Horror

L’ultima vittima


Lultima vittima

Ormai conosciamo tutto del detective Jane Rizzoli, della patologa Maura Isles e di tutti gli altri personaggi non meno importanti che fanno di contorno; dopo tante avventure trascorse fra le pagine dei suoi romanzi, la Gerritsen sembra superare se stessa in questa avventura che in certi momenti pare sconfinare nella fantascienza.

Protagonisti principali, loro malgrado, sono i bambini, impauriti, perseguitati dalla mala sorte, e isolati per essere protetti, ma da chi lo si scoprirà solo nelle ultime pagine.

Giudizio di Ezechielelupo2: gufolibro4_tras

Titolo: L’ultima vittima
Titolo originale: Last to die
Autore: Tess  Gerritsen
Traduttore: Tissoni A.
Editore: Longanesi
Collana: La Gaja scienza
Data di pubblicazione:
2012 (prima edizione);  26 Novembre 2015 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio) 
Prezzo: 16,40 €
Pagine: 327
Codice ISBN: 9788869800115

Categorie: Gerritsen Tess, Horror, Jane Rizzoli, Letteratura americana, Thriller | Tag: , , , , , , , , , , , | Lascia un commento

La zona morta


la-zona-morta

Uno Stephen King che non ti aspetti. Forse.
Uno Stephen King che scrive di un’inquietudine intensa, difficile da rimestare con olio dolce, che ti avvolge e ti stritola nel suo vortice asfissiante e ti toglie il fiato.
Dove i morti sono più vivi dei sani e non hanno niente a che fare con creature raccapriccianti e senza riposo, in un angolo di mondo, dove le fiere di paese odorano ancora di fritto e zucchero filato e gli occhi degli innamorati riflettono il luccichio dei neon delle giostre, proprio lì si allestirà un lento e profondo dramma che avrà, infine, esiti inaspettati e degni di eroici e classici echi.
Sfacciato. Forse.
Il g(G?)enio stavolta lascia il primo piano ai sentimenti, alle morse nelle stomaco e lava tutto – ne sono certa – con le lacrime di madri, padri, fidanzate, amici e di tutti coloro che hanno un cuore che sanguina.
Forse.
La zona morta è quella porzione buia, accecante e dolorosa, spenta, ma pronta ad esplodere e…bum! La zona morta consuma lentamente Johnny e lo condanna ad un sacrificio quasi mistico (cara vecchia Vera, forse la tua fede alla fine ti ha salvata…), al dileggio, all’insulto, alla pietà (schifosamente ipocrita a volte e più lancinante della peggiore emicrania), ma porterà il mondo alla salvezza; forse.
Il dono di vedere il futuro che distrugge il presente e questo John Smith lo sa, lo capisce, lo percepisce fin dal più remoto passato: un pomeriggio sul ghiaccio, una serata romantica…un taxi sfasciato…e poi il vuoto, immobile, senza tempo…la zona morta.
Un miracolo: il risveglio, il suo prezzo, beffardo, un dono. Forse.
Il secondo atto di un’esistenza assolutamente normale che si evolve in un epico svolgersi di fatti, eventi, alti e bassi; la scoperta di un destino definitivo e maledettamente irriverente, agghiacciante, ma inesorabile, un “martirio” necessario, per levare un po’ di male, prima che diventi cronico, prima che la zona morta vinca.

E’ finito tutto Johnny e sai anche questo, lo hai sempre saputo. Hai vinto tu, contro tutti e tutto, di fronte a te stesso.
Forse.

Giudizio di Weareborg7of9: gufolibro4_tras

Titolo: La zona morta
Titolo originale: The Dead Zone
Autore: Stephen King
Traduttore: Terzi Andrea
Editore: Sperling & Kupfer
Collana: Pickwick
Data di pubblicazione:
Agosto 1979 (prima edizione); 8 Novembre 2013 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio) 
Prezzo: 10,90 €
Pagine: 464
Codice ISBN: 978886836127

 

book-to-filmNel 1983 fu prodotto l’adattamento cinematografico del romanzo di King, diretto da David Cronenberg e con star del calibro di Martin Sheen nel ruolo del subdolo Greg Stillson.
Sia il film che il libro del Re sono basati sulla vita del famoso psichico Peter Hurkos il quale sostiene di aver acquisito poteri dopo una caduta da una scala a pioli.
Nonostante il produttore avesse chiesto all’autore di curare anche la scenografia della pellicola, questo non acconsentì e il lavoro venne preso in mano da Jeffrey Boam.
La produzione vinse anche premi come miglior film horror e ottenne riconoscimenti in ambito di cinema fantastico.

