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Il marchio di Giuda


Il Marchio di Giuda

Se la Sigma Force operasse davvero, il mondo sarebbe più sicuro…e sicuramente più interessante!
Per l’agente Pierce questa volta, salvare l’umanità significherà attraversare il pianeta in lungo e in largo e scendere fino alle più estreme profondità della terra e della sua conoscenza e trascendere dimensioni al limite del pensabile, perchè il rischio è pandemico, brutale e quasi fuori dalle possibilità umane.
Se è vero che gli angeli sono la perfezione di una Creazione plasmata ad immagine e somiglianza di Dio, è anche vero che il loro linguaggio resta un mistero a tratti irriverente, ma chissà per quanto tempo ancora insondabile, eppure…
Da secoli il mondo è falcidiato da pestilenze e morbi la cui origine non sempre gli scienziati sono riusciti a capire, seppur debellati e resi innocui, questi possono essere di nuovo scatenati se gli enigmi non verranno prima o poi risolti.
Marco Polo e il suo viaggio sono stati i precursori non solo del più florido contatto tra culture, ma forse anche gli impotenti spettatori di immortali calamità…future?
La missione è cruciale, la posta si gioca su più livelli, anche personali, la fiducia si trasforma in fede, cieca e onnipotente, anche nei nemici di tante battaglie, la vita nelle loro mani, per vincere la guerra.
Dove finiscono i tradimenti e dove inizia la verità?
Tra Italia e Turchia, l’altra parte del mondo e sotto le rovine di Angkor, fuggendo la minaccia di cianobatteri mutati e fluorescenti e senza il minimo passo falso, attraversando la trincea minata di spie terroristiche e bombe, i nostri eroi riusciranno nel loro intento e soprattutto torneranno tutti vivi?
Degno del miglior Indiana Jones (le citazioni si sprecano…!), forse la più straordinariamente assurda delle avventure della squadra di Washington, ma di certo, per me, la migliore fin qui letta; un voto altissimo per l’abilità di intreccio, il coinvolgimento, sempre altissima Spannung e adrenalina.
Credibilità “fantascientifica” argomentata secondo tutti i sacri crismi, azione costruita perfettamente: con Rollins non si sbaglia mai.

Giudizio di Weareborg7of9: gufolibro4_tras

Titolo: Il marchio di Giuda
Titolo originale: The Judas Strain
Autore: James Rollins
Traduttore: Zonetti M.
Editore: Tea
Collana: Best TEA
Data di pubblicazione: 2007 (prima edizione); 30 Ottobre 2014 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio)
Prezzo: 6,90 €
Pagine: 492
Codice ISBN: 9788850236312

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Il mercante di Cartagine


Il Mercante di Cartagine

Probabilmente si può considerare Gisbert Haefs uno dei maggiori appassionati conoscitori dell’antica Qart Hadasht e della sua storia: politica, cultura, atmosfere più affascinanti in epoca barcide non se ne potevano trovare in tutto l’Ecumene.
La narrazione storiografica su cui ci serve la pietanza principale del suo libro è quasi una fedelissima riproduzione cinematografica delle vicende del popolo punico di Libia e di quello in Iberia, intorno al 230 a.C., dieci anni dopo la disfatta della 1a Guerra Romana (dipende dai punti di vista…), quando l’argento dovuto a Roma, bruciava ancora l’orgoglio ferito e scottava tra le mani avide di uomini di affari e malaffari; sullo sfondo la Birsa, davanti il mare, il porto, le navi, le strade, suoni e odori di taverne e donne, di sangue e pericoli, di inganni, truffe e delitti.
Un giallo storico in versione 3D, degno dei più alti riconoscimenti per la fotografia palpabile in ogni soggetto ritratto (talento a mio dire più unico che raro quello dello scrittore tedesco, impressionante per il coinvolgimento e il mestiere), ma non vincitore per trama il filo che regge il romanzo: l’omicidio del romano Lavinio e le conseguenti indagini della anacronistica coppia formata dal capo delle guardie cartaginesi Bomilcare e dal suo “caro nemico” Tito Letilio. A tratti si ingarbuglia e si perde la dritta, o troppo indugiando, o troppo improvvisamente balzando per altri lidi, e risultando cosi complesso da seguire, anche quando, infine, le spiegazioni verranno presentate senza particolari trucchi o acrobazie.
L’intento è ancora una volta (Annibale, dello stesso autore, è consigliatissimo a riguardo) quello di celebrare il fu potenziale impero di Cartagine e dei suoi fautori abortiti – la storia insegna – quasi sul nascere per dinamiche di gelosie politiche interne che hanno portato alla distruzione il sogno glorioso di civiltà di Amilcare, Asdrubale e soprattutto di quell’enfant-prodige che di nome fa (sì, tuttora nelle cronache e nelle leggende) ANNIBALE.

