere considerata esaudita, ma riconoscetemi un cambiamento: da solenne encomio all’Opera di Martin, sono passata ad un più frivolo ed (auto)ironico rapporto della mie recenti ore di lettura: da invasata seriosa, a rassegnata maniaca seriale (nel senso, “della serie” in questione!).
Del resto, passare dall’essere la “luna della (mia, di Drogo) vita” al “fulgido astro del (mio…ma anche no Xaro!!!) firmamento”, è un salto di qualità notevole!
Nella speranza che il sadico scrittore barbuto non fornisca ancora il suo desco di miele avariato (…dopo l’epiteto di cui poc’anzi, il dubbio sorge spontaneo), rinnovo con tutti i buoni propositi che conosco la mia promessa per il volume successivo, ma…ma!

…To be continued.

Giudizio di Weareborg7of9: gufolibro5_tras

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Titolo: Il trono di spade 2: Lo scontro dei re (Il Regno dei Lupi, La Regina dei Draghi)
Titolo originale: A Clash of Kings
Autore: George R.R. Martin
Traduttore: Altieri S.
Editore: Mondadori
Collana: Oscar
Data di pubblicazione: 2 Febbraio 1999 (prima edizione); 30 Aprile 2013 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio)
Prezzo: 22 €
Pagine: 963
Codice ISBN: 9788804630739

Il Nord: barbabietole al burro

Pare che Tyrion le gustasse “in zuppa”, come accompagnamento di pesce freddo e…biscotti!…Va beh, la discutibile compagnia del Folletto sembra che si rifletta anche negli abbinamenti culinari, ma non sarò di certo io a discutere sulla nouvelle cuisine della “feccia” di Casa Lannister.
Vi propongo invece la ricetta tradizionale di un contorno dal sentore antico, dai colori sgargianti e dal gusto fragrante e morbido che  – vi assicuro – compiacerà il palato anche di quanti di solito storcono il naso di fronte a questo ortaggio semplicissimo e troppo spesso relegato negli angoli più remoti delle nostre dispense.
(Traduzione personale da A Feast of Ice & Fire – The Official Companion Cookbook, C. Monroe-Cassel & S. Lehrer, pp. 65-66)

ButteredBeets Ingredienti (per 4 porzioni):

  • 4-6 barbabietole, preferibilmente sia rosse che gialle;
  • 1 cucchiaino di prezzemolo fresco tritato finemente;
  • 4 cucchiai di burro non salato;
  • Olio EVO q.b.;
  • Una presa di sale;
  • Una presa di pepe nero in polvere;
  • Aceto balsamico q.b.;

Procedimento:

Per prima cosa, pre-riscandate il forno a 190°.
Ricoprite quindi le barbabietole con olio e avvolgetele poi in un foglio di alluminio; posizionatele su una teglia ricoperta di carta forno e arrostitele per bene (saranno necessari dai 45 ai 60 minuti ca.).
Una volta pronte e tolte dal forno, lasciate raffreddare le vostre barbabietole per una decina di minuti, poi pelatele e tagliatele in fettine sottili, dopo di che mettetele in padella con il burro. Fatele saltare per 5-10 minuti, conditele con le spezie e con un pochino di aceto balsamico.
A questo punto non vi resterà che servirle.
(N.b. l’effetto cromatico del mix di barbabietole sarà notevole!…Purtroppo il supermercato di fiducia non era fornito di entrambe le qualità, quindi, mi sono dovuta accontentare e lavorare di fantasia!).

Un po’ di sale in zucca: …”I loved a maid as fair as summer, with sunlight in her hair”…
(
A Clash of Kings, George R.R. Martin)

 

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