…”Books and movies are like apples and oranges. They both are fruit, but taste completely different”…
(Stephen King)

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A volte ritornano


A Volte Ritornano

L’esposizione di intenti del Re condensata in 20 racconti + l’introduzione – più unica che rara!

Partirei proprio da quest’ultima: un mini-saggio di narrativa e scrittura creativa “sputata” così, con disarmante facilità, da uno dei più brillanti e naturali talenti della letteratura contemporanea mondiale; King è “fottutamente geniale” e lo sa (e lo scopriamo e lo sappiamo noi di fronte ad ogni sua pagina), ma non vuole insegnare niente a nessuno: osserva, gusta e assapora o rifiuta, così semplicemente, ma registra e presenta al suo pubblico e…chi ha orecchie per intendere, intenda…altrimenti, le librerie sono piene di rilegati colorati e scintillanti fatti apposta per catturare l’attenzione e i portafogli.

Detto questo entriamo nel vivo (…) e…«Parliamo, io e te. Parliamo della paura».
20 embrioni di ispirazione, alcuni poi sviluppati e partoriti vivi, altri lasciati a fluttuare nella placenta mentale di chi legge, con la speranza di conoscerli adulti in un futuro, ma spesso abortiti o comunque lasciati nel limbo del “chissà”.
Alcuni più immediati di altri, altri meno criptici di alcuni, ma sempre marcati dal segno inconfondibile dell’autore ” della paura” per antonomasia, che reverente richiama i grandi classici del genere e li cita con sottilissima arte da cultore, lui scrittore comunque pop, dalla lingua pop, sferzante e colloquiale, “fottutamente geniale” appunto.
Troviamo qui Le notti di Salem (o meglio Salem’s Lot), L’ombra dello Scorpione (in Risacca notturna), alcuni concetti di Pet Sematary…e il suo Maine.

Personalmente trovo che i pezzi migliori siano Il Baubau e A volte ritornano e che soprattutto il livello e la tensione si riscaldino e trovino il loro perfetto fuoco proprio verso la metà del libro, per poi ancora leggermente sopirsi verso la fine, con il macigno de La donna nella stanza (la pesantezza è relativa al tema forte intorno a cui è stato pensato, non al suo valore o alla sua noia), come se fosse la messa da requiem di un maestoso concerto.

Lo preferisco romanziere più che novellista, ma non oserei mai confessarglielo perchè… «… è ancora buio e sta piovendo… C’è qualcosa che ti voglio mostrare, qualcosa che voglio che tu tocchi. È una stanza non lontano da qui, infatti, è vicina quanto la prossima pagina. Partiamo?»

Giudizio di Weareborg7of9: gufo libro35

Titolo: A volte ritornano
Titolo originale: Night Shift
Autore: Stephen King
Traduttore: Brinis H.
Editore: Bompiani
Collana: I grandi tascabili
Data di pubblicazione:
Febbraio 1978 (prima edizione); 28 Gennaio 2014 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio) 
Prezzo: 11 €
Pagine: 381
Codice ISBN: 9788845275661

book-to-filmCon il successo sempre crescente delle sue storie, King riceveva numerose offerte per la loro produzione cinematografica; presto creò una policy secondo la quale gli studenti potevano girare quello che volevano al costo simbolico di 1$.
Davvero molte furono le trasposizioni per il grande e il piccolo schermo dei racconti tratti da A volte ritornano, così come anche i cortometraggi studenteschi.