Giudizio di Weareborg7of9: gufo libro35

Titolo: Il mercante di Cartagine
Titolo originale: Hamilkars Garten
Autore: Gisbert Haefs
Traduttore: Cospito Giuseppe
Editore: Tropea
Collana: I Marlin
Data di pubblicazione: 1999 (prima edizione); 20 Giugno 2000 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio)
Prezzo:  (attualmente di difficile reperibilità)
Pagine: 284
Codice ISBN: 9788843802616

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L’ombra dello scorpione


LOmbradelloScorpione

9 mesi di Apocalisse in cui la Vita dovrà lottare per vincere la Morte, dove la guerra manichea che dura dagli albori del tempo, ha finalmente esplicito luogo, in cui Bene e Male si devono incontrare e scontrare con l’umanità, le sue luci e le sue ombre.

Fin dove la Redenzione è possibile?

Romanzo di formazione, cammino di espiazione, riflessione sociologica moraleggiante, saggio drammatico di “antropologia avventurosa”.
Tutto e Niente.
Bianco e Nero. …un occhio rosso…pulsante…
Sogni e Incubi.
Uomini e Bestie. …o creature e mostri?…

Un mondo costruito ex novo, progettato dal machiavellico architetto del Maine, un nuovo ipotetico (ma non utopico!) presidente della zona libera…chi l’avrebbe mai detto che il gelido Colorado diventasse la culla della nuova civiltà degli ormai ex USA.
Le luccicanze dello Stanley Hotel (v. Shining) hanno avuto bisogno di un fuoco purificatore e…Boulder è salvo ormai, ma l’Est…la perdizione di Las Vegas, l’artifizio, la falsità, il marcio…un sacrificio permetterà la Risurrezione?

…”Non temerò alcun male”…

3 vite, per quanti migliaia di uomini, donne, bambini…”cuori nuovi”?

Ma L’ombra dello scorpione è sempre in agguato, pronta a nascondersi nelle bestie, nelle creature, nei mostri…negli uomini…

A dispetto di tutto ciò, ritengo sia un libro (di dimensioni effettivamente bibliche!) positivo e luminoso, dove la Fede, qualsiasi significato le si voglia attribuire, sia il trait d’union di tutti gli attori, comparse comprese, plasmati nella loro varietà molto “umana”…che fossero bestie, creature, mostri…
La chiusura del cerchio.

…”Ci serve aiuto, dedusse il Poeta”.
(E.D.)

Giudizio di Weareborg7of9: gufo libro45

Titolo: L’ombra dello scorpione
Titolo originale: The Stand
Autore: Stephen King
Traduttore: Amato Bruno e Dell’Orto A.
Editore: Bompiani
Collana: I grandi tascabili
Data di pubblicazione: 
1978 (prima edizione); 24 Gennaio 2014 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio) 
Prezzo: 14 €
Pagine: 929
Codice ISBN: 9788845275746

Strawberry Pie

…”C’era una crostata di fragole nel frigo. Era protetta dalla pellicola trasparente e, dopo che l’ebbe osservata a lungo con occhi spenti e pensierosi, Frannie la tirò fuori. La posò sulla credenza e ne tagliò una fetta. Una fragola cadde sul ripiano con un piccolo tonfo molle mentre trasferiva il pezzo di torta su un piattino. Raccolse la fragola e la mangiò. Pulì la chiazzetta di sugo sulla credenza con uno strofinaccio. Tornò a tendere la pellicola sui resti della crostata e la ripose nel frigorifero”…

Processed with Moldiv

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Ingredienti:

  • 2 rotoli di pasta sfoglia circolare;
  • 500 gr di fragole;
  • 1/2 tazza di zucchero bianco;
  • 1/4 tazza di zucchero di canna;
  • 1 cucchiaio di succo di limone;
  • 1/4 cucchiaino di sale;
  • 1/4 tazza di farina manitoba;
  • cannella q.b.;
  • 2 cucchiai di burro non salato e tagliato a pezzettini;
  • 1 albume sbattuto con un cucchiaino d’acqua;

Procedimento:

Preriscaldate il forno a 200°.
In una tortiera con bordo alto adagiare e spianare un rotolo di pasta sfoglia.
In una ciotola capiente mescolate insieme le fragole tagliate a pezzetti, i due tipi di zucchero, il succo di limone, il sale e la manitoba.
A questo punto, dopo aver incorporato bene tutti gli ingredienti, riempite la tortiera con il composto e livellate bene; spolverizzate con abbondante cannella e fate cadere piccoli riccioli di burro sulla superficie e coprite il tutto con il secondo rotolo di sfoglia (o ricavatene ritagli che utilizzerete per decorare la parte superiore della vostra torta come meglio credete).
Prima di metterla in forno, spennellatela con la mistura di albume e acqua, in modo tale da rendere la crosta lucida in cottura.
Infornate per una 20ina di minuti e poi abbassate la temperatura a 175° e completate la cottura per altri 25-30 minuti, fino a quando non vedrete dorare le sfoglie.
Una volta pronta, lasciate che si raffreddi perfettamente (qualche ora più tardi) prima di servire; l’interno avrà quasi la morbida consistenza di una marmellata con grossi pezzi di frutta: un ottimo contrasto con la croccantezza della crosta!).

Un po’ di sale in zucca:Per prima così infornò le torte, usando la conserva in scatola collocata sugli scaffali della dispensa e rabarbaro e fragole fresche colte nell’orto. Le fragole erano mature al punto giusto, Dio sia lodato, ed era bello sapere che non sarebbero andate sprecate. Già solo il fatto di cucinare la fece sentir meglio, perché cucinare voleva dire vivere. Una crostata di mirtilli, due di fragole e rabarbaro, e una di mele. Il loro profumo riempì la cucina, quel mattino. Le mise a raffreddare sul davanzale della cucina come aveva sempre fatto”…
(Stephen King, L’ombra dello scorpione)

book-to-filmDiventerà presto una miniserie televisiva (come già avvenuto nel 1994) prodotta da Warner Bros per Showtime, per poi culminare in un vero e proprio film; produzioni entrambe affidate al fan kingiano Josh Boone, ma che vedranno sicuramente un coinvolgimento del Re stesso.
Si vocifera di un Randall Flagg con il volto del premio Oscar Matthew McConaughey.

…”Books and movies are like apples and oranges. They both are fruit, but taste completely different”…
(Stephen King)

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Labirinto blu


Labirinto Blu

891 Riverside, New York.
L’agente speciale Aloysius Xingú Leng Pendergast sta finalmente godendo della pacifica ricchezza della sua biblioteca, quando uno squillo del citofono sconquassa ancora una volta quella serenità riconquistata in mesi di tanta fatica e forza di volontà.
Il presente si annuncia con nefasto ghigno, il passato si riaffaccia con dolorose cancrene, il futuro si nasconde con bui interrogativi.
E si torna in Museo (AMNH), ancora un viaggio in Sud America, una trappola in miniera.
Vite spezzate: nel presente, dal passato…e per il futuro?
La “squadra” dell’investigatore più enigmatico del mondo deve far fronte comune contro una minaccia sconosciuta, un pericolo che si concretizza più drammaticamente ogni secondo che passa, la follia umana scandisce gli attimi e allarga il sorriso della sua demoniaca crudeltà.
I personaggi che abbiamo imparato a conoscere e ad amare si trovano nel loro contesto più esaltante, con nuove e brillanti sfaccettature (n.b.:…è fin dalle primissime avventure che trovo Constance inarrivabile!), ritorni in scena in splendida forma, attori scattanti nella solita suspense, mai scontata, imprevedibile e perfettamente costruita.
L’ennesima (la 14ima) mirabolante e mirabile avventura che vi farà perdere la cognizione del tempo, che vi farà…correre contro il tempo, ma che vi farà anche capire che non è mai troppo tardi.

