Fantascienza

I superstiti di Ragnarok


Ho voluto rileggerlo dopo moltissimo tempo perché me lo ricordavo avvincente, e così è rimasto anche alla seconda lettura.
Una specie di Robinson Crusoe del futuro ma non da solo, sono circa circa 4000 persone sequestrate su di un astronave e sbarcate su Ragnarok (i nomi della mitologia nordica non sono casuali), dove nessuno prima era mai sopravvissuto.
Enormi predatori, febbri mortali, la mancanza quasi totale di minerali sono solo alcuni degli aspetti della vita sul pianeta dai cambiamenti climatici incompatibili con la vita umana.
Passeranno circa 200 anni prima che i discendenti dei superstiti possano fare il tentativo di vendicarsi della razza che sta sottomettendo tutto l’impero terrestre.
Vi attendo domani per il secondo libro.

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Titolo: I superstiti di Ragnarok
Titolo originale: The Survivors
Autore: Tom Godwin
Traduttore: Stanchi Manola
Editore: Mondadori
Collana: Urania – n°229
Data di pubblicazione: 1958 (prima edizione); 8 Maggio 1960 (in Italia)
Prezzo: (Attualmente non più in commercio)
Pagine: 127
Codice ISBN: 

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La creazione di Star Trek


Anche per chi Star Trek l’ha visto, come me, da sempre, la lettura di questo libro porta a conoscere aspetti inaspettati su come è nata la prima serie negli ormai lontani anni ’70.
A parte tutte le difficoltà legate agli effetti speciali (visivi e sonori) – ricordiamoci sempre i passi da gigante fatti in questi anni – , quelle per convincere le reti televisive che il tempo era maturo per telefilms di fantascienza in TV, a trovare attori che si identificassero in personaggi al di fuori dei normali canoni, leggendo questo libro scopriamo per esempio come Spock era inizialmente mal visto (specialmente per le “sataniche”orecchie a punta) dalla produzione che si dovette in seguito ricredere per il personaggio che risultò il più amato della serie.
Chi si interessa di dati tecnici scoprirà la struttura dell’Enterprise, le misure, la velocità massima ed un’ infinità di dettagli di ogni tipo.
Ma ciò che più potrà sorprendere il lettore, oltre i gustosissimi aneddoti degli attori del set, scopriremo per esempio perché è stato “inventato” il teletrasporto, cosa in effetti sono gli strumenti chirurgici di Bonce, ma non voglio anticipare nulla.
Pur non essendo un racconto, si legge volentieri, riesce a trasmettere le difficoltà di quasi 50 anni fa per un mitico personaggio come Roddenberry (per chi non lo conoscesse, provate a cercarlo su Wikipedia) che ad un certo punto ha voluto rischiare e proporre Star Trek, non immaginando (credo neppure lui) tutto ciò che sarebbe seguito alla sua genialissima idea.

Giudizio di Ezechielupo2: gufolibro4_tras

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Titolo: La creazione di Star Trek
Titolo originale: Making of Star Trek
Autore: Gene Roddenberry e E.Stephen Whitfield
Traduttore: Cordone Gabriella
Editore: Ultimo Avamposto Editore
Collana: 
Data di pubblicazione: 1968 (prima edizione); Ottobre 2004 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio)
Prezzo: 15 €
Pagine: 314
Codice ISBN: 9771594188016

I fagioli del Capitano Kirk

In questa ricetta i veri Trekker riconosceranno una succulenta pietanza – molto Yenkee – preparata e gustata da James Tiberius Kirk, dal Signor Spock e dal Dottor “Bones” MacCoy in occasione di una serata sotto le stelle (L’Ultima Frontiera – ST V).

Fagioli Capitano Kirk Ingredienti (per 4 persone):

  • 1 cipolla;
  • 1 spicchio di aglio;
  • Olio EVO;
  • Concentrato di pomodoro;
  • 1-2 scatolette di fagioli (già pronti);
  • Peperoncino (facoltativo);
  • 400 gr di salsiccia;
  • Sale qb.;
  • Pepe qb.;
  • 1/2 bicchiere di whiskey;

Procedimento:

In una padella antiaderente, si prepari il soffritto con la cipolla e lo spicchio di aglio (che una volta ben rosolato, verrà tolto). Dopo che la cipolla si è imbiondita, si aggiungano le salsicce, private del budello e tagliate a pezzettini. Quindi le si sfumi con mezzo bicchiere di whiskey.
Aggiungere poi i fagioli, mescolare e versare il concentrato di pomodoro (un cucchiaio dovrebbe bastare! Non si deve ottenere una “zuppa”!).
Salare, pepare ed eventualmente condire anche con poco peperoncino.
Quando il sugo si sarà ristretto, non resterà altro che servire.

Consigli: scegliere pure la tipologia di fagioli che si preferisce (in questo caso, sono stati usati dei borlotti).

Un po’ di sale in zucca:…“Don’t just shove food into your mouth. Taste the flavor exploding in your mouth. Appreciate the texture. Honor your food with the time you take.”
(William Shatner, aka Capitano J.T. Kirk)

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