Articoli con tag: Dolci

Ultimo parallelo


Ultimo-parallelo

Erano partiti convinti di compiere un’impresa storica, avevano la bandiera inglese consegnata dalla regina, salutate le famiglie, consapevoli di non vederle per un lungo tempo ma sempre vicine con il pensiero.
Quando la Terra Nova salpò da Londra, l’Antartide era dall’altra parte del mondo. All’inizio i canti, le letture e lo spirito d’avventura, poi i primi contrattempi e i cani da slitta e i pony inadatti per le distese ghiacciate. E le bufere, le tormente di neve e il freddo e le prime amare decisioni.
Le fotografie scattate ci lasciano delle istantanee impersonali, i volti quasi irriconoscibili dagli strati indossati e comunque inadeguati, sempre umidi, bagnati. I primi congelamenti, la meta sempre più inarrivabile, le montagne di ghiaccio da attraversare ed il ricordo sempre più struggente dell’amata Inghilterra. I sogni si mischiano alla realtà finchè, dopo innumerevoli traversie, l’agognato traguardo.
Quasi increduli, si illudono di vedere in lontananza, un’ultima formazione ghiacciata, a pochi passi dal Polo mentre è solo l’ennesima cocente disillusione.
Il tentativo di ritorno al campo base dei superstiti, fra perdita di sensibilità degli arti, acute oftalmie che impediscono per il dolore di riposare anche per pochi istanti, si conclude nel peggiore dei modi.
La fine della spedizione verrà narrata più tardi da chi ritroverà i diari semisepolti dalla neve.
E’ la storia di Scott e dei componenti della sfortunata spedizione dei primi anni del ‘900.

Giudizio di Ezechielelupo2: gufolibro4_tras

60x60_07_cuffie Ascolta un brano del libro: Ultimo Parallelo

Titolo: Ultimo parallelo
Titolo originale: Ultimo parallelo
Autore: Filippo Tuena
Traduttore: 
Editore: Il Saggiatore
Collana:
Data di pubblicazione: 2007 (prima edizione); 1° febbraio 2013 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio)
Prezzo: 15 €
Pagine: 296
Codice ISBN: 9788842818403

Biscotti alle mandorle e semi di anice

Proponiamo la ricetta tratta dal libro The Antartic Book of Cooking and Cleaning. A Polar Journey, a cura di Wendy Trusler e Carol Devine (http://www.theantarcticbookofcookingandcleaning.com/). La pubblicazione è il racconto di un viaggio di una squadra di pulizia russo-canadese finalizzato al recupero di 120 isolette della penisola antartica; ma vuole essere anche il resoconto della sfida quotidiana del cucinare in una cucina improvvisata.

Processed with Moldiv

Processed with Moldiv

Ingredienti:

  • 1/2 tazza di mandorle tritate grossolanamente;
  • 1/2 cucchiaino di semi di anice;
  • 2/3 di una tazza di zucchero;
  • 1/3 di tazza di burro a temperatura ambiente;
  • 2 cucchiai di olio vegetale;
  • 2 uova;
  • 1/3 di cucchiaino di vaniglia;
  • 1 e 1/2 cucchiaino di estratto di vaniglia + 1/2 cucchiaino di estratto di mandorle;
  • 1/2 cucchiaino di sale;
  • 2 tazze di farina 00;
  • 2 cucchiaini di lievito in polvere;

Preparazione:

Nel forno caldo a ca. 180°, abbrustolite le mandorle una 10ina di minuti finchè non odorerete il loro aroma.
Nel frattempo pestate con un mortaio i semi di anice o spezzettateli grossolanamente con un coltello.
Togliete le mandorle dal forno e lasciatele raffreddare, dopo di che mettetele da parte con i semi.
In una ciotola di medie dimensione, amalgamate insieme il burro, lo zucchero e l’olio, fino a formare una crema chiara e spumosa. In seguito sbattetevi dentro anche un uovo alla volta, aggiungete quindi il sale, la vaniglia e gli estratti. In un’altra ciotola mischiate farina e lievito e successivamente incorporateli al composto cremoso, per creare un impasto soffice e mediamente compatto.
Scaldate di nuovo il forno a 160° ca. The AntarticCookingBook_
Disponete l’impasto su una superficie leggermente spolverata di farina. Infarinate anche le mani e così incorporate i semi di anice e alle mandorle alla pasta, cercando di distribuirvi i pezzi in modo equo. Poi ricavate 4 pezzi uguali di impasto e rullateli sul piano di lavoro per formare dei cilindri lunghi più o meno 30cm e larghi 7,5cm e posizionateli su una teglia già preparata con steso un foglio di carta forno; appiattiteli con delicatezza e arrotondate le estremità, lasciando comunque morbidi i bordi e più piatta la parte centrale di ogni rotolino.
A questo punto, infornate il tutto finchè i panetti non diventano leggermente dorati o fin quando non risultano duri al tatto (20-25 min ca.); una volta cotti, rimuovete la teglia dal forno e lasciate raffreddare solo sul foglio di carta forno per 3 min, prima di tentare di spostarli. Utilizzate una spatola abbastanza larga per trasferire i rotolini su di una base apposita dove li taglierete diagonalmente (nb. come se steste preparando i classici cantucci toscani): mi raccomando, servitevi di un coltello ben affilato e praticate incisioni rapide e decise. Con attenzione riportate i biscotti così ricavati sulla teglia – sempre ricoperta di carta forno – ben distanziati l’uno dall’altro. Infornate di nuovo per altri 15-20 min, attendendo sempre una corretta doratura.

