Premio Nobel Letteratura

Il vecchio e il mare


il vecchio e il mareCuba, parecchi anni fa.
Un vecchio pescatore va a pesca al largo dell’isola con la sua barchetta, accompagnato da un ragazzo – Manolo – che verrà costretto dai propri genitori ad abbandonarlo al proprio destino: porta sfortuna, non pesca mai niente. Questo, in modo stringato, l’antefatto.
Poi inizia il capolavoro: il vecchio, testardo, continua da solo per giorni, in attesa di quello che si potrebbe definire un colpo di fortuna: finalmente cattura un pesce spada….più grande della propria barca. Lo fissa all’esterno e da qui in poi emerge tutta l’abilità creativa di uno scrittore amato/odiato: Ernest Hemingway.
Il racconto è un susseguirsi di riflessioni su molti aspetti della vita intercalati alla lotta per salvaguardare la sua pesca, sempre più compromessa a causa degli squali.

Giudizio di Ezechielelupo2: gufolibro5_tras

Titolo: Il vecchio e il mare
Titolo originale: The Old Man and the Sea
Autore: Hemingway Ernest
Traduttore: Pivano Fernanda
Editore: Mondadori
Collana:  Oscar classici moderni
Data di pubblicazione: pubblicato per la prima volta sulla rivista Life nel 1952 (prima edizione); 1° Gennaio 2000 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio)
Prezzo: 10 €
Pagine: 140
Codice ISBN: 9788804488255

Cuban Black Bean Soup

Hemingway amava Cuba, soprattutto l’ha amata nell’ultimo periodo della sua vita, quello in cui produsse questo suo famosissimo libro. Era un grande parco giochi per gente ricca e che ambiva ai più sfrenati divertimenti, ma anche il perfetto habitat per chi voleva vivere in modo comodo ed informale. E poi c’era il Grande Fiume Blu (la corrente del Golfo) che prometteva la miglior pesca di marlin del mondo. E poi…
Il piatto che proponiamo è tratto dal libro Una Fiesta Mobile. A Tavola (e sotto il Tavolo) con Hernest Hemingway, di Gail McDowell, in cui viene raccontata la vicenda biografica e la carriera dell’autore attraverso i luoghi e soprattutto i sapori che hanno pervaso ogni cosa che intorno a lui di lui avesse il gusto.
Da p. 68:

CubanBlackBeanSoup Ingredienti (per 6 porzioni):

  • 500 gr di fagioli neri secchi;
  • 2,5 lt di acqua;
  • 120 gr di guanciale o pancetta;
  • 2 spicchi d’aglio tritati finemente;
  • 1 cucchiaino di cumino;
  • 1 cucchiaino di origano;
  • 1/2 di cucchiaino di senape in polvere;
  • 1 cucchiaio di olio di oliva;
  • 2 grosse cipolle tritate finemente;
  • 1 peperone verde tritato grosso;
  • Succo di mezzo limone;
  • Sale e pepe q.b.;
  • 6 fettine di limone;
  • 2 uova sode tritate;

Preparazione:

“Lasciate i fagioli a mollo in acqua abbondante per tutta la notte.
Buttate l’acqua e portate a ebollizione due litri e mezzo di acqua fresca. Aggiungete i fagioli, il guanciale o la pancetta. Abbassate il fuoco e lasciate sobbollire, parzialmente coperto, per un’ora o due, finchè i fagioli sono quasi cotti. Mescolate l’aglio, il cumino, l’origano e la senape in polvere. In una pentola scaldata l’olio e soffriggete la cipolla e il peperone, mescolando sempre. Quindi versate il succo del limone e mezza tazza dell’acqua di cottura dei fagioli. Coprite e fate cuocere piano per 15 minuti. Poi unite il tutto ai fagioli e fate cuocere ancora un’ora, parzialmente coperto.
Al momento di servire la minestra, passate due tazze di fagioli e rimetteteli in pentola. Togliete il guanciale. Versate la minestra nelle scodelle e decorate con l’uovo tritato e una fetta di limone.”

