Articoli con tag: Storia

Ramesses II il Grande


ramesses-ii

La figura di Ramsete II è passata alla storia come emblema di grandezza e di illuminata maestà, ma quanto effettivamente si conosce di questo longevo sovrano (non è leggenda invece la notizia della sua morte a 90 anni), quanto di patinato davvero si riscontra nei dati archeologici e quanto di umano?
Il saggio del professor Franco Cimmino è qualcosa che va oltre la versione romanzata che di solito troviamo in libreria, poichè la gloria della civiltà antica più affascinante dei libri di scuola viene scomposta e ricomposta con occhio analitico e critico, con doveroso rispetto, ma smitizzata laddove ce ne sia necessità.
Gli antefatti all’ascesa al trono, i suoi primi anni al governo della terra del Nilo, le sue incancellabili difficoltà militari, i suoi meriti, i suoi onori, l’audacia e l’ambizione, l’amore e la diplomazia di un grandissimo uomo che ha saputo raggiungere il confine del cielo divino, osando solo sollevare un piede e poggiando la punta oltre con saggia delicatezza, creando un mito, un nuovo esempio di dio in terra, un eterno personaggio di cui ancora oggi (e speriamo per sempre) possiamo ammirare le testimonianze impresse nella roccia del deserto, reso così ricco, così vivo e così splendente.
Un testo da affrontare con adeguata attenzione e probabilmente anche con almeno un piccolo bagaglio di giuste conoscenze pregresse; o per lo meno un manuale da cui trarre con avida curiosità nuove informazioni, anche “scomode”, non scontate, relative ad un uomo che la Storia ha accolto tra i Grandi, tra i primi di questo nome.

Giudizio di Weareborg7of9: gufolibro4_tras

Titolo: Ramsess II il Grande
Titolo originale: Ramsess II il Grande
Autore: Franco Cimmino
Traduttore: –
Editore: Bompiani
Collana: Tascabili. Saggi
Data di pubblicazione: Ottobre 1984 (prima edizione); 1° Gennaio 2000 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio)
Prezzo: 8,26 €
Pagine: 423
Codice ISBN: 9788845290169

 

Categorie: Archeologia, Archeologia, Biografia, Cimmino Franco, Saggio, Storico | Tag: , , , , , , , , , , | Lascia un commento

The Jane Austen Cookbook


TheJACookbook

Forse leggere una raccolta di ricette può sembrare una scelta strana, soprattutto se non fai il cuoco di mestieri, ma questo in realtà ormai è diventato un “classico” della letteratura anglosassone, sicuramente di genere, o meglio di generi. Libro di cucina appunto – e non mero menù di altri tempi – approfondimento storico, gustoso album fotografico di tradizioni sociali e socievoli (di illustrazioni invero ne appaiono ben poche, ma lavorare di immaginazione potrà solo che giovare all’appetito!) che hanno come sfondo gli ambienti della middle class inglese di epoca Regency, elegantemente introdotti dalla migliore padrona di casa di quegli scenari: Jane Austen.
Due secoli dopo il cibo appare tornato protagonista indiscusso di ambiti disparati della nostra cultura e perciò credo che far conoscere anche al pubblico italiano una tale pubblicazione, non sia un eretico attentato ai buongustai nostrani.
Le autrici decidono di avvicinare i lettori introducendo la realtà cibo in tutte le sue valenze per la vita del popolo britannico di ‘700-‘800: il concetto del pasto come breve ristoro, o come vero e proprio evento sociale di innumerevoli ed abbondanti portate, il suo scandire il tempo o il separare le classi, il vitto del contadino e quello della nobildonna, i deschi imbanditi del ben di Dio prodotto “a km 0″e le pietanze “esotiche” di secoli passati e per noi tanto comuni; le carni, i pesci, le verdure, le loro cotture, i tagli prelibati e quelli da risparmio, le quantità da dispensa, il galateo della tavola e degli ospiti, le occasioni, ecc…
E poi le proposte à la carte…per ogni evenienza e stomaco, corredate da stralci di diari e appunti autografi del “circolo” degli Austen, con, a seguire, parafrasi adattate per le esigenze quotidiane, organizzate per tipologia, come in ogni ricettario che si rispetti.

Una lettura interessante e un alternativo metodo per arricchire il proprio bagaglio linguistico…rigorosamente brindando che…God Save the Queen!

Giudizio di Weareborg7of9: gufolibro4_tras

Titolo: The Jane Austen Cookbook
Titolo originale: The Jane Austen Cookbook
Autore: Maggie Black & Deirdre Le Faye
Traduttore: –
Editore: The British Museum Press
Collana:
Data di pubblicazione: 1995 (prima edizione); 2011 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio)
Prezzo: 10,99 £
Pagine: 128
Codice ISBN: 9780714127699

Broild Eggs

Riportiamo semplicemente una delle numerose ricette riportate nel libro, completa già della sua introduzione e del relativo adattamento moderno.
(Ovviamente testata e fotografata!)