Un po’ di sale in zucca: ...”Shackleton privately forced upon me his one breakfast biscuit, and would have given me another tonight had I allowed him. I do not suppose that anyone else in the world can thoroughly realize how much generosity and sympathy was shown by this…Thousands of pounds would not have bought that biscuit”…
(Frank Wild,
The Antartic Book of Cookind and Cleaning. A polar Journey, p. 429)

Categorie: Dolci, Letteratura italiana, Pane e prodotti da forno, Storico-biografico, Tuena Filippo | Tag: , , , , , , , , , , , , , , | Lascia un commento

Il castello delle rane


il castello delle rane

E’ notte, Kristoffer Hanser, o meglio, Kristoffer Poffer esce con il suo pigiamino e si avventura nel bosco, lasciando le impronte dei suoi piedini scalzi sul sentiero innevato rischiarato dalla luna e all’improvviso si trova a vivere una strana avventura fatta di incontri fantastici, pericolosi animali e commoventi ricordi.

Il bambino è piccolo, non sa leggere, ma la sua fantasia è grande ma deve stare attento, perchè, come è scritto in un libro molto antico, è pericoloso perdere la chiave di casa e traslocare nel castello dei sogni.

Ma tutto questo è una storia vera, un sogno o la carezza di un nonno che vuol far capire “al principe dei boschi” che anche se non fisicamente sarà sempre con lui.

Giudizio di 2Mog2: gufolibro5_tras

60x60_07_cuffie Ascolta un brano del libro: Operazione Vulcano

Titolo: Il castello delle rane
Titolo originale: Froskeslottet
Autore: Jostein Gaarder
Curatore: Tonzig Alice
Editore: Salani
Collana: Gl’istrici
Data di pubblicazione: 
1988 (prima edizione); 10 Settembre 2009 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio) 
Prezzo: 8 €
Pagine: 121
Codice ISBN: 9788862561174

Pannekaken  con la marmellata di fragole (Pancakes norvegesi)

Ai principi dei boschi piacciono tantissimo le crêpe con la marmellata di fragole, (o meglio, come il testo norvegese riporta i  Pannekaken), e dopo averle assaggiate, devo ammettere che sono gustosissime anche per i nostri palati.

PannekakenIngredienti: (4 persone)

  • 3 uova;
  • 100 g di farina;
  • 350 ml di latte;
  • un pizzico di sale.

Preparazione:

Unite gli ingredienti, sbattendoli fino ad ottenere una pastella fine.
Versate delle cucchiaiate di pastella in una padella leggermente imburrata su un fuoco medio ed usate il cucchiaio per spalmare la pastella fino a formare un cerchio sottile.
Cuocete i pancakes finché diventano leggermente dorati su entrambi i lati. Si cuociono velocemente perciò bisogna tenerli d’occhio.
Serviteli con condimenti a scelta, inclusi zucchero a velo, sciroppo, frutti di bosco e marmellata, naturalmente di fragole.

Un po’ di sale in zucca: … ”Jeg har nemlig lest i en gammel bok at prinser av det slaget liker pannekaker med jordbærsyltetøy svært godt”…
(…”Ho letto in un vecchio libro che ai principi di questo tipo piacciono enormemente le crêpe con la marmellata di fragole.”…)
(Jostein Gaarder, Il castello delle rane)

Categorie: Bambini, Cucina scandinava, Dolci, Fantastico, Favola, Fiabe, Gaarder Jostein, Letteratura scandinava, Ragazzi | Tag: , , , , , , , , , | Lascia un commento

La fattoria dei malfattori


La fattoria dei malfattori

La consueta ironia di Paasilinna che ti fa credere di parlare seriamente mentre prende amichevolmente per i fondelli il mondo intero. Il bello è che man mano si legge riesce quasi a convincerci che le cose potrebbero veramente essere così.
Così un ispettore dei servizi segreti finlandesi si presenta come ispettore bio alla Palude delle Renne, in un punto imprecisato al nord della Lapponia per investigare, e da qui in poi succede di tutto.
Non voglio togliere il gusto dello scoprire tramite la lettura le continue improbabili situazioni in cui riesce a cacciarsi il nostro improbabile eroe dall’impronunciabile nome.
Se vi aspettate il classico romanzo d’avventura tutto azione allora non è una lettura che fa per voi; se invece, oltre che ad amare i luoghi, vi piace la sottile ed assurda ironia di una narrazione scorrevole ma poco incalzante allora fatelo, potreste scoprire nuovi orizzonti.

Giudizio di Ezechielelupo2: gufolibro4_tras

Titolo: La fattoria dei malfattori
Titolo originale: Hirttämättömien lurjusten yrttitarha
Autore: Arto Paasilinna
Traduttore: Felici Francesco
Editore: Iperborea
Collana: Narrativa – N° 223
Data di pubblicazione:
1998 (prima edizione); 25 Ottobre 2013 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio)
Prezzo: 16 €
Pagine: 352
Codice ISBN: 9788870915235

 

Kisseli (zuppa finlandese di frutta)

Nella cucina della fattoria si preparano solo cibi biologici; dal loro particolare menù abbiamo scelto per noi e per tutti quelli che volessero assaggiarla, questa zuppa alla frutta, veramente gustosa e delicata.

