Contorni

Il vecchio e il mare


il vecchio e il mareCuba, parecchi anni fa.
Un vecchio pescatore va a pesca al largo dell’isola con la sua barchetta, accompagnato da un ragazzo – Manolo – che verrà costretto dai propri genitori ad abbandonarlo al proprio destino: porta sfortuna, non pesca mai niente. Questo, in modo stringato, l’antefatto.
Poi inizia il capolavoro: il vecchio, testardo, continua da solo per giorni, in attesa di quello che si potrebbe definire un colpo di fortuna: finalmente cattura un pesce spada….più grande della propria barca. Lo fissa all’esterno e da qui in poi emerge tutta l’abilità creativa di uno scrittore amato/odiato: Ernest Hemingway.
Il racconto è un susseguirsi di riflessioni su molti aspetti della vita intercalati alla lotta per salvaguardare la sua pesca, sempre più compromessa a causa degli squali.

Giudizio di Ezechielelupo2: gufolibro5_tras

Titolo: Il vecchio e il mare
Titolo originale: The Old Man and the Sea
Autore: Hemingway Ernest
Traduttore: Pivano Fernanda
Editore: Mondadori
Collana:  Oscar classici moderni
Data di pubblicazione: pubblicato per la prima volta sulla rivista Life nel 1952 (prima edizione); 1° Gennaio 2000 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio)
Prezzo: 10 €
Pagine: 140
Codice ISBN: 9788804488255

Cuban Black Bean Soup

Hemingway amava Cuba, soprattutto l’ha amata nell’ultimo periodo della sua vita, quello in cui produsse questo suo famosissimo libro. Era un grande parco giochi per gente ricca e che ambiva ai più sfrenati divertimenti, ma anche il perfetto habitat per chi voleva vivere in modo comodo ed informale. E poi c’era il Grande Fiume Blu (la corrente del Golfo) che prometteva la miglior pesca di marlin del mondo. E poi…
Il piatto che proponiamo è tratto dal libro Una Fiesta Mobile. A Tavola (e sotto il Tavolo) con Hernest Hemingway, di Gail McDowell, in cui viene raccontata la vicenda biografica e la carriera dell’autore attraverso i luoghi e soprattutto i sapori che hanno pervaso ogni cosa che intorno a lui di lui avesse il gusto.
Da p. 68:

CubanBlackBeanSoup Ingredienti (per 6 porzioni):

  • 500 gr di fagioli neri secchi;
  • 2,5 lt di acqua;
  • 120 gr di guanciale o pancetta;
  • 2 spicchi d’aglio tritati finemente;
  • 1 cucchiaino di cumino;
  • 1 cucchiaino di origano;
  • 1/2 di cucchiaino di senape in polvere;
  • 1 cucchiaio di olio di oliva;
  • 2 grosse cipolle tritate finemente;
  • 1 peperone verde tritato grosso;
  • Succo di mezzo limone;
  • Sale e pepe q.b.;
  • 6 fettine di limone;
  • 2 uova sode tritate;

Preparazione:

“Lasciate i fagioli a mollo in acqua abbondante per tutta la notte.
Buttate l’acqua e portate a ebollizione due litri e mezzo di acqua fresca. Aggiungete i fagioli, il guanciale o la pancetta. Abbassate il fuoco e lasciate sobbollire, parzialmente coperto, per un’ora o due, finchè i fagioli sono quasi cotti. Mescolate l’aglio, il cumino, l’origano e la senape in polvere. In una pentola scaldata l’olio e soffriggete la cipolla e il peperone, mescolando sempre. Quindi versate il succo del limone e mezza tazza dell’acqua di cottura dei fagioli. Coprite e fate cuocere piano per 15 minuti. Poi unite il tutto ai fagioli e fate cuocere ancora un’ora, parzialmente coperto.
Al momento di servire la minestra, passate due tazze di fagioli e rimetteteli in pentola. Togliete il guanciale. Versate la minestra nelle scodelle e decorate con l’uovo tritato e una fetta di limone.”