…”Books and movies are like apples and oranges. They both are fruit, but taste completely different”…
                               (Stephen King)

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Artigli e fusa: 18 racconti magici sui gatti


Artigli e Fusa

Amo i gatti: queste creature divine, dagli albori del tempo legate all’insondabile, al mistero e alla magia, in qualsiasi modo vogliate interpretarne le diverse realtà.
Amo i gatti per quello che sono dentro e fuori: morbide espressioni di eleganza, teneri ed impenitenti conquistatori, insigniti naturalmente ad honorem del gene sano della curiosità, dolcissimi demiurghi di astuzia…gatti!
Amo i gatti e la loro indipendenza – non solitaria sociopatia -, la loro accurata selettività di affetti, la loro assoluta fedeltà incompresa.
Amo i gatti in modo incondizionato.
Amo i gatti e non gli resisto.
Amo i gatti…e amo la fantascienza.

Sono stata educata alla fantascienza: a tutti i suoi sottogeneri e al fantasy.
Sono diventata curiosa attraverso la fantascienza e ho imparato ad amarla, con assoluta fedeltà, in modo indipendente e selettivo, con famelica curiosità e  – spero – intelligenza, con istinto e trascinata dal suo insondabile ed elevato mistero: ne sono stata attratta fin dagli albori del mio tempo.

Ecco, questa antologia la voglio riassumere cosi, perchè magari alcune delle firme presenti riassumono da sole mondi interi, ma l’ho “scoperta” io stavolta e ho “scoperto” che riassume il mio mondo, almeno qualche sua terra emersa e sommersa…con accuratezza, selettività, intelligenza, eleganza e tenerezza…come un gatto, come la magia, come l’insondabile mistero di diverse realtà.

Giudizio di Weareborg7of9: gufolibro4_tras

Titolo: Artigli e fusa: 18 racconti magici sui gatti
Titolo originale: Magicats!
Autore: A.v.A.v. (a cura di Jack Dann e Gardner Dozois)
Traduttore: Draghi Bernardo
Editore: Salani
Collana: Salani narrativa
Data di pubblicazione: 
1984 (prima edizione); 1993 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio, seppur di difficile reperibilità) 
Prezzo: 14,46 €
Pagine: 352
Codice ISBN: 9788877822727

 

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L’ombra dello scorpione


LOmbradelloScorpione

9 mesi di Apocalisse in cui la Vita dovrà lottare per vincere la Morte, dove la guerra manichea che dura dagli albori del tempo, ha finalmente esplicito luogo, in cui Bene e Male si devono incontrare e scontrare con l’umanità, le sue luci e le sue ombre.

Fin dove la Redenzione è possibile?

Romanzo di formazione, cammino di espiazione, riflessione sociologica moraleggiante, saggio drammatico di “antropologia avventurosa”.
Tutto e Niente.
Bianco e Nero. …un occhio rosso…pulsante…
Sogni e Incubi.
Uomini e Bestie. …o creature e mostri?…

Un mondo costruito ex novo, progettato dal machiavellico architetto del Maine, un nuovo ipotetico (ma non utopico!) presidente della zona libera…chi l’avrebbe mai detto che il gelido Colorado diventasse la culla della nuova civiltà degli ormai ex USA.
Le luccicanze dello Stanley Hotel (v. Shining) hanno avuto bisogno di un fuoco purificatore e…Boulder è salvo ormai, ma l’Est…la perdizione di Las Vegas, l’artifizio, la falsità, il marcio…un sacrificio permetterà la Risurrezione?

…”Non temerò alcun male”…

3 vite, per quanti migliaia di uomini, donne, bambini…”cuori nuovi”?

Ma L’ombra dello scorpione è sempre in agguato, pronta a nascondersi nelle bestie, nelle creature, nei mostri…negli uomini…

A dispetto di tutto ciò, ritengo sia un libro (di dimensioni effettivamente bibliche!) positivo e luminoso, dove la Fede, qualsiasi significato le si voglia attribuire, sia il trait d’union di tutti gli attori, comparse comprese, plasmati nella loro varietà molto “umana”…che fossero bestie, creature, mostri…
La chiusura del cerchio.

…”Ci serve aiuto, dedusse il Poeta”.
(E.D.)