Kisseli Ingredienti:

  • 1 largo tegame riempito a 3/4 di acqua,
  • 1 scatola di uvetta;
  • 1 scatola di prugne secche;
  • 2 stecche di cannella;
  • 1 bottiglietta di sciroppo di mais o acero;
  • 2 cucchiai da tavola di succo di limone;
  • 4 cucchiai di fecola di patate;
  • 200 bl di acqua;
  • 450 g di frutti di bosco freschi o surgelati;
  • 1 lattina di cocktail di frutta;

Procedimento:

Fate bollire l’acqua  in una pentola piuttosto grande, insieme alle prugne, l’uvetta e la cannella.
Appena raggiunto il bollore, aggiungete anche lo sciroppo e il succo di limone.
Nel frattempo sciogliete bene la fecola con 200 ml di acqua, poi aggiungetela alla mistura sul fuoco.
Lasciate cuocere fino a quando la zuppa si addensa e si schiarisce – circa 10 minuti – poi aggiungete la frutta.
Potete servire la vostra kisseli calda o fredda; il giorno dopo sarà ancora più gustosa.
Si conserva in frigorifero anche per una settimana.
(Se usate frutta disidratata, servirà più acqua).

Un po’ di sale in zucca: …”Älä laita kaikkia munia samaan koriin”…
(…”Non tutte le uova dovrebbero essere messe nello stesso cestino”…)
(Proverbio finlandese)

Categorie: Dolci, Frutta, Letteratura scandinava, Narrativa, Paasilinna Arto | Tag: , , , , , , , , , | Lascia un commento

Addio, Mr. Chips!


“Tre urrà per il vecchio Chips!”, gridavano in coro i ragazzi della Brookfield nel salutare il loro insegnante di latino e greco, arrivato ormai alla soglia della pensione; per Charles Chipping, vero nome dell’amato e timido professore, la scuola era stata tutta la sua vita.
Ma la pensione non fu un addio, fu solo un passaggio ad un altro stile di vita. La campanella delle lezioni, continuava a scandire le sue giornate, le visite degli ex allievi, appena lasciati o che tornavano dopo tanti anni per un saluto e una fumante tazza di the, tenevano la sua mente sempre immersa non solo nelle discipline da lui insegnate ma anche nelle vicende personali di quelli che erano stati i suoi ragazzi e la sua famiglia.

“Non ti senti vecchio se vivi fra i giovani”, questo è il messaggio che scaturisce dalle pagine di questo piacevolissimo, bellissimo e commovente piccolo romanzo. Da leggere tutto d’un fiato, toccherà con delicatezza il cuore delle persone più sensibili e ne lascerà il segno.

Giudizio di 2Mog2: gufo libro45

60x60_07_cuffie Ascolta un brano del libro: Addio, Mister Chips

Titolo: Addio, Mr. Chips!
Titolo originale: Goodbye, Mr. Chips!
Autore: James Hilton
Traduttore: Piceni Enrico
Editore: Mondadori
Collana: Oscar
Data di pubblicazione: dopo un’anticipazione come allegato al settimanale della chiesa evangelico, British Weekly del 1933, fu pubblicato per la prima volta nel Giugno del 1934 (prima edizione); 1° Gennaio 1969 (in Italia)
Prezzo: (Attualmente non più in commercio e di difficile reperibilità)
Pagine: 236
Codice ISBN:

I biscotti delle api

Ogni giorno in casa della signora Wickett, dove il nostro Mr Chips abitava, insieme all’immancabile tazza di the venivano serviti dei profumatissimi biscottini, che l’emerito insegnate offriva ai numerosi ospiti, ex colleghi o allievi che lo venivano a salutare. Si sa, chi lascia un segno nella vita di un’altra persona, non sarà mai solo.

BiscottiApine Ingredienti per circa 30 biscotti:

  • 200 gr di farina;
  • 80 gr di zucchero;
  • 100 gr di burro;
  • 2 tuorli;
  • 1 bustina di vanillina;
  • 1 pizzico di sale;
  • Marmellata di albicocche q.b.;
  • Un pizzico di bicarbonato.

Procedimento:

Preparate la pasta lavorando velocemente la farina setacciata, il bicarbonato, il burro ammorbidito, lo zucchero, i tuorli, la vanillina e il pizzico di sale, fino ad ottenete un impasto liscio ed omogeneo. Avvolgete il panetto in una pellicola e mettetelo in frigo per circa un’ora.
Trascorso questo tempo, lavorate velocemente l’impasto, stendetelo e ritagliate i biscotti con una formina.
Disponeteli quindi su una teglia ricoperta di carta forno e al centro di ognuno ricavate una fossetta (attenzione a non bucare la pasta però!) e infornate a 200°C per 9-10 minuti.
A cottura ultimata, togliete i biscotti dal forno e riempite ogni fossetta con un pochino di marmellata di albicocche.
Questi biscotti, volendo, si possono decorare con delle piccole api di marzapane, striate con del cioccolato fuso.
Una bontà!

Un po’ di sale in zucca:“Pity. Pity he never had any children.” …”I thought I heard you one of you saying it was a pity umpha pity I never had any children… eh?… But I have, you know… I have…” The others smiled without answering, and after a pause Chips began a faint and palpitating chuckle. “Yes umph I have,” he added, with quavering merriment. “Thousands of ‘em… thousands of ‘em… and all boys.”
(Goodbye, Mr. Chips!, James Hilton)

 

Categorie: Classico, Dolci, Hilton James, Letteratura inglese | Tag: , , , , , , | Lascia un commento

Il cacciatore di aquiloni


Il cacciatore di aquiloni

A…come Afghanistan.

