Thriller-poliziesco

Quello che non uccide – Millennium 4


Quello che non uccide

Probabilmente io ho il vizio di calarmi troppo nei romanzi che approccio e che coinvolgendomi intensamente, mi catapultano in luoghi più o meno lontani e mi vestono dei panni dei loro protagonisti, e forse è anche vero che nel chiodo e pelle di Lisbeth Salander mi ci ero trovata bizzarramente a mio agio già qualche anno fa, ma sta  di fatto che certi cliché e ormai banalissimi anticonformismi sbandierati per partito preso mi accendono  i neuroni in modo cieco e allora mi arrabbio. Tanto.
Innanzitutto sì, questa è una premessa, ma necessaria.
Sono infatti giunta al nervosismo di quando girovago per la rete (non il Deepweb del mio alter ego oscuro!) e trovo le critiche  – scontate e gratuite – nei confronti di questo quarto capitolo di Millennium e del suo autore, David Lagercrantz accusato in primis di aver pedestremente seguito le regole del marketing editoriale e inoltre di avere snaturato gli appunti e le volontà del padre di questa saga che ha imbambolato gli amanti del thriller informatico di mezzo mondo. La “leggenda” narra che il buon Larsson avesse fatto custodire alla moglie le sue idee per continuare le avventure della celebre hacker e del giornalista Blomkvist, ma pare che la voracità dei suoi più prossimi congiunti  abbia infine divorato in un sol boccone buone intenzioni, rispetto per gli ultimi desideri del caro estinto e per prima cosa lo stesso prezioso manoscritto, per poi consegnarlo biecamente nelle mani del miglior offerente. Ma il povero Lagercrantz, oltre ad avere la “colpa” di essere uno degli attuali scrittori di grido in Svezia, viene tacciato di essere anche una sorta di cinico profanatore di tombe e di aver piegato ai suoi meri interessi professionali il mirabile lavoro del suo compianto connazionale.
Perdonate il sarcasmo, ma gli anacronistici inquisitori del XXI sec., gli intellettualoidi che si ergono a paladini della “bene” narrazione, i difensori del primigenio purismo della trama, mi creano un prurito istintivo. Ma del resto ero sicura che fioccassero recensioni sdegnate e anatemi nei confronti di un’opera (e adesso ci arrivo, lo prometto) che, per le note tristi circostanze, porta semplicemente l’onere di essere stata adottata e svezzata da un nuovo genitore e che così l’ha cresciuta conferendole un’impronta personale, pur non snaturando mai ciò che è stata l’essenza della sua origine, pur non cambiando l’anima dei protagonisti e neppure l’incisività del messaggio.

Un Lagercrantz che, dicevo, ha raccolto un’eredità pesante, ma passo dopo passo è riuscito comunque a “portarla saldamente a casa”. Ha costruito una vicenda a parte – eppur legata – rispetto ai sanguinosi eventi dei precedenti tre libri, giocando molto di più sul plot di spionaggio informatico-industriale, ma senza mai perdere i fili che univano e uniscono gli attori sulla scena. Una Lisbeth sempre granitica, ma umana, con ferite e debolezze, ma mai priva di quella forza glaciale che l’ha resa una…”supereroina”. Un Mikael sempre tormentato e contornato da un’aurea buia e cupa, ma in grado di non lasciarsi travolgere dal marcio che vede, registra e denuncia, sporcandosi le mani, camminando lungo il tetro baratro del lecito, soffrendo le pene di quell’infernale abisso. Una squadra di agenti attoniti, più o meno abili, più o meno irrisi. I “cattivi” sempre più cattivi, gli inganni, i complotti, l’inaspettato e…un bambino, la matematica e la malattia, l’Altro e l’I.A., la precisione di macchine, la freddezza dei quanti, la musicalità dei numeri primi e la crudezza di qualche tratto di matita.
Nulla sarà scontato, niente si potrà ripetere: non c’è possibilità di sbaglio.
Neanche per Lagercrantz.
E per tutti i farisei contemporanei che in pubblica piazza comminano processi alle intenzioni prima ancora di entrare in aula, un invito a leggere un libro nella sua interezza prima di sputare sentenze, un’esortazione sentita ad aprire la mente e a lasciare spazio alle ipotesi.

A me è piaciuto. Molto. Punto.

E Frans Balder ha pagato caro i suoi sbagli.