Un po’ di sale in zucca: …“It is good that we do not have to try to kill the sun or the moon or the stars. It is enough to live on the sea and kill our true brothers.”
(Ernest Hemingway,
The Old Man and the Sea)

 

book-to-film Segnaliamo il capolavoro del 1958 di John Sturges, vincitore anche di un premio Oscar, l’anno successivo, per la migliore colonna sonora firmata Dimitri Tiomkin, nonchè in lizza anche per il riconoscimento come miglior attore protagonista a Spencer Tracy – nel ruolo di Santiago. The-Old-Man-and-the-Sea-1958-Hollywood-Movie

 

Esiste una breve versione d’animazione, The Old Man and the Sea di Aleksandr Petrov (1999), realizzata in un interessante stile pittorico. Questa versione ha vinto nel 2000 il premio Oscar per l’animazione.
Il titolo Staretzat i moreto di Petko Spasov (2002, Bulgaria), è invece un adattamento molto libero del soggetto di Hemingway.

…”Books and movies are like apples and oranges. They both are fruit, but taste completely different”…
(Stephen King)

 

Categorie: Classico, Contorni, Drammatico, Hemingway Ernest, Letteratura americana, Premio Nobel Letteratura, Premio Pulitzer, Vegetariano | Tag: , , , , , , , , , , , , , | Lascia un commento

Un’eterna meraviglia


Un'eterna meraviglia

Romanzo postumo ed atipico, trovato per caso dagli eredi e pubblicato senza le probabili correzioni che la scrittrice avrebbe potuto effettuare.
Dalla gestazione ai primi passi di un bambino che già nei primi anni di vita dimostra un’eccezionale capacità di apprendimento. Sempre avanti rispetto ai coetanei, si stanca ben presto della scuola dove trova pochi stimoli; ne troverà nello studio dei suoi simili, nel padre, ed in seguito……non roviniamo il gusto della scoperta.
Ritroviamo l’anima della Buck nella seconda parte, quando la sua amata Cina rivive nella figura di un anziano antiquario e di sua figlia conosciuti a Parigi.

Giudizio di Ezehielelupo2: gufolibro4_tras

60x60_07_cuffie Ascolta un brano del libro: Un’Eterna Meraviglia

Titolo: Un’eterna meraviglia
Titolo originale: The eternal wonder
Autore: Pearl S. Buck
Traduttore: Bagnoli K.
Editore: Mondadori
Collana: Scrittori stranieri
Data di pubblicazione: 2013 (prima edizione); 30 Settembre 2014 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio)
Pagine: 300
Prezzo: 18 €
Codice ISBN: 9788804640431

 

Tofu impanato e fritto con salsa speziata al burro di arachidi

Pearl S. Buck era anche conosciuta con il suo nome cinese – Sài Zhēnzhū – per il suo grande amore per questo paese, dove visse una buona parte della sua vita e dove ambientò il suo romanzo più famoso, La Buona Terra.  che le valse il premio Nobel nel 1938.
Non poteva quindi mancare qui un piatto della cucina cinese…ma che non fosse il classico riso alla cantonese!

Tofu Ingredienti per 2 persone:

  • 200 g di tofu;
  • 2 cucchiai di amido di mais;
  • sale e pepe in base al gusto;
  • olio per friggere q.b.;

Per la salsa:

  • 1 cucchiaio di burro di arachidi;
  • 3 cucchiai di latte scremato o latte di soya o latte di cocco;
  • 1 cucchiaino di polvere d’aglio (a chi piace);
  • 1 cucchiaino da the di salsa di soya;
  • 1 cucchiaino da the di salsa al peperoncino e salsa Ketchup,
  • 1 pizzico di peperoncino;
  • sale e pepe in base al gusto personale;

Procedimento:

Scolate bene il tofu asciugandolo un po’ con della carta da cucina; tagliatelo a cubetti, della dimensione di un boccone e impanatelo con l’amido di mais avendo cura di non tralasciare nessun lato.
Scaldate poco olio, la quantità giusta per ricoprire il fondo del tegame, e friggetevi i dadini di tofu un po’ alla volta, facendo attenzione che su ogni lato si formi una piccola crosticina.
Scolateli su carta assorbente, spolverateli con sale e pepe e adagiateli sul piatto di portata.
Portateli in tavola accompagnati dalla salsa, che avrete preparato in questo modo: dopo che avrete scaldato il latte in un pentolino, aggiungetevi il burro di arachidi, amalgamandolo bene al latte, poi arricchite con le salse e gli altri sapori.
Servite come aperitivo caldo, magari accompagnato da una profumata zuppa di legumi cinesi.

