![La scomparsa dell'Erebus](https://ilessi.wordpress.com/wp-content/uploads/2016/02/la-scomparsa-dellerebus.jpg?w=200&h=300)
La vicenda tratta di una vera missione nell’Artide, i velieri Erebus e Terror alla ricerca del fatidico passaggio a nord-ovest; almeno all’inizio.
Si descrivono tutte le fasi che precedono la partenza, i principali personaggi (reali) e poi inizia il viaggio.
Con circa 800 pagine gocciolanti di neve, ghiaccio e gelido sudore, ad un certo punto subentrano alcuni elementi della tradizione eschimese, un mostro sanguinario ed una giovane ed enigmatica ragazza senza lingua. Bisogna dare atto all’autore di un’accurata ricerca scientifica sulla meteorologia artica, i paesaggi e la cultura locale.
Le varie fasi della spedizione vengono descritte in prima persona da molti appartenenti alla spedizione, dai comandanti, agli ufficiali fino ai semplici marinai.
Non è una lettura adatta ai facilmente impressionabili, consigliata a chi da grande vuol fare il “coroner”.
Giudizio di Ezechielelupo2: ![gufolibro4_tras](https://ilessi.wordpress.com/wp-content/uploads/2014/02/gufolibro4_tras.png?w=690)
Terror ed Erebus: due giganti della terra, due cuori pulsanti di fuoco, i vulcani del continente antartico. Terror ed Erebus: 2 imponenti ammiraglie britanniche, spavalde portatrici di uomini e arroganti solcatrici di onde immote e nere di profondità, 2 misteri inabissati, 2 tristi leggende di cui la Provvidenza (o…che cosa?) ha punito la tracotanza.
Gradi e onorificenze non salveranno quei timorati di Dio al servizio di Sua Maestà: il Mare.
La Natura, l’assoluto, il bianco e l’ignoto, la sfida dell’uomo ad andare oltre, per arrivare là dove…nessun nuovo pianeta inesplorato, ma solo il legame tra un mondo e l’altro…là dove la Terra svolta, dove l’umanità è convinta di poter progredire, ma l’evoluzione Darwin la stava ancora teorizzando.
Anni di buio, di dolore e di morte.
Troppa, troppe.
Inaccettabile il destino, ingovernabile il Fato.
E la vita cambia, travolta dal vento gelido del polo artico, straziata dalle unghie del demonio, ibernata dal silenzio della notte.
“O frati”, dissi, “che per cento milia
perigli siete giunti a l’occidente,
a questa tanto picciola vigilia
d’i nostri sensi ch’è del rimanente
non vogliate negar l’esperïenza,
di retro al sol, del mondo sanza gente.
Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza”.
Li miei compagni fec’ io sì aguti,
con questa orazion picciola, al cammino,
che a pena poscia li avrei ritenuti;
e volta nostra poppa nel mattino,
de’ remi facemmo ali al folle volo,
sempre acquistando dal lato mancino.
Tutte le stelle già de l’altro polo
vedea la notte, e ‘l nostro tanto basso,
che non surgëa fuor del marin suolo.
(Divina Commedia, Inf. XXVI)
Giudizio di Weareborg7of9: ![gufolibro4_tras](https://ilessi.wordpress.com/wp-content/uploads/2014/02/gufolibro4_tras.png?w=690)
Titolo: La scomparsa dell’Erebus
Titolo originale: The terror
Autore: Dan Simmons
Traduttore: Staffilano Gaetano Luigi
Editore: Mondadori
Collana: Omnibus
Data di pubblicazione: 8 Gennaio 2007 (prima edizione); 16 Giugno 2008 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio)
Prezzo: 20,00 € (attualmente di difficile reperibilità)
Pagine: 787
Codice ISBN: 9788804580027