Quanti di voi conoscevano veramente il riferimento al tipico gioco afghano del titolo di questo libro? Vi eravate mai posti l’interrogativo del perchè qualcuno debba dare la “caccia” a degli aquiloni? E prima di leggere l’opera capolavoro di Hosseini, quanti avevano anche vagamente intuito l’importanza, la quasi sacralità di una corsa a piedi nudi tra le fredde strade sterrate di Kabul, con le mani insanguinate e il naso all’insù, chi immaginava la complicità vincente e assoluta tra due fratelli di latte e di sangue, indissolubile e tagliente al tempo stesso, come quel tar smerigliato che separò due bambini del passato e ne ricucì le radici solo dopo molti anni di dolore e altrettanto sangue?

Un Afghanistan inedito, forse per la maggior parte di coloro che, figli di un mondo occidentale, hanno aperto una finestra sul Medioriente solo a partire dal 11 Settembre 2011, e probabilmente gettando sguardi colmi di sospetto e pregiudizi su quel panorama tanto travagliato e ricco di storia che i Talebani hanno irrimediabilmente marcato con il sigillo del terrore.

Eppure di Amir, Hassan, Baba, Alì, Soraya e Rahim Khan ne devono essere piene le acclivi mulattiere dell’Hindu Kush, con le loro favole, i loro sogni, le loro feste, i profumi, le tradizioni, i loro valori scolpiti nelle inebrianti leggende da Mille e una notte, così come tra le solenni Sure del Corano.
Vittime, invasori, fuggiaschi e rifugiati, anche in quell’America dei film hollywoodiani, ma pur sempre Afghani, talvolta ospiti a casa propria, ma comunque tutti parte di una grandissima e folle quam, perchè…”fai conoscere due Afghani che non si sono mai incontrati e vedrai che scopriranno di essere parenti”.
E che questo legame rimarrà sempre.

Anche adesso, mentre scrivo queste righe, spalanco gli occhi attonita, con ancora viva e sfrigolante nel petto l’emozione che mi ha avvinta dalla prima all’ultima parola non detta; un romanzo, un racconto di vita vera, di rara intensità, di ammirevole pregio e di inesorabile impatto.
Piacevolmente sconvolta, entusiasta e grata ad Hosseini per aver dato ascolto (e voce) al suo cuore.

Giudizio di Weareborg7of9: gufolibro5_tras

60x60_07_cuffie Ascolta un brano del libro: Il Cacciatore di Aquiloni

Titolo: Il cacciatore di aquiloni
Titolo originale: The Kite Runner
Autore: Khaled Hosseini
Traduttore: Vaj Isabella
Editore: Piemme
Collana: Pickwick
Data di pubblicazione: 
2003 (prima edizione); 10 Giugno 2014 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio) 
Prezzo: 11,90 €
Pagine: 362
Codice ISBN: 9788868367305

Afghan Kolcha

La dignitosa cortesia di un sahib e di un popolo che accoglieranno sempre i loro ospiti con una fumante tazza di the verde e un vassoio di kolcha, biscotti al pistacchio di una dolcezza quasi eccessiva, ma che mitigano perfettamente il gusto amaro della bevanda.
Terra di contrasti l’Afghanistan, come anche la sua cucina, dai sapori speziati e decisi, ma capace anche di offrire una semplice eleganza di profumi e stimoli di una sapidità quasi magica.

AfghanKolcha Ingredienti per una 60ina di biscotti:

  • 2 tazze di farina;
  • 2 tazze di zucchero super fine;
  • 200 gr di burro;
  • 1/3 di tazza di pistacchi in polvere;

Procedimento:

Innanzitutto, bisogna preriscaldare il forno a 150°.
Incominciate quindi a rendere lo zucchero ancora più fine con l’aiuto di un mixer elettrico; quindi mescolatelo insieme alla farina setacciata e ancora amalgamate il tutto con le fruste.
All’impasto aggiungete anche il burro a temperatura ambiente; poi mescolate bene fino ad ottenere una massa granulosa.
Prendetela e lavoratela energicamente con le mani e le nocche per qualche minuto.
A questo punto, dovete solo stendere la pasta e realizzare dei piccoli biscotti.
Create quindi un piccolo avvallamento al centro di ognuno, che riempirete con un pochino di pistacchi tritati.
Infornate per 10 minuti e una volta cotti, estraeteli e lasciateli perfettamente raffreddare: sono molto fragili e si sbriciolerebbero con facilità!

