Saggio

29 maggio 1176. Barbarossa sconfitto a Legnano


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Chi conosce il Professor Alessandro Barbero sa quanto siano precise e accattivanti le sue spiegazioni e la stessa grande comunicazione che in TV incanta, si percepisce anche nei suoi libri.

In questo breve saggio infatti, viene approfondita la campagna di Federico Barbarossa in Italia, in quella Lombardia che oggi molti riconoscono come Padania, quindi dal Piemonte fino al Veneto e alla Romagna, nell’Italia dei Comuni che in questo primo tentativo di unione italiana, riescono a sconfiggere il giovane re di Germania.

Questa piacevolissima e interessante lettura storica potrebbe essere un valido aiuto anche nell’insegnamento di questa parte del Medioevo Italiano.

L’approfondimento del Professor Barbero, lo si può trovare anche nella raccolta  I giorni di Milano, dove diversi studiosi raccontano la storia del grande capoluogo lombardo dalla sua nascita alla più vicina Liberazione del secolo scorso.

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Titolo: 29 maggio 1176. Barbarossa sconfitto a Legnano
Titolo originale: 29 maggio 1176. Barbarossa sconfitto a Legnano
Autore: Alessandro Barbero
Traduttore:
Editore: Editori Laterza
Data di pubblicazione: 18 Maggio 2012 (prima edizione solo e-book; si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio)
Prezzo: 0,99 €
Lunghezza stampa: 21
Codice ISBN: 9788845928871

book-to-film Nella serie di documentari televisivi a.C.d.C. – Dall’Homo Sapiens a Napoleone, presentata e approfondita proprio dal Professor Barbero su Rai Storia ci viene proposto Federico Barbarossa: il sogno di un Impero, con protagonista proprio quel Federico I Hohenstaufen, meglio conosciuto come il Barbarossa, Imperatore del Sacro Romano Impero.

Barbarossa è anche il titolo di un film del 2009 diretto da Renzo Martinelli, uscito nelle sale italiane il 9 ottobre 2009 e liberamente tratto dal libro Federico Barbarossa e Beatrice di Borgogna. Re e regina d’Italia, di Federico A. Rossi di Marignano. Da questo film la Rai ha tratto una miniserie televisiva con Rutger Hauer nel ruolo del protagonista, Raz Degan, Kasia Smutniak, Hristo Shopov ed altri.

2K e Firaxis Games rivelano che Federico Barbarossa guiderà la Germania in Civilization VI, un videogioco strategico a turni, appartenente alla serie Civilization di Sid Meier. La sua uscota è datata 21 ottobre 2016 tramite piattaforma Steam.

…”Books and movies are like apples and oranges. They both are fruit, but taste completely different”…
(Stephen King)

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Ramesses II il Grande


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La figura di Ramsete II è passata alla storia come emblema di grandezza e di illuminata maestà, ma quanto effettivamente si conosce di questo longevo sovrano (non è leggenda invece la notizia della sua morte a 90 anni), quanto di patinato davvero si riscontra nei dati archeologici e quanto di umano?
Il saggio del professor Franco Cimmino è qualcosa che va oltre la versione romanzata che di solito troviamo in libreria, poichè la gloria della civiltà antica più affascinante dei libri di scuola viene scomposta e ricomposta con occhio analitico e critico, con doveroso rispetto, ma smitizzata laddove ce ne sia necessità.
Gli antefatti all’ascesa al trono, i suoi primi anni al governo della terra del Nilo, le sue incancellabili difficoltà militari, i suoi meriti, i suoi onori, l’audacia e l’ambizione, l’amore e la diplomazia di un grandissimo uomo che ha saputo raggiungere il confine del cielo divino, osando solo sollevare un piede e poggiando la punta oltre con saggia delicatezza, creando un mito, un nuovo esempio di dio in terra, un eterno personaggio di cui ancora oggi (e speriamo per sempre) possiamo ammirare le testimonianze impresse nella roccia del deserto, reso così ricco, così vivo e così splendente.
Un testo da affrontare con adeguata attenzione e probabilmente anche con almeno un piccolo bagaglio di giuste conoscenze pregresse; o per lo meno un manuale da cui trarre con avida curiosità nuove informazioni, anche “scomode”, non scontate, relative ad un uomo che la Storia ha accolto tra i Grandi, tra i primi di questo nome.