Un po’ di sale in zucca: …“It is good that we do not have to try to kill the sun or the moon or the stars. It is enough to live on the sea and kill our true brothers.”
(Ernest Hemingway,
The Old Man and the Sea)

 

book-to-film Segnaliamo il capolavoro del 1958 di John Sturges, vincitore anche di un premio Oscar, l’anno successivo, per la migliore colonna sonora firmata Dimitri Tiomkin, nonchè in lizza anche per il riconoscimento come miglior attore protagonista a Spencer Tracy – nel ruolo di Santiago. The-Old-Man-and-the-Sea-1958-Hollywood-Movie

 

Esiste una breve versione d’animazione, The Old Man and the Sea di Aleksandr Petrov (1999), realizzata in un interessante stile pittorico. Questa versione ha vinto nel 2000 il premio Oscar per l’animazione.
Il titolo Staretzat i moreto di Petko Spasov (2002, Bulgaria), è invece un adattamento molto libero del soggetto di Hemingway.

…”Books and movies are like apples and oranges. They both are fruit, but taste completely different”…
(Stephen King)

 

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C’è un re pazzo in Danimarca


c è un re pazzo in danimarca

Con la leggerezza di una fiaba e la serietà della storia, Dario Fo si avvicina alle vicende della Danimarca della seconda metà del 1700, quando sul trono di Copenaghen sedeva Cristiano VII, il “re pazzo”

Con il suo stile che cattura ogni nuovo lettore e rafforza ogni legame con chi già lo conosce, ci trasporta in un luogo e in tempo quasi sconosciuto per chi della storia della Danimarca non sa molto.

Non è un romanzo politico, ma la biografia di un uomo, un grande re con una precaria salute mentale, si pensa infatti fosse schizofrenico.

Diari personali dei protagonisti, documenti inediti, fonti dell’epoca, sono state le fonti e il risultato di una ricerca svolta a far luce  su un periodo che sembra volutamente nascosto.

Ne viene fuori un elogio ad un sovrano, pazzo sì, ma che nei suoi momenti di lucidità ha contribuito molto ad importanti riforme che hanno portato la democrazia nel suo Paese.

Giudizio di 2Mog2: gufolibro5_tras

60x60_07_cuffie Ascolta un brano del libro: C’e un Re Pazzo in Danimarca

Titolo: C’è un re pazzo in Danimarca
Titolo originale: C’è un re pazzo in Danimarca
Autore: Dario Fo
Traduttore:
Editore: Chiarelettere
Collana: Narrazioni
Data di pubblicazione:
29 Gennaio 2015 (prima edizione)
Prezzo: 13,90 €
Pagine: 160
Codice ISBN: 9788861906549

book-to-film A Royal Affair è arrivato nelle sale il 29 agosto 2013. Premio per la miglior sceneggiatura al Festival di Berlino 2012, del regista danese Nikolaj Arcel. A Royal Affair_Movie
La Danimarca del 1770 viene proposta in uno scenario inquieto, ma realistico. Al centro c’è la la passione segreta che la regina Caroline Mathilda (Alicia Vikander) nutre per il medico del re, l’influente Struensee (Mads Mikkelsen), destinata a cambiare il destino dell’intera nazione. Il film è stato girato in Repubblica Ceca: “In Danimarca, i castelli sono stati rinnovati e hanno oggi un aspetto quasi moderno. A Praga e dintorni, abbiamo trovato le ambientazioni ideali: strade, castelli e case che rappresentavano perfettamente la Copenaghen del Settecento”, dicono dal set. Sul fronte attoriale, Arcel ha subito avuto le idee nitide: “Ho pensato a Mads (Mikkelsen) per la parte di Johann Struensee. Era perfetto. È intelligente, misterioso e seducente. Credibile nella parte dell’amante della giovane regina. Ho avuto la fortuna di scoprire Alicia (Vikander) che incarnava la mia visione della regina Caroline Mathilda. A proposito della parte di Christian VII, ho provinato vari attori. Cercavo un volto non comune per interpretarlo. La direttrice di casting mi ha suggerito una registrazione con Mikkel Følsgaard. L’ho trovato incredibilmente misurato. Potevamo, finalmente, cominciare le riprese”.