Un po’ di sale in zucca: …”They cannot take the land away from me. the labor of my body and the fruit of the fields I have put into that which cannot be taken away. If I had the silver, they would have taken it. if I had bought with the silver to store it, they would have taken it all. I have the land still, and it is mine.” …
(La buona terra,
Pearl S.Buck)

Categorie: Aperitivi&Stuzzichini, Buck Pearl S., Classico, Contorni, Cucina cinese, Vegetariano | Tag: , , , , , , , , | Lascia un commento

L’ultima fuggitiva


LUltima FuggitivaCi sono libri che si fanno apprezzare più per l’atmosfera e l’aria di vivida tranquillità che lasciano respirare in ogni pagina, che per un qualche intrigante intreccio degli eventi narrati.
La semplice e pragmatica vita dei Quaccheri (o Amici) americani apparentemente stride con le travagliate vicende degli schiavi neri che fuggivano alla ricerca della libertà oltre i confini settentrionali della liberissima terra degli Stati Uniti d’America, ma in realtà, di concitato e “drammatico” c’è solo il vago sapido sentore, come se quel granoturco che tutto contamina lì, oltreoceano – e con cui la nostra britannica Honor Bright non riuscirà mai ad andare completamente d’accordo – avesse coperto anche le sfumature di sapore che impreziosivano, con risultati sempre originali, i precedenti romanzi della Chevalier.

Da segnalare la solita doviziosa curiosità dell’autrice nell’indagare i più profondi segreti di un’arte (in questo caso quella del cucito, in modo particolare l’affascinante pianeta dei quilt, le trapunte di rombi, precisissime impunture ed “affetti” della comunità degli Amici) e la sua solita abilità nel raccontarcela attraverso gli occhi e le mani dei suoi comunque sempre ben caratterizzati personaggi.

Una debolezza generale che rilevo con rammarico, sarà anche per la cordiale simpatia che istintivamente provo nei confronti di certe scenografie e vite, ma che per quella loro stessa disarmante onestà (intellettuale) non posso ignorare.
Peccato.

Giudizio di Weareborg7of9: gufolibro3_tras

60x60_07_cuffie Ascolta un brano del libro: L’Ultima Fuggitiva

Titolo: L’ultima fuggitiva
Titolo originale: The Last Runaway
Autore: Tracy Chevalier
Traduttore: Ortelio Massimo
Editore: Neri Pozza
Collana: Bestseller
Data di pubblicazione: 2013 (prima edizione); 30 Ottobre 2014 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio)
Pagine: 313
Prezzo: 9,90 €
Codice ISBN: 9788854509160

Pannocchie Honor! (Granoturco…ancora!)

Eh sì, la nostra Honor Bright da Bridport, Inghilterra, non aveva mai provato questa prelibatezza molto americana. A dir la verità non aveva mai dovuto avere a che fare con il granoturco prima di sbarcare sulle sponde d’oltreoceano e rendersi ancor più mestamente conto che questo cereale si infilava letteralmente dappertutto (e non solo nei piatti!) nelle case degli Amici della sua nuova comunità, della sua nuova…famiglia. E proprio a casa di Jack Haymaker, il suo futuro marito, prova per la prima volta questa semplice delizia contadina (v.brano).
Non disponendo di un fuoco tradizionale, ci siamo accontentati di un forno, ma il risultato è stato comunque da leccarsi i baffi…anzi, le dita!

IMG_4509 Ingredienti (per 2 porzioni):

  • 2 pannocchie (già pulite e bollite – le si trova in un qualsiasi supermercato);
  • 2 cucchiai di burro;
  • 100 gr. di formaggio svizzero;
  • Prezzemolo q.b.;
  • Sale q.b.;
  • Pepe q.b.;

Procedimento:

Essendoci già procurati le pannocchie pulite e prebollite, non ci resta che preparare il condimento.
In una tazza, mischiate il burro ammorbidito, amalgamando bene insieme anche le spezie.
Disponete le vostre pannocchie in una teglia imburrata e versatevi sopra il composto di burro, con l’accortezza di farvele rotolare in modo uniforme.
Preriscaldate il forno a 220° e poi infornate le pannocchie per circa 15 minuti.
Nel frattempo, in un pentolino, sciogliete a fuoco lento il formaggio. Una volta pronte, togliete le pannocchie dal forno e fatevi colare sopra il formaggio fuso.
Da gustare calde o freddo, a vostro piacimento.

