Classico

Basil


basil

 

 

Basil ci ha raccontato la sua storia, Wilkie Collins ci ha narrato la giovinezza di Basil, protagonista come l’autore del romanzo, agli esordi della carriera letteraria.

Infatti questo romanzo è il secondo lavoro pubblicato di quello che sarà in seguito accreditato del titolo di padre del romanzo poliziesco moderno.

Romanzo di formazione, d’amore e di personaggi fortemente contrastanti; la luce che emanano alcuni oscura ancora di più le fosche ombre in cui si muovono le altre figure. L’ingenuità e la malizia, la generosità e l’invidia, la nobiltà d’animo e il gretto opportunismo, l’amicizia e il tradimento, sono alcune delle caratteristiche che risaltano in queste pagine.

L’inizio di Basil potrebbe sembrare, il lavoro semplice di un giovane scrittore che rivela già il forte talento, ma non ancora la maestria del Collins più famoso e il lettore potrebbe usare quasi un approccio benevolo, o di protezione nei riguardi di un talento non ancora esploso; niente di più sbagliato, ben presto, si viene trascinati, pagina dopo pagina, in una storia avvincente, che non ha nulla da invidiare a quelle che saranno le più famose opere dello scrittore inglese.

Dello stesso autore il nostro sito ha già raccontato di: La donna in bianco,  La pietra di lunaSenza nomeArmadaleLa veste nera  La Legge e la Signora,  Testimone d’accusaIl raccomandatoLa follia dei MonktonL’albergo stregatoIl fiume della colpa

Giudizio di 2Mog2: gufo libro45

Titolo: Basil
Titolo originale: Basil
Autore: Wilkie Collins
Traduttore: Tubertini A.
Editore: Fazi
Collana: Le porte N.77
Data di pubblicazione: 1852 (prima edizione); 16 Novembre 2002 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio)
Prezzo: 17 €
Pagine: 334
Codice ISBN: 9788881123797

book-to-filmBasil ha ispirato il film omonimo diretto, prodotto e scritto da Radha Bharadwaj,  interpretato da  Christian Slater, Jared Leto, Claire Forlani.
Distribuito da Buena Vista International e uscito nelle sale il 22 Luglio 1998.

…”Books and movies are like apples and oranges. They both are fruit, but taste completely different”…
(Stephen King)

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La stanza di Jacob


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In punta di piedi, una vita al centro di un mondo che strideva contro una tale acuta sensibilità. Sfrenata corda di un violino troppo teso, capace di creare melodie così eleganti, così mozzafiato.
Non può essere pesante, serica scrittura, scivola sotto gli sguardi, avvolge le menti e celebra i cuori.
Virginia Woolf con “Jacob” si trasforma nella creatura diafana e poco afferrabile per la quale diverrà famosa: una penna che si destruttura, si sgrava dell’ipocrita materia e viene intinta nell’inchiostro dell’arte.
Bisogna abituarsi a non avere appigli di sorta, lasciarsi andare ai voli pindarici e seguire la corrente, il suo stream of consciousness, le onde poetiche di figure retoriche, la maestria della sintassi, l’arte dell’impalpabile e la concretezza dell’immaginazione.
Il velo con cui smorza la sua narrazione è un filtro per rendere accessibile anche agli occhi più deboli una sperimentazione che è invenzione, è l’inizio di una rivoluzione, grandiosa, silente ed emozionante.
Un’anima troppo nervosa, nel senso di recettiva: l’essenza del sentire in una donna diventata un mito, un orgoglio, un’eroina tragica in cui si riversa tutt’oggi l’amore del mondo.

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Titolo: La stanza di Jacob
Titolo originale: Jacob’s Room
Autore: Virginia Woolf
Traduttore: Billi Mirella
Editore: Marsilio
Collana: Letteratura universale. Elsinore
Data di pubblicazione: 1922 (prima edizione); 1° Gennaio 1999 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio)
Prezzo: 19 €
Pagine: 440
Codice ISBN: 9788831771245

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La Sanfelice


la sanfelice

 

Siamo alla fine del XVIII secolo, in una Napoli già fortemente superstiziosa, influenzata dalla devozione a San Gennaro, regna un debole re, pavido, inetto e codardo e ignorante come lui stesso si definisce, Ferdinando IV di Borbone, re spagnolo  cresciuto con i “lazzaroni” del porto dove la camorra esercita il suo potere. (Dumas lo definisce: Lâche et faux comme prince, François fut faux et cruel comme roi. “Falso e codardo come principe, Francesco fu falso e crudele anche come re.” )

Al suo fianco l’odiata Carolina d’Asburgo, amica e confidente dell’ammiraglio inglese Nelson (le grand génie) con il quale stringe un’alleanza che porterà anche all’intervento delle truppe russe.
Questo patto tra la regina, gli Inglesi e appunto i Russi, è stipulato allo scopo di respingere i Francesi, che sulla scia della Rivoluzione del 1789, intervengono ad aiutare i patrioti partenopei a scacciare la monarchia, instaurando anche a Napoli la Repubblica.