Giudizio di Weareborg7of9: gufolibro4_tras

Titolo: Quello che non uccide – Millennium 4
Titolo originale: Det som inte dodar oss
Autore: David Lagercrantz
Traduttore: Cangemi L. – De Marco K.
Editore: Marsilio
Collana: Farfalle
Data di pubblicazione: 26-27 Agosto 2015 (prima edizione); 28 Agosto 2015 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio)
Prezzo: 22 €
Pagine: 503
Codice ISBN: 9788831721998

book-to-filmGià nel 2009, ovvero 4 anni dopo la pubblicazione del primo libro della saga, una produzione svedese aveva scelto di cavalcare l’onda del successo editoriale del secolo e proporre una versione cinematografica di Millennium: 3 film per i 3 romanzi, diretti inizialmente (Uomini che odiano le donne) da Niels Arden Oplev e in seguito (La ragazza che giocava con il fuoco e La regina dei castelli di carta) da Daniel Alfredson. Pellicole lunghe e dettagliate, anche se, come è facilmente comprensibile, mai avrebbero potuto eguagliare le raffinatezze narrative di migliaia di pagine scritte. Millennium_Film
L’entusiasmo per il capolavoro di Larsson ha fatto sì che anche Hollywood strizzasse l’occhio al caso letterario del tempo e il 20 Dicembre 2011, fa uscire nelle sale il remake dei fiction movies scandinavi:  Millennium – Uomini che odiano le donne, con un affascinante Daniel Craig nei panni dell’altrettanto intrigante Mikael Blomkvist e una semisconosciuta Rooney Mara nelle borchie e tatuaggi di Lisbeth Salander (interpretazione giudicata magistrale dalla critica tanto da ricevere una nomination all’Oscar come Migliore attrice protagonista nel 2012). Seppur condensato in “soli” 158 min, anche l’opera americana ha ricevuto ottimi riscontri e riconoscimenti importanti.

…”Books and movies are like apples and oranges. They both are fruit, but taste completely different”…
(Stephen King)

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Labirinto blu


Labirinto Blu

891 Riverside, New York.
L’agente speciale Aloysius Xingú Leng Pendergast sta finalmente godendo della pacifica ricchezza della sua biblioteca, quando uno squillo del citofono sconquassa ancora una volta quella serenità riconquistata in mesi di tanta fatica e forza di volontà.
Il presente si annuncia con nefasto ghigno, il passato si riaffaccia con dolorose cancrene, il futuro si nasconde con bui interrogativi.
E si torna in Museo (AMNH), ancora un viaggio in Sud America, una trappola in miniera.
Vite spezzate: nel presente, dal passato…e per il futuro?
La “squadra” dell’investigatore più enigmatico del mondo deve far fronte comune contro una minaccia sconosciuta, un pericolo che si concretizza più drammaticamente ogni secondo che passa, la follia umana scandisce gli attimi e allarga il sorriso della sua demoniaca crudeltà.
I personaggi che abbiamo imparato a conoscere e ad amare si trovano nel loro contesto più esaltante, con nuove e brillanti sfaccettature (n.b.:…è fin dalle primissime avventure che trovo Constance inarrivabile!), ritorni in scena in splendida forma, attori scattanti nella solita suspense, mai scontata, imprevedibile e perfettamente costruita.
L’ennesima (la 14ima) mirabolante e mirabile avventura che vi farà perdere la cognizione del tempo, che vi farà…correre contro il tempo, ma che vi farà anche capire che non è mai troppo tardi.

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Titolo: Labirinto blu
Titolo originale: Blue Labyrinth
Autore: Douglas Preston & Lincoln Child
Traduttore: Porteri B.
Editore: Rizzoli
Collana: Rizzoli best
Data di pubblicazione: Novembre 2014 (prima edizione); 28 Maggio 2015 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio)
Prezzo: 19 €
Pagine: 381
Codice ISBN: 9788817081306

Quibe (carne macinata fritta)

Cucina brasiliana.
…”Served in the Favela, the city of angels – Heavenly”…(da Beyond Riverside Drive: A Companion Cookbook, Chris Royal; libro di ricette ispirate e tratte dalle avventure di Pendergast).
Di seguito la traduzione della ricetta così a pp. 800-801.