…”Books and movies are like apples and oranges. They both are fruit, but taste completely different”…
(Stephen King)

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Foto di gruppo con signora


Foto di Gruppo con Signora

Un capolavoro di originale ironia e di brillante narrativa che valse a Böll il Premio Nobel per la letteratura nel 1972.
L’umorismo internazionale – molto diverso da quello più sguaiato e meno velato tipico italiano o mediterraneo in genere – permea capillarmente ogni singola scena o Bild immortalata qui, profumandola di una vaga essenza retrò che tanto fa per il contesto storico-geografico e che ancor meglio rende vivi i protagonisti delle fotografie di parole costruite dall’autore.
Ironia e ingenuità per essere precisi, perchè nessuno potrebbe guardare negli occhi l’ammaliante Leni Gruyten senza sorridere timidamente intenerito nel rendersi conto di come a volte la bellezza e l’unicità di una donna possa essere sconvolgente e pura nello stesso tempo, e per questo motivo ancor più enfatizzata nella sua semplice sostanza. Una donna generosa – forse troppo arditamente – in un modo così avaro di sentimenti pietosi, ma così prodigo di maldicenze e vizi, e nell’imputarne a tutti con gratuità sconfinata.
Lei, Leni, il centro indiscusso, ma non cercato di questo ritratto multiplo di una società: quella del secondo dopoguerra di una Germania ancora appesantita dal catastrofico fardello politico che ne ha distrutto la grandezza, ma che comunque non ne placherà mai lo spirito ambizioso, un paese di cui Böll mette in opera una parodia scanzonata e seria contemporaneamente (scritto nel 1971, il romanzo è perciò l’esito di una riflessione ben “digerita” dei fatti luttuosi della storia di una nazione e che si permette proprio per questo di mettere nero su bianco con elegante irriverenza).
Esplicito, decorativo e unico nel suo genere: romanzo di cronaca e lavoro di inchiesta, non sempre facile da seguire, ma non per chissà quali contorti balzi scrittori, ma per la spiazzante evidenza di alcuni ragionamenti e concetti che evidenziano una profonda capacità di riflessione e di esposizione che solo un talento altrettanto autentico poteva concepire.
Da leggere con la lievità curiosa del vicino di casa dalle orecchie ben drizzate e gli occhi aperti, pronti a scoprire i fatti balzani e le stramberie di donne e uomini che dai tempi che furono colorano il mondo con la loro varia “umanità”; da assorbire come campione di ampiezza mentale, di assenza di pregiudizi, di disponibilità all’imprevisto, di conoscenza e cultura come armi invincibili contro ogni paura; da prendere come esempio di come le parole colpiscano, feriscano, marchino e condizionino vite, appesantiscano interi percorsi, di come costituiscano nella quotidianità un quarto potere coriaceo e pericoloso da maneggiare con cautela per non versare più sangue e scatenare più odio di quanto già la Storia faccia con bombe e fucili.

Giudizio di Weareborg7of9: gufolibro4_tras

Titolo: Foto di gruppo con signora
Titolo originale: Gruppenbild mit Dame
Autore: Heinrich Böll
Traduttore: Chiusano Italo Alighiero
Editore: Einaudi
Collana: Einaudi tascabili
Data di pubblicazione: 1971 (prima edizione); 1° Gennaio 2006 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio)
Prezzo: 12 €
Pagine: 358
Codice ISBN: 9788806182762

Knackfrische Bröchten

…”Zu Lenis Lebensgewohnheiten müssen noch ein paar Einzelheiten geliefert werden; sie ißt gern, aber mäßig; ihre Hauptmahlzeit ist das Frühstück, zu dem sie unbedingt zwei knackfrische Brötchen, ein frisches, weichgekochtes Ei, ein wenig Butter, einen oder zwei Eßlöffel Marmelade (genauer gesagt: Pflaumenmus von der Sorte, die anderswo unter Powidl bekannt ist) braucht, starken Kaffee, den sie mit heißer Milch mischt, sehr wenig Zucker; an der Mahlzeit, die Mittagessen heißt, ist sie wenig interessiert: Suppe und ein kleiner Nachtisch genügen ihr; abends dann ißt sie kalt, ein wenig Brot, zwei–drei Scheiben, ein wenig Salat, Wurst und Fleisch, wenn ihre Mittel es erlauben. Den größten Wert legt Leni auf die frischen Brötchen, die sie sich nicht bringen läßt, sondern eigenhändig aussucht, nicht, indem sie sie betastet, nur, indem sie deren Farbe begutachtet; nichts – an Speisen jedenfalls nichts – ist ihr so verhaßt wie laffe Brötchen. Der Brötchen wegen und weil das Frühstück ihr tägliches Feiertagsmahl ist, begibt sie sich sogar morgens unter Menschen, nimmt Beschimpfungen, mieses Gerede, Anpöbeleien inKauf”…

image Ingredienti (per 6 panini ca.):