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Titolo: Ramsess II il Grande
Titolo originale: Ramsess II il Grande
Autore: Franco Cimmino
Traduttore: –
Editore: Bompiani
Collana: Tascabili. Saggi
Data di pubblicazione: Ottobre 1984 (prima edizione); 1° Gennaio 2000 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio)
Prezzo: 8,26 €
Pagine: 423
Codice ISBN: 9788845290169

 

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Breve storia di (quasi) tutto


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Per quanto mi riguarda, la lettura è un momento di relax, la coccola quotidiana che mi concedo per rigenerarmi, per blandire il cervello con il ritmo di avventure  avvincenti o la melodia di immagini cucite in parole. Di certo, quindi, non si penserebbe che un libro sulla (quasi) storia della scienza e dell’universo possa essere la scelta più azzeccata per la biblioterapia quotidiana. E invece…
Era un po’ che mi stuzzicava la narrazione di Bryson, era qualche tempo infatti che mi ritrovavo suoi accenni sotto gli occhi e soprattutto che mi balenava l’idea di affrontare un suo testo; d’accordo, le recensioni parlavano di una prosa divulgativa, una scrittura adatta a tutti, uno stile scorrevole e assolutamente gradevole, ma tra il dire e la fisica quantistica ne scorre di acqua salata! Nel senso, puoi giurare di trattare argomenti per menti geniali come se fossero le favole della nonna, ma saranno sempre più aspri di una mela avvelenata e non solo per i palati ignoranti, ma anche per chi è più avvezzo a certi sapori. Gli esperti ammettono.
E invece…
…Avevano tutti ragione! Bryson prima di tutti!
Mai avevo trovato prima d’ora un articolo sulla teoria della relatività così limpido – pur sempre nella sua struttura complessa, senza alcuna pretesa di approfondimento ad elevato contenuto specifico! Di solito le formule matematiche sembrano essere posizionate qua è là nei manuali ufficiali come garanzie di serietà, senza pensare che per alcuni occhi potrebbero invece risultare più incomprensibili di un brano in cirillico; bandite dai capitoli, vengono solo saltuariamente scomposte dei loro numeri laddove estremamente necessari alla comprensione universale…sì, beh, per comprendere l’universo serviranno ancora generazioni di scienziati incomprensibili e passeranno chissà quante ere glaciali, ma già per rimanere nel nostro brevissimo Oleocene, finalmente possiamo capirne il perchè di alcuni frammenti, scoprirne il per come di altri angoli.
La curiosità è l’unico requisito per predisporsi nel modo corretto a questo (quasi) scibile in potenza.
Consapevole di non essere comunque diventata il prossimo candidato papabile a vincere plurimi Premi Nobel, sono felice di “aver capito” qualcosa di più e di essere rimasta affascinata da un mondo che abito ogni singolo istante, ma dal quale credevo di essere lontana anni luce.

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Titolo: Breve storia di (quasi) tutto
Titolo originale: A Short History of Nearly Everything
Autore: Bill Bryson
Traduttore: Fillioley M.
Editore: Tea
Collana: Saggistica Tea
Data di pubblicazione:
2003 (prima edizione); 1°Gennaio 2008 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio) 
Prezzo: 10 €
Pagine: 589
Codice ISBN: 9788850215492

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Runes


Runes

Per chi ne è affascinato da tempo, come me, ma anche per chi non è avvezzo a certe materie, ma sente il richiamo ancestrale di un mondo e della sua cultura così distanti dalla nostra culla mediterranea, ma altrettanto magici – in tutti i sensi! – e ricchi di bellezza.
Ecco, questo breve compendio sulla scrittura runica apre molti scorci e lancia altrettanti stimoli per un eventuale futuro approfondimento della disciplina e Findell riesce sempre a trattare gli argomenti in modo lineare e piano, senza perdersi in minuzie accademiche che farebbero perdere il cuore dal suo centro e destabilizzerebbero l’attenzione dei profani. In questo modo, invece al termine di ogni capitolo, ci si rende conto di aver più chiarezza intellettuale e di aver compiuto qualche passo in avanti nella comprensione dei 24 grafemi/segni/simboli che tutti chiamano quasi con timor reverenziale, “rune”.
Le rune che sono antiche, comuni e complesse, più recenti, sono scandinave, britanniche, ave dell’odierno inglese…le rune che sono porte di significati sull’Oltre, strumenti e formule esse stesse per evocare il sopranaturale e chissà cos’altro.
Le rune nell’archeologia soprattutto: incisioni mai casuali, mitiche epigrafi su misteriosi oggetti ancora traboccanti di inespresse risposte.
La runologia letteraria: sedimentata nell’inaspettata favola e nel più blasonato capolavoro di autori e artisti e che sicuramente riempiono gli scaffali delle nostre librerie casalinghe.
Tutto questo e molto di più.
Oltre.