Quibe Ingredienti:

  • 1 tazza di bulgur;
  • 1 lb. (453 gr) di carne magra macinata;
  • 2 cucchiai di olio vegetale;
  • 1/2 cipolla gialla, tagliuzzata finemente;
  • 2 spicchi d’aglio tritati;
  • 2 cucchiai di prezzemolo tritato;
  • 1/2 tazza di foglie di menta tritate;
  • 2 cucchiaini di sale;
  • 1 cucchiaino di pepe nero;
  • 1 cucchiaino di origano essiccato;
  • Qualche goccia di salsa di tabasco (a scelta);
  • Olio vegetale per friggere;

Preparazione:

Scaldate 4 tazze di acqua e portatele a bollore in un pentolino. Quando l’acqua inizierà a bollire, lessatevi il bulgur e poi, una volta pronto, lasciatelo immerso nell’acqua, ma fuori dal fuoco per un’oretta.BeyondRiversideBook
In seguito, in una padella di alluminio, scaldate 2 cucchiai di olio e a fuoco medio, aggiungetevi 2/3 della carne macinata, la cipolla e metà dell’aglio tritato. Abbrustolite la carne per bene e fate sciogliere le eventuali parti grasse; a cottura ultimata, togliete la padella dal fuoco e insaporite con una manciata di prezzemolo, quindi lasciate da parte a raffreddare.
A questo punto, unite la restante carne macinata al bulgur rinvenuto (sgocciolato a dovere), con l’aglio avanzato e un altro po’ di prezzemolo. Insaporite anche con il sale, il pepe, la menta e l’origano; se vorrete, qualche goccia di tabasco non guasterà di certo. Amalgamate il tutto con le mani per 5 minuti, affinchè tutti gli ingredienti siano ben incorporati tra loro.
Prendete 2 cucchiai circa di composto e manipolatelo creando una sorta di polpetta, appiattitela e al create una tasca al centro in cui poi inserite la carne cotta messa da parte precedentemente; chiudete la pallina con altro impasto e continuate a formare le polpettine.
In una pentola per fritti, scaldate adeguatamente abbondante olio e friggete le vostre quibes.

NdT: Nel riprodurre la ricetta, si sono apportati dei leggeri accorgimenti che non alterano comunque il risultato.

Un po’ di sale in zucca:...“How awful a knowledge of the truth can be”…
(Blue Labyrinth, Douglas Preston&Lincoln Child)

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Madame X


madame_x

Si parte subito col botto: in un museo di Boston è stata trovata in magazzino un’antica mummia egizia le cui bende sottoposte che alla datazione del Carbonio 14 risalgono al periodo tolemaico.
Alla TAC richiesta per ulteriore conferma troviamo i nostri protagonisti abituali, la Dott. ssa Maura ed il detective Rizzoli, oltre ai giornalisti invitati per l’evento. Ciò che viene evidenziato man mano l’apparecchiatura scansiona la mummia, soprannominata Madame X, lascia leggermente perplessi gli egittologi presenti finchè, arrivati ad un polpaccio si trovano davanti ad un fatto scientificamente impossibile….
La storia continua, frammezzata dalle personali vicende non convenzionali di Maura (chi ha letto i precedenti romanzi sa di cosa parlo) ed alla tormentata vita familiare di Jane Rizzoli.
Un romanzo per archeologi.

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Titolo: Madame X
Titolo originale: The Keepsake/Keeping the Dead
Autore: Tess  Gerritsen
Traduttore: Tissoni A.
Editore: Tea
Collana: Teadue
Data di pubblicazione:
2008 (prima edizione); 22 Febbraio 2012 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio) 
Prezzo: 8,90 €
Pagine: 332
Codice ISBN:  9788850227457

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Il club Mefistofele


Non sempre il diavolo è come lo vediamo nei dipinti o dalle descrizioni della Chiesa.
Può essere fra noi senza che ce ne accorgiamo; il club Mefistofele è formato da un gruppo d’elite che crede fermamente nell’esistenza di una razza malvagia che vive mischiata in mezzo alla gente comune.
Dai primi accadimenti del romanzo, come non pensarlo davvero?
La poliziotta Jane, affiancata dalla patologa Maura si trovano impreparate, nonostante il lavoro, davanti a qualcuno (o qualcosa) che va al di la del semplice serial killer. Tutto è complicato dalle vicende personali, passate e presenti delle due protagoniste, che sono costrette ad affiancare alla propria quotidianità lavorativa nuovi problemi familiari di carattere oserei dire eccezionale.