Giudizio di Weareborg7of9: gufo libro45

Titolo: L’ombra dello scorpione
Titolo originale: The Stand
Autore: Stephen King
Traduttore: Amato Bruno e Dell’Orto A.
Editore: Bompiani
Collana: I grandi tascabili
Data di pubblicazione: 
1978 (prima edizione); 24 Gennaio 2014 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio) 
Prezzo: 14 €
Pagine: 929
Codice ISBN: 9788845275746

Strawberry Pie

…”C’era una crostata di fragole nel frigo. Era protetta dalla pellicola trasparente e, dopo che l’ebbe osservata a lungo con occhi spenti e pensierosi, Frannie la tirò fuori. La posò sulla credenza e ne tagliò una fetta. Una fragola cadde sul ripiano con un piccolo tonfo molle mentre trasferiva il pezzo di torta su un piattino. Raccolse la fragola e la mangiò. Pulì la chiazzetta di sugo sulla credenza con uno strofinaccio. Tornò a tendere la pellicola sui resti della crostata e la ripose nel frigorifero”…

Processed with Moldiv

Processed with Moldiv

Ingredienti:

  • 2 rotoli di pasta sfoglia circolare;
  • 500 gr di fragole;
  • 1/2 tazza di zucchero bianco;
  • 1/4 tazza di zucchero di canna;
  • 1 cucchiaio di succo di limone;
  • 1/4 cucchiaino di sale;
  • 1/4 tazza di farina manitoba;
  • cannella q.b.;
  • 2 cucchiai di burro non salato e tagliato a pezzettini;
  • 1 albume sbattuto con un cucchiaino d’acqua;

Procedimento:

Preriscaldate il forno a 200°.
In una tortiera con bordo alto adagiare e spianare un rotolo di pasta sfoglia.
In una ciotola capiente mescolate insieme le fragole tagliate a pezzetti, i due tipi di zucchero, il succo di limone, il sale e la manitoba.
A questo punto, dopo aver incorporato bene tutti gli ingredienti, riempite la tortiera con il composto e livellate bene; spolverizzate con abbondante cannella e fate cadere piccoli riccioli di burro sulla superficie e coprite il tutto con il secondo rotolo di sfoglia (o ricavatene ritagli che utilizzerete per decorare la parte superiore della vostra torta come meglio credete).
Prima di metterla in forno, spennellatela con la mistura di albume e acqua, in modo tale da rendere la crosta lucida in cottura.
Infornate per una 20ina di minuti e poi abbassate la temperatura a 175° e completate la cottura per altri 25-30 minuti, fino a quando non vedrete dorare le sfoglie.
Una volta pronta, lasciate che si raffreddi perfettamente (qualche ora più tardi) prima di servire; l’interno avrà quasi la morbida consistenza di una marmellata con grossi pezzi di frutta: un ottimo contrasto con la croccantezza della crosta!).

Un po’ di sale in zucca:Per prima così infornò le torte, usando la conserva in scatola collocata sugli scaffali della dispensa e rabarbaro e fragole fresche colte nell’orto. Le fragole erano mature al punto giusto, Dio sia lodato, ed era bello sapere che non sarebbero andate sprecate. Già solo il fatto di cucinare la fece sentir meglio, perché cucinare voleva dire vivere. Una crostata di mirtilli, due di fragole e rabarbaro, e una di mele. Il loro profumo riempì la cucina, quel mattino. Le mise a raffreddare sul davanzale della cucina come aveva sempre fatto”…
(Stephen King, L’ombra dello scorpione)

book-to-filmDiventerà presto una miniserie televisiva (come già avvenuto nel 1994) prodotta da Warner Bros per Showtime, per poi culminare in un vero e proprio film; produzioni entrambe affidate al fan kingiano Josh Boone, ma che vedranno sicuramente un coinvolgimento del Re stesso.
Si vocifera di un Randall Flagg con il volto del premio Oscar Matthew McConaughey.

…”Books and movies are like apples and oranges. They both are fruit, but taste completely different”…
(Stephen King)

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Doctor Sleep


Doctor_Sleep

Raro che un sequel – soprattutto se scritto a distanza di anni – sia all’altezza del masterpiece d’origine, eppure…ancora più stupefacente se stiamo parlando di una pietra miliare della letteratura di genere contemporanea come Shining (https://ilessi.wordpress.com/2014/05/13/shining/).

La luccicanza.