Giudizio di Weareborg7of9: gufolibro4_tras

60x60_07_cuffie Ascolta un brano del libro: Labirinto Blu

Titolo: Labirinto blu
Titolo originale: Blue Labyrinth
Autore: Douglas Preston & Lincoln Child
Traduttore: Porteri B.
Editore: Rizzoli
Collana: Rizzoli best
Data di pubblicazione: Novembre 2014 (prima edizione); 28 Maggio 2015 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio)
Prezzo: 19 €
Pagine: 381
Codice ISBN: 9788817081306

Quibe (carne macinata fritta)

Cucina brasiliana.
…”Served in the Favela, the city of angels – Heavenly”…(da Beyond Riverside Drive: A Companion Cookbook, Chris Royal; libro di ricette ispirate e tratte dalle avventure di Pendergast).
Di seguito la traduzione della ricetta così a pp. 800-801.

Quibe Ingredienti:

  • 1 tazza di bulgur;
  • 1 lb. (453 gr) di carne magra macinata;
  • 2 cucchiai di olio vegetale;
  • 1/2 cipolla gialla, tagliuzzata finemente;
  • 2 spicchi d’aglio tritati;
  • 2 cucchiai di prezzemolo tritato;
  • 1/2 tazza di foglie di menta tritate;
  • 2 cucchiaini di sale;
  • 1 cucchiaino di pepe nero;
  • 1 cucchiaino di origano essiccato;
  • Qualche goccia di salsa di tabasco (a scelta);
  • Olio vegetale per friggere;

Preparazione:

Scaldate 4 tazze di acqua e portatele a bollore in un pentolino. Quando l’acqua inizierà a bollire, lessatevi il bulgur e poi, una volta pronto, lasciatelo immerso nell’acqua, ma fuori dal fuoco per un’oretta.BeyondRiversideBook
In seguito, in una padella di alluminio, scaldate 2 cucchiai di olio e a fuoco medio, aggiungetevi 2/3 della carne macinata, la cipolla e metà dell’aglio tritato. Abbrustolite la carne per bene e fate sciogliere le eventuali parti grasse; a cottura ultimata, togliete la padella dal fuoco e insaporite con una manciata di prezzemolo, quindi lasciate da parte a raffreddare.
A questo punto, unite la restante carne macinata al bulgur rinvenuto (sgocciolato a dovere), con l’aglio avanzato e un altro po’ di prezzemolo. Insaporite anche con il sale, il pepe, la menta e l’origano; se vorrete, qualche goccia di tabasco non guasterà di certo. Amalgamate il tutto con le mani per 5 minuti, affinchè tutti gli ingredienti siano ben incorporati tra loro.
Prendete 2 cucchiai circa di composto e manipolatelo creando una sorta di polpetta, appiattitela e al create una tasca al centro in cui poi inserite la carne cotta messa da parte precedentemente; chiudete la pallina con altro impasto e continuate a formare le polpettine.
In una pentola per fritti, scaldate adeguatamente abbondante olio e friggete le vostre quibes.

NdT: Nel riprodurre la ricetta, si sono apportati dei leggeri accorgimenti che non alterano comunque il risultato.

Un po’ di sale in zucca:...“How awful a knowledge of the truth can be”…
(Blue Labyrinth, Douglas Preston&Lincoln Child)

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Orizzonte di fuoco


orizzonte di fuoco

Inizia una nuova serie, con un personaggio principale, Tucker Wayne (che già aveva avuto una parte in un precedente romanzo) ed il suo cane (Kane) supertecnologico con tanto di videocamera e protezione in kevlar; restano i contatti con la Sigma Force.
Senza respiro, dalla Transiberiana al “soggiorno” in Russia, dalla Namibia al Canada: tutto per trovare LUCA e porlo in condizione di non nuocere, ma sarà possibile?
Lo spunto di tutto lo troviamo all’inizio, durante le guerre boere.
Inconfondibile l’impronta di Rollins in questo romanzo scritto a due mani, ma l’interprete che più lascerà il segno è Kane, impossibile non affezionarsi.