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Titolo: Il club Mefistofele
Titolo originale: The Mephisto Club
Autore: Tess  Gerritsen
Traduttore: Tissoni A.
Editore: Longanesi
Collana: La Gaja Scienza
Data di pubblicazione:
2006 (prima edizione); 1° Gennaio 2009 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio) 
Prezzo: 18,60 €
Pagine: 373
Codice ISBN:  9788830426764

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Sparizione


SparizioneForse uno dei più belli fin qui letti dell’autrice.
Ci si muove fra sale autoptiche e reparti ospedalieri, nel regno dei protagonisti.
Jane, la detective della omicidi che vive un particolare momento della sua vita; Maura, la coroner che si ritrova spesso a dover intrecciare le proprie vicende con quella della collega/amica.
La serie con protagonista Jane Rizzoli si snoda attraverso sentieri sempre diversi, mai nulla è banale e scontato; in questo caso il vero e proprio sentiero è quello che va dal Messico agli Stati Uniti con il suo carico vivente illegale.

 

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Titolo: Sparizione
Titolo originale: Vanish
Autore: Tess Gerristen
Traduttore: Tissoni A.
Editore: Tea
Collana: Teadue
Data di pubblicazione: 2005 (prima edizione); 10 Maggio 2010 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio)
Prezzo: 8,90 €
Pagine: 350
Codice ISBN: 9788850221714

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Il sangue dell’altra


Pur non essendo il mio genere preferito, la serie è molto bella e secondo me ogni tanto vale la pena fare qualche eccezione.

Protagonista, oltre al detective Jane Rizzoli, è il medico legale Maura che si ritrova di fronte ad un imprevisto dramma familiare intricato e controverso.

Che parentela c’è fra lei e l’assassino seriale che uccide dopo aver lasciato l’impronta di un artiglio sulla carrozzeria della macchina?

Che devastanti conseguenze ci possono essere dopo essere stati sepolti vivi? Se siete deboli di stomaco non è il libro per voi.

A parte le accurate descrizioni di autopsie (d’altra parte è il lavoro di Maura) è un romanzo che tiene avvinti dall’inizio alla fine, ma quale fine?

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Titolo: Il sangue dell’altra
Titolo originale: Body Double
Autore: Tess Gerristen
Traduttore: Tissoni A.
Editore: Tea
Collana: Teadue
Data di pubblicazione: 2004 (prima edizione); 23 Aprile 2009 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio)
Prezzo: 8,90 €
Pagine: 357
Codice ISBN: 9788850218561

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Nel fuoco


Partiamo dal fondo.
Pendergast è umano: P. sbaglia, P. cade, P. (forse) piange, P. sorride. No, P. non invecchia, però.
Pendergast è tornato e in splendida forma oserei dire.

Adesso ricominciamo dall’inizio.

Tredicesima avventura dell’agente speciale dell’FBI più amato (da me) e, potremmo dire, primo vero caso in cui la protagonista dell’azione è tuttavia la detective-in-progress Corrie Swanson. La pupilla del nostro eroe, seguendo la retta via del suo pigmalione, ma non senza qualche…personalissima licenza poetica, dovrà dimostrare di avere le carte in regola per farsi valere tra i corridoi della prestigiosa scuola di polizia John Jay, pur sempre con la debita accortezza di salvarsi la pellaccia messa a repentaglio dal solito più o meno fortuito concatenarsi di delittuosi eventi. Ed ecco che il buon caro Aloysius interverrà con il suo solito, opportuno tempismo, questa volta muovendo i fili della scena, restando un po’ defilato, supervisionando in modo quasi paterno e, ovviamente, fornendo gli elementi chiave per risolvere i misteri più impellenti e pericolosi, grazie al suo inesauribile pozzo di risorse (non solo finanziarie) e scomodando addirittura per l’occasione Sir Conan Doyle e Sherlock Holmes.

Chi di Pendergast avrebbe anche un poster sopra il letto se esistesse (e soprattutto chi è profondamente convinto di essere la reincarnazione di Costance Green… – D10genes, questa è rivolta a te…), sa che il britannico Investigatore e il suo autore, sono una delle sue grandi passioni (insieme all’opera, il vino superlativo, il the verde cinese…v. sotto) e perciò può immaginare come l’ausilio “professionale” di uno straordinario manoscritto inedito dell’inquilino di Baker Street 221B, l’abbia quasi portato ad uno stato di (controllato) Nirvana.

Il resto non lo svelo. Panegirici ne ho già scritti. Sicuramente da sottolineare l’ottimo ed esaltante ritorno di Doug&Linc, la cui narrazione è un po’ come uno degli invecchiati francesi tanto apprezzati da A.X.L.P. …migliora con il tempo.

