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La zona morta


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Uno Stephen King che non ti aspetti. Forse.
Uno Stephen King che scrive di un’inquietudine intensa, difficile da rimestare con olio dolce, che ti avvolge e ti stritola nel suo vortice asfissiante e ti toglie il fiato.
Dove i morti sono più vivi dei sani e non hanno niente a che fare con creature raccapriccianti e senza riposo, in un angolo di mondo, dove le fiere di paese odorano ancora di fritto e zucchero filato e gli occhi degli innamorati riflettono il luccichio dei neon delle giostre, proprio lì si allestirà un lento e profondo dramma che avrà, infine, esiti inaspettati e degni di eroici e classici echi.
Sfacciato. Forse.
Il g(G?)enio stavolta lascia il primo piano ai sentimenti, alle morse nelle stomaco e lava tutto – ne sono certa – con le lacrime di madri, padri, fidanzate, amici e di tutti coloro che hanno un cuore che sanguina.
Forse.
La zona morta è quella porzione buia, accecante e dolorosa, spenta, ma pronta ad esplodere e…bum! La zona morta consuma lentamente Johnny e lo condanna ad un sacrificio quasi mistico (cara vecchia Vera, forse la tua fede alla fine ti ha salvata…), al dileggio, all’insulto, alla pietà (schifosamente ipocrita a volte e più lancinante della peggiore emicrania), ma porterà il mondo alla salvezza; forse.
Il dono di vedere il futuro che distrugge il presente e questo John Smith lo sa, lo capisce, lo percepisce fin dal più remoto passato: un pomeriggio sul ghiaccio, una serata romantica…un taxi sfasciato…e poi il vuoto, immobile, senza tempo…la zona morta.
Un miracolo: il risveglio, il suo prezzo, beffardo, un dono. Forse.
Il secondo atto di un’esistenza assolutamente normale che si evolve in un epico svolgersi di fatti, eventi, alti e bassi; la scoperta di un destino definitivo e maledettamente irriverente, agghiacciante, ma inesorabile, un “martirio” necessario, per levare un po’ di male, prima che diventi cronico, prima che la zona morta vinca.

E’ finito tutto Johnny e sai anche questo, lo hai sempre saputo. Hai vinto tu, contro tutti e tutto, di fronte a te stesso.
Forse.

Giudizio di Weareborg7of9: gufolibro4_tras

Titolo: La zona morta
Titolo originale: The Dead Zone
Autore: Stephen King
Traduttore: Terzi Andrea
Editore: Sperling & Kupfer
Collana: Pickwick
Data di pubblicazione:
Agosto 1979 (prima edizione); 8 Novembre 2013 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio) 
Prezzo: 10,90 €
Pagine: 464
Codice ISBN: 978886836127

 

book-to-filmNel 1983 fu prodotto l’adattamento cinematografico del romanzo di King, diretto da David Cronenberg e con star del calibro di Martin Sheen nel ruolo del subdolo Greg Stillson.
Sia il film che il libro del Re sono basati sulla vita del famoso psichico Peter Hurkos il quale sostiene di aver acquisito poteri dopo una caduta da una scala a pioli.
Nonostante il produttore avesse chiesto all’autore di curare anche la scenografia della pellicola, questo non acconsentì e il lavoro venne preso in mano da Jeffrey Boam.
La produzione vinse anche premi come miglior film horror e ottenne riconoscimenti in ambito di cinema fantastico.

…”Books and movies are like apples and oranges. They both are fruit, but taste completely different”…
(Stephen King)

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La donna con l’anello di rubini


 

Se il romanzo della Corry recensito in precedenza (https://ilessi.wordpress.com/2013/08/01/il-segreto-della-collana-di-perle/) mi aveva suscitato qualche perplessità, devo ammettere che, al contrario, questo incontra la mia piena approvazione, senza “se” e senza “ma”. Avvincente, un mix ben equilibrato di sapori, privo delle frivolezze de Il segreto della collana di perle, anzi, pieno di pathos, di quello “giusto”, che suscita fremiti di commozione, non sguaiata però, bensì delicata e dignitosa. Come dignitosa è la piccola Mary Rose, la bisnonna bambina di Laura Marchmont, ingiustamente condannata ed emarginata dalla sua stessa famiglia, privata dell’amore del padre, l’unico essere al mondo a cui non avrebbe mai rinunciato; due donne inconsapevolmente legate sa un terribile destino…di morte. Fino a quando la maledizione sarà spezzata, fino a quando l’anello con il rubino sarà ritrovato e riposto al dito della sua legittima proprietaria. A volte il passato sembra voler irrompere come un vento impetuoso, scardinando le imposte più tenaci, per reclamare la verità rimasta sepolta da anni, affinchè le povere anime defunte trovino pace e cosicchè le nuove vite possano finalmente muovere leggere i primi passi nel mondo, lasciando indietro i fardelli più dolorosi. Il cerchio si chiude. Il coraggio sia la tua lancia… Ancora un’artista, ancora colori, il mare e i misteri trascinati da generazioni in generazioni; ma ripeto, non confondiamo i due libri tra loro (come ho letto erroneamente da qualche parte). Sono sicuramente il frutto della stessa – ben riconoscibile – penna, ma non cadono nell’errore della ripetizione della trama fortunata: hanno l’uno e l’altro una netta e pregevole identità propria. Per concludere, mi sento nuovamente in dovere di rimarcare l’abilità della Corry nel plasmare i suoi personaggi: vivi, a 3 dimensioni, con cui non è possibile non stringere amicizia! Un peccato che nella sua splendida patria non goda di tanta fortuna.

Giudizio di Weareborg7of9: gufolibro4_tras

60x60_07_cuffie Ascolta un brano del libro: La Donna con l’Anello di Rubini

Titolo: La donna con l’anello di rubini
Titolo originale: The Ruby Ring
Autore: Jane Corry
Traduttore: Mulas A. e Pappalardo A.
Editore: Newton Compton
Collana: Grandi tascabili contemporanei
Data di pubblicazione: 
4 Ottobre 2012 (prima edizione); 28 Agosto 2013 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio) 
Prezzo: 5 €
Pagine: 478
Codice ISBN: 9788854154988

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