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Verdi colline d’Africa


verdi colline d'africaDifficile parlare di questo libro letto (e riletto) molti anni fa, quando nessuno pensava che l’ecosistema fosse in pericolo e la caccia era considerata come una lotta di un uomo contro un animale; il rispetto ambientalistico arriverà più tardi (ricordiamoci che i fatti si svolgono negli anni ’30).
Consideriamo il romanzo solo dal punto di vista letterario: magici i luoghi, le descrizioni di un’Africa incontaminata, magica l’Africa; sono passati circa ottant’anni. Non credo che Hemingway la riconoscerebbe, e tanto meno ci andrebbe a cacciare.
Quando l’ho letto per la prima volta non mi aveva entusiasmato (ma ero molto giovane), solo una seconda rilettura parecchi anni dopo me l’ha rivalutato, al punto di essere uno dei romanzi che più ho apprezzato dello scrittore. Questa la ragione che mi ha fatto decidere di riproporlo.
Provate a leggerlo, mettetevi nei panni di un uomo che amava le emozioni forti, dimenticate di essere contrari alla caccia (come ormai lo è la maggior parte di noi) e gustatevi un libro che saprà risvegliare emozioni che non sempre la lettura riesce a dare.

Giudizio di Ezechielelupo2: gufolibro5_tras

Titolo: Verdi colline d’Africa
Titolo originale: Green Hills of Africa
Autore: Hemingway Ernest
Traduttore: Bertolucci Attilio e Rossi Alberto
Editore: Mondadori
Collana:  Oscar classici moderni
Data di pubblicazione: 25 ottobre 1935 (prima edizione); 28 Luglio 1998 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio)
Prezzo: 10 €
Pagine: 256
Codice ISBN: 9788804455721

Chapatis

Ricetta che, a dispetto dell’apparente semplicità, è diffusa nell’Africa orientale – proprio tra Kenya e Tanzania – solo tra la gente ricca che ha le risorse per poter comprare della farina importata.
Uno snack che si può gustare dolce o salato a seconda della salsa con cui lo si accompagna. Sicuramente gustoso anche senza alcun condimento.

ChapatiIngredienti:

  • 3 tazze di farina per tutti gli usi;
  • 1/2 di cucchiaio di sale;
  • 3/4 di tazza + 1-3 cucchiai di olio di semi;
  • 3/4 di tazza di acqua (se necessaria);

Procedimento:

Incominciate a combinare in una ciotola piuttosto capiente il sale e 2 tazze e 1/2 di farina; aggiungete anche i 3/4 di tazza di olio e mescolate bene; versatevi anche l’acqua a poco a poco: il composto deve risultare soffice. A questo punto, lasciate riposare la pasta per 5-10 minuti.
Spolverate di farina la superficie da lavoro e ricava delle palline di pasta di circa 5 cm e spianatele con l’aiuto di un mattarello, fino a che non siano spesso poco meno di 0,5 cm.
Scaldate un cucchiaio di olio in una padella antiaderente per 1 minuto, dopo di che friggete i vostri chapati per circa 3-5 minuti per lato.
Una volta cotti a puntino (dovranno prendere un sano colore ambrato), toglieteli dalla padella e lasciate che qualche foglio di carta assorbente trattenga l’olio in eccesso.
Non vi resta che servirli immediatamente ben caldi, oppure riporli in un contenitore ermetico e proporli in un secondo momento.

Un po’ di sale in zucca: …“Now, being in Africa, I was hungry for more of it, the changes of the seasons, the rains with no need to travel, the discomforts that you paid to make it real, the names of the trees, of the small animals, and all the birds, to know the language and have time to be in it and to move slowly”…
(Grenn Hills of Africa,
Ernest Hemingway)

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Relazione del primo viaggio intorno al mondo


antonio pigafetta

 

…”Luni a 10 de agosto, giorno de Santo Laurenzio, nell’anno della Natività del Nostro Salvatore 1519, una piccola flotta lasciò il molo di Siviglia con 237 uomini. Lo scopo del viaggio era “scoprire la speziera” nelle isole di Maluco, attraverso “lo Mare Oceano” e navigando sempre verso occidente”…

Antonio Pigafetta, vicentino cavaliere di Rodi, imbarcato sulla nave ammiraglia al comando del capitano generale, il gentiluomo portoghese dal nome famoso di Fernando de Magaglianes, ha il compito di tenere il diario di bordo, resoconto dettagliato di questa avventurosa missione, della prima storica navigazione intorno al Globo terrestre.

Un viaggio affascinante, pericoloso, dove ad ogni attracco l’equipaggio vivrà nuove esperienze,

E i lettori saranno cullati dal dondolio della nave sulle onde, inebriati dal profumo di fiori delicati e da quello pungente dei chiodi di garofano e della cannella. Condivideranno il cibo con popolazioni fino allora sconosciute con le quali scambieranno doni e scopriranno un nuovo passaggio verso Occidente.

La relazione di questi tre anni di navigazione, pubblicata nel 1524, scritta in un vecchio italiano, farcito da molti vocaboli in dialetto veneto, verrà fatta dono a la sacra maestà de don Carlo, insieme a cose da essere assai apprezzate da un simil signore.