 …”Hidden Runes shalt thou seek and interpreted signs,
many symbols of might and power,
by the great Singer painted, by the high Powers fashioned,
graved by the Utterer of gods”…
(
Havamal, 141 – “Odin’s Quest after the Runes”)

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Titolo: Runes
Titolo originale: Runes
Autore: Martin Findell
Traduttore: (il libro è in lingua originale)
Editore: The British Museum
Collana: 
Data di pubblicazione:
2014 (prima edizione); 2014 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio) 
Prezzo: 9,99 £
Pagine: 111
Codice ISBN: 9780714180298

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Letterature germaniche medioevali


LetteratureGermanicheMedievali

Non è semplice recensire un libro didascalico e in parte antologico come questo compendio di Borges.
Forse neppure tutti sanno che il poeta e narratore argentino è stato anche un grandissimo appassionato di epica germanica e scandinava – in particolare islandese che, come sostiene, in un certo senso è l’unica vera fonte di ogni altra produzione nordica del genere; fiamma accesa in tenera età quando il padre gli fece dono di un testo (la traduzione inglese di William Morris della Völsunga Saga) che a quanto pare gli aprì la strada verso percorsi sicuramente non così battuti, ancor di più appare un “amore” inusuale se si considera la sua estrazione culturale originaria.
Un latino che scova, individua e porta agli onori della critica un filone letterario da molti giudicato superficialmente grezzo e povero, anche se tacciato di debordante orpelleria stilistica, un ramo della letteratura antica, in cui il nostro studioso comprende anche il più specifico ambito anglosassone e quindi germanico, che in realtà ha proprio nella metafora eccessiva e reiterata uno dei suoi più evidenti segni distintivi (si pensi chiaramente ai kenningar, ovvero le perifrasi articolate della poesia scaldica, immagini inebrianti nel vero senso della parola che se non seguiti con paziente concentrazione, almeno agli inizi possono davvero sviare il pubblico ubriacandolo e gettandolo tra i tumultuosi flutti dei prolissi canti). Delle “frasi attorno” a concetti e alle conoscenze ancestrali di popoli e culture, Borges ne costruisce addirittura elenchi, dipana matasse e rende più accessibile a noi oggi, un immenso tesoro di stimoli fantastici e pantagruelici assolutamente degni dei frutti della più celebrata classicità mediterranea.
In questo breve testo, dicevo, lo scrittore di Buenos Aires ci fornisce tutti gli elementi necessari per intraprendere per la prima volta o per approfondire rapidamente l’argomento, seguendo il suo ragionamento ben ponderato, cronologico ed eziologico. Alla fine del libro, si avrà veramente la sensazione di aver imparato qualcosa e si avrà assorbito almeno in parte la sanguigna passionalità di un uomo dal cuore caldo, per uomini mossi dallo stesso travolgente vigore, da quegli indomiti valori che troppe volte sono stati confusi per barbarie e violenza.

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Titolo: Letterature germaniche medioevali
Titolo originale: Literaturas germanicas medievales
Autore: Jorge Luis Borges, Maria Esther Vazquez
Traduttore: Lorenzini Lucia
Editore: Adelphi
Collana:  Piccola Biblioteca Adelphi – N° 662
Data di pubblicazione: 1966 (prima edizione); 18 Giugno 2014 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio)
Prezzo: 16 €
Pagine: 228
Codice ISBN: 9788845928871

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Saggio su Ludovico Carrino


Ancora una volta abbiamo il piacere di proporvi uno scritto di Piero Lucia, autore salernitano che ha scelto iLessi per dare voce a pensieri riconoscenti verso alcune personalità che hanno arricchito la sua vita di uomo sensibile alle emozioni. In questo caso è l’arte che smuove la sua riflessione: un encomio, quasi un epitaffio trasognato per un artista, un amico da poco scomparso.

Su Ludovico Carrino: Ludovico Carrino

Ludovico Carrino_2

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Saggio su Carlo Levi


Presentiamo oggi un saggio inedito su Carlo Levi, a 40 anni dalla morte.

La ricca e passionale prosa di Piero Lucia ci dipinge un breve, ma concentrato ritratto di questo uomo d’arte a tutto tondo del secolo scorso: pittore, scrittore, studioso di medicina e politico impegnato ed attivo in un contesto storico che vedeva l’Italia ribollire tra lotte e disparità sociali, dedito e attento intellettuale, pronto a spendere voce ed energie per quella patria – a volte ingrata – e quel partito che avranno sempre il Mezzogiorno come fulcro di inchiesta.