La protagonista vera ed indiscussa di entrambe le avventure di Danny/Dan Torrance: ma se nel racconto del suo travagliato soggiorno all’Overlook Hotel, in Colorado, era stata una sensibile e percettibile presenza nella testa di un bambino, da tenere nascosta agli occhi del mondo “comune”, neppure da pronunciare quasi (avete fatto caso a quante poche volte lo shining, la luccicanza, viene espressamente citata come tale nel primo romanzo di King?! Al contrario della massiva ripetizione del termine nella sua più recente seconda puntata…), a distanza di anni, appunto, e di esperienze a dir poco idilliache, questo dono (o questa piaga) extrasensoriale sembra essersi addirittura evoluto, implementato, diffuso, ereditato addirittura, da una ragazzina nata a ridosso del 9/11.

I “cattivi” questa volta si trovano su piani multipli, hanno volti differenti, sono fantasmini più o meno passati, più o meno presenti.
Ma il Doctor Sleep (Doc…ricordate?…le strane coincidenze del destino…) non è solo ormai, DEVE accettarlo e DEVE mettere ordine negli scatoloni da troppo tempo accantonati nei remoti angoli della memoria, perché può aiutare a ripartire da zero.
Che siano l’alcool o gli pseudo-vampiri del Vero Nodo, i rimorsi o gli incubi infantili, questi “cattivi” logoreranno Dan fino a portarlo al traguardo della fine…”fino a quando non ti addormenterai”, Dan…ma proprio quando sembra aver toccato il fondo, quella tanto odiata luccicanza gli verrà in soccorso…no, non la tua Danny, ma quella della piccola Abra…un’enorme testa di vapore.
Ma tranquillo, Azzie non verrà ancora a fare fusa sul tuo letto.

Stephen King ha detto che ha sentito il bisogno di scoprire come se la passavano i reduci della famiglia Torrance e, a giudicare dagli esiti della sua “visita di cortesia”, si deve essere divertito parecchio a curiosare nel loro album dei ricordi, a ricostruire le loro vicende e, ovviamente, a fare quattro chiacchiere con i loro demoni privati, perché, del resto, chi meglio di lui sa ingannare la paura prendendosene gioco intingendo la penna nel terrore?

Giudizio di Weareborg7of9: gufolibro5_tras

60x60_07_cuffie Ascolta un brano del libro: Doctor Sleep

Titolo: Doctor Sleep
Titolo originale: Doctor Sleep
Autore: Stephen King
Traduttore: Arduino G.
Editore: Sperling&Kupfer
Collana: Pandora
Data di pubblicazione: 
2013 (prima edizione); 28 Gennaio 2014 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio) 
Prezzo: 19,90 €
Pagine: 516
Codice ISBN: 9788820055684

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Shining


Partiamo dal presupposto che non esiste un film che mi abbia spaventato più dell’omonima produzione di Kubrick e che per “spaventato” intendo con ripercussioni ed incubi notturni a distanza di anni; premettiamo con altrettanta solerzia anche che il romanzo si discosta moltissimo dalla suddetta versione cinematografica. Entrambi capolavori, entrambi masterpiece del genere, entrambi meritevoli di approfondimenti “accademici” e discussioni animate sulle possibili interpretazioni (mi riferisco a quei coinvolgenti dibattiti tra fans, semplici appassionati ed esperti veri, non alle stitiche elucubrazioni di finti intellettualoidi che si fregiano di riuscire ad individuare messaggi politico-spionistici-massonici dietro ad ogni dove. Categoria umana da evitare come la peste).

Ma del resto lo Shining è chiaro, limpido, brillante, scintillante ed abbagliante come da etimologia. E’ lì, negli occhi di Danny, di un bambino di 5 anni, è nel profumo di arance che inebria le giornate di un cuoco di colore di mezza età, è nei dettagli della vita di tutti noi forse, ma solo pochi ne sono consapevoli, ancora meno lo accettano.
Le paure, i traumi che si accatastano anno dopo anno e appesantiscono le anime, come la fitta neve dell’inverno in Colorado, obnubilano la mente, raschiano la ragione, la riducono all’osso, ne spolpano le carni fino a che gli scheletri del passato restino nudi, abbacinanti…ubriacanti.