BroildEggs_Recipe

IMG_4143

Categorie: Black Maggie&LeFaye Deirdre, Cucina, Lingua inglese, Piatti unici, Uova, Vegetariano | Tag: , , , , , , , , , , , , , , , , , , | Lascia un commento

Il Flagello di Roma


flagello

La leggendaria calata dei Celti su Roma del 390 a.C. raccontata in una scialba salsa new-age e con punte di pruriginosa tendenziosità. Un libro dove gli unici elementi di valore sono i fatti storici attestati dalle fonti antiche, ai quali è raggrumato un penoso contorno romanzesco debole, scontato, lamentoso e mal congegnato. Superiamo una composizione grafica che non ha bisogno di commenti essendo stata creata per abbindolare un pubblico ignorante, consumista, caratterizzato da pretesi interessi storici superficiali e da sindrome da mattone-sotto-l’ombrellone-che-fa-cultura. Dopo alcune iniziali atmosfere, che è possibile definire evocative e tutto sommato non disprezzabili, inizia un autentico disastro. Non è possibile definire altrimenti il claustrofobico susseguirsi di autocompiacimento celtico all’interno del quale spicca Brenno (che continua a farsi chiamare così, come se Cesare in un romanzo si presentasse in questo modo: “Ave, sono Console, condottiero dell’esercito romano”, ha qualche tipo di senso?) in quanto unica figura che sembra avere un sia pur minimo barlume di senno che comunque si sconfessa nel finale, un autentico suicidio programmato. Il resto dei personaggi è ridotto al rango di comparsa-clichè senza alcuna inventiva o possibilità di approfondimento psicologico, dei cartonati ante-litteram malamente rimpiegati dagli scarti di serie-tv contemporanee di successo. Un contenuto insipido e scontato che si sviluppa malamente infarcito di consueti momenti scabrosi che non possono non mancare (e che riescono a disturbare ulteriormente la lettura tanto da far invocare la presenza di un provvidenziale mal di testa), di personaggi femminili che uccidono senza pietà alcuna il concetto di “Donna” in quanto solo desiderosi di farsi possedere vigorosamente dal dominatore di turno (che sia romano o gallo non importa, chi c’è prende) o di piagnucolare sulle incomprensioni che la guerra comporta e capaci solo di svegliarsi verso la fine degli eventi con slanci irrazionali e fuori luogo per poi sparire nel nulla (per fortuna), di atti di eroismo (solo per la lista “Brenno&compagnucci”, ovviamente), di interventi soprannaturali (inizialmente possono sembrare ben tratteggiati ma poi sconfinano nel ridicolo più completo), di rivali acerrimi che comunque non possono arrivare al livello di Brenno e vengono quindi falsamente elevati per poi farli sprofondare in caratterizzazioni mediocri, di ambientazioni irreali e cosparse di abusivismo immaginoso bipolare (con una Roma che viene descritta come Metropoli tentacolare nella quale si combatte una volgare rissa truccata tra marionette che poi si muovono liberamente, senza alcun ostacolo, come se fossero nel deserto del Sahara) e direi che l’elenco sia quasi completo. Aggiungo solo che la chiusa del romanzo è il pessimo sigillo di vagheggiamenti consumisticamente irrazionali sorretti un’idealizzazione cercata e perseguita dalla prima riga della narrazione, una struttura che rende il tutto nient’altro che aria viziata. L’intera opera è quindi qualcosa di borioso e indegnamente irreale che sfrutta il favolismo moderno e prova ad abbindolare smaccatamente i pochi lettori che hanno avuto il coraggio e lo stomaco di concluderne la lettura.  Consigliato come acquisto agli storici esperti da usare come arma contro chi si atteggia ad esperto e interessato all’ambito culturale, efficacissimo. L’unica cosa che accomuna l’evento storico a questo romanzo è l’aggettivo che viene spesso invocato per il primo: Traumatico.

Giudizio de “IlBarista”:gufo libro05

Titolo: Il flagello di Roma
Titolo originale: il flagello di Roma
Autore: Michele Gazo
Traduttore: –
Editore:Rizzoli
Collana: Rizzoli Max
Data di pubblicazione: 01 marzo 2013 (prima edizione);
Prezzo:  9,90 €
Pagine: 469
Codice ISBN: 9788817064453

Collaborazione con il blog “Bar Storia”

Categorie: Storico-biografico | Tag: , , , , , , , | Lascia un commento

Blog su WordPress.com.