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60x60_07_cuffie Ascolta un brano del libro: Orizzonte di Fuoco

Titolo: Orizzonti di fuoco
Titolo originale: The Kill Switch
Autore: James Rollins
Traduttore: Ricci A.
Editore: Casa Editrice Nord
Collana: Narrativa Nord
Data di pubblicazione: 2014 (prima edizione); 26 Giugno 2014 (prima ed edizione più economica attualmente in commercio)
Pagine: 432
Prezzo: 18,6 €
Codice ISBN:9788842924982

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Amelia Peabody e il serpente sacro


Amelia Peabody e il serpente sacro

Altra avventura di Amelia Peabody nell’Egitto di fine Ottocento, con quella romantica atmosfera ormai perduta per sempre, quando ogni tipo di avventuriero poteva permettersi di scavare impunemente e sottrarre reperti, con la complicità delle autorità locali.
Tempo anche di grandi superstizioni, quando la stampa scandalistica (e qui non è cambiato niente) approfittava di ogni piccolo incidente per montare storie di antiche maledizioni, intralciando non poco i lavori dei pochi personaggi seri che lavoravano per preservare e non per sottrarre.
E’ in questo scenario che si svolge questo thriller (perché di questo si tratta) con i protagonisti principali con i quali impareremo a fare conoscenza ed a affezionarcisi, libro dopo libro.

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Titolo: Amelia Peabody e il serpente sacro (pubblicato in Italia anche con il titolo Il faraone assassino)
Titolo originale: The Curse of the Pharaohs
Autore: Elizabeth Peters
Traduttore: Leccacorvi D.
Editore: Tea
Collana: Tea Mistery
Data di pubblicazione: 1981 (prima edizione); (come Il Faraone assassino)  Maggio 2013 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio)
Pagine: 329
Prezzo: 9 €
Codice ISBN: 9788850231430

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La mappa di pietra


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L’armatura liquida ESISTE!
Mi perdonerete l’exploit di entusiasmo, ma è dalla prima pagina – e dalla prima apparizione mozzafiato di Grayson Pierce – che sono divorata dalla curiosità di sapere se effettivamente qualche mente geniale avesse partorito siffatto gioiellino tecnologico alla 007 (se non avete idee per il mio regalo di Natale, provate a rivolgervi al sito di shopping on-line del dipartimento di ricerca dell’esercito americano)! E sì, ESISTE, dicevamo, ma James Bond e i suoi marchingegni impallidiscono di fronte alle avventure degli agenti speciali della Sigma Force, e sfido chiunque a non strabuzzare gli occhi leggendo delle mirabolanti operazioni di questi supereroi non solo muscoli, ma (soprattutto) eccezionali cervelli.
Probabilmente quasi nessuno è completamente a digiuno di “americanate” ed acrobazie, ma nell'(apparente) impossibilità degli eventi intrecciati da Rollins, ciò che risulta ancora più assurdo, è la verosimiglianza degli stessi, perchè – secondo “sì” – se ci ragionate, tutto fila, niente stona, ogni elemento è perfettamente incastrato all’altro e regge su solide fondamenta: un edificio incrollabile…
…Come l’imponente Cattedrale di Colonia…
…Come l’imperitura tradizione gnostica…
…Come l’improbabile oro di vetro…
…La luce…
…L’alchimia…

Dal Vaticano all’Egitto di Alessandro Magno, fino alla Avignone degli antipapi, la seconda fatica della serie dell’agenzia di spionaggio più efficiente del pianeta, porta noi, avidi lettori, a vivere con il fiato sospeso, secoli di storia, di fede e di passione, senza un attimo di sosta, a correre contro il tempo verso un sapere senza tempo.

Cercate e troverete…

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60x60_07_cuffie Ascolta un brano del libro: La Mappa di Pietra

Titolo: La mappa di pietra
Titolo originale: Map of Bones
Autore: James Rollins
Traduttore: Verri Beatrice
Editore: Tea
Collana: Best TEA
Data di pubblicazione: 2005 (prima edizione); 30 Ottobre 2014 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio)
Prezzo: 6,90 €
Pagine: 496
Codice ISBN: 9788850236299