• 21 gr di lievito;
• 12 gr di sale;
• 15 gr di malto;
• 500 gr di farina;
• 325 gr di acqua tiepida;

Procedimento:

Versate la farina su di una spianatoia e create un buco nel mezzo. Nel buco aggiungete il lievito, il sale e parte dell’acqua calda e poi mescolate con un cucchiaio. Una volta composto l’impasto,riponetelo in una ciotola coperta e lasciatelo riposare in forno per 20 minuti.
Passato il tempo necessario, recuperare l’impatto e aggiungere l’acqua restante al bisogno e il malto; mescolate bene per 5 minuti e fate raggiungere al composto una temperatura di 26-27 . A questo punto fate ancora riposare in forno per una 30ina di minuti. Dopo di che riprendete tra le mani la pasta lievitata e lavoratela sulla spianatoia infarinata per far uscire tutte le bolle d’aria.
Riscaldate il forno a 210,con la premura di porre una bacinella d’acqua sul fondo per il mantenimento della giusta umidità.
Dall’impasto ricavate dei panini di ca. 7×7 cm, tagliando li con uno strumento opportunamente affilato; adagiateli poi su di una teglia ricoperta di carta forno, spruzzateli con dell’acqua ed infornateli a temperatura raggiunta: 2 minuti sul lato superiore, 2 sull’altro e poi 20 minuti nel complesso.

Un po’ di sale in zucca: …”When I am asked how or why I wrote this or that, I always find myself quite embarassed. I would gladly furnish not merely the questioner, but myself as well, with an exhaustive answer, but can never do so. I cannot recreate the context in its entirety, yet I wish that I could, so that at least the literature I myself make might be made slightly less of a mysterious process than bridge-building and bread-baking”…
(Heinrich Böll, 
Nobel Lecture, May 2, 1973)

book-to-filmProduzione tedesca del 1977, subito distribuita anche in Francia e Austria (solamente nel 1980 negli USA, ma mai in Italia), la pellicola può vantare un cast di tutto rispetto, tra cui sicuramente spicca Romy Schneider nelle vesti di Leni Gruyten, la protagonista.
Vincitore di 2 premi cinematografici tedeschi (migliore attrice protagonista – la Schneider – e seconda miglior produzione), il regista Aleksandar Petrovic viene anche candidato alla Palma d’Oro del Festival di Cannes.

…”Books and movies are like apples and oranges. They both are fruit, but taste completely different”…
(Stephen King)

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Il libro di Natale


il libro del natale

Le leggende del Nord, con tutto il gelo e il buio dell’inverno scandinavo, ma con il calore e la luce delle mille candele che si accendono in questi giorni di festa, sui davanzali delle finestre o sulle coroncine delle fanciulle che ricordano Santa Lucia, la martire siciliana, venerata dalle giovani ragazze svedesi.

Selma Lagerlöf ha raccolto in questo volumetto tulle le tradizioni più conosciute della sua terra, raccontandocele sempre con il suo stile unico, semplice e sofisticato allo stesso tempo, perché non c’è Natale senza neve, senza freddo e senza tradizioni.

Giudizio di 2mog2: gufo libro45

60x60_07_cuffie Ascolta un brano del libro: Il Libro di Natale

Titolo: Il libro di Natale
Titolo originale: Julklappsboken och andra berättelser
Autore: Selma Lagerlöf
Traduttore: Lombardi Maria Cristina
Editore: Iperborea
Collana: Narrativa N 159
Data di pubblicazione: 
1945 (prima edizione); Dicembre 2007 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio) 
Prezzo: 19 €
Pagine: 504
Codice ISBN: 9788870915105

Lussekatter

Panini dolci preparati per il giorno di Santa Lucia, quando le ragazze portano le loro coroncine di luce e cantano gli inni natalizi.

IMG_4963 Ingredienti:

  • 500 ml di latte;
  • 1 g di zafferano;
  • 50 g di lievito  per pane;
  • 170 g di zucchero;
  • 200 g di burro non salato;
  • 1 kg di farina bianca;
  • 1 uovo;
  • sale;
  • uvetta.