Non ci dilunghiamo oltre, se non per proporvi direttamente queste ancora inedite riflessioni sull’autore del celebre Cristo si è fermato a Eboli, e ringraziando chi ci ha concesso ancora una volta di far da dispensatori di cultura e curiosità.

Su Carlo Levi: CarloLevi

Carlo-Levi-Autoritratto

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Maria Stuarda


maria stuarda

Scorrevole come un romanzo, preciso e dettagliato come un testo scientifico, saggio biografico dedicato a Maria Stuart e frutto della ricerca puntigliosa dello scrittore austriaco Stefan Zweig.

Figlia e nipote di re, moglie di re e madre del primo sovrano del Regno Unito di Inghilterra e Scozia è lei stessa a regnare sulla Scozia fin dalla nascita, regina sì del suo paese, ma mai degli Scozzesi, infatti ha sempre amato la corona, ma il suo popolo non è mai stato nel suo cuore.

E’ una donna piena di energie, l’umiliazione la rinforza e cerca sempre di girare a suo favore anche le vicende più tristi. Condannata al patibolo per gravi reati, trasforma la sua morte nel martirio per la sua fede cattolica. Nel paese della Riforma anglicana, si inginocchieranno vicino al boia e pregheranno per lei entrambe le religioni.

Protagonista romantica di ballate, celebrata dai poeti e vittima delle sue travolgenti passioni è l’antitesi della cugina Elisabetta I d’Inghilterra, la realista che sarà ricordata come protagonista della storia europea.

Nel suo lavoro, Zweig raccontandoci le vicende di questa regina, fa spesso paragoni con la letteratura e la storia; Shakespeare in particolare con il suo Macbeth, è l’autore che sembra essere stato ispirazione per questo dramma reale.

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Titolo: Maria Stuarda
Titolo originale: Maria Stuart
Autore: Stefan Zweig
Traduttore: Pampaloni Lorenza
Editore: Bompiani
Collana: Saggi Tascabili
Data di pubblicazione: 1935 (prima edizione); 30 Ottobre 2013 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio)
Prezzo: 12 €
Pagine: 375
Codice ISBN: 9788858763810

book-to-filmSi contano quasi una quarantina di pellicole, per il grande e il piccolo schermo, dedicate – già dagli albori della cinematografia – alla grande sovrana britannica.
Ricordiamo la più recente trasposizione, Mary Queen of Scots (2013), produzione svizzera diretta da Thomas Imbach e con Camille Rutherford nel ruolo della sovrana britannica, tratto proprio dal romanzo di Zweig e sicuramente anche per questo lodato dalla critica per la sua attendibilità storica.

…”Books and movies are like apples and oranges. They both are fruit, but taste completely different”…
(Stephen King)

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Sei romanzi perfetti


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La letteratura critica su Jane Austen riempie ormai da molto tempo gli scaffali di librerie e di biblioteche di tutto il mondo, ma solamente di “recente” gli editori italiani hanno scoperto quanto tutto ciò che ruota intorno a zia Jane possa risultare virale e redditizio anche presso le nostre sacre sponde. Non che prima degli ultimi decenni gli studiosi nostrani non conoscessero il valore della produzione della Austen, o che snobbassero, ma sicuramente le loro riflessioni erano un outcome più di nicchia, circolante tra i corridoi e gli uffici dei dipartimenti universitari.
Chissà poi come la passione JA è dilagata…e da lì ha scatenato una reazione a catena che ha portato alla pubblicazione delle principali opere della regina incontrastata della novellistica britannica, di quelle minori ed incompiute, dei suoi esperimenti giovanili, carteggi privati, documenti, per non parlare di prequel, sequel, diversioni sul tema, saggi, studi, vocabolari, game-books, puntualizzazioni, fanatici encomi, ecc…
Ecco quindi in che contesto socioculturale inserire il libro della Rampello: i masterpieces tanto amati dalle Janeites vengono analizzati in modo limpidamente obiettivo e professionale, ognuno affrontato in un’ottica ben precisa, ma comunque per dimostrare come essi siano Sei romanzi perfetti, nella loro quieta, sebbene frizzante impostazione di base, nella loro rassicurante ripetitività topologica, nella loro inarrivabile guizzante ironia.
La Rampello li scompone, ne assaggia ogni briciola, ce ne descrive il sapore, argomenta opinioni personali con una concreta dose di credibilità, insomma costruisce un valido pamphlet tecnico-illustrativo per esperti-ma-non-solo, da gustare comunque con l’adeguata concentrazione del caso.
Talvolta l’elucubrazione pecca di avventato contorsionismo che potrebbe non agevolmente attecchire nell’attenzione dei lettori più spensierati e spigola eccessivamente soprattutto nella prima parte, anche se una volta colto il ritmo del pensiero, il discorso si segue senza ostacoli rilevanti.
Per i cultori e per i profani.
Con un pizzico di impegno.