Giudizio di 2Mog2: gufo libro45

60x60_07_cuffie Ascolta un brano del libro: Relazione del Primo Viaggio Intorno al Mondo

Titolo: Relazione del primo viaggio intorno al mondo
Titolo originale: Relazione del primo viaggio intorno al mondo
Autore: Antonio Pigafetta
Traduttore: –
Editore: White Star
Collana: I classici dell’avventura
Data di pubblicazione: 1524 (prima edizione); 12 Febbraio 2008 (Attualmente non più in commercio)
Prezzo: –
Pagine: 240
Codice ISBN: 9788854009516

Chiodi di garofano e cannella

Le spezie più ricercate dall’equipaggio inviato dalla corte spagnola, erano sicuramente chiodi di garofano e cannella. Vediamo di conoscerle meglio, cercando di apprezzarne le maggiori qualità.
Naturalmente, conosciuti a tutti per il loro aroma, prezioso aiuto in cucina sia per la preparazione di pietanze salate che di dolci,  sono forse meno noti per le loro proprietà curative:

Chiodi di garofano:

Nome scientifico Syzygium aromaticum conosciuto anche come Eugenia caryophyllata.
Conosciuti fin dall’antichità, crescono spontaneamente nelle Isole Molucche, Antille e Madagascar, hanno grandi proprietà terapeutiche.chiodi-di-garofano

L’infuso viene utilizzato per alleviare nausea, indigestione e disturbi intestinali, depurando l’organismo. Ottimo, unito ad altre spezie, anche per curare micosi a mani e piedi.
Notevoli le proprietà antiossidanti, che combattono i radicali liberi, mantenendo giovane l’organismo.
L’olio estratto, applicato sempre diluito, ha grandi proprietà antisettiche per infezioni ed ustioni.
L’essenza, sempre diluita, usata come gargarismi, per mal di denti, tracheiti e varie infiammazioni del cavo orale.
L’aroma, insieme ad altre spezie, può aiutare anche nella cura di raffreddore, bronchite, sinusite, asma, reumatismi e artrite.
I chiodi utilizzati in cucina, permettono ai cibi di mantenere più a lungo intatti i valori nutrizionali degli alimenti con ovvi benefici sull’organismo.
Sembra anche siano un afrodisiaco naturale ed un valido aiuto per la memoria e l’affaticamento mentale.
Tintura di chiodi, unita a zenzero e cannella stimola l’appetito .
I chiodi con succo di limone, sistemati su finestre e balconi, aiutano a mantenere lontane le mosche.

Cannella:

Cinnamomum zeylanicun o Cannella regina, è la più pregiata e cresce soprattutto nello Sri Lanka; c’è anche la Cinnamomum cassia, o Cannella della Cina, ovviamente originaria dell’omonimo grande paese asiatico, è la più comune e meno costosa, proprio perché cresce nelle zone tropicali, mentre nelle altri parti del mondo non può essere coltivata se non in serra.
Contrariamente alle altre spezie, la cannella viene ricavata dalla corteccia essiccata dei rami e dei piccoli fusti dell’albero.
Gli antichi Greci la utilizzavano come digestivo, gli Egizi nel processo di imbalsamazione e la Bibbia la cita nel libro dell’Esodo.

cannella-foto Masticando i bastoncini, in mancanza di dentifricio e spazzolino, serve a sbiancare i denti.
Il mal di testa può essere alleviato con un massaggio sulle tempie con dell’olio alla cannella.
L’infuso contribuisce alla digestione, perché le sue proprietà stimolano l’enzima digestivo che divide i grassi.
Altri sono i benefici importanti: antiossidante, combatte il colesterolo, contrasta il diabete, stimola la circolazione ed è ottima contro la fame nervosa.
Antibatterico naturale, stimola il sistema immunitario, combatte le malattie da raffreddamento, aiuta nella cura contro funghi e batteri, è anche un disinfettante per ferite o zone infette.

Un po’ di sale in zucca: …”La tara è pigliare le spezierie per manco de quel che pesano, perché ogni giorno se seccano de più”…
(
Relazione del primo viaggio intorno al mondo, Antonio Pigafetta)

book-to-film Relacion del Primer Viaje arrededor del Mundo (2009), è la narrazione radiofonica basata sullo scritto di Antonio Pigafetta, ma anche sul giornale di bordo del pilata Francisco Albo e sulle lettere di Fernando de Magaglianes, e trasmessa su Radio Exterior de España (un programma francese!), in 15 puntate per un totale di 300 minuti.
E’ stato un progetto sostenuto dal Ministero della Cultura Spagnola e dall’Ambasciata delle Filippine di Parigi.

…”Books and movies are like apples and oranges. They both are fruit, but taste completely different”…
(Stephen King)

 

 

Categorie: Diario, Pigafetta Antonio, Spezie, Storico-avventuroso, Storico-biografico, Tradizioni, Viaggi | Tag: , , , , , , , , , , , | Lascia un commento

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