Un po’ di sale in zucca: …”A happy home is more than a roof over your head, it’s a foundation under your feet”…
(Proverbio Amish)

Categorie: Chevalier Tracy, Contorni, Narrativa, Piatti unici, Storico | Tag: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , | Lascia un commento

Il trono di spade II: Lo scontro dei re


$_35

Concludendo la recensione sul primo capitolo delle “Cronache” (https://ilessi.wordpress.com/2014/07/16/il-trono-di-spade-1-il-gioco-del-trono/), avevo promesso che la successiva sproloquiata sulla saga che sta facendo impazzire il mondo -soprattutto quello orbitante intorno alla sottoscritta -, sarebbe stata più professionale e critica. Lo spergiuro era relativo all’impegno, non al risultato, ma darò prova di essere degna dei Targaryen.

Ehm…dicevo…

Chiudiamo gli occhi ed eccoci di nuovo tra le terre di Ghiaccio di Westeros e l’arido Fuoco di Essos (la “mia” Dany Fly Zone per intenderci…i draghetti sono cresciuti e svolazzano pasciuti e felici sopra le teste intrecciate del mio khalasar), dove ormai si respira aria di guerra. Il Trono di Spade è ufficialmente occupato dall’irritante e poco regale Joffrey Lannister (ops…un lapsus!), ma gli zii del biondo e ricciolo figliolo di mamma Cersei, non sembrano lieti di vedere il nipotino armeggiare a sproposito picche e spade con una corona in testa e partono dalle loro tranquille dimore agli estremi confini del prossimo venturo Inverno per imporre i loro validi argomenti in merito.
Sangue chiama sangue e in questo scarso migliaio di pagine, zio George ha dato veramente sfogo a tutta la sua sete di truculenza (non occorre essere dei veri nerd per cogliere l’ironia del web a tal proposito), coinvolgendo tutti i Sette Regni in questa infinita lotta dai tratti apocalittici.
Nessuno verrà risparmiato.
…Tranne forse la solita qui presente nuova Khalesi dei Dotraki che ha problemi di altra natura, incaponita su altre ambizioni e che…attenti tutti voi che appena trovo una nave che mi si confà, scateno i cuccioli, i barbari dalle lunghe trecce e campanelli, imbarco (metaforicamente) ser Jorah e…qui è meglio che mi fermi! (n.b. le congetture sul destino di Daenerys, il trono, il parentame, le abitudini matrimoniali di famiglia, Jon, etc…sono piovute come tempesta in una sera di fine agosto attorno ad un tavolo e qualche birra e, in una sorta di brain storming senza soluzione di continuità, si insinuano come le canoniche pulci negli orecchi di tutti coloro che…hanno ancora qualche puntata da recuperare!).
Nel frattempo il povero Edd si rivolterebbe nella cripta di Grande Inverno – se solo potesse arrivarci – in quanto moglie e prole sono sparsi e spersi qua e là e l’inespugnabile fortezza del Nord viene messa a ferro e fuoco dall’ingrato spaccone Theon Greyjoy (del resto, anche del Titanic avevano detto fosse inaffondabile…le celebri ultime parole…)…ma…!
Non posso andare oltre…ho già rivelato più del lecito e non vorrei subire hackerate gratuite (eh no basta!…).

Lo so, probabilmente la promessa iniziale non può essere considerata esaudita, ma riconoscetemi un cambiamento: da solenne encomio all’Opera di Martin, sono passata ad un più frivolo ed (auto)ironico rapporto della mie recenti ore di lettura: da invasata seriosa, a rassegnata maniaca seriale (nel senso, “della serie” in questione!).
Del resto, passare dall’essere la “luna della (mia, di Drogo) vita” al “fulgido astro del (mio…ma anche no Xaro!!!) firmamento”, è un salto di qualità notevole!
Nella speranza che il sadico scrittore barbuto non fornisca ancora il suo desco di miele avariato (…dopo l’epiteto di cui poc’anzi, il dubbio sorge spontaneo), rinnovo con tutti i buoni propositi che conosco la mia promessa per il volume successivo, ma…ma!