Giudizio di Weareborg7of9: gufo libro35

60x60_07_cuffie Ascolta un brano del libro: Sei Romanzi Perfetti

Titolo: Sei romanzi perfetti
Titolo originale: Sei romanzi perfetti
Autore: Liliana Rampello
Traduttore: 
Editore: Il Saggiatore
Collana: La piccola cultura
Data di pubblicazione:
 27 Agosto 2014 (prima edizione); 27 Agosto 2014 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio) 
Prezzo: 18 €
Pagine: 200
Codice ISBN: 9788842820376

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Favola


Pubblicata per la prima volta nel 1795, all’interno di Intrattenimenti di profughi tedeschi, Favola, è sempre stata un enigma per i lettori, più o meno professionisti, contemporanei e non di Goethe.
Sì, perché lo scrittore tedesco si è palesemente divertito a comporre un prezioso racconto in cui convergono le molteplici strade delle tradizioni favolistiche e leggendarie, di estrazione diversa,  in cui il suo raffinato genio narrativo ed estetico emerge in tutta la sua potenza evocativa.
L’obiettivo di una favola, della Favola è ed è sempre stato quello di “intrattenere”, stimolare la curiosità del lettore, permettendogli di evadere con la fantasia dalla realtà quotidiana, senza adagiarsi mollemente su terreni già battuti, ma guizzando attivamente tra un rigo e un altro di questo che Goethe concepiva anche come “indovinello rapsodico”; doveva coinvolgere il suo pubblico, far si che partecipasse all’avventura etico/estetica del testo (in tedesco esiste un verbo perfetto che traduce il concetto: mitmachen, “partecipare”, letteralmente “fare con”), ma nello stesso tempo blandirlo e portarlo “fuori di sé”. Questo fa l’immaginazione: vietati i confini e le teorizzazioni astruse.
Willkommen Damen und Herren, kommen Sie daher  da!Avvicinarsi ad un genere non solo per bambini, perché oltre il ricamo figurato e lessicale ineccepibile e grazioso, ogni cosa è bedeutend und deutungsloss, pieno di significato e privo di spiegazione. Un invito al suo pubblico, di qualsiasi “materia” sia costituito e un divertente amo da pigliare per il suo amico Schiller, con cui dissertava di questi argomenti in una fitta corrispondenza epistolare.
La bontà della scrittura dell’alter ego del Giovane Werther sta anche nell’inappuntabile eticità di ogni esplicito o sottinteso messaggio che chiude il cerchio della perfezione estetica del suo mondo al di fuori della realtà. Sia nel fantastico incedere della Favola propriamente detta, sia nei versi dei canti della volpe Renardo a chiusa della raccolta.
L’edizione affrontata presenta anche un’utilissima parentesi esplicativa delle tematiche goethiane appena accennate, firmata da Katharina Mommsen.

Perdonate la serietà della recensione, così molto lontana dal mio scrivere usuale, ma J.W.G. per me è un mostro sacro e un’opera come questa, poco nota e di nicchia, quasi un cammeo nella sua bibliografia, non poteva essere esaminata in modo “leggero”…per tutti coloro che leggono le favole solo ai loro bambini, senza aver mai osato un passo oltre il confine del razionalmente comprensibile, perché ci vuole coraggio ammettere che…una favola ha la sua verità, e deve averla, altrimenti non sarebbe una favola.

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60x60_07_cuffie Ascolta un brano del libro: Favole

Titolo: Favola
Titolo originale: Märchen. Reineke Fuchs
Autore: Johann Wolfang Goethe
Traduttore: Foà Luciano, Forti Gilberto
Editore: Adelphi
Collana: Piccola biblioteca Adelphi
Data di pubblicazione: 
Märchen a partire dal 1795 (pubblicata a puntate negli Intrattenimenti di profughi tedeschi) e Reineke Fuchs, 1794; 1° Gennaio 1990 (si segnala l’edizione più economica attualmente in commercio) 
Prezzo: 10 €
Pagine: 128
Codice ISBN:  9788845907692

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