Sullo sfondo del preciso racconto storico di Dumas, poca è la parte che spetta al romanzo come frutto della mente del grande scrittore; ad esempio la vita della protagonista Luisa Sanfelice, è molto simile a quella della vera nobildonna che frequentava la corte di Napoli, come reali sono i patrioti che condivisero con lei la condanna e la sorte a cui furono destinati.

Ad un certo momento della lettura nasce una domanda: forse troppi stranieri a Napoli? E in tutto questo fermento il popolo con chi sta?

Dumas amava molto la città alle falde del Vesuvio e alla quale dedica questo suo lavoro. Da buon francese, ovviamente amava molto di più la sua patria e con delicatezza trascina il lettore a parteggiare per i patrioti e per i francesi che li sostengono e diventa difficile resistere a non schierarsi a fianco di chi subisce i soprusi di quella vigliacca monarchia e a guardare non troppo benevolmente gli scugnizzi Lazzaroni amici del Re Nasone e dei suoi seguaci.

Come quasi tutti i suoi romanzi: un capolavoro!

Pubblicato a puntate sul giornale napoletano “L’Indipendente” , rivista garibaldina che l’autore francese fondò e diresse per tre anni, dopo aver partecipato, anche finanziariamente, come amico di Garibaldi, all’impresa dei Mille. La versione francese seguì poco dopo sul giornale “La Presse” a Parigi.

Dello stesso autore abbiamo letto: L’avvelenatrice, La vicenda della dama pallida, GeorgesRobin HoodIl Visconte di BragelonneLa Regina Margot, Il tulipano nero, 

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Titolo: La Sanfelice
Titolo originale: La Sanfelice
Autore: Alexandre Dumas (padre)
Traduttore: Ascari F., Cillario G., Ferrero P.
Curatore: Bas E., Ciglia F. P., Zicari S.
Editore: Adelphi
Collana: Gli Adelphi
Data di pubblicazione:
1864 (prima edizione); 1° Gennaio 1999 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio) 
Prezzo: 28 €
Pagine: 1754 (2 volumi)
Codice ISBN: 9788845914331

book-to-filmDifficile forse trasporre sul piccolo e grande schermo questo pilastro della letteratura mondiale, tant’è che nella storia della televisione e del cinema, le pellicole che si sono prodotte in merito non sono così numeroso come ci si potrebbe aspettare.
Segnaliamo il film di Menardi del 1942, lo sceneggiato di Cortese del 1966 e la più recente miniserie televisiva dei fratelli Taviani (2004); i titoli, tutti uguali: Luisa Sanfelice.

…”Books and movies are like apples and oranges. They both are fruit, but taste completely different”…
                               (Stephen King)

 

Maccheroni alla Pulcinella

…des Pantalons qui dansaient, des Pagliacci qui se disputaient, des lazzaroni qui s’en moquaient, et enfin des Polichinelles mangeant leur macaroni avec la béatitude que les Napolitains, pour lesquels le macaroni représente l’ambroisie antique, mettent à l’inglutition de cet aliment tombé de l’Olympe sur la terre.

…”Pantaloni danzanti, Pagliacci che si azzuffavano tra loro, lazzaroni che ne ridevano, Pulcinella che mangiavano maccheroni con l’aria beata dei napoletani – per i quali i maccheroni rappresentano l’ambrosia degli antichi – quando assaporano questo cibo caduto dall’Olimpo sulla terra”.

Rigatoni alla Pulcinella Ingredienti (per 2 persone):

  • 200g di rigatoni,
  • 100g di culatello,
  • 150g di ricotta,
  • 50g di formaggio grana,
  • 200g di pomodori pelati,
  • 1 costa di sedano,
  • 1 carota,
  • 1 spicchio di aglio,
  • 1 cipolla,
  • basilico q.b.,
  • prezzemolo q.b.,
  • sale q.b.,
  • olio extravergine di oliva q.b.