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Titolo: Nel fuoco
Titolo originale: White Fire
Autore: Douglas Preston & Lincoln Child
Traduttore: Cristofani R.
Editore: Rizzoli
Collana: Rizzoli best
Data di pubblicazione: 2013 (prima edizione); 3 Gennaio 2014 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio)
Prezzo: 18,50 €
Pagine: 447
Codice ISBN: 9788817072137

King’s Mountain Oolong (green tea)

Vediamo di fornirvi qualche notizia su questo particolarissimo, pregiatissimo e costosissimo the verde, ovviamente il preferito del nostro illustrissimo agente speciale. Cosa non darei per sorseggiarne una tazza in sua compagnia…

Sicuramente gli esperti conoscitori the saranno concordi nel ritenere il prodotto cinese quello qualitativamente più elevato e raffinato.
King'sMountainOloong Il King’s Mountain Oolong (e le mountains in questione sono quelle del territorio centrale di Taiwan) è un tipo di the verde semi-fermentato che conserva tutti i nutrienti naturali e benefici contenuti in un the verde non fermentato, ma senza quel sapore forte di erba, intenso al gusto che molti trovano fastidioso. La sua coltivazione è molto simile a quella del vino e già questo è indice di quanto il King’s Mountain Oolong sia speciale.
Ovviamente la soluzione ideale sarebbe quella di gustarne una tazza seconda la pratica tradizionale cinese (magari presto su questi schermi), in ogni caso già dal primo sorso, la bocca verrà avvolta da un sentore fresco, a tratti astringente, che si trasformerà presto in un retrogusto floreale, aromatico e fragrante che corroborerà piacevolmente anche la gola.

Che il the verde sia un toccasana per la salute ormai è da tempo conclamato, ma è importante soffermarsi nello specifico per segnalare le plurime proprietà del King’s Mountain Oolong per una vita longeva e in salute.
Virtù depurative e digestive, ma anche ottimo protettore dei nostri polmoni, come attestato da recenti ricerche di alcuni scienziati giapponesi (pare che molti fumatori passivi dell’Estremo Oriente abbiano trovato nell’Oolong una valida profilassi per tutelarsi, per quanto possibile, dalle esalazioni di nicotina altrui!). In breve, possiamo anche riassumere che questa magica bevanda offra anche peculiarità: antiossidanti (come tutti i tipi di the verde, non dimenticatelo!), anticancro, diuretiche, favorisce l’eliminazione dei batteri del cavo orale che causano l’alito cattivo, depura il sangue, tiene sotto controllo il colesterolo, è uno stimolante “buono”, con una bassissima percentuale di caffeina, contiene quantità significative di vitamina A, C e E e infine è un antisettico naturale.

Tuttavia, questo concentrato di benessere non è sicuramente amico del portafoglio, essendo tra i the più costosi al mondo (ne esistono anche versioni low cost, prodotte ad esempio in Vietnam), ma la piacevolezza del suo gusto penso che ripagherà (almeno per una volta) lo sforzo economico!

Un po’ di sale in zucca: …”There is an early train to town, Watson, but I think we shall just have time for a cup of tea at the Chequers before we catch it.”…
(Sir Arthur Conan Doyle, The Adventure of the Creeping Man – Sherlock Holmes)

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Due tombe


DUE TOMBE

Geniale.

La recensione a questo libro potrebbe finire qui ed essere più eloquente di qualsiasi commento ulteriore, ma credo che sia allo stesso modo un peccato non spendere le giuste parole di elogio all’ultima – e tanto sospirata – fatica letteraria della premiata ditta Preston&Child.

Innanzitutto, però, un piccolo rimprovero che si dissolverà nel vento senza giungere al destinatario ignoto, ma che mi sento di dover sollevare: non si può far attendere più di due anni dalla pubblicazione del precedente capitolo di questa, che ricordiamo, è una trilogia senza soluzione di continuità; va bene la suspence, comprensibili le strategie di vendita e il voluto progressivo lievitare del desiderio di conoscere le sorti dei nostri beniamini, ma trovo che sia una scelta un tantino subdola e crudele.

Said that, direbbe Vinnie, veniamo al consueto panegirico di A.X.L.P.

L’avevamo lasciato nel bel mezzo di una rocambolesca sparatoria a Central Park (NY), forse con la sua reattività felina leggermente compromessa dal programmato ricongiungimento con l’amata moglie Helen…o forse no…
I suoi riflessi sono sempre quelli incredibili di sempre, la sua attenzione rasenta livelli al limite del comprensibile umano, la sua agilità e la sua incoscienza sono degne di uno sbarbatello quindicenne…

Ma…c’è un fattore…la cosiddetta Finestra di Copenhagen. Un sesto senso. Il passo che precede sempre. Il braccio che si muove prima del pensiero.