…To be continued.

Giudizio di Weareborg7of9: gufolibro5_tras

60x60_07_cuffie Ascolta un brano del libro: Lo Scontro dei Re

Titolo: Il trono di spade 2: Lo scontro dei re (Il Regno dei Lupi, La Regina dei Draghi)
Titolo originale: A Clash of Kings
Autore: George R.R. Martin
Traduttore: Altieri S.
Editore: Mondadori
Collana: Oscar
Data di pubblicazione: 2 Febbraio 1999 (prima edizione); 30 Aprile 2013 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio)
Prezzo: 22 €
Pagine: 963
Codice ISBN: 9788804630739

Il Nord: barbabietole al burro

Pare che Tyrion le gustasse “in zuppa”, come accompagnamento di pesce freddo e…biscotti!…Va beh, la discutibile compagnia del Folletto sembra che si rifletta anche negli abbinamenti culinari, ma non sarò di certo io a discutere sulla nouvelle cuisine della “feccia” di Casa Lannister.
Vi propongo invece la ricetta tradizionale di un contorno dal sentore antico, dai colori sgargianti e dal gusto fragrante e morbido che  – vi assicuro – compiacerà il palato anche di quanti di solito storcono il naso di fronte a questo ortaggio semplicissimo e troppo spesso relegato negli angoli più remoti delle nostre dispense.
(Traduzione personale da A Feast of Ice & Fire – The Official Companion Cookbook, C. Monroe-Cassel & S. Lehrer, pp. 65-66)

ButteredBeets Ingredienti (per 4 porzioni):

  • 4-6 barbabietole, preferibilmente sia rosse che gialle;
  • 1 cucchiaino di prezzemolo fresco tritato finemente;
  • 4 cucchiai di burro non salato;
  • Olio EVO q.b.;
  • Una presa di sale;
  • Una presa di pepe nero in polvere;
  • Aceto balsamico q.b.;

Procedimento:

Per prima cosa, pre-riscandate il forno a 190°.
Ricoprite quindi le barbabietole con olio e avvolgetele poi in un foglio di alluminio; posizionatele su una teglia ricoperta di carta forno e arrostitele per bene (saranno necessari dai 45 ai 60 minuti ca.).
Una volta pronte e tolte dal forno, lasciate raffreddare le vostre barbabietole per una decina di minuti, poi pelatele e tagliatele in fettine sottili, dopo di che mettetele in padella con il burro. Fatele saltare per 5-10 minuti, conditele con le spezie e con un pochino di aceto balsamico.
A questo punto non vi resterà che servirle.
(N.b. l’effetto cromatico del mix di barbabietole sarà notevole!…Purtroppo il supermercato di fiducia non era fornito di entrambe le qualità, quindi, mi sono dovuta accontentare e lavorare di fantasia!).

Un po’ di sale in zucca: …”I loved a maid as fair as summer, with sunlight in her hair”…
(
A Clash of Kings, George R.R. Martin)

 

Categorie: Contorni, Cronache del ghiaccio e del fuoco, Fantastico, Fantasy, Martin George R. R. | Tag: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , | Lascia un commento

L’ombra del faraone


Contrariamente alle trame “mediche” di Cook, questa è veramente un’avventura sul Nilo.

Inizia con gli antichi profanatori di tombe ai tempi del faraone Seti.

Poi ritroviamo molti dei più famosi siti archeologici dell’antico Egitto in compagnia di una neolaureata egittologa che si ritroverà impelagata in situazioni incontrollabili più grandi di lei. Testimone suo malgrado di alcuni delitti, tutto ruota attorno al mercato clandestino di reperti archeologici.

Parrebbe che la tomba di Tutankamon nasconda molti più misteri e tesori di quelli scoperti da Carter nel 1922, ma perché allora non sono stati trovati?