Procedimento:

Cuocete i rigatoni in acqua bollente salata e scolateli ancora al dente.
Tritate finemente il sedano e la carota.
Con l’aiuto di un cucchiaino, farcite i rigatoni con il composto ottenuto.
In un tegame preparate una salsa di pomodoro cuocendo i pelati con l’olio, l’aglio, la cipolla e il basilico.
In una padella stemperate la ricotta con un po’ di acqua di cottura della pasta, aggiungete i rigatoni farciti, il grana grattugiato, le fette di culatello e il basilico.
Servite i rigatoni sopra la salsa di pomodoro.
Decorate con delle foglie di prezzemolo.

Un po’ di sale in zucca:
Io che sono poveretto,
senza casa e senza tetto,
venderei i miei calzoni
per un piatto di maccheroni!

Se vuoi essere un soldato
vai alla guerra sempre armato,
purché tirino i cannoni
almeno un piatto di maccheroni!

Pulcinella mezzo spento
vuole fare testamento,
pur di avere dai padroni
almeno un piatto di maccheroni!

Tarantella si è cantata,
due carlini si è pagata,
stiamo allegri o compagnoni,
che compreremo dei maccheroni!
(Filastrocca della tradizione napoletana)

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Middlemarch


Middlemarch

L’epopea di un paese che non c’è, ma che in realtà esiste nello sguardo di ognuno di noi.

Pochi libri come questi mi si sono rivelati come circonferenze perfettamente tonde e unite: cerchi. Sfere. Forme perfette, volumi pieni e morbidi, ricchi di tutto nella loro essenziale realtà.
Cresciuta sotto le ali di zia Jane (Austen), reverente lettrice della sua più moderna seguace, Virginia Woolf e adesso affascinata e grata lettrice di Mary Ann Evans, in arte George Eliot.
Virgina sosteneva che questa Storia di una vita provinciale è “uno dei pochi romanzi inglesi veramente per adulti” e non si può che darle ragione.
Un manuale dagli infiniti tagli di un diamante: prezioso, assoluto, serioso e dotato del naturale pregio di illuminare senza fronzoli ulteriori chi lo rende proprio.
Meraviglia e riflessione: troppo grande, troppo perfetto.
Lo sono i suoi protagonisti: ma non troppo. La (loro) perfezione sta nel cedere di fronte alla stessa, nel vestirsi di realismo, scrollandosi i panni delle leggende, nello strisciare al suolo come gli ultimi dei pezzenti per dimostrare l’insegnamento insito nel quotidiano vivere. Per mostrare la vittoria di una fede.
Basta gettare lo sguardo oltre…

Quando un capolavoro è tale non ha bisogno di altra luce per essere riconosciuto.
Mi fermo qui.

Sorrido immaginando le mie tre eroine, ormai amiche a ciarlare con elegante entusiasmo, tra osservazioni frizzanti, ironia e una tazza di the; loro che hanno cambiato il mondo e hanno donato ad esso generazioni di donne migliori.

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Titolo: Middlemarch
Titolo originale: Middlemarch: A Study of Provincial Life
Autore: George Eliot
Traduttore: Manzari M.
Editore: BUR
Collana: I grandi romanzi
Data di pubblicazione:
1874 (prima edizione); 18 Marzo 2008 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio) 
Prezzo: 12 
Pagine: 829
Codice ISBN: 9788817020770

 

book-to-filmNel 1994 la BBC produce una miniserie in 7 episodi fedele al romanzo della Eliot.
La qualità delle pellicole britanniche è sempre di alto livello, tant’è che anch’essa riceverà 3 ambiti BAFTA, tra cui si segnala quello per Juliet Aubrey come migliore attrice (nei panni di Dorothea Brooke)

…”Books and movies are like apples and oranges. They both are fruit, but taste completely different”…
(Stephen King)

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Moby Dick


Moby Dick

Le “balene” erano il nemico da abbattere, da vincere, da sottomettere, pena la fame, la miseria ed il ritorno in patria dopo svariati anni tra il disprezzo dei più e la delusione dei familiari che per molto tempo avevano sperato una vita migliore. Ma non per tutti è così.

Per il capitano Achab invece era molto di più, era una personale vendetta per quel “pesce” che l’aveva menomato e reso invalido, privandolo di una gamba.