E P. deve reagire, deve tornare ad essere Aloysius, quello che sostiene: I cannot stay away from an interesting case. An annoying habit but very hard to break.

Un guizzo, un dettaglio, un pensiero che viene dal passato, da una crudele realtà che si credeva sepolta, ma che sta preparando il suo ritorno…come un vulcano sopito pronto ad eruttare nuovamente…e a distruggere tutto, a coprire di lava incandescente quello che il cinismo disumano di alcuni dei peggiori antichi incubi dell’umanità stava tentando di ripristinare nel mondo. Der Bund.

…E secolari segreti verranno svelati…

La tranquilla serenità di un quadro famigliare di fine ‘800 in una tenuta del Sud degli Stati Uniti, o nelle fredde terre delle Kansas; la pace dopo mesi, anni di tempeste; nuovi e dolci inizi.

L’Agente Speciale Aloysius Xingù Leng Pendergast è tornato…moving like a cat, but he’s got more lives that any cat I’ve ever met.

Giudizio di Weareborg7of9: gufo libro45

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Titolo: Due tombe
Titolo originale: Two Graves
Autore: Douglas Preston & Lincoln Child
Traduttore: Cristofani R.
Editore: BUR
Collana: Best BUR
Data di pubblicazione:
11 Dicembre 2012 (prima edizione); 11 Febbraio 2014 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio) 
Prezzo: 9,90 €
Pagine: 571
Codice ISBN: 9788817071598

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L’ultimo giorno


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Dall’autore de La mappa del destino e Il marchio del diavolo, il nuovo romanzo dell’estate: L’ultimo giorno.

Cyrus O’Malley è un detective dell’Fbi incaricato di fermare il misterioso serial killer che firma i suoi delitti con un foro di trapano sui crani delle sue vittime.

Alex Weller è un brillante neurologo. Da bambino resta coinvolto in un incidente stradale nel quale perdono la vita i suoi genitori. Ha un’esperienza di pre-morte che lo segnerà per tutta la vita e che guiderà la sue ricerche.

Bliss è una droga sintetica che inonda i mercati mondiali. A detta di chi la prova è in grado di cambiare radicalmente la vita di chi la assume anche solo una volta.

Questi sono i protagonisti del nuovo romanzo di Glenn Cooper, una lotta tra gatto e topo su un terreno al confine tra credenze religiose e progresso scientifico. Cooper si muove con consumata abilità e il risultato è soddisfacente, anche se continuo a preferire il filone della Biblioteca dei Morti, in cui a parer mio riesce ad esprimere appieno le sue potenzialità.

Giudizio di D10genes: gufolibro4_tras

Titolo: L’ultimo giorno
Titolo originale: Near death
Autore: Glenn Cooper
Traduttore: Cantoni Elena
Editore: Tea
Collana: I grandi della Tea
Data di pubblicazione: 2012 (prima edizione); 19 Giugno 2013 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio)
Prezzo: 13 €
Pagine: 452
Codice ISBN: 9788850232130

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Il respiro del ghiaccio


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Il thriller poliziesco non è il mio genere preferito, ma la scelta di questo libro si è basata esclusivamente sull’ambientazione: mi piacciono i paesaggi artici e i climi freddi. L’aspettativa non è andata delusa.
Si inizia con un’automobile che si perde nella nebbia a poche miglia da casa, con le foglie degli alberi che si appiccicano sui finestrini; la guidatrice è una giovane poliziotta (che tanta parte avrà nella vicenda) che avendo dimenticato a casa il cellulare……
Personaggi ben delineati e colpi di scena si susseguono fra terra e fiumi gelati, nebbie, in una corsa contro il tempo per ritrovare – forse – una bambina rapita in modo inspiegabile e insieme cercare di arginare una serie di sparizioni di giovani donne. La soluzione, se ci sarà, si intreccia con le vicende umane (anch’esse molto intricate) delle persone che ruotano intorno alla vicenda.
E c’è anche un finale alternativo (che ho scoperto una settimana dopo aver finito il romanzo).

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Titolo: Il respiro del ghiaccio
Titolo originale: The Burying Place
Autore: Brian Freeman
Traduttore: Colitto Alfredo
Editore: Piemme
Collana: Piemme linea rossa
Data di pubblicazione: 2009 (prima edizione); 27 Agosto 2012 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio)
Prezzo: 11,50 €
Pagine: 462
Codice ISBN: 9788856629040

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