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Il trono di spade 1: Il gioco del trono


Probabilmente iniziare ad avere crisi di identità, a vedere draghi, a parlare come si conviene ad una khaleesi, Nata dalla tempesta, e via discorrendo, è grave ed è segno di quanto l’immergersi totalmente in un altro mondo o più semplicemente in un libro, generi dipendenza ed estranei dalla meno “romantica” realtà terrestre, però…non è colpa mia.
O meglio, forse lo è fino ad un certo punto, ma è un peccato di cui vado orgogliosa: io ne sono capace.

No, non sono pazza…anche se…quanto è tenue la divisione tra follia e saggezza?
C’è chi direbbe di me…sono solo una piccola principessa, con i capelli biondo argento (quasi…ma è solo questione di tonalità), nata d’estate (fino a prova contraria), che non ha ancora conosciuto l’inverno, ma con il fuoco del drago nelle vene…le mie creature, da cui sempre sono stata attratta, di cui ho immagini, disegni, peluches, di cui ho sempre letto storie, cercato segni…perché forti, invincibili, fuoco di un’anima che sa essere gelida, dominatrice…fragile, ma infrangibile…come quei gusci di scaglie luminescenti e magnifiche, disposti a schiudersi solo se avvolti dal calore più puro, rigenerante e fecondo…anche se implacabile.
Non un vaneggiamento, ma…la tenue linea di divisione tra la follia e saggezza…madness and wisdom…questa sono io.
Questo è il MIO gioco del trono…e io vinco sempre…perché…

Immedesimarsi in un personaggio non significa per forza fanatismo, soprattutto se tale eroe appartiene all’universo del Fantastico, ma solo gli amanti del genere possono capire cosa intendo…a volte vuol dire osservare se stessi in uno di quegli specchi deformanti del luna park, che mostrano il nostro riflesso come mai ci immagineremmo, ma che potrebbe essere quanto percepiscono di noi coloro che ci camminano affianco ogni giorno, chi incrocia la nostra strada per una manciata di secondi, chi ci ama, chi ci disprezza…oppure è quanto desideriamo si rispecchi del nostro stesso Io, quell’essenza che per definizione esiste e ai nostri occhi appare lampante, ma che occorre forzare un po’ affinchè sia visibile anche agli altri…e quindi trasportiamo innocentemente in alcuni personaggi…e aspettiamo… attendiamo che qualcuno se ne accorga e colga di noi anche quei lati più nascosti
…poi, non tutti hanno la fortuna di avere metà della propria persona in un’altra che addirittura ti apre gli occhi prima che lo faccia tu stessa…(grazie A. e grazie V….perchè se non era per voi…).

Il Fantasy è questo e…è saper viaggiare per i Sette Regni, all’avventura, è credere nella magia, anzi, no, è considerare la fantasia una realtà concreta, accettata dall’epoca degli Uomini della Foresta, è essere in grado di vivere in Nero, così come di sopravvivere nelle desertiche lande di cavalieri legati dal sangue, è voler adottare un meta-lupo e coccolare uova di drago prima di andare a dormire…ed è anche riuscire a posare il libro e teletrasportarsi nuovamente sul pianeta Terra quando la vita di tutti i giorni chiama e il riposo si fa necessario, con o senza ovetti sul comodino. E tu rispondi, ma con la consapevolezza di avere ancora in tasca la mappa per raggiungere Grande Inverno sana e salva.

…Anche se…perché…when you play the game of thrones, you win or you die.
La guerra è appena iniziata.

…e io vinco sempre.

Per te A. e per te V.
Per chi ha scelto di essere parte del mio khalasar.
Per chi avrà la fortuna/sfortuna di essere il mio sole-e-stelle.
Per chi mi ha fatto nascere dalla tempesta e mi ha fatto ereditare il sangue del drago.

…To be continued.

(Con la promessa “solenne” che le prossime recensioni della saga saranno più professionali…anche se continuerò ad affezionarmi ai personaggi!).

Giudizio di Weareborg7of9: gufolibro5_tras

60x60_07_cuffie Ascolta un brano del libro: Il Gioco del Trono

Titolo: Il trono di spade 1: Il gioco del trono (Il trono di spade, Il Grande Inverno)
Titolo originale: A Game of Thrones
Autore: George R.R. Martin
Traduttore: Altieri S.
Editore: Mondadori
Collana: Oscar grandi bestsellers
Data di pubblicazione: 1996 (prima edizione); 31 Ottobre 2011 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio)
Prezzo: 15 €
Pagine: 855
Codice ISBN: 9788804616351

…Per il mio sole-e-stelle (Torta di sangue Dothraki)…

Non sono abituata a mangiare carne di cavallo, per di più ancora pulsante ed irrorata di sangue. Ho compiuto solo una volta un tale sacrificio, ma per lo stallone che monta il mondo, ancora nel mio grembo, e ho scacciato lacrime e repulsione, ho vinto gli spasmi e le nausee…e ho vinto. Poi, beh…la storia è nota a tutti… In nome della devozione e dello sconfinato amore per il mio Khal, chiedo alle mie ancelle di proporvi la ricetta del tipico pasto Dothraki.

Uscendo per un attimo dal mio ruolo…in Mongolia la chiamano Khuushuur ed è una pietanza tradizionale preparata con carne di cavallo (ma anche di agnello, capra o manzo). Qua ve la presento con la salsiccia cruda, così come l’ho trovata sul blog ufficiale della cucina delle “Cronache” (http://www.innatthecrossroads.com/).
E NO, per una volta non l’ho testata prima per voi!

Blood Pie Ingredienti:

– Per l’impasto:

  • 320 gr di farina bianca;
  • ½ cucchiaino di sale;
  • ¾ di tazza di acqua calda (ca. 2 bicchieri);

– Per il ripieno:

  • 2 spicchi d’aglio sminuzzati;
  • 1 piccola cipolla sminuzzata;
  • 230 gr di carne di cavallo (o agnello, capra o manzo) macinata ;
  • Mix di spezie secondo il proprio gusto;
  • Olio per friggere q.b.;

Procedimento:

Per l’impasto amalgamate bene tutti gli ingredienti, unendo l‘acqua alla farina poco per volta fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo.
Dividete poi la pasta ottenuta a metà e arrotolate ogni metà in modo da ottenere 2 cilindri; quindi tagliate ogni rotolo in 5-6 pezzi, per un totale di 10-12.
Su una superficie infarinata spianate ogni pezzo in un cerchio del diametro di ca. 13-18 cm.
Su ogni disco disponete 3-4 cucchiai di ripieno (ottenuto mischiando opportunamente tutti gli ingredienti necessari) spalmandolo sulla superficie, ma risparmiando un margine di ca. 1 cm, per poter poi chiudere più facilmente la torta, ripiegandola con le dita come a formare un raviolo.
Ovviamente bisogna ripetere l’operazione per ogni tartelletta.
Scaldate in una pentola una buona quantità di olio fino a portarlo a giusta temperatura per friggervi le tortine, finchè non si saranno dorate (la carne, all’interno, cuoce in ca. 5 min.
Una volta pronte, trasferitele su della carta assorbente e poi potrete servirle o ancora calde o dopo averle lasciate raffreddare.

Un po’ di sale in zucca: …”“He was no dragon, Dany thought, curiously calm. Fire cannot kill a dragon”…
(
A Game of Thrones, George R.R. Martin)

Categorie: Carne, Cronache del ghiaccio e del fuoco, Fantastico, Fantasy, Martin George R. R., Piatti unici | Tag: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , | 1 commento

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