Procedimento:

Sciogliete il burro in una pentola, unite il latte e scaldare fino a 37°C, facendo attenzione che non si scaldi troppo.
In una grande ciotola sciogliete il lievito aggiungendo pian piano il liquido caldo, poi lo zafferano e lo zucchero.
Mescolate bene e poco alla volta incorporate la farina setacciata.
Impastate fino ad ottenere un impasto non appiccicoso, ma morbido.
Fate lievitare per almeno 2 ore, anche se non si gonfierà troppo.
Trascorso questo tempo, lavorate la pasta per poco tempo su un ripiano.
Con un po’ di impasto per volta, fate delle palline di circa 5 cm di diametro, poi riprendere la prima pallina e allungarla un poco, così per le altre; ripetete questo passaggio più volte fino a raggiungere una stringa di ca. 20 cm di lunghezza e 1/2 cm di diametro.
Continuate in questo modo fino ad usare tutto l’impasto.
Adesso date alle strisce la forma preferita, e usate l’uvetta per decorare, spingendola bene all’interno del composto.
Fate lievitare ancora per 10 minuti sotto un panno umido.
Spennellate con l’uovo sbattuto.
Infornate al centro del forno preriscaldato a 200°C per 8/10 minuti.
Fate raffreddare sotto una panno e gustare.

Un po’ di sale in zucca: … “Vägen till mannens hjärta går genom magen”.
(La strada per il cuore dell’uomo passa attraverso la pancia.)
(Proverbio svedese)

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La saga di Gösta Berling


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Selma Lagerlöf  era ancora una scrittrice sconosciuta, quando nel 1891 fu pubblicata questa sua prima opera.

Quasi un romanzo cortese, sicuramente un poema epico, una saga che narra le imprese di un gruppo di cavalieri, dall’animo nobile e generoso, ma dalle gesta non proprio irreprensibili. Una saga che risale ad un passato ormai lontano.

Allegri per principio, vittime delle loro debolezze amavano il gioco, la musica, le truffe, il bere in compagnia, gli scherzi, le avventure galanti, il divertimento e poco il lavoro. Tra loro spiccava maggiormente la figura di Gösta Berling, affascinante ex ministro del culto con un cuore che troppo spesso palpitava per le giovani donne che incontrava.

Le loro avventure, insieme a quelle di tutta la comunità che si affaccia sul lago Löven nello Skane, ci sono raccontate in forma di episodi, tipici della saga, ma con la melodia di una poesia propria del poema epico, dove gli interpreti sono quasi supereroi e le loro vicende saranno ricordate nel tempo.

Ma questa allegra brigata, non è la sola protagonista del romanzo, infatti importante ruolo lo svolge l’ambiente, quella natura che può diventare maligna, che incanta e ammalia sempre, quando si presenta con la magia che l’autrice le conferisce: le limpide acque a volte insidiose del lago sorridente, che strizza l’occhio ai monti eterni dove si nascondono pericolosi burroni; le montagne abbracciano e proteggono i boschi del Vermland ricchi di selvaggina ma dove sono facili da incontrare i grandi orsi in cerca di cibo, i feroci lupi dagli occhi fiammeggianti, le furbe volpi e sentire in primavera il canto dei cuculi, che in autunno li trasforma in uccelli predatori.

Come in un mito, il racconto si svolge in un’atmosfera di fiaba, la realtà si mescola bene con la fantasia e spesso non se ne distinguono i confini. Se si lascia poi correre lo sguardo su questi paesaggi diventa veramente difficile ritornare alla realtà e cresce forte il desiderio di visitare o ritornare alle terre del Nord.

Giudizio di 2Mog2: gufolibro5_tras

60x60_07_cuffie Ascolta un brano del libro:  La Saga di Gosta Berling

Titolo: La saga di Gösta Berling
Titolo originale: Gösta Belings Saga
Autore: Selma Lagerlöf
Traduttore: G. Pozzo, M. Svendsen Bianchi
Editore: Iperborea
Collana: Narrativa N 159
Data di pubblicazione: 
1891 (prima edizione); Dicembre 2007 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio) 
Prezzo: 19 €
Pagine: 504
Codice ISBN:9788870911596

 Kyckling på Djurrödsvis med pressgurka (Pollo arrosto con insalata di cetrioli)

Piatto principe del pranzo di Natale, nella grande sala del castello di Ekebù, quando vi dimorava ancora la vecchia signora, era il Pollo Arrosto, credo quindi che questa vecchia ricetta, risalente al Medioevo, ma che si cucina ancora in una piccola zona del Sud della Svezia, sia stata fra quelle preferite dai Cavalieri.

Veramente delizioso, questo piatto, riveste il pollo di un sapore unico, superbamente saporito e dolce allo stesso tempo, cremoso e fresco.