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L’isola dei morti


Di questo libro avevo letto quasi esclusivamente recensioni negative, ma non sono il tipo da lasciarmi influenzare dai (pre)giudizi altrui, soprattutto  in materia letteraria.
Ora, non voglio, nè posso fare il bastian contrario per forza, ma credo che le condanne senza attenuanti siano per lo meno un tantino esagerate. Sicuramente il buon caro Valerio Massimo ha partorito risultati migliori e meno inverosimili, ma trovo assolutamente eccessivo bannare tale suo racconto con commenti schifati e scandalizzati (ebbene sì, ho letto anche questo).
Perchè è un racconto e così deve essere considerato; chiamatelo pure romanzo breve, forse sarebbe meglio dire “bozza per un eventuale sviluppo futuro”, ma comunque una 70ina di pagine da leggere senza annoiarsi in una domenica pomeriggio casalinga.
C’è pur sempre la splendida Venezia sullo sfondo, il fascino di una scoperta archeologica insperata, qualche pizzico di mistero qua e là, un manoscritto rubato, un Dante inedito e loschi figuri; e soprattutto il talento narrativo di Manfredi.
Dicevo, sì, forse per certi aspetti il limite tra il lecito e l’assurdo verosimile viene superato, ma come consiglio di solito: prendete il romanzo per quello che è e non come un giornale di scavo o un rapporto scientifico, insomma, lasciatevi trasportare per qualche ora da una realtà avventurosa ed emozionante, perchè una volta sollevati gli occhi dalle pagine, potreste non avere altre occasioni di fuggire tra le calli veneziane, per una notte, con un teschio nella borsa.

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60x60_07_cuffie Ascolta un brano del libro: L’Isola dei Morti

Titolo: L’isola dei morti
Titolo originale: L’isola dei morti
Autore: Valerio Massimo Manfredi
Traduttore: 
Editore: Mondadori
Collana: Oscar bestsellers
Data di pubblicazione: 
2003 (prima edizione); 1° Gennaio 2005 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio) 
Prezzo: 9 €
Pagine: 76
Codice ISBN: 9788804537779

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Il faraone delle sabbie


Mettiamo subito le mani avanti e avvisiamo qualsivoglia detrattore del “troppo assurdo per essere credibile” che: 1. è un romanzo; 2. si ispira comunque alle ricerche archeologiche condotte nel deserto del Negev a cui partecipò lo stesso Manfredi.
Detto questo, prometto anche solennemente che stavolta salterò la parte di elogi all’autore, perchè, capisco, potrei ormai risultare indigesta. Ultima avvertenza: una volta varcata la soglia della prima pagina, difficilmente potrete “salvarvi” tornando sui vostri passi, ma l’unica soluzione per ritrovare la vostra libertà, sarà quella di aggredire di buona lena le vicende e lasciarvi trasportare, dimenticando che avete una casa da portare avanti, marito/moglie/figli/nonni e gatti da sfamare, magari un lavoro, una vita sociale, ecc…tanto no avrete tempo.

Il reietto ed affascinante prof. Blake (con quell’aria da ribelle cane bastonato che spezza i cuori della maggior parte delle donzelle), ormai ai margini di un’esistenza votata alla cultura, scaricato dalla cinica consorte e, quel che è peggio, dall’Istituto di studi orientali di Chicago, viene improvvisamente catapultato in un’avventura degna del migliore Indiana Jones d’annata (1981). Non sarà l’Arca dell’Alleanza e non sarà Princeton, ma gli altri elementi che hanno reso Indy un mito per intere generazioni, nel racconto di Valerio Massimo sono tutti presenti e vanno a cucire una sceneggiatura mozzafiato che farebbe sorridere anche il geniale Spielberg.
Riproposto in un’America di una 50ina di anni dopo, il plot in analisi non vede più i Nazisti interpretare il ruolo dei cattivi, ma la minaccia dei terroristi islamici, gli intrighi dei servizi segreti israeliani e gli interessi di avidi filibustieri dell’imprenditoria statunitense, metteranno in serio pericolo l’industria mondiale, con il rischio di un’ecatombe senza precedenti e l’apertura di scenari apocalittici: l’Armageddon di biblica memoria.
In un rocambolesco climax di eventi, la narrazione scorre in modo torrenziale sotto i famelici occhi di chi leggi, curioso di conoscere le sorti dell’umanità, curioso di scoprire il reperto che potrebbe ribaltare le millenarie credenze del Popolo per eccellenza, di capire da che parte sta chi e di respirare l’inconfondibile ed asfissiante odore del deserto.
Un’esaltante american style novel che saprà catturare anche i più refrattari library’s visitors.