Partiremo assieme all’equipaggio, che impareremo a conoscere pagina dopo pagina, scopriremo le varie operazioni da compiere, dalla ricerca all’avvistamento, a quella parte più brutale (per favore, cerchiamo di di non vedere con gli occhi di oggi, siamo a metà Ottocento, quando la caccia a questi cetacei non era per l’ingordigia di pochi ma per il sostentamento di molti) che finisce con la suddivisione del corpo…..

La vita (e la morte) in mare, nel mare di allora, senza altre comunicazioni se non quelle tramite casuali incontri con altre navi cariche di ritorno in patria, assomiglia molto ai quei corsi di sopravvivenza che vanno di moda adesso e che durano pochi giorni, non per anni com’era allora. Solo la meraviglia ci permette di continuare una lettura che altrimenti sarebbe poco credibile per l’uomo di oggi.

Leggere per credere.

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Titolo: Moby Dick
Titolo originale: Moby-Dick or The Whale
Autore: Herman Melville
Traduttore: Ceni Alessandro
Editore: Giulio Einaudi
Collana: Supercoralli
Data di pubblicazione:
18 ottobre 1851 (prima edizione); 20 Marzo 2012 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio) 
Prezzo: 11,50 
Pagine: 784
Codice ISBN: 9788804617198

 

book-to-filmLa Balena Bianca ha sicuramente ispirato molti artisti dell’epoca moderna: altri scrittori, fumettisti, registi e musicisti.
Si dovrebbe quasi dedicare un articolo a parte per le innumerevoli citazioni a capolavoro di Melville, ma ci limiteremo a un paio di spunti significativi.
Non tanto al libro, ma quanto alla sua genesi si rifà l’ultima produzione cinematografica firmata Ron Howard (2015): Heart of the Sea racconta la storia della baleniera Essex, evento che a sua volta a incentivato L’autore di Moby Dick a scrivere il suo romanzo.
Chris Hemsworth è un ottimo Owen Chase, tanto da venire candidato al titolo di migliore attore di film di azione/avventura.

…Mondo di uomini, fatto di uomini
che hanno la luce già spenta.
Partono deboli, tornano uomini;
erano mille e son trenta.
Mondo di uomini, fatto di uomini soli.
Dimmi la bianca balena stasera dov’è;
nella tempesta infinita non c’è.
Mondo di uomini, fatto di uomini soli…
(Enrico Ruggeri, 1993)

…”Books and movies are like apples and oranges. They both are fruit, but taste completely different”…
     (Stephen King)

 

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Il patto col fantasma


il patto con il fantasma

«Ti vedo nel fuoco», disse l’uomo stregato. «Ti sento nella musica, nel vento, nel silenzio mortale della notte.»

Non mi è per niente facile scrivere un pensiero su questo racconto di Charles Dickens, che fa parte delle cinque novelle natalizie che lo scrittore inglese,  ha dedicato al Natale.

Sicuramente il più cupo di questi brevi romanzi, accosta il protagonista al più noto Scrooge de Il canto di Natale Il canto di Natale, ricordandolo nello sdoppiamento della personalità con quella di un fantasma.

A differenza di di Ebenezer Scrooge, avaro finanziere londinese, Redlaw il chimico, insegnante, con l’animo buono e la personalità debole, sprofonderà nell’oblio dei ricordi, pesante fardello della sua solitudine, trasmettendo in chi lo avvicina l’aspetto peggiore dell’indifferenza.

Ci sarà salvezza per lui come c’è stata per Scrooge?

Pubblicato nel 1848 è conosciuto in Italia anche con i titoli: Lo stregato e il patto col fantasma. Fantasia di Natale, L’ossesso e il patto con il fantasma e L’invasato e il patto del fantasma. 

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Titolo: Il patto col fantasma
Titolo originale: The Haunted Man and the Ghost’s Bargain
Autore: Charles Dickens
Traduttore: Grazzi Emanuele
EditoreNewton Compton
Collana: Tascabili economici
Data di pubblicazione: 19 dicembre 1848 (prima edizione); 26 Giugno 2012 (attualmente disponibile solo come ebook, si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio, facilmente reperibile anche online)
Prezzo: 0,49 €
Pagine: 100
Codice ISBN9788879831437

 

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La veste nera


a veste nera

 

Tutto ha inizio con un duello che sconvolge la fragile personalità del ricco studioso Lewis Romayne, giovane e affascinante proprietario di Vange Abbey.

La sua vita si incrocerà con l’onestà più o meno affidabile degli altri protagonisti tra cui spiccano quelle della dolce Stella e dell’oscuro gesuita padre Benwell, facendo emergere lo scisma tra la Chiesa inglese e la religione cattolica,  evidenziandone i lati peggiori.