PolloArrostoSvedese Ingredienti:

  • 1 pollo a pezzi;
  • 1 mela;
  • 12 prugne secche;
  • 2 dl di panna;
  • 1 dado di pollo;
  • farina q.b.;
  • salsa di soya in base al gusto;
  • un cucchiaino da the di zucchero;
  • olio q.b.;
  • sale e pepe a seconda del gusto.

Per accompagnare sono consigliati patate bollite e insalata di cetrioli.

Procedimento:

Sul fornello, amalgamate bene il burro con qualche cucchiaio di olio in una teglia da forno possibilmente con coperchio. Aggiungete il pollo e lasciare rosolare delicatamente per circa cinque minuti da ogni lato.
Spennellate con la salsa di soya, aggiungete circa 300 ml di acqua dove avrete sciolto il dado di pollo e mettete in forno già caldo a 200°C.
Nel frattempo affettate i cetrioli.
Dopo circa 30 minuti, togliete la teglia dal forno, pungete il pollo e bagnatelo bene con il sugo di cottura, girandolo e assicuratevi che sia tutto ben irrorato.
Aggiungete le prugne  e la mela a pezzetti, cercando di sistemarle sul fondo della teglia, o comunque sotto i pezzi di pollo. Rimettete in forno.
Dopo 15 minuti sfornate nuovamente e cercate di colare in un pentolino tutto il sugo; portate a termine poi la cottura (senza condimento) per altri 15 minuti. Ricordate che il tempo può variare da forno a forno o dipendere dalla dimensione dei pezzi di pollo; dai 40’ minuti all’ora dovrebbe essere il tempo giusto.
Togliete la carne dal tegame cercando di mantenerla al caldo, togliete anche le prugne e la mela che userete come accompagnamento: questo contorno, anche se non bello da vedere, completa il piatto nella maniera ideale.
Versate nella pirofila la salsa che avete tenuto da parte, aggiungete un po’ di farina bianca e lo zucchero,  amalgamate bene e portate a bollore.
A questo punto aggiungete la panna, sale, pepe bianco e salsa di soya, assaggiando fino a che otterrete il gusto desiderato. Ricordate che la salsa deve essere abbastanza saporita a contrasto con il poco sapore delle patate bollite.
Servite appunto con le patate bollite e con l’insalata di cetrioli.

Un po’ di sale in zucca: … Här ha nu fantasiens jättebin svärmat omkring oss under år och dag, men hur de ska komma in i verklighetens kupa, det få de sannerligen se sig om.
(…”Qui le grandi api della fantasia ci hanno sciamato intorno per giorni ed anni, ma come poi faranno a entrare nell’alveare della realtà, questo proprio è affar loro”…)
(Gösta Berling saga, Selma Lagerlöf)

 

book-to-film

Nel 1924, venne tratta una versione cinematografica diretta da Mauritz Stiller: La Leggenda di Gösta Berling (Gösta MV5BMTgyNDYzMTczMV5BMl5BanBnXkFtZTgwNjE2MjA0MjE@._V1__SX1303_SY591_Berlings saga), con Lars Hanson e una giovanissima Greta Garbo.
Distribuito dalla Svensk Filmindustri (SF), il film – b/n e muto! – uscì nelle sale cinematografiche presentato in Finlandia il 9 marzo 1924 con il titolo Gösta Berlingin taru. Il giorno dopo, il 10 marzo, usciva in Svezia:…la prima parte però! Infatti, solo una settimana più tardi gli spettatori locali poterono vedere la conclusione del film; del resto, la versione diffusa in patria era un lungometraggio di ben 183 minuti, forse improponibile tutto d’un fiato!

 

 

…”Books and movies are like apples and oranges. They both are fruit, but taste completely different”…
(Stephen King)

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L’Imperatore di Portugallia


Una favola…? Sì, perchè la prima parte si svolge come in una bella favola: una bimba inaspettata viene alla luce, battezzata nientemeno che dal sole e risveglia all’amore e alla tenerezza il cuore indurito di un padre ormai non più giovane.

La piccola Klara Gulla, ovvero Luminosa e Bella, cresce nel piccolo paese di Svartsjö, Svezia meridionale, in una famiglia povera, dove però non manca nulla, perchè l’affetto dei suoi genitori, l’intelligenza e la bontà della piccola, sono sufficienti ad arricchire non solo la casa di Jan Andersson, ma anche la piccola comunità delle Askedalar, frazione all’estremità del paese, che si estende tra i boschi, il monte Snipa e il lago Lövsjö, e dove, come in molte società rurali dell’epoca, una ricca famiglia, per la quale lavora Jan, è la proprietaria di molta parte del terreno coltivabile.