Un po’ di sale in zucca:…”The only thing that flowed more than tea in those aisles was Afghan gossip. The flea market was where you sipped green tea with almond kolchas, and learned whose daughter had broken off an engagement and run off with her American boyfriend, who used to be Parchami-a communist-in Kabul, and who had bought a house with under-the-table money while still on welfare.”…
(
The Kite Runner, Khaled Hosseini, p. 138)

 

Categorie: Dolci, Drammatico, Hosseini Khaled, Letteratura araba, Narrativa | Tag: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , | Lascia un commento

La dama e l’unicorno


la-dama-e-lunicorno

Chissà quanti si sono trovati, almeno una volta nella vita, di fronte ad un arazzo, magari proprio di fronte ad uno di bottega fiamminga, vere opere d’alto artigianato; ma chissà quanti sono stati (e/o sono) in grado di leggerne le storie tra le trame dei fili di lana colorata, tra i preziosi intrecci d’oro di un ardito milleflurs, e di scrutare l’animo delle dame raffigurate, di seguire i movimenti di leoni, uccellini…e unicorni.
Io lissier non ci sono nata e probabilmente non sarei mai neppure potuta diventarlo nei XV-XVI secc., ma sicuramente oggi mi sento un po’ più consapevole dell’enorme lavoro e dell’abilità necessari per creare un capolavoro di stoffa; l’indispensabile collaborazione dei 5 sensi, la sensibilità dell’artista, la vocazione del professionista, lo spirito di squadra, il sostegno di una famiglia, l’instancabile fiducia nella realtà dell’impossibile.
Perchè all’apparenza, l’impensabile è anche la perfezione delle mani di una ragazza dagli occhi spenti, così come l’amore di due mondi diversi.
Ma alla fine, come sempre, è solo il risultato finale ciò che più conta.

Giudizio di Weareborg7of9: gufolibro4_tras

60x60_07_cuffie Ascolta un brano del libro: La Dama e L’Unicorno

Titolo: La dama e l’unicorno
Titolo originale: The Lady and the Unicorn
Autore: Tracy Chevalier
Traduttore: Ortelio Massimo
Editore: Neri Pozza
Collana: I narratori delle tavole
Data di pubblicazione: 2003 (prima edizione); 1° Gennaio 2013 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio)
Prezzo: 16,50 €
Pagine: 286
Codice ISBN: 9788873059363

Waffels allo sciroppo di fragole

Alienor dagli occhi spenti, ma dalle mani prodighe e dal cuore grande. Il suo orticello era profumi e colori, quelli che si vedono solo con il tocco delle anime che vivono nella parte più profonda di ogni essere umano: rosso, rossi diversi, sapidi, zuccherosi ed inebrianti…come le fragoline che la figlia del lissier era in grado di far crescere quasi per magia, come le mani del pittore, come l’amore.
Un tipico dolce belga, semplice, morbido e delizioso riproposto con quella goccia di “rosso fragola” che rende vivo l’intero quadro.

WaffelsFragole Ingredienti per 8 waffels:

  • 3 uova grandi;
  • 1 pizzico di cremor tartaro;
  • 1 tazza di latticello o panna fresca;
  • 1/2 cucchiaino di estratto di vaniglia;
  • 2 cucchiai di burro + 1 cucchiaio di burro fuso;
  • 1 tazza di farina 00 setacciata;
  • 3 cucchiai di zucchero di canna o di zucchero scuro;
  • 1/2 cucchiaino di sale;
  • 1 cucchiaino di bicarbonato;
  • 1/4 di cucchiaino di lievito;
  • 1/2 cucchiaino di cannella in polvere;
  • 7/8 fragole, mondate e tagliate a pezzetti;
  • 1/4 di tazza di zucchero;
  • 1/4 di tazza di acqua;
  • 1 limone: scorza e succo;
  • 1 cucchiaio di farina gialla;

Procedimento:

Per prima cosa, sbattete i bianchi d’uovo e il cremor tartaro fino a creare una crema piuttosto ferma.
In una ciotola poi, amalgamare i tuorli, il latticello, l’essenza di vaniglia e 2 cucchiai di burro fuso. In un recipiente più grande, invece, mischiare la farina 00, lo zucchero di canna, il sale, il bicarbonato, il lievito e la cannella; unitevi anche gli ingredienti umidi e rendere il tutto ben omogeneo. Incorporate con delicatezza anche i bianchi semi-montati.
Non vi resta che prendere la vostra macchina per i waffel e seguire le istruzioni d’uso: ungete o meno le piastre e versatevi sopra una quantità di impasto tale da coprirle interamente; cuocete per 3/4 minuti.
Per la salsina alle fragole: in un padellino, fate cuocere a fuoco medio, le fragole, lo zucchero, l’acqua, la scorza, il succo del limone e la farina gialla. Mescolate fino a quando le fragole si squaglieranno leggermente e il tutto avrà creato uno sciroppo della giusta consistenza: nè troppo liquido, nè troppo denso.
Irrorate i waffel con lo sciroppo alle fragole e una spruzzatina di zucchero.

Un po’ di sale in zucca: “La tapisserie est un art très différent de la peinture, repris-je. Les artistes qui n’ont jamais travaillé à des tapisseries ne sauraient le comprendre. Ils s’imaginent que tout peut être agrandi et tissé tel qu’ils l’ont peint. Mais le regard que l’on porte sur une tapisserie est différent de celui que l’on porte sur un tableau.”…
(
The Lady and the Unicorn, Tracy Chevalier)

 

Categorie: Chevalier Tracy, Dolci, Narrativa, Storico | Tag: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , | Lascia un commento

E l’eco rispose


Kabul e dintorni, molti personaggi, molte esistenze che si intrecciano, ma alla fine il cerchio si chiuderà come per magia.

Leggere questo romanzo significa dimenticare tutto quello che sappiamo o crediamo di sapere e trasportarci in un altro mondo, forse più vicino al modo di vivere dell’infanzia dei nostri nonni ma che per noi adesso è più lontano anche rispetto ai mondi della fantascienza.

Vengono narrate le vicende umane di tutti i protagonisti che si integrano via via con le vicissitudini degli altri e con la storia di quel paese – l’Afghanistan – con alcuni salti temporali fra il 1949 ed i giorni nostri, dalla tranquilla esistenza alla guerra, vissuta personalmente più che descritta storicamente.