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Titolo: Il faraone delle sabbie
Titolo originale: Il faraone delle sabbie
Autore: Valerio Massimo Manfredi
Traduttore: 
Editore: Mondadori
Collana: Oscar smart collection
Data di pubblicazione: 
1998 (prima edizione); 8 Giugno 2012 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio) 
Prezzo: 5,90 €
Pagine: 369
Codice ISBN: 9788804622321

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Il segreto della collana di perle


Fino a 50 pagine dalla fine, ero convinta ad attribuire a questo libro “solo” 3 gufetti e 1/2, ma, come per le migliori sinfonie, si è concluso con un netto e poderoso crescendo, togliendomi il respiro almeno per un paio di volte; ed ecco il perchè del mezzo voto in più.
E allora anche io, presentandolo, sottolineerò prima le mie perplessità, per poi rendere alla Corry (attenzione! E’ uno dei 3 pseudonimi utilizzati da quest’autrice, insegnante di scrittura creativa all’Università di Oxford) il giusto merito.

3 donne, 3 artiste, una collana di perle, un mistero, segreti…bla, bla, bla…
Fin qui sembra tutto molto banale e molto tragicomicamente romantico.
Sì, un sottile velo di irriverenza ci sta dopo aver sondato il terreno; non fraintendetemi, questo è uno di quei romanzi che scorrono e corrono e la cui lettura è difficile da arrestare, ma per parecchi capitoli sembra quasi di essere letteralmente catapultati tra le stanze di sontuose ville della campagna londinese e i flutti delle navi che per mesi solcavano i mari per raggiungere le esotiche colonie orientali; si viene davvero gettati anche in balia degli intricati rami di alberi genealogici che difficilmente di snodano e si diradano per rendere più chiare le relazioni tra i personaggi (vero è che in questo caso, la difficoltà potrebbe essere solo dovuta alla mia totale e consapevole incapacità a memorizzare le parentele più lineari!).
Tante, troppe notizie subito…poi la narrazione si quieta, si organizza, ci permette di seguirla senza la frenesia e l’ansia del rischio di perdere qualche nesso importante, e allora “sale”, si valorizza, si impreziosisce e fa emergere tutti quegli elementi che hanno fatto di questo “storico” (così lo definisce la scrittrice) un bestseller per settimane nel nostro paese, ma non solo.
Ultimo neo, a mio dire, è l’eccessiva frivolezza in cui indugia a tratti: ad un libro del genere ne basterebbero giusto poche gocce, altrimenti la freschezza cercata si trasforma in una doccia gelata.
Detto questo, sto scrivendo di un gustosissimo e affascinante tomo di 430 pagine che si divora con attitudine bulimica e di cui dispiace veder arrivare la fine; uno di quei testi in cui riesci a conoscere così intimamente i personaggi che poi ti ci affezioni veramente!
Inoltre, se la Corry ha occupato una certa cattedra ad Oxford, si può ben dire che non abbia scaldato passivamente la sedia durante questi anni: ottima trama, intrecci originali, funzionali e credibili, alto livello di aspettativa fino all’ultimo paragrafo, con picchi ben ponderati di tensione attiva ed emotiva.
Non so perchè mi viene in mente una possibile metafora per descriverlo: una sorta di brutto anatroccolo che alla lunga rivela di essere un incantevole cigno.
E’ anche evidente che c’è molto di autobiografico nella storia: il Borneo, le piantagioni di caucciù, le curiosità per gli antenati…
Tutto questo mi ha portato a scegliere di iniziare la lettura del secondo “storico” della Corry; quindi a presto, sugli stessi schermi.

Giudizio di Weareborg7of9: gufolibro4_tras

60x60_07_cuffie Ascolta un brano del libro: Il Segreto della Collana di Perle

Titolo: Il segreto della collana di perle
Titolo originale: The Pearls
Autore: Jane Corry
Traduttore: Di Natale Stefania
Editore: Newton Compton
Collana: Gli insuperabili
Data di pubblicazione: 
2011 (prima edizione); 26 Luglio 2012 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio) 
Prezzo: 5,90 €
Pagine: 431
Codice ISBN: 9788854141667

Categorie: Avventuroso, Corry Jane, Narrativa, Romance | Tag: , , , , , | 1 commento

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