Ma la fiaba all’improvviso ha un brusco risvolto, l’idillio famigliare si trasforma in un dramma, quando la “ragazzina“, ormai cresciuta, è costretta ad abbandonare la famiglia per poter riscattare la loro umile dimora, pretesa dall’erede del proprietario terriero.

Le voci maliziose, ma anche veritiere che arrivano alla famiglia sulla nuova vita di Klara Gulla, non turbano però il padre, che è riuscito a sfoderare la sua arma di difesa: da quando la piccola è nata, è come se indossasse un paio di lenti che col tempo si sono dilatate, trasformando tutto il mondo intorno alla figlia in un meraviglioso impero.

Selma Lagerlöf, premio Nobel per la letteratura nel 1909, in questo romanzo dà un forte rilievo ai rapporti tra genitori e figli e ambienta la storia in una piccola comunità, dove tra odii, egoismi e invidie, non manca però una grande solidarietà che protegge i suoi membri come in un grande abbraccio.

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60x60_07_cuffie Ascolta un brano del libro: L’Imperatore di Portugallia

Titolo: L’imperatore di Portugallia
Titolo originale: Kejasaren av Portugallien
Autore: Selma Lagerlöf
Traduttore: Terziani Adamaria
Editore: Iperborea
Collana: Narrativa
Data di pubblicazione: 
1914 (prima edizione); Aprile 1991 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio) 
Prezzo: 14,50 €
Pagine: 286
Codice ISBN: 9788870910186

Trotelle salmonate arrostite

Klara Gulla un giorno di Primavera, tornò a casa con un paio di piccole trotelle salmonate pescate proprio con la sua lenza nel Tvättbäck. Ne fu molto fiera e ricevette i complimenti dei genitori per essere riuscita a portare a casa da mangiare a soli otto anni. Riuscì persino ad arrostire il pesce e Jan ne mangiò complimentandosi con la piccola, anche se in realtà le trote erano secche e bruciacchiate.

Le nostre sono veramente molto meglio…

Trotelle Ingredienti per 4 persone:

  • 120 gr di burro morbido;
  • 1 cucchiaio di prezzemolo tritato;
  • sale e pepe q.b.;
  • noce moscata q.b.;
  • succo di un limone;
  • 4 trotelle (ca.800 gr)
  • 1/2 bicchiere di olio extravergine d’oliva;
  • 4 patate lesse;
  • ciuffi di prezzemolo per guarnire;
  • spicchi di limone per guarnire;

Preparazione:

Montate 100 gr di burro e aggiungete il prezzemolo tritato, il sale e il pepe, la noce moscata e versate un poco alla volta il succo del limone.
Versare il composto su una carta oleata, arrotolatela facendone un salamino e mettetelo in frigo.
Intanto riscaldate il forno a 200°C.
Imburrate un recipiente, accomodatevi le trotelle pulite, salate e pepate. Irroratele con un poco di olio e ricopritele con un foglio di carta oleata ben imburrata e infornate.
Dopo 10 minuti girate il pesce con delicatezza, aggiungete un poco di burro e continuate le cottura altri 5 minuti.
Riscaldate il piatto da portata, accomodatevi le trotelle, infilate nel ventre di ognuna una fetta di burro preparato e ponetene altre 2 o 3 fette su ogni pesce.
Decorate il piatto con le patate lesse, i ciuffi di prezzemolo e gli spicchi di limone.

Un po’ di sale in zucca: …”Borta bra men hemma bäst”(Via da casa è bello, ma a casa è meglio)
(Proverbio svedese).

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Il dono di Natale


Il Dono di Natale è il titolo del primo dei 17 racconti che Grazia Deledda, premio Nobel per la letteratura nel 1926, ha scritto ricordando la sua infanzia e la sua adolescenza, nella meravigliosa terra che è la Sardegna.

Tutte le storie sono ambientate nella zona di Nuoro, dova la grande scrittrice nacque e visse fino al suo matrimonio durante la fine del XIX secolo.

Fanno da sfondo i paesaggi montuosi e selvaggi che diventano un avventuroso luogo per i giochi di bambini vivaci e chiassosi, ma allo stesso tempo dolci e solidali, protagonisti di favole all’interno della dura vita di tanta gente vera.