Trama molto movimentata con personaggi che non sempre sono quelli che sembrano.

Giudizio di Ezechielelupo2: gufolibro4_tras

60x60_07_cuffie Ascolta un brano del libro: L’Ombra del Faraone

Titolo: L’ombra del faraone
Titolo originale: Sphinx
Autore: Robin Cook
Traduttore: Brera Carlo
Editore: Bompiani
Collana: I grandi tascabili
Data di pubblicazione: 1979 (prima edizione); 1° Gennaio 2002 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio)
Prezzo: 7,50 € (attualmente di difficile reperibilità)
Pagine: 252
Codice ISBN: 9788845250330

Fool Mudammes (ovvero la colazione dei faraoni)

Pare che questa saporita ricetta si tramandi dalla dorata epoca faraonica e che, anche attualmente, costituisca un’energetica e gustosa colazione alternativa (per i più temerari).

Fool Mudammes Ingredienti (per 4 persone):

  • 3 cucchiai di olio;
  • 1 cipolla a fette;
  • 1/4-1/2 tazza di salsa di pomodoro;
  • 1 cucchiaino di cumino in polvere;
  • 1/2 cucchiaino di coriandolo in polvere (o una puntina di pepe di cayenne);
  • 1/2 cucchiaino di sale;
  • 425 gr di fave;

Procedimento:

In una padella scaldate l’olio e fate soffriggere la cipolla per qualche minuto.
Versatevi il pomodoro, le spezie e salate, cuocendo il tutto per 2-3 minuti.
A questo punto aggiungetevi le fave e mescolate a fuoco basso.
Coprite e lasciate cuocere per 5 minuti.
Potete servire con del pane e con una spruzzata di olio EVO, salsa Tahini, limone o peperoncino.

Un po’ di sale in zucca: …”Tu hai stabilito il mondo per tuo figlio, lui che è nato dal tuo corpo, Re dell’Alto Egitto e del Basso Egitto, che vive nella verità, Signore delle Due Terre, Neferkhepure, Wanre il Figlio di Re, che vive nella verità, Signore dei Diademi, Akhenaton grande nella lunghezza dei suoi giorni. E per la Nobile Moglie del Re lei che lui ama, per la Signora delle Due Terre, Nefernefruate-Nefertiti, possa lei vivere e fiorire per l’eternità.”
(Inno al sole, Akhenaton, XVIII Dinastia, XIV sec. a.C.)

Categorie: Avventuroso, Contorni, Cook Robin | Tag: , , , , , , , , , , | Lascia un commento

Alba di fuoco


Sembra il classico modo di dire ma non è il Clive che conoscevo.

Allora si poteva essere sicuri che già dopo tre pagine si era immersi in qualche favolosa cerca, nelle foreste amazzoniche o fra i ghiacci del Polo, o più facilmente nelle profondità marine e Dirk con il suo inseparabile amico Al trovavano immancabilmente il modo di uscire da situazioni disperate in cui si cacciavano regolarmente.

Il romanzo scorreva ed alla fine c’era il rammarico di un’avventura conclusa, ben sapendo che alla prossima uscita tutto sarebbe ricominciato.

In questo caso i personaggi ci sono ancora, parallelamente ai figli di Dirk, ma mentre con i primi c’è azione a non finire, la stessa cosa non si può dire con i secondi.

In conclusione ne esce un romanzo che fa fatica a decollare e solo nella seconda metà sembra rispecchiare gli antichi splendori.

Giudizio di Ezechielelupo2: gufo libro35

Titolo: Alba di fuoco
Titolo originale: Crescent Dawn
Autore: Clive Cussler – Dirk Cussler
Traduttore: Pezzani S.
Editore: Tea
Collana: Teadue
Data di pubblicazione: 2010 (prima edizione); 30 Maggio 2012 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio)
Prezzo: 9 €
Pagine: 512
Codice ISBN: 9788850228591

Turkish Hash Brown (Patates Mucveri)

Come mettere d’accordo i palati dei componenti della famiglia Pitt in trasferta in Turchia?…Probabilmente questo sostanzioso contorno locale stuzzicherebbe non poco la loro avventurosa fame americana.