Anche con questo piccolo romanzo, dalla trama forse inverosimile, Wilkie Collins riesce a catturarci dalla prima pagina alla conclusione, coinvolgendoci nelle personali indagini di ognuno dei personaggi dell’opera.

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Titolo: La veste nera
Titolo originale: The blake robe
Autore: Wilkie Collins
Traduttore: Lombardi Bom  Andreina
Editore: Fazi
Collana:
Le porte
Data di pubblicazione:
1881 (prima edizione come supplemento alle riviste del The Sheffield and Rotherham Independent, dal 2 Ottobre 1880 al 26 Marzo 1881 – in particolare di The Independent, e per altri diversi quotidiani; la rivista mensile The Canadian lo distribuì anche dal Novembre 1880 al Giugno 1881.); 26 Settembre 2003 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio)
Prezzo: 18,00 €
Pagine: 350
Codice ISBN: 9788864119595

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Le avventure di Robinson Crusoe


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Siamo nel 1632, quando il figlio del mercante tedesco, nato a York, lascia, fuggendo, la casa del padre che lo ha educato rigidamente agli studi di legge, decide di seguire il richiamo del mare che da sempre lo affascina e si imbarca per il suo primo viaggio e la sua prima avventura.

Molti avvenimenti e peripezie metteranno alla prova il suo temperamento prima di naufragare sulla “sua” isola e dare inizio alla fase più famosa della sua vita, fino ai tanti altri avvenimenti ed imprese che si succederanno anche una volta lasciato questo lembo di Terra nel grande Mare. Tanti anni passeranno prima che Robinson dia l’addio al mare e torni definitivamente casa ormai anziano, canuto, saggio e esperto ma con il cuore di un ragazzo.

Questo non è solo un romanzo di avventure, ma è anche un libro di crescita e di vita, di insegnamenti e di grandi lotte per la sopravvivenza, di fede e amicizia. Tanta la solitudine che vivrà, ma nessuna disperazione sfiorerà il suo cuore.

Dopo la prima pubblicazione in Inghilterra nel 1719, molte le edizioni che si sono succedute nel tempo, in Italia fu presentato ai lettori per la prima volta nel 1800.

Ho voluto leggere la versione tradotta da Gaetano Barbieri nel 1842 e completa dei due volumi colmi di ogni momento della vita di questo famoso naufrago, che spesso vengono presentati separati.

Il linguaggio a volte non è scorrevolissimo, proprio per la scrittura datata, ma utile ad immergersi ancora tra le onde di quel mare, amico ma spesso anche ostile ed assistere da vicino alle battaglie del protagonista.

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Titolo: La vita e le avventure di Robinson Crusoe
Titolo originale: The Life and Strange Surprising Adventures of Robinson Crusoe
Autore: Daniel Defoe
Traduttore: Barbieri Gaetano
Editore: Feedbooks
Collana: –
Data di pubblicazione:
25 Aprile 1719 (prima edizione); questo libro ti viene prestato da Feedbooks: http://www.feedbooks.com (Strettamente per uso personale, non utilizzare questo file a scopo commerciale)
Prezzo: – €
Pagine:
Codice ISBN: –

book-to-filmDal libro sono state tratte numerose trasposizioni cinematografiche, per la verità non tutte sempre pertinenti e/o aderenti al testo letterario.
La prima in assoluto fu quella del film Les aventures de Robinson Crusoé, realizzato nel 1902 – ovvero agli albori del cinema – dal regista Georges Méliès: film muto, di una 20ina di minuti, di cui fino al 2011, rimaneva solo un piccolo frammento ovviamente in bianco e nero, trovato in una collezione di pellicole di questo tipo donate alla Cinématèque Française. Il cimelio venne quindi restaurato in 4k e proposto in occasione della Giornata del Cinema Muto di Pordenone nel 2012.