Freddi inverni quando la neve imbiancava per giorni ogni cosa, leggende narrate davanti al fuoco, il profumo del pane fatto in casa, l’ospitalità intorno a tavole più o meno ricche, la messa di Natale, i pastori con le loro pecore e le tante tradizioni di questa nostra isola mediterranea, tutte situazioni che magicamente trasformavano questi paesini in un grande presepe vivente.

Racconti per ragazzi? Non solo, tante storie per chi ama la Sardegna, per chi legge volentieri un classico o vuole trasformare un ottimo libro in un altrettanto ottimo regalo non solo di Natale.

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60x60_07_cuffie Ascolta un brano del libro: Il Dono di Natale

Titolo: Il dono di Natale
Titolo originale: Il dono di Natale
Autore: Grazia Deledda
Traduttore:
Editore: La Riflessione
Collana:
Data di pubblicazione:
1930 (prima edizione); 2009 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio – Ebook) 
Prezzo: 5 €
Pagine:
Codice ISBN: 978885098533

Maccheroni al sugo di noci

“Era presto ancora per la grande cena, che si fa dopo il ritorno della messa di mezzanotte, alla quale noi però non assistevamo perchè la notte di Natale è quasi sempre rigida e nelle notti rigide i ragazzi devono andare a letto; ma per noi e per tutti quelli che volevano mangiare senza profanare la vigilia veniva preparato un piatto speciale, di maccheroni conditi con salsa di noci pestate, e con questo e con le storie di Moisè ci contentavamo.” (Il vecchio Moisè)

Ecco qui riproposto questo “piatto speciale” – rivisitato e corretto in mancanza della ricetta originale!

Maccheroni al sugo di noci Ingredienti (per 4 persone):

  • 300 gr di maccheroni (o della pasta che preferite);
  • 150 gr di gherigli di noci;
  • 50 gr di pinoli;
  • Mollica di un panino;
  • Sale q.b.;
  • 1 spicchio di aglio;
  • Pepe q.b.;
  • Olio EVO q.b.;

Procedimento:

Scottate i gherigli di noce in un pentolino con acqua bollente; scolateli, privateli della pellicina e metteteli in un mortaio.
In una ciotola riponete la mollica del panino con un poco di acqua e poi strizzatela bene e mettete anch’essa nel mortaio.
Unitevi anche i pinoli, lo spicchio di aglio pelato, il sale e il pepe: pestate il tutto fino a ridurlo a poltiglia.
Aggiungete a filo mezzo bicchiere circa di olio EVO e fatelo amalgamare bene al composto.
Nel frattempo cuocete la pasta, scolatela e porzionate.
Versatevi sopra il vostro sugo “a freddo” di noci. (Verificate se è il caso di aggiungere un altro filo d’olio).

Un po’ di sale in zucca: …”Sa domo est minore, su coro est mannu”.
(“La casa è piccola, il cuore è grande”).

(Antichissimo proverbio sardo)

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Il viaggio meraviglioso di Nils Holgersson


Il viaggio meraviglioso

L’autrice, Selma Lagerlöf, è stata la prima donna Premio Nobel per la letteratura nel 1907.

Maestra elementare ha scritto questo libro nel 1906  come testo di geografia per i suoi alunni. Sicuramente questi bimbi sorvolando la Svezia con gli uccelli migratori, si saranno divertiti a conoscere a fondo il loro paese: la geografia, appunto, ma anche la storia e le tradizioni.

Un libro per bambini, insegnanti, amanti delle tradizioni e di quell’affascinante paese che è la Svezia. In questo paese, il libro è talmente conosciuto che gli hanno dedicato persino un aereo a forma di oca, oltre ad un treno e ad alcuni traghetti.

Per favore, segnalate se esiste un libro simile sulla nostra Italia.

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60x60_07_cuffie Ascolta un brano del libro: Il Viaggio Meraviglioso di Nils Holgersson

Titolo: Il viaggio meraviglioso di Nils Holgersson
Titolo originale:  Nils Holgersson Underbara Resa
Autore: Selma Lagerlöf
Traduttore: Saba Sardi Francesco
Editore: Mondadori
Collana: I romanzi
Data di pubblicazione: 1906 (prima edizione); 26 Gennaio 1996 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio)
Prezzo: 9 €
Pagine: 228
Codice ISBN: 9788804609667

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