Patate Turche Ingredienti (per 3-4 persone):

  • 3-4 patate medie;
  • 1 cipolla;
  • 1 uovo;
  • 4-5 ciuffetti di prezzemolo fresco;
  • 1/4 di cucchiaio di bicarbonato;
  • 1/2 cup di farina;
  • Sale q.b.;
  • Pepe nero q.b.;
  • Olio per friggere q.b.;

Procedimento:

Pelate, lavate (e asciugate bene) e tagliate le patate a tocchetti.
Mettetele in un mixer insieme alla cipolla, al prezzemolo, sale e pepe. Tritate bene il tutto e poi versate il composto in una ciotola dove a questo punto aggiungete anche l’uovo, la farina e il pizzico di bicarbonato. Amalgamate perfettamente e poi testate la sapidità – ed eventualmente aggiustate con ancora un pochino di sale.
In una padella rendete bollente l’olio, in modo che sia pronto per friggere la pastella.
Aiutandovi con due cucchiai, raccogliete dei piccoli e compatti mucchietti di impasto e buttateli nell’olio (non dovrebbero sfaldarsi troppo!): lasciateli friggere bene su tutti i lati e poi scolarli assorbendo con un foglio apposito, l’eccesso di unto.
Da servire caldissimi!

Un po’ di sale in zucca:…”Ashhadu an la ilaha illa ‘llah; ashhadu anna Muhammadan rasulu ‘llah”…(“I witness that there is no god but Allah, and Muhammad is the messenger of Allah.”).
(Primo pilastro della fede islamica)

Categorie: Avventuroso, Contorni, Cussler Clive - Cussler Dirk | Tag: , , , , , , , , | Lascia un commento

La signora col cagnolino e altri racconti


Sono racconti d’amore quelli scritti e raccolti da Cechov sotto il titolo “La signora con il cagnolino“.

Amori corrisposti, amori respinti, altri malati, amori che ti annoiano ed altri ancora non voluti. E poi, c’è l’amore immaginario del soldato Rjabovic e, forse, proprio perché immaginario il più romantico e il più sincero.

C’è una caratteristica però che contraddistingue tutte queste storie: il finale ironicamente non scritto è sospeso e sembra attendere che il protagonista prenda la decisione di continuare nell’abitudine o di incamminarsi lungo una strada sconosciuta.

Cechov, da grande scrittore, non dà giudizi sui suoi personaggi, lascia al lettore il compito di vederli secondo i propri occhi, per renderli più veri e vitali.

Giudizio di 2Mog2: gufo libro45

60x60_07_cuffie Ascolta un brano del libro: La Signora con il Cagnolino

Titolo: La signora col cagnolino
Titolo originale: Дама с собачкой, Dama s sobačkoj
Autore: Anton Cechov
Traduttore: Gigante Giulia
Editore: Einaudi
Collana: Einaudi tascabili Serie bilingue
Data di pubblicazione: 1899 (prima edizione); 1° Gennaio 2001 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio)
Prezzo: 9,30 € (attualmente di difficile reperibilità)
Pagine: 95
Codice ISBN: 9788806157067

Carote alla panna acida e zenzero

Tra gli ingredienti principali della cucina russa ci sono sicuramente la panna acida e le spezie, che insaporiscono una meravigliosa verdura come le carote. Un piatto che si trova sulle tavole dei ricchi, nella cucina del popolo e nelle gavette dei soldati.

IMG_0397 Ingredienti :

  • Carote;
  • Zucchero;
  • Zenzero;
  • Paprika;
  • Sale;
  • Panna acida;
  • Burro;

Procedimento:
Pulite le carote e tagliatele a rondelle che metterete in una terrina. Preparare una miscela di zucchero, zenzero e sale (le dosi dipendono dal gusto) mescolate bene e lasciatele a marinare.
Trascorsa circa una mezz’ora, rosolatele in un po’ di burro per 10 minuti e metterle poi in una teglia ricoperte di panna acida.
Infornare a 200° per 15-20 minuti. Al termine cospargere di paprika.