Lascia il segno.

Giudizio di Ezechielelupo2: gufolibro4_tras

60x60_07_cuffie Ascolta un brano del libro: E l’Eco Rispose

Titolo: E l’eco rispose
Titolo originale: And the Mountains Echoed
Autore: Khaled Hosseini
Traduttore: Vaj Isabella
Editore: Piemme
Collana: Narrativa
Data di pubblicazione: 
2013 (prima edizione); 20 Marzo 2014 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio) 
Prezzo: 14 €
Pagine: 448
Codice ISBN: 9788856639513

Kuche Badami (piccole meringhe alle mandorle e cardamomo)

Questi deliziosi dolcetti sono semplicemente una tipica ricetta afghana. Non abbiamo la pretesa di credere siano stati dai protagonisti del romanzo, ma sicuramente si riveleranno una piacevole scoperta per il vostro palato.

Kuche Badami Ingredienti:

  • 2 1/2 tazze di farina di mandorle;
  • 3/4 di tazza di farina 00;
  • 1 cucchiaino di cardamomo macinato;
  • 4 albumi d’uovo;
  • 1/2 cucchiaino di cremor tartaro;
  • 2 tazze di zucchero a velo;
  • Qualche mandorla intera per guarnire;

Procedimento:

Iniziate già a preriscaldare il forno a 180°.
In una ciotola di medie dimensioni, mischiare insieme le farine e il cardamomo e mescolare bene.
In un’altra ciotola, più grande e perfettamente pulita, montate i bianchi d’uovo; aggiungete il cremor tartaro e continuate a sbattere fino ad ottenere una spuma soffice. Aggiungete gradualmente anche lo zucchero a velo, non smettendo mai di montare gli albumi.
A questo punto, versate nel composto le farine, poco alla volta, fino ad ottenere una consistenza morbida.
Su dei fogli di carta forno, disponete piccole dosi di impasto (la quantità di un cucchiaino, più o meno), ben distanziate l’una dall’altra, e decoratene ognuna con una mandorla intera.
Infornate i biscotti per 15-20 minuti o fino a quando non vi accorgerete che i bordi diventeranno bruniti.

Un po’ di sale in zucca: “I suspect the truth is that we are waiting, all of us, against insurmountable odds, for something extraordinary to happen to us.”
(Khaled Hosseini,
And the Mountains Echoed)

 

Categorie: Dolci, Drammatico, Hosseini Khaled | Tag: , , , , , , , , , | Lascia un commento

Georges


Ancora Dumas… Lo so non ho molta fantasia, non riesco a resistere ad un libro del grande autore francese, perdonatemi se mi ripeterò esclamando che leggerlo valeva proprio la pena e che, è quasi con dispiacere quando alla fine della storia non si hanno altre pagine da girare e bisogna salutare i personaggi che ci hanno accompagnati.

Ma arriviamo alla vicenda. Lo scenario è l’Ile de France, l’odierna Mauritius, isola nel mezzo dell’Oceano Indiano. Il racconto inizia nel 1810, poi con un salto di 14 anni che hanno accompagnato Georges, il protagonista, in giro per il mondo, riparte nel 1824, quando il ragazzo riapproda su queste coste con la stessa nave del nuovo governatore inglese.

Georges è un giovane e ricco creolo deciso a vendicare una grave offesa ricevuta da bambino da parte di un coetaneo bianco. Gli anni che ha trascorso lontano da casa li ha usati per rafforzare la sua volontà, per vincere ogni debolezza e tentazione, per mostrare che una persona di colore può essere uguale e anche superiore ad un bianco. Il suo orgoglio è talmente grande e alimentato dal rancore che arriva quasi a sfidare Dio.

La personale vicenda del protagonista si svolge in una società dove è in vigore la schiavitù e dove la tratta dei neri, anche se abolita da una legge, viene ancora largamente praticata. E proprio questa popolazione di colore cerca di ribellarsi, di riscattare la libertà combattendo contro il padrone.

Il libro però non racconta propriamente una storia di riscatto, gli schiavi ne vengono fuori come facili vittime delle loro stesse debolezze e solo un gruppo di loro riuscirà a mantenere la propria dignità.

Attraverso la magia di queste pagine, saliremo su una fregata inglese, saremo inebriati dal profumo di fiori variopinti, ci culleranno le voci malinconiche dei canti degli schiavi e dell’allegro cinguettio degli uccelli, varcheremo i cancelli di grandissime tenute e ville lussuose, isseremo le vele di una nave negriera al comando del suo simpatico comandante, ci lasceremo andare ad un mondo di sogni con l’aiuto di qualche bicchiere di whiskey, condivideremo le emozioni di odi, rancori, vendette, ma anche di incondizionata fedeltà, di amicizia, di simpatie, di grande stima, di forte volontà e di una grande, tenera e commovente storia d’amore, l’unica protagonista che uscirà vincente da questo romanzo.

Dumas è un maestro di queste storie, gli ambienti dei suoi romanzi cambiano, molteplici sono le personalità e le vicende storiche, ma sempre grandi e uniche la sua genialità e la sua abilità narrativa.