…”Books and movies are like apples and oranges. They both are fruit, but taste completely different”…
(Stephen King)

 

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Notte e giorno


Notte e Giorno

La tradizione letteraria inglese di secoli emerge in tutte le sue sfumature in questa opera giovanile della Woolf.
Scritta nel 1919, poco dopo La crociera (La crociera) e ambientato nella Londra di qualche anno prima: città amata e quindi luogo di conforto, ma chiaramente frenetico e traboccante di vita, forse a tratti “troppo” travolgente nelle sue rivoluzioni nascenti per l’animo sensibile dell’autrice che, non doma nei suoi profondi e delicati pensieri, stava cercando ancora la via sicura per un’ultima quiete; così lei, così i protagonisti, antitetici e complementari come la notte e il giorno, della sua storia, semplice nella trama, articolata negli intrecci acrobatici di cuori raziocinanti, impronta ormai riconoscibile dell’inchiostro e di ragionamenti passionali di quella che diventerà una delle narratrici britanniche femminili più amate di sempre.
Lei, così vicino alla Austen per affetto, e così distante per la vita (nb. scontato sottolineare il riferimento alle “dicotomie” di titoli e caratteri dei romanzi dell’autrice di Steventon), ma anche lei donna consapevole della sua attualità, quella ribelle ed emancipata realtà che aveva proprio nella City il suo centro nevralgico e che lei vede, osserva, registra, analizza, ma oltre la quale è il grado di camminare con il suo rispetto per il passato e nella sua naturale predisposizione per un futuro ineluttabile.
Lei recepisce ogni labile moto dell’anima e gli infonde quell’alito generatore che poi modella nelle Katherine, nelle Cassandra, nelle Mary, ma anche nei Ralph e negli William: di oggi e di allora, luci e ombre che si attraggono e rifiutano, sbattendo contro il muro delle convenzioni sociali, che abbattono con dolori e agitazione, ma senza un grido, un gesto sguaiato: una rivoluzione silente, l’inizio di un percorso privato e secolare che accetta e non nega, valuta e seleziona, ma che inevitabilmente costruisce.
Il flusso che non stravolge, ma accompagna e si radica, rafforzando i pensieri ed esponendoli al mondo.

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Titolo: La crociera
Titolo originale: Night and Day
Autore: Virginia Woolf
Traduttore: Meneghelli P.
Editore: Newton Compton
Collana: Grandi tascabili economici
Data di pubblicazione: 1919 (prima edizione); 10 Gennaio 2012 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio)
Prezzo: 4,90 €
Pagine: 380
Codice ISBN: 9788854134898

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La fiera delle vanità


La fiera delle vanità

Becky ed Emmy, due amiche nemiche in un Europa alla fine dell’epoca napoleonica.
Mentre la prima (Rebecca) è astuta, smaliziata e arrivista, l’altra (Amelia) è l’esatto contrario: ingenua e credulona. Molti personaggi – anche importanti – fanno da contorno a questa giostra di interessi, nobiltà, gelosie, speculazioni, il tutto condito da pranzi di gala e feste il cui sfarzo sarà un classico del periodo ottocentesco. La battaglia di Waterloo fa quasi da contorno, nel romanzo viene solo sfiorata per quanto riguarda le persone implicate, ma lascerà un segno veramente indelebile specialmente in Amelia.
Le amiche, che si sono perse di vita per lungo tempo, si ritroveranno alla fine, e da qui in poi solo la lettura potrà farvi scoprire le “avventure finali”.
Ma a mio parere è soprattutto una storia di affetti e di scontri familiari; i rapporti fra padri e figli sono le vere colonne portanti del romanzo.

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Titolo: La fiera delle vanità
Titolo originale: Vanity Fair
Autore: William Makepeace Thackeray
Traduttore: Ricci Miglietta M.
Editore: Mondadori
Collana: Oscar Classici
Data di pubblicazione:
1848 (prima edizione); 29 Maggio 2009 (si segnala l’ ultima edizione italiana in commercio) 
Prezzo: 11,00 €
Pagine: XXXI – 872
Codice ISBN: 9788804592266

 

book-to-filmAncora una volta dobbiamo segnalare una lunga trafila di trasposizioni cinematografiche di questo capolavoro letterario dell’8oo (dal 1911) e, ancora una volta, vogliamo concentrare la nostra attenzione sull’ultima produzione (2004) presentata anche alla 61° Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.
La pellicola è stata diretta da Mira Nair (candidata al Leone d’Oro) e vede attrici del calibro di Reese Witherspoon e Romola Garai nei panni delle due protagoniste femminili principali.

Una curiosità: il commediografo statunitense Langdon Mitchell nel 1899 scrisse l’opera teatrale Becky Sharp tratta proprio dal romanzo di Thackeray. A Broadway, la commedia venne data in prima il 12 settembre 1899 al Fifth Avenue Theatre.

…”Books and movies are like apples and oranges. They both are fruit, but taste completely different”…
(Stephen King)

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