REDRUM

La Brutta Cosa, Danny. Sì, il tuo papà è stato trascinato via, annegato nei fiumi d’alcool di un hotel dal retrogusto torbido, buio, subdolo, con una storia da raccontare – oh sì, Jack! Potrebbe essere la tua fortuna!, ma ogni cosa ha un prezzo e la Morte Rossa è ovunque.

REDRUM

E poi un lampo, bum, fuoco, ghiaccio. Silenzio.

REDRUM

Partiamo dal presupposto che Stephen King ha superato se stesso, che pronunciare il nome “Overlook” mette i brividi e che le opere d’arte a volte trovano la loro sostanza nelle parole.

…”L’unica cosa che ricordo quando mi sveglio è REDRUM”.

Giudizio di Weareborg7of9: gufolibro5_tras

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Titolo: Shining
Titolo originale: The Shining
Autore: Stephen King
Traduttore: Dell’Orto A.
Editore: Bompiani
Collana: I grandi tascabili
Data di pubblicazione: 
1977 (prima edizione); 3 Gennaio 2014 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio) 
Prezzo: 13 €
Pagine: 588
Codice ISBN: 9788845275746

 

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L’Ombra venuta dal Tempo


Chiedo scusa agli estimatori di Lovecraft, a chi ama i libri horror e a tutti quelli che hanno apprezzato questo lavoro dello scrittore americano, ma leggendolo ho più volte pensato che questa sua fatica letteraria fosse frutto di qualche sostanza allucinogena o la conseguenza di un’abbondante cena annaffiata da scadenti superalcoolici.

Pur riconoscendo l’abilità dello scrittore devo dire che il mio giudizio su l’Ombra venuta dal Tempo è completamente negativo. Forse perchè ho avuto difficoltà a capirlo e non sono nemmeno sicura di esserci riuscita.

Se l’ho terminato è solo perchè non amo interrompere la lettura di un romanzo, fortunatamente breve, e speravo comunque che la storia avesse un’evoluzione e che potesse dissolvere le nebbie dalla mente non solo del protagonista ma anche dalla mia, ma, tra i continui incubi sia durante il sonno che nelle ore di veglia del professor Nathaniel Wingate Peaslee, sono stati proprio rari i momenti di lucidità.

Il racconto viene definito horror, ma io che sono facilmente impressionabile, non ho avuto il minimo momento di terrore. Forse potrebbe allora definirsi fantascientifico…ma ho riconosciuto ben poche delle caratteristiche che contraddistinguono questo filone…si potrebbe dire allora fantasy…ma…

Adesso sono pronta a qualsiasi commento negativo per quello che ho scritto, e ringrazio fin da ora tantissimo chi volesse darmi qualche chiarimento per apprezzare quest’opera anche solo in parte.

In appendice, questo volume propone un altro breve racconto di Lovecraft: Medusa (Medusa’s coil) scritto in collaborazione con Zealia Bishop e il primo pubblicato nel Magazine Weird Tales nel gennaio 1939, due anni dopo la morte dell’autore statunitense. Devo ammettere che questa è una storia davvero horror e anche molto più leggibile.

Giudizio di 2Mog2: gufo libro05

60x60_07_cuffie Ascolta un brano del libro: L’Ombra Venuta dal Tempo

Titolo: L’Ombra venuta dal tempo
Titolo originale: The Shadow out of Time
Autore: Howard P.Lovecraft
Traduttore: Pilo Gianni
Editore: Newton Compton
Collana: E-Book
Data di pubblicazione:
Giugno 1936 (prima edizione nella rivista Astounding Stories); Settembre 2012 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio – ebook) 
Prezzo: 0,49 €
Pagine: 130
Codice ISBN: 9788854147201

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Christmas Tales


christmas tales

Mi piace dedicare il mese di dicembre a letture che parlano di Natale, racconti, romanzi, poesie, e tradizioni e cimentarmi nel “fai da te”. Il Web è un ottimo modo per trovare veramente tutto su questa Santa Festività.

Navigando mi sono imbattuta nell’interessantissimo sito di libri e recensioni Dusty pages in wonderland dove ho potuto scaricare questa raccolta di racconti.