Giudizio di 2Mog2: gufolibro5_tras

 

60x60_07_cuffie Ascolta un brano del libro: Georges

Titolo: Georges
Titolo originale: Georges
Autore: Alexandre Dumas (padre)
Traduttore: Goruppi Tiziana
Editore: Adelphi
Collana: Gli Adelphi
Data di pubblicazione:
1843 (prima edizione); 31 Ottobre 2002 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio) 
Prezzo: 9,50 €
Pagine: 425
Codice ISBN: 9788845917370

Banane al forno

Un povero schiavo ruba una banana, la cuoce nella brace: è tutto quello che può fare per la moglie malata, ma la banana sparisce…
Ho voluto provare a riscattare questo sopruso con una ricetta di banane al forno, semplice ma gustosa.

IMG_0977 Ingredienti (per 4 persone):

  • 4 banane;
  • 4 cucchiai di burro;
  • 2 cucchiai di zucchero;
  • Cannella in polvere q.b.;

Procedimento:

Lavate accuratamente la buccia delle banane strofinandola con un panno umido. Sfogliatele senza staccare completamente la buccia, in modo da ottenere un fiore.
Ungete bene una teglia col burro e disponeteci le banane una accanto all’altra.
Guarnite ogni banana con un fiocchetto di burro. Cospargete con lo zucchero, annaffiate con dell’acqua e infine spolverizzatele con la cannella.
Cuocete in forno a 180°C per 20 minuti.

Consigli: le banane devono essere mature, ma non troppo molli. Inoltre potrete insaporirle annaffiandole di maraschino o servirle con guarnizioni di cioccolato fondente, panna ontata, gelato e fragole.

Un po’ di sale in zucca:Les fruits de la terre se recueillent tous les ans, et ceux de l’amitié tous le jours.”…(François des Rues, Scrittore e moralista francese 1575-1633)

Categorie: Classico, Dolci, Dumas Alexandre (padre), Letteratura francese, Storico | Tag: , , , , , , , , | 1 commento

Lady Almina e la vera storia di Dowton Abbey


lady almina e la vera storia di dowton abbey

La contessa Lady Fiona, moglie dell’ottavo conte di Carnavon, è l’autrice della biografia di Lady Almina, che l’ha preceduta come quinta contessa di Carnavon.

Il suo lavoro si basa su diari, documenti, fotografie e testimonianze di discendenti delle persone che, in qualche modo, hanno avuto a che fare con il castello di Highclere e con la famiglia dei Conti Carnavon.

Fino alla serie televisiva Dowton Abbey, Lady Almina non è tanto conosciuta come lo è invece il marito Lord Carnavon, il mecenate che partecipò non solo finanziariamente, alla fortunata spedizione archeologica in Egitto che portò Howard Carter alla scoperta della celeberrima tomba del faraone Tutankhamon.

Lady Almina non appartiene alla nobiltà inglese, ma è la ricca ereditiera di un esponente dell’alta finanza ed entrerà a far parte dell’aristrocrazia del paese solo diciannovenne, quando si sposerà.

E’ una giovane donna molto attiva, che sente sempre il bisogno di realizzare progetti e rendersi utile. Le sue feste sono grandiose e molto curate e presto riscuotono tanto successo tra le nobili famiglie che la accolgono con entusiasmo nella loro stretta cerchia.

I suoi ospiti sono conti e principi, tra cui il futuro re ed è spesso ospite a corte della regina Vittoria prima e di suo figlio Edoardo VII poi.

La sua vita però cambia allo scoppio della prima Guerra Mondiale, la sua costante necessità di darsi da fare la trasforma in un’eccellente infermiera. Il castello di Highclere prima e la residenza della famiglia poi, diventano ospedali per i numerosi feriti di guerra e un aiuto psicologico per le loro famiglie.

Un aiuto finanziario, come sempre, arriva dal ricco padre della contessa, anch’esso entusiasta di queste opere umanitarie e convinto patriota.

La guerra finisce, ricominciano le feste e sempre più gente è ospite al castello e anche se il destino poi le toglierà alcuni dei suoi affetti più cari, non riuscirà mai a scalfire minimamente il perenne desiderio di questa donna eccezionale di rendersi utile.

Giudizio di 2Mog2: gufolibro4_tras

 

60x60_07_cuffie Ascolta un brano del libro: Lady Almina e la Vera Storia di Downton Abbey

Titolo: Lady Almina, la vera storia di Dowton Abbey
Titolo originale: Lady Almina and the Real Dowton Abbey: The lost legacy of Highclere Castle
Autore: Lady Fiona Carnavon
Traduttore: Togliani Maddalena
Editore: Antonio Vallardi Editore
Collana: Personaggi Passioni
Data di pubblicazione: 2011 (prima edizione); 22 Novembre 2012 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio) 
Prezzo: 14,90 €
Pagine: 346
Codice ISBN: 9788867310326

 

Budino al cioccolato (all’inglese)

Nel castello di Highclere lavorano molti dei discendenti della servitù di Lady Almina. Lo chef attuale cucina ancora piatti molto amati dalla Quinta Contessa di Carnavon, tra i quali golosissimo budino inglese al cioccolato.
Ho voluto provare così a prepararne uno… sarà all’altezza di essere servito al castello?