Un po’ di sale in zucca:… “Il ricco mangia, il povero si nutre”
(Francisco de Quivedo)

Categorie: Cechov Anton, Classico, Contorni, Letteratura russa, Racconti | Tag: , , , , , , | Lascia un commento

La creazione di Star Trek


Anche per chi Star Trek l’ha visto, come me, da sempre, la lettura di questo libro porta a conoscere aspetti inaspettati su come è nata la prima serie negli ormai lontani anni ’70.
A parte tutte le difficoltà legate agli effetti speciali (visivi e sonori) – ricordiamoci sempre i passi da gigante fatti in questi anni – , quelle per convincere le reti televisive che il tempo era maturo per telefilms di fantascienza in TV, a trovare attori che si identificassero in personaggi al di fuori dei normali canoni, leggendo questo libro scopriamo per esempio come Spock era inizialmente mal visto (specialmente per le “sataniche”orecchie a punta) dalla produzione che si dovette in seguito ricredere per il personaggio che risultò il più amato della serie.
Chi si interessa di dati tecnici scoprirà la struttura dell’Enterprise, le misure, la velocità massima ed un’ infinità di dettagli di ogni tipo.
Ma ciò che più potrà sorprendere il lettore, oltre i gustosissimi aneddoti degli attori del set, scopriremo per esempio perché è stato “inventato” il teletrasporto, cosa in effetti sono gli strumenti chirurgici di Bonce, ma non voglio anticipare nulla.
Pur non essendo un racconto, si legge volentieri, riesce a trasmettere le difficoltà di quasi 50 anni fa per un mitico personaggio come Roddenberry (per chi non lo conoscesse, provate a cercarlo su Wikipedia) che ad un certo punto ha voluto rischiare e proporre Star Trek, non immaginando (credo neppure lui) tutto ciò che sarebbe seguito alla sua genialissima idea.

Giudizio di Ezechielupo2: gufolibro4_tras

60x60_07_cuffie Ascolta un brano del libro: La Creazione di Star Trek

Titolo: La creazione di Star Trek
Titolo originale: Making of Star Trek
Autore: Gene Roddenberry e E.Stephen Whitfield
Traduttore: Cordone Gabriella
Editore: Ultimo Avamposto Editore
Collana: 
Data di pubblicazione: 1968 (prima edizione); Ottobre 2004 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio)
Prezzo: 15 €
Pagine: 314
Codice ISBN: 9771594188016

I fagioli del Capitano Kirk

In questa ricetta i veri Trekker riconosceranno una succulenta pietanza – molto Yenkee – preparata e gustata da James Tiberius Kirk, dal Signor Spock e dal Dottor “Bones” MacCoy in occasione di una serata sotto le stelle (L’Ultima Frontiera – ST V).

Fagioli Capitano Kirk Ingredienti (per 4 persone):

  • 1 cipolla;
  • 1 spicchio di aglio;
  • Olio EVO;
  • Concentrato di pomodoro;
  • 1-2 scatolette di fagioli (già pronti);
  • Peperoncino (facoltativo);
  • 400 gr di salsiccia;
  • Sale qb.;
  • Pepe qb.;
  • 1/2 bicchiere di whiskey;

Procedimento:

In una padella antiaderente, si prepari il soffritto con la cipolla e lo spicchio di aglio (che una volta ben rosolato, verrà tolto). Dopo che la cipolla si è imbiondita, si aggiungano le salsicce, private del budello e tagliate a pezzettini. Quindi le si sfumi con mezzo bicchiere di whiskey.
Aggiungere poi i fagioli, mescolare e versare il concentrato di pomodoro (un cucchiaio dovrebbe bastare! Non si deve ottenere una “zuppa”!).
Salare, pepare ed eventualmente condire anche con poco peperoncino.
Quando il sugo si sarà ristretto, non resterà altro che servire.

Consigli: scegliere pure la tipologia di fagioli che si preferisce (in questo caso, sono stati usati dei borlotti).

Un po’ di sale in zucca:…“Don’t just shove food into your mouth. Taste the flavor exploding in your mouth. Appreciate the texture. Honor your food with the time you take.”
(William Shatner, aka Capitano J.T. Kirk)

Categorie: Contorni, Fantascienza, Ricette, Saggio, Whitfield Stephen E. – Roddenberry Gene | Tag: , , , , , , , , | Lascia un commento

Blog su WordPress.com.