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Nel fuoco


Partiamo dal fondo.
Pendergast è umano: P. sbaglia, P. cade, P. (forse) piange, P. sorride. No, P. non invecchia, però.
Pendergast è tornato e in splendida forma oserei dire.

Adesso ricominciamo dall’inizio.

Tredicesima avventura dell’agente speciale dell’FBI più amato (da me) e, potremmo dire, primo vero caso in cui la protagonista dell’azione è tuttavia la detective-in-progress Corrie Swanson. La pupilla del nostro eroe, seguendo la retta via del suo pigmalione, ma non senza qualche…personalissima licenza poetica, dovrà dimostrare di avere le carte in regola per farsi valere tra i corridoi della prestigiosa scuola di polizia John Jay, pur sempre con la debita accortezza di salvarsi la pellaccia messa a repentaglio dal solito più o meno fortuito concatenarsi di delittuosi eventi. Ed ecco che il buon caro Aloysius interverrà con il suo solito, opportuno tempismo, questa volta muovendo i fili della scena, restando un po’ defilato, supervisionando in modo quasi paterno e, ovviamente, fornendo gli elementi chiave per risolvere i misteri più impellenti e pericolosi, grazie al suo inesauribile pozzo di risorse (non solo finanziarie) e scomodando addirittura per l’occasione Sir Conan Doyle e Sherlock Holmes.

Chi di Pendergast avrebbe anche un poster sopra il letto se esistesse (e soprattutto chi è profondamente convinto di essere la reincarnazione di Costance Green… – D10genes, questa è rivolta a te…), sa che il britannico Investigatore e il suo autore, sono una delle sue grandi passioni (insieme all’opera, il vino superlativo, il the verde cinese…v. sotto) e perciò può immaginare come l’ausilio “professionale” di uno straordinario manoscritto inedito dell’inquilino di Baker Street 221B, l’abbia quasi portato ad uno stato di (controllato) Nirvana.

Il resto non lo svelo. Panegirici ne ho già scritti. Sicuramente da sottolineare l’ottimo ed esaltante ritorno di Doug&Linc, la cui narrazione è un po’ come uno degli invecchiati francesi tanto apprezzati da A.X.L.P. …migliora con il tempo.

Giudizio di Weareborg7of9: gufolibro4_tras

60x60_07_cuffie Ascolta un brano del libro: Nel Fuoco

Titolo: Nel fuoco
Titolo originale: White Fire
Autore: Douglas Preston & Lincoln Child
Traduttore: Cristofani R.
Editore: Rizzoli
Collana: Rizzoli best
Data di pubblicazione: 2013 (prima edizione); 3 Gennaio 2014 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio)
Prezzo: 18,50 €
Pagine: 447
Codice ISBN: 9788817072137

King’s Mountain Oolong (green tea)

Vediamo di fornirvi qualche notizia su questo particolarissimo, pregiatissimo e costosissimo the verde, ovviamente il preferito del nostro illustrissimo agente speciale. Cosa non darei per sorseggiarne una tazza in sua compagnia…

Sicuramente gli esperti conoscitori the saranno concordi nel ritenere il prodotto cinese quello qualitativamente più elevato e raffinato.
King'sMountainOloong Il King’s Mountain Oolong (e le mountains in questione sono quelle del territorio centrale di Taiwan) è un tipo di the verde semi-fermentato che conserva tutti i nutrienti naturali e benefici contenuti in un the verde non fermentato, ma senza quel sapore forte di erba, intenso al gusto che molti trovano fastidioso. La sua coltivazione è molto simile a quella del vino e già questo è indice di quanto il King’s Mountain Oolong sia speciale.
Ovviamente la soluzione ideale sarebbe quella di gustarne una tazza seconda la pratica tradizionale cinese (magari presto su questi schermi), in ogni caso già dal primo sorso, la bocca verrà avvolta da un sentore fresco, a tratti astringente, che si trasformerà presto in un retrogusto floreale, aromatico e fragrante che corroborerà piacevolmente anche la gola.

Che il the verde sia un toccasana per la salute ormai è da tempo conclamato, ma è importante soffermarsi nello specifico per segnalare le plurime proprietà del King’s Mountain Oolong per una vita longeva e in salute.
Virtù depurative e digestive, ma anche ottimo protettore dei nostri polmoni, come attestato da recenti ricerche di alcuni scienziati giapponesi (pare che molti fumatori passivi dell’Estremo Oriente abbiano trovato nell’Oolong una valida profilassi per tutelarsi, per quanto possibile, dalle esalazioni di nicotina altrui!). In breve, possiamo anche riassumere che questa magica bevanda offra anche peculiarità: antiossidanti (come tutti i tipi di the verde, non dimenticatelo!), anticancro, diuretiche, favorisce l’eliminazione dei batteri del cavo orale che causano l’alito cattivo, depura il sangue, tiene sotto controllo il colesterolo, è uno stimolante “buono”, con una bassissima percentuale di caffeina, contiene quantità significative di vitamina A, C e E e infine è un antisettico naturale.

Tuttavia, questo concentrato di benessere non è sicuramente amico del portafoglio, essendo tra i the più costosi al mondo (ne esistono anche versioni low cost, prodotte ad esempio in Vietnam), ma la piacevolezza del suo gusto penso che ripagherà (almeno per una volta) lo sforzo economico!

Un po’ di sale in zucca: …”There is an early train to town, Watson, but I think we shall just have time for a cup of tea at the Chequers before we catch it.”…
(Sir Arthur Conan Doyle, The Adventure of the Creeping Man – Sherlock Holmes)

Categorie: Bevande, Le avventure di Pendergast, Preston&Child, Thriller, Thriller-poliziesco | Tag: , , , , , , , , , , , , , , | 2 commenti

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