IMG_0417 Ingredienti (per 8 porzioni):

  • 200 gr di burro ridotto in crema + 25 gr per imburrare gli stampini;
  • 200 gr di zucchero;
  • 200 gr di pane tostato, grattugiato e passato al setaccio;
  • 8 tuorli d’uovo;
  • 6 bianchi d’uovo;
  • 170 gr di cioccolato (fondonte o la latte) grattugiato;
  • Una presa di cannella;

Procedimento:

Mettete in una terrina il burro ridotto in crema, poi, poco ala volta, incorporatevi lo zucchero, i tuorli, la cannella, il pane grattugiato e il cioccolato; alla fine aggiungete anche i bianchi d’uova montati a neve ferma, solo però dopo aver ben lavorato il composto.
Imburrate ben bene degli stampini (o uno stampo più grosso), versatevi il composto e mettetelo nel forno, a bagnomaria per circa 25 minuti avendo cura che l’acqua renda l’ebollizione.
Una volta trascorso il tempo necessario provate ad affondare la lama di un coltellino nel budino: se si ritira ben asciutta, il budino è pronto.
Una volta tolto dal forno fatelo quindi riposare per 5 minuti e successivamente offritelo in un piatto di servizio caldo.

Un po’ di sale in zucca: …”Se nessuno ti vede mentre lo mangi, quel dolce non ha calorie”…
(Anonimo)

Categorie: Biografia, Dolci, Lady Fiona Carnavon, Narrativa, Storico | Tag: , , , , , , , , , | Lascia un commento

La reliquia di Cambridge


Settembre 1352, è il tempo in cui la devozione per le reliquie raggiunge il suo apice. Diventa importante per ogni comunità avere il proprio miracoloso pezzettino di santo, rendendo così facile trovare che uno stesso martire aveva più di due gambe o mani.

E’ anche il tempo in cui i medici fanno diagnosi consultando gli astri, ed usando come terapie quasi sempre solo le sanguisughe; la chirurgia è praticata solo dai barbieri; l’igiene, la pulizia e l’aria fresca sono considerate bizzarre frivolezze.

A Cambridge, importante centro universitario rivale di Oxford, continuano sempre più violenti i tafferugli tra studenti e popolazione locale, tra i fondamentalisti francescani e gli altri ordini religiosi più progressisti, tra scozzesi ed inglesi, tra chi mostra una fede fanatica e bigotta  e chi cerca di dare il giusto valore al sentimento religioso.

L’ormai nostro amico docente Matthew Bartholomew, ma soprattutto medico, è il solo che cura i poveri, molto spesso senza compenso e tra i pochissimi in Europa a praticare l’arte di Esculapio con quelle che ai nostri giorni sono le basi di una sana medicina. Per questi suoi principi sanitari rischia spesso di essere tacciato di eresia e, suo malgrado, diventa anche bersaglio di cattivi presagi astrali.

Ma ancora una volta, la sua fede nella giustizia e la fiducia che molti pongono nelle sue capacità investigative lo coinvolgono nelle indagini non solo per ritrovamenti di vecchie ossa umane ma anche di morti più recenti.

Riuscirà ancora una volta con il suo amico Fratello Michael, a chiarire i misteri e a smascherare i falsi miti?

Purtroppo i libri in italiano delle indagini del Dr. Bartholomew sono solo tre. Sappiamo che ne vivrà tante altre avventure, magari in un futuro, speriamo non lontano, si potranno leggere ancora le vicende di Cambridge e della sua Università.

Giudizio di 2Mog2: gufolibro4_tras

60x60_07_cuffie Ascolta un brano del libro: La Reliquia di Cambridge

Titolo: La reliquia di Cambridge
Titolo originale: A Plague on Both your Houses
Autore: Susanna Gregory
Traduttore: Romanelli R.
Editore: Tea
Collana: Teadue
Data di pubblicazione: 1996 (prima edizione); 27 Maggio 2009 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio)
Prezzo: 9 €
Pagine: 358
Codice ISBN: 9788850219124

Torta di mele e grano saraceno

Ci piace pensare che Fratello Micheal gusterebbe volentieri questa torta di mele, non solo nelle grandi feste, ma magari la mattina per colazione.

IMG_0073 Ingredienti: (per un torta di 23 cm di diametro)

  • 1 kg di mele renette;
  • 50 gr di burro fuso;
  • 2 cucchiaini di rum;
  • 3 uova;
  • 90 gr di farina 00;
  • 3 cucchiai di latte;
  • 100 + 80 gr di zucchero di canna integrale;
  • 80 gr di farina di grano saraceno;
  • 1 bustina di lievito;

Procedimento:

Sbucciate le mele e tagliatele a fettine sottili, poi lasciatele da parte.
Sbattete le uova con i 100 gr di zucchero di canna.
Unire le farine, il lievito, il rum e il latte e mescolare fino ad ottenere una pastella piuttosto densa.
Aggiungere la mela ed amalgamare bene.
Ricoprire con della carta forno il fondo di una tortiera rotonda e poi imburrarne le pareti: quindi ricopritele con altro zucchero di canna.
A questo punto non vi resta che versare il composto nella tortiera stando attenti a distribuirlo in modo uniforme.
Cospargete infine il tutto con il burro fuso e gli 80 gr di zucchero di canna restanti.
Infornate a 180° per un’oretta circa.

Consigli: fate sempre la prova dello stuzzicadenti per controllare se la torta è cotta al punto giusto!

Un po’ di sale in zucca:…”A great empire, like a great cake, is most easily diminished at the edges.”
(Benjamin Franklin)

Categorie: Dolci, Giallo-storico, Gregory Susanna, Letteratura inglese | Tag: , , , , , , , , | Lascia un commento

Crea un sito o un blog gratuito su WordPress.com.