Non ho mai cercato di leggere per forza storie a lieto fine, ma non amo l’horror. Forse ho una mentalità antica e limitata, ma cercavo, sotto un titolo come Christmas Tales, un minimo di quella atmosfera che ci regala sempre la festa della Natività di Cristo. Fra queste pagine ho trovato invece incubi, angosce, perversione e tanto sangue. Ho letto un racconto dopo l’altro cercando almeno un pizzico di serenità che in questo periodo scalda i cuori e quando mi sono imbattuta nella storia più semplice e l’unica a mio parere  che avrebbe dovuto far parte di una raccolta con questo titolo, La bambina che andò al Polo Nord, l’ho affrontata con l’angoscia che improvvisamente le renne si trasformassero in animali antropofaghi e i piccoli aiutanti di Babbo Natale fossero in realtà degli Elfi torturatori, non sono riuscita quindi a godermi nemmeno questa favoletta.

Riconosco il talento degli autori ed è innegabile la loro ottima creatività, forse la colpa è nel titolo, o forse è solo mia che mi sono avvicinata in modo sbagliato a queste storie.

Voglio sottolineare il fatto che questo è solamente il mio parere e non pretendo di spacciarmi per un critico letterario, il fatto è che il libro non mi ha per niente soddisfatto e non posso che darne un giudizio negativo ed augurare a tutti un sereno, ma proprio sereno Natale senza incubi.

Giudizio di 2Mog2: gufo libro05

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Titolo: Christmas Tales
Titolo originale: Christmas Tales
Autore: AA.VV.
Traduttore:
Editore: Dusty pages in Wonderland
Collana:
Data di pubblicazione: 
2012 (prima edizione digitale)
Prezzo: Gratuito
Pagine:
Codice ISBN:

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Carrie


Se fossi la signora Tabitha – “Tabby” – Spruce in King, mi verrebbero serie perplessità di fronte al raccapricciante romanticismo del mio ancor non celebre consorte che mi dedica la sua opera prima nata – per sua stessa ammissione – “come la storia di “una poveretta afflitta da problemi mestruali”.
D’accordo, con il senno di molti best-seller poi, posso anche provare a cogliere la sfumatura di affetto e devozione coniugale che nelle parole …”[a Tabby] che mi ha fatto entrare in questo incubo, e poi me ne ha fatto uscire”…, anche perchè con Carrie di un gran classico dell’horror anni ’70-’80 si parla.
Per gli amanti del genere direi romanzo imprescindibile, da annoverare nella propria biblioteca personale; racconto – neanche troppo lungo – che ha avuto talmente tanta risonanza che dal 1974, anno della sua pubblicazione, fino a questi stessi mesi, ha visto riproposizioni cinematografiche (1976 e 2013/14) e ha addirittura fatto scomodare Broadway, il regno di musical: onori e clamori del tutto giustificati.
Evitando spoilers e relativi linciaggi, quando paranormale e psicologia incontrano sangue e morti e quando la protagonista è una ragazzina, già si hanno i materiali giusti per costruire un solido edificio; per renderlo un simbolo della letteratura internazionale devi avere il talento naturale di Stephen King, per renderlo credibile, di effetto, e mai scontato fino all’ultima pagina, per far sì che incuta “terrore” e non solo “orrore” per la dose ospedaliera di unità ematiche in circolazione.
Volendo poi giocare al critico letterario “vero”, potrei aggiungere che se si vuole, la trama lascia emergere anche una morale, attuale per giunta (ragazzini, bullismo, emarginazione dei più deboli, ecc…), ma siccome non amo particolarmente filosofeggiare verità inconsistenti e boriose, lascio l’ardire e l’onere ai professionisti del mestiere.
A me, di pancia, è piaciuto parecchio e solo per il pregio narrativo che gli riconosco, lo proporrei come lettura ai miei studenti, con la presuntuosa certezza di riuscire nell’intento di portare qualche pecorella in più nell’ovile dei bookworms.

Giudizio di Weareborg7of9: gufolibro4_tras

60x60_07_cuffie Ascolta un brano del libro: Carrie

Titolo: Carrie
Titolo originale: Carrie
Autore: Stephen King
Traduttore: Gasperini B.
Editore: Bompiani
Collana: Narratori stranieri Bompiani
Data di pubblicazione: 
1974 (prima edizione); 28 Novembre 2013 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio) 
Prezzo: 14 €
Pagine: 211
Codice ISBN: 9788845274541

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