Letteratura tedesca

Breaking news


Breaking news

Un famoso giornalista, prima sul fronte Afghano, poi in Libia ed in Israele; sempre più vicino al pericolo finché accade qualcosa, un segno indelebile che segnerà per sempre il resto della sua vita.

Dopo un lungo periodo di “riadattamento” torna al fronte, questa volta in Israele ed anche questa volta non sa resistere al colpo giornalistico che potrebbe riportarlo alla fama di un tempo.

Fra i meandri della diplomazia israelo/palestinese, i servizi segreti e i servizi deviati si scatenerà una lotta senza quartiere che, narrata ed intrecciata con le biografie dei personaggi del tempo, ci condurrà all’ultimo quesito: verità o finzione ?

Giudizio di Ezechielelupo2: gufo libro35

Titolo: Breaking News
Titolo originale: Breaking News
Autore: Frank Schatzing
Traduttore: Zuppet R., Ferrantini L., Sassi F.
Editore: Nord
Collana: Narrativa Nord
Data di pubblicazione: 2014 (prima edizione); 6 Novembre 2014 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio)
Prezzo: 14,90 €
Pagine: 1014
Codice ISBN: 9788842925224

 

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Letterature germaniche medioevali


LetteratureGermanicheMedievali

Non è semplice recensire un libro didascalico e in parte antologico come questo compendio di Borges.
Forse neppure tutti sanno che il poeta e narratore argentino è stato anche un grandissimo appassionato di epica germanica e scandinava – in particolare islandese che, come sostiene, in un certo senso è l’unica vera fonte di ogni altra produzione nordica del genere; fiamma accesa in tenera età quando il padre gli fece dono di un testo (la traduzione inglese di William Morris della Völsunga Saga) che a quanto pare gli aprì la strada verso percorsi sicuramente non così battuti, ancor di più appare un “amore” inusuale se si considera la sua estrazione culturale originaria.
Un latino che scova, individua e porta agli onori della critica un filone letterario da molti giudicato superficialmente grezzo e povero, anche se tacciato di debordante orpelleria stilistica, un ramo della letteratura antica, in cui il nostro studioso comprende anche il più specifico ambito anglosassone e quindi germanico, che in realtà ha proprio nella metafora eccessiva e reiterata uno dei suoi più evidenti segni distintivi (si pensi chiaramente ai kenningar, ovvero le perifrasi articolate della poesia scaldica, immagini inebrianti nel vero senso della parola che se non seguiti con paziente concentrazione, almeno agli inizi possono davvero sviare il pubblico ubriacandolo e gettandolo tra i tumultuosi flutti dei prolissi canti). Delle “frasi attorno” a concetti e alle conoscenze ancestrali di popoli e culture, Borges ne costruisce addirittura elenchi, dipana matasse e rende più accessibile a noi oggi, un immenso tesoro di stimoli fantastici e pantagruelici assolutamente degni dei frutti della più celebrata classicità mediterranea.
In questo breve testo, dicevo, lo scrittore di Buenos Aires ci fornisce tutti gli elementi necessari per intraprendere per la prima volta o per approfondire rapidamente l’argomento, seguendo il suo ragionamento ben ponderato, cronologico ed eziologico. Alla fine del libro, si avrà veramente la sensazione di aver imparato qualcosa e si avrà assorbito almeno in parte la sanguigna passionalità di un uomo dal cuore caldo, per uomini mossi dallo stesso travolgente vigore, da quegli indomiti valori che troppe volte sono stati confusi per barbarie e violenza.

Giudizio di Weareborg7of9: gufolibro4_tras

Titolo: Letterature germaniche medioevali
Titolo originale: Literaturas germanicas medievales
Autore: Jorge Luis Borges, Maria Esther Vazquez
Traduttore: Lorenzini Lucia
Editore: Adelphi
Collana:  Piccola Biblioteca Adelphi – N° 662
Data di pubblicazione: 1966 (prima edizione); 18 Giugno 2014 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio)
Prezzo: 16 €
Pagine: 228
Codice ISBN: 9788845928871

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Foto di gruppo con signora


Foto di Gruppo con Signora

Un capolavoro di originale ironia e di brillante narrativa che valse a Böll il Premio Nobel per la letteratura nel 1972.
L’umorismo internazionale – molto diverso da quello più sguaiato e meno velato tipico italiano o mediterraneo in genere – permea capillarmente ogni singola scena o Bild immortalata qui, profumandola di una vaga essenza retrò che tanto fa per il contesto storico-geografico e che ancor meglio rende vivi i protagonisti delle fotografie di parole costruite dall’autore.
Ironia e ingenuità per essere precisi, perchè nessuno potrebbe guardare negli occhi l’ammaliante Leni Gruyten senza sorridere timidamente intenerito nel rendersi conto di come a volte la bellezza e l’unicità di una donna possa essere sconvolgente e pura nello stesso tempo, e per questo motivo ancor più enfatizzata nella sua semplice sostanza. Una donna generosa – forse troppo arditamente – in un modo così avaro di sentimenti pietosi, ma così prodigo di maldicenze e vizi, e nell’imputarne a tutti con gratuità sconfinata.
Lei, Leni, il centro indiscusso, ma non cercato di questo ritratto multiplo di una società: quella del secondo dopoguerra di una Germania ancora appesantita dal catastrofico fardello politico che ne ha distrutto la grandezza, ma che comunque non ne placherà mai lo spirito ambizioso, un paese di cui Böll mette in opera una parodia scanzonata e seria contemporaneamente (scritto nel 1971, il romanzo è perciò l’esito di una riflessione ben “digerita” dei fatti luttuosi della storia di una nazione e che si permette proprio per questo di mettere nero su bianco con elegante irriverenza).
Esplicito, decorativo e unico nel suo genere: romanzo di cronaca e lavoro di inchiesta, non sempre facile da seguire, ma non per chissà quali contorti balzi scrittori, ma per la spiazzante evidenza di alcuni ragionamenti e concetti che evidenziano una profonda capacità di riflessione e di esposizione che solo un talento altrettanto autentico poteva concepire.
Da leggere con la lievità curiosa del vicino di casa dalle orecchie ben drizzate e gli occhi aperti, pronti a scoprire i fatti balzani e le stramberie di donne e uomini che dai tempi che furono colorano il mondo con la loro varia “umanità”; da assorbire come campione di ampiezza mentale, di assenza di pregiudizi, di disponibilità all’imprevisto, di conoscenza e cultura come armi invincibili contro ogni paura; da prendere come esempio di come le parole colpiscano, feriscano, marchino e condizionino vite, appesantiscano interi percorsi, di come costituiscano nella quotidianità un quarto potere coriaceo e pericoloso da maneggiare con cautela per non versare più sangue e scatenare più odio di quanto già la Storia faccia con bombe e fucili.

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Titolo: Foto di gruppo con signora
Titolo originale: Gruppenbild mit Dame
Autore: Heinrich Böll
Traduttore: Chiusano Italo Alighiero
Editore: Einaudi
Collana: Einaudi tascabili
Data di pubblicazione: 1971 (prima edizione); 1° Gennaio 2006 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio)
Prezzo: 12 €
Pagine: 358
Codice ISBN: 9788806182762

Knackfrische Bröchten

…”Zu Lenis Lebensgewohnheiten müssen noch ein paar Einzelheiten geliefert werden; sie ißt gern, aber mäßig; ihre Hauptmahlzeit ist das Frühstück, zu dem sie unbedingt zwei knackfrische Brötchen, ein frisches, weichgekochtes Ei, ein wenig Butter, einen oder zwei Eßlöffel Marmelade (genauer gesagt: Pflaumenmus von der Sorte, die anderswo unter Powidl bekannt ist) braucht, starken Kaffee, den sie mit heißer Milch mischt, sehr wenig Zucker; an der Mahlzeit, die Mittagessen heißt, ist sie wenig interessiert: Suppe und ein kleiner Nachtisch genügen ihr; abends dann ißt sie kalt, ein wenig Brot, zwei–drei Scheiben, ein wenig Salat, Wurst und Fleisch, wenn ihre Mittel es erlauben. Den größten Wert legt Leni auf die frischen Brötchen, die sie sich nicht bringen läßt, sondern eigenhändig aussucht, nicht, indem sie sie betastet, nur, indem sie deren Farbe begutachtet; nichts – an Speisen jedenfalls nichts – ist ihr so verhaßt wie laffe Brötchen. Der Brötchen wegen und weil das Frühstück ihr tägliches Feiertagsmahl ist, begibt sie sich sogar morgens unter Menschen, nimmt Beschimpfungen, mieses Gerede, Anpöbeleien inKauf”…

image Ingredienti (per 6 panini ca.):

• 21 gr di lievito;
• 12 gr di sale;
• 15 gr di malto;
• 500 gr di farina;
• 325 gr di acqua tiepida;

Procedimento:

Versate la farina su di una spianatoia e create un buco nel mezzo. Nel buco aggiungete il lievito, il sale e parte dell’acqua calda e poi mescolate con un cucchiaio. Una volta composto l’impasto,riponetelo in una ciotola coperta e lasciatelo riposare in forno per 20 minuti.
Passato il tempo necessario, recuperare l’impatto e aggiungere l’acqua restante al bisogno e il malto; mescolate bene per 5 minuti e fate raggiungere al composto una temperatura di 26-27 . A questo punto fate ancora riposare in forno per una 30ina di minuti. Dopo di che riprendete tra le mani la pasta lievitata e lavoratela sulla spianatoia infarinata per far uscire tutte le bolle d’aria.
Riscaldate il forno a 210,con la premura di porre una bacinella d’acqua sul fondo per il mantenimento della giusta umidità.
Dall’impasto ricavate dei panini di ca. 7×7 cm, tagliando li con uno strumento opportunamente affilato; adagiateli poi su di una teglia ricoperta di carta forno, spruzzateli con dell’acqua ed infornateli a temperatura raggiunta: 2 minuti sul lato superiore, 2 sull’altro e poi 20 minuti nel complesso.

Un po’ di sale in zucca: …”When I am asked how or why I wrote this or that, I always find myself quite embarassed. I would gladly furnish not merely the questioner, but myself as well, with an exhaustive answer, but can never do so. I cannot recreate the context in its entirety, yet I wish that I could, so that at least the literature I myself make might be made slightly less of a mysterious process than bridge-building and bread-baking”…
(Heinrich Böll, 
Nobel Lecture, May 2, 1973)

book-to-filmProduzione tedesca del 1977, subito distribuita anche in Francia e Austria (solamente nel 1980 negli USA, ma mai in Italia), la pellicola può vantare un cast di tutto rispetto, tra cui sicuramente spicca Romy Schneider nelle vesti di Leni Gruyten, la protagonista.
Vincitore di 2 premi cinematografici tedeschi (migliore attrice protagonista – la Schneider – e seconda miglior produzione), il regista Aleksandar Petrovic viene anche candidato alla Palma d’Oro del Festival di Cannes.

…”Books and movies are like apples and oranges. They both are fruit, but taste completely different”…
(Stephen King)

Categorie: Böll Heinrich, Classico, Film, Letteratura tedesca, Narrativa, Pane e prodotti da forno, Premio Nobel Letteratura | Tag: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